FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Cos'ho imparato dai miei fallimenti (https://fobiasociale.com/cosho-imparato-dai-miei-fallimenti-28130/)

Marco Russo 10-08-2012 10:13

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826508)
Il fatto è che ho capito che, fuori da questo forum, rimarrò per sempre una nullità e che qui posso sperare solo nell'amicizia dei maschi come me, il che mi fa sentire un fallito, perché sono stanco di non avere una donna in carne ed ossa nella mia vita: conosco sempre e solo donne che, metaforicamente, si affacciano sulla porta e poi scappano via, alcune col maschione di turno, altre perché preferiscono la solitudine all'avere a che fare con ME :piangere:


Ma se tu fossi donna, vorresti avere a che fare con te?

barclay 10-08-2012 10:24

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 826550)
Ma se tu fossi donna, vorresti avere a che fare con te?

Potete anche dirmelo esplicitamente che sono una m***a, eh? :huh:
Le donne mi fanno già impazzire abbastanza con i loro ragionamenti in stile «Tu NON sei un m***a, ma A ME fai schifo» :piangere:

Marco Russo 10-08-2012 11:17

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826560)
Potete anche dirmelo esplicitamente che sono una m***a, eh? :huh:
Le donne mi fanno già impazzire abbastanza con i loro ragionamenti in stile «Tu NON sei un m***a, ma A ME fai schifo» :piangere:

No, la mia domanda implicita era "ti senti una merda?".
Per me non sei una merda, magari lo sei, magari no, non ti conosco abbastanza ma euristicamente non mi sembri una merda, bensì una persona con difficoltà a valorizzarsi.
Ma se tu ti senti una merda, del mio parere, così come di quello delle altre cento e passa persone attive qui dentro che continuano a dirti che non sembri/sei una merda, nonché di tutte le persone che sicuramente IRL incontri che non confermano la tua presunta merdosità, non te ne fai niente.

Il tuo mi sembra un caso da manuale di bias cognitivo di conferma: hai fissa in testa l'idea di essere una merda e non riesci a focalizzare la tua memoria su niente al di fuori degli episodi in cui la tua credenza trova conferma.


E' da un po' che ti leggo e non trovo tu stia facendo progressi relativamente all'immagine mentale che hai di te, anzi, questo thread che hai aperto lo trovo piuttosto rassegnatario e consolatorio, pertanto dovresti a mio parere prendere in considerazione l'idea che quello che stai facendo finora non ti sta aiutando, che hai bisogno di provare strade nuove e nuovi tentativi, almeno dando per scontato che il tuo obiettivo a medio termine sia stare meglio.

Winston_Smith 10-08-2012 11:31

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826508)
conosco sempre e solo donne che, metaforicamente, si affacciano sulla porta e poi scappano via, alcune col maschione di turno, altre perché preferiscono la solitudine all'avere a che fare con ME :piangere:

Fino a qualche tempo fa, magari, ti saresti lamentato che le donne non ti davano neanche mezza possibilità. Ora dici che qualcuna si è affacciata alla porta, anche se poi è scappata via subito dopo. Se qualcosa è cambiato, anche se di poco, perché non potrebbe esserci qualche altro cambiamento?

barclay 10-08-2012 11:38

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 826615)
hai fissa in testa l'idea di essere una merda e non riesci a focalizzare la tua memoria su niente al di fuori degli episodi in cui la tua credenza trova conferma. […] dovresti a mio parere prendere in considerazione l'idea che quello che stai facendo finora non ti sta aiutando, che hai bisogno di provare strade nuove e nuovi tentativi, almeno dando per scontato che il tuo obiettivo a medio termine sia stare meglio.

Come se non avessi già provato “strade nuove” :testata:
Qualunque cosa faccia finisce SEMPRE che mi ritrovo da solo, perché lei preferisce stare con qualcun'altro o ha qualcos'altro da fare, che non include me http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Marco Russo 10-08-2012 11:39

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 826621)
Fino a qualche tempo fa, magari, ti saresti lamentato che le donne non ti davano neanche mezza possibilità. Ora dici che qualcuna si è affacciata alla porta, anche se poi è scappata via subito dopo. Se qualcosa è cambiato, anche se di poco, perché non potrebbe esserci qualche altro cambiamento?

quoto, ma azzardo che la risposta sia che il cambiamento non è avvenuto nelle modalità in cui barclay valuta successi e insuccessi (ovvero detto in modo diverso ritengo che Moonwatcher abbia ragione sul discorso delle asticelle spostate sempre più in avanto).

barclay 10-08-2012 11:58

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 826633)
quoto, ma azzardo che la risposta sia che il cambiamento non è avvenuto nelle modalità in cui barclay valuta successi e insuccessi

Forse non avete capito che ORA sono ad un punto morto, perché succede sempre la stessa cosa: 1) conosco una, 2) ci conosciamo meglio, 3) sembra che stiamo bene insieme, 4) io/entrambi voglio/vogliamo “approfondire il rapporto”, 5) immediatamente dopo arriva qualcuno o qualcosa che ci separa. In altre parole non riesco ad impedire che si arrivi al punto 5 (capisco che niente dura per sempre ma almeno potrebbe durare un po' di più) http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Marco Russo 10-08-2012 12:10

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826661)
Forse non avete capito che ORA sono ad un punto morto, perché succede sempre la stessa cosa: 1) conosco una, 2) ci conosciamo meglio, 3) sembra che stiamo bene insieme, 4) io/entrambi voglio/vogliamo “approfondire il rapporto”, 5) immediatamente dopo arriva qualcuno o qualcosa che ci separa. In altre parole non riesco ad impedire che si arrivi al punto 5 http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

mi sembra la classica fase di scoglionamento post-terapeutico: un moderato successo predispone a speranze e aspettative che puntualmente vengono disattese. E' la parte più difficile di ogni tentativo di automiglioramento, sia in autonomia che grazie a psicoterapia.
Nel tuo caso il trovare una ragazza sta assumendo un'importanza sproporzionata. Mi sa che "stai provando troppo duro". Hai aspettato tanto, non c'è da avere fretta adesso. Concentrati su te stesso e continua a lottare per i piccoli miglioramenti, lasciando che i grandi miglioramenti vengano da loro a tempo debito.

barclay 10-08-2012 12:15

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 826669)
mi sembra la classica fase di scoglionamento post-terapeutico

:pensando: Interessante! Chiederò al mio analista cosa ne pensa, di questa fase della psicoterapia :mrgreen:
Quote:

Hai aspettato tanto, non c'è da avere fretta adesso. Concentrati su te stesso e continua a lottare per i piccoli miglioramenti, lasciando che i grandi miglioramenti vengano da loro a tempo debito.
Il problema è che quando mi dico «Non avere fretta», mi rispondo «Certo… così quelle che non sono ancora fidanzate si fidanzeranno… con qualcun'altro!». Ti ricordo che io ho quasi 42 anni: la MAGGIORANZA delle mie coetanee sono sposate, quelle sui 30 stanno per sposarsi, le over-25 stanno cercando qualcuno da sposare e nessuna di queste andrebbe ad impelagarsi con “uno che ha bisogno di tempo”, sempreché non siano loro ad avere “bisogno di tempo”. Dulcis in fundo, se devo fare come dice Winston e cercare l'eccezione, dubito che fare una pausa aiuterebbe http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Markos 10-08-2012 12:16

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Io però fondamentalmente Barclay lo capisco anche se non condivido l'estremo pessimismo (anzi il disfattismo) con cui affronta le sue problematiche...
Faccio un esempio tratto dalla mia esperienza...(quando leggo i racconti di Barclay nonostante non lo conosca personalmente trovo sempre una quantità industriale di analogie con le disavventure del sottoscritto).
Io sono stato ritenuto da terzi essere serio ed irreprensibile nella gestione dei propri rapporti interpersonali nonostante dei problemi psicofisici che mi porto dietro dall'infanzia (che non dipendono da me) accumulati con altri che sono invece i residui della mia adolescenza a dir poco infernale (bullismo quotidiano subito per cinque anni di fila)...
Cerco sempre di impegnarmi sul lavoro (sempre presente ho fatto per intendersi una settimana di malattia in sei anni e sono considerato capace) e in ogni mio ambito anche in quello familiare (ho due genitori malati)...
Cerco poi parimenti di essere generoso nei confronti del prossimo (ero impegnato nel sociale in passato) e di coltivare passioni "sane" (virgolette messe apposta non aggreditemi... Gioco cioè a calcetto, scacchi, leggo libri e vado a ballare).
MI sono imposto una disciplina di vita ferrea (non fumo, non bevo) e (questo Forum a parte) non mi sono mai lamentato di niente con nessuno..
I risultati con le ragazze quali sono?
Uguali a quelli di Barclay IDENTICI....(tolta la trombamica che non ho mai avuto).
Sono anche molto benvoluto come amico ma come uomo mi sono stati sempre preferiti tutti (delinquenti, tossici, stronzi etc....) ma proprio tutti...
Cosa faccio mi ammazzo?
Direi proprio di no combatto (ho una grinta inesauribile anche se ho ogni tanto qualche momento down), cerco di piagnucolare il meno possibile (almeno in questo ambito però concedetemi una lacrimuccia) e affronto la mia vita costruttivamente...
P.s. Se non per in maniera frammentaria (cioè ho fatto un paio di mesi a confidarmi con un medico che non era neanche uno psicologo) non mi sono mai sottoposto a nessun tipo di terapia psicologica...
Ho fatto sempre tutto da solo...

ILRAMATO 10-08-2012 12:18

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Proprio ieri pensavo ai miei fallimenti. Da quel poco che vedo barclay ha problemi più che altro con le donne (io al suo posto sarei contento perché io di solito non arrivo manco al primo appuntamento, tant'è...). Io ho fallimenti anche in altri ambiti, e mi abbattono molto. Purtroppo i fallimenti mi fanno vedere solo le cose negative della mia vita...

Markos 10-08-2012 12:18

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826661)
Forse non avete capito che ORA sono ad un punto morto, perché succede sempre la stessa cosa: 1) conosco una, 2) ci conosciamo meglio, 3) sembra che stiamo bene insieme, 4) io/entrambi voglio/vogliamo “approfondire il rapporto”, 5) immediatamente dopo arriva qualcuno o qualcosa che ci separa. In altre parole non riesco ad impedire che si arrivi al punto 5 (capisco che niente dura per sempre ma almeno potrebbe durare un po' di più) http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Io non arrivo neanche al punto 4....:o
Vedi Barclay che c'è chi sta messo peggio....
Comunque come già scritto sopra ti capisco....

Marco Russo 10-08-2012 12:29

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826674)
Il problema è che quando mi dico «Non avere fretta», mi rispondo «Certo… così quelle che non sono ancora fidanzate si fidanzeranno… con qualcun'altro!». Ti ricordo che io ho quasi 42 anni: la MAGGIORANZA delle mie coetanee sono sposate, quelle sui 30 stanno per sposarsi, le over-25 stanno cercando qualcuno da sposare e nessuna di queste andrebbe ad impelagarsi con “uno che ha bisogno di tempo”, sempreché non siano loro ad avere “bisogno di tempo”. Dulcis in fundo, se devo fare come dice Winston e cercare l'eccezione, dubito che fare una pausa aiuterebbe http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

il fatto è che non hai scelta, non è che se una donna ha fretta di partorire anziché 9 mesi ne può fare 4 e mezzo. Ammetterai tu stesso che tra 42 e 43 anni cambia molto poco. Comunque il senso di quello che ti scrissi non è "smettere di cercare" ma "smettere di concentrarti sull'obiettivo a lungo termine", concentrandoti invece su cose più immediate. Come ti han scritto in molti stai facendo progressi fattuali, il fatto che tu non li riconosca è preoccupante.
Ad esempio una cosa su cui ci sono rimasto male è che hai visto per l'ennesima volta un insulto da parte mia rivolto verso di te, quando l'intento era tutt'altro. :(

Poi per buttarla sul discorso pratico ti ricordo che anche i divorzi sono in aumento :ridacchiare:

barclay 10-08-2012 12:33

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da ILRAMATO (Messaggio 826677)
io di solito non arrivo manco al primo appuntamento

Quote:

Originariamente inviata da Markos (Messaggio 826678)
Io non arrivo neanche al punto 4....:o

Non correte: sono uscito regolarmente con la mia soloamica e nessun'altra, quella con cui stavo l'ho conosciuta online, quindi non c'è stato il classico corteggiamento IRL (ci siamo visti in totale 4 volte) :unsure:

Sampei80 10-08-2012 12:48

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Barclay andiamocene all'havana:sisi: rum, sigari e femmne a iosa:applauso:

barclay 10-08-2012 12:51

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 826687)
Poi per buttarla sul discorso pratico ti ricordo che anche i divorzi sono in aumento

Dimentichi dove lavoro (o non hai letto bene gli altri miei post) e che, di conseguenza, conosco anche i criteri con cui vengono scelti i nuovi partner :cool:
Quote:

Originariamente inviata da Sampei80 (Messaggio 826699)
Barclay andiamocene all'havana:sisi: rum, sigari e femmne a iosa:applauso:

La mia soloamica è rumena, ciononostante con me non c'è stata. Per questo credo poco alle storie sulle “straniere che avrebbero meno puzza sotto il naso delle italiane” :testata:

ILRAMATO 10-08-2012 13:06

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826702)

La mia soloamica è rumena, ciononostante con me non c'è stata. Per questo credo poco alle storie sulle “straniere che avrebbero meno puzza sotto il naso delle italiane” :testata:

Le rumene hanno un modo di fare simile alle italiane. Comunque, dato che sono nuovo del forum, cosa intendi per soloamica?

Markos 10-08-2012 13:09

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da ILRAMATO (Messaggio 826709)
Le rumene hanno un modo di fare simile alle italiane. Comunque, dato che sono nuovo del forum, cosa intendi per soloamica?

Rispondo io...:)
Soloamica è quella ragazza che accetta di uscire con te (o comunque la tua compagnia) ma senza secondi fini....
Poi ci sarebbe a parer mio un'ulteriore distinzione da fare ma mi fermo qui...

chrissolo 10-08-2012 13:25

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da Markos (Messaggio 826675)
Io però fondamentalmente Barclay lo capisco anche se non condivido l'estremo pessimismo (anzi il disfattismo) con cui affronta le sue problematiche...
Faccio un esempio tratto dalla mia esperienza...(quando leggo i racconti di Barclay nonostante non lo conosca personalmente trovo sempre una quantità industriale di analogie con le disavventure del sottoscritto).
Io sono stato ritenuto da terzi essere serio ed irreprensibile nella gestione dei propri rapporti interpersonali nonostante dei problemi psicofisici che mi porto dietro dall'infanzia (che non dipendono da me) accumulati con altri che sono invece i residui della mia adolescenza a dir poco infernale (bullismo quotidiano subito per cinque anni di fila)...
Cerco sempre di impegnarmi sul lavoro (sempre presente ho fatto per intendersi una settimana di malattia in sei anni e sono considerato capace) e in ogni mio ambito anche in quello familiare (ho due genitori malati)...
Cerco poi parimenti di essere generoso nei confronti del prossimo (ero impegnato nel sociale in passato) e di coltivare passioni "sane" (virgolette messe apposta non aggreditemi... Gioco cioè a calcetto, scacchi, leggo libri e vado a ballare).
MI sono imposto una disciplina di vita ferrea (non fumo, non bevo) e (questo Forum a parte) non mi sono mai lamentato di niente con nessuno..
I risultati con le ragazze quali sono?
Uguali a quelli di Barclay IDENTICI....(tolta la trombamica che non ho mai avuto).
Sono anche molto benvoluto come amico ma come uomo mi sono stati sempre preferiti tutti (delinquenti, tossici, stronzi etc....) ma proprio tutti...
Cosa faccio mi ammazzo?
Direi proprio di no combatto (ho una grinta inesauribile anche se ho ogni tanto qualche momento down), cerco di piagnucolare il meno possibile (almeno in questo ambito però concedetemi una lacrimuccia) e affronto la mia vita costruttivamente...
P.s. Se non per in maniera frammentaria (cioè ho fatto un paio di mesi a confidarmi con un medico che non era neanche uno psicologo) non mi sono mai sottoposto a nessun tipo di terapia psicologica...
Ho fatto sempre tutto da solo...

Sì, anche io.. pensa che ho iniziato a bere dopo i 30 anni per disperazione X_X

Comunque essere persone "brave" o corrette e sincere e senza "vizi" dal punto di vista dei rapporti con l'altro sesso è del tutto irrilevante (se non controproducente), su questo non ci piove..

Marco Russo 10-08-2012 13:27

Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 826702)
Dimentichi dove lavoro (o non hai letto bene gli altri miei post) e che, di conseguenza, conosco anche i criteri con cui vengono scelti i nuovi partner :cool:

no, mi sono perso questo pezzo, aggiornami.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 14:48.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.