impotenza sociale
 

Capita mai di trovarvi ad iniziare una conversazione con qualcuno, quando ad un certo punto, così, senza motivo, cominciate a perdere il filo del discorso, iniziate quindi ad usare frasi sconnesse, a sentirvi quasi balbettare, cercando disperatamente di farvi uscire dalla bocca quella determinata parola, magari banalissima, ma che in quel determinato momento proprio non vi viene; improvvisamente vi rendete conto di non riuscire più a dare un filo logico-grammaticale a quello che volete esprimere; a dare voce e senso alle vostre idee. Il tutto, naturalmente accompagnato da: sudore freddo, irrigidimento muscolare, ansia crescente e da una progressiva perdita di contatto con la realtà.
Penso che solo chi ha provato veramente quanto descritto può capirmi; è una sensazione terribile: è quella che io ho definito "impotenza sociale"; non è fobia (la fobia viene prima); è un muro su cui si va sbattere quando finalmente si riesce a vincere la fobia sociale; è la totale incapacità di dialogare.. di comunicare.. di relazionarsi.. di socializzare.. è proprio quello di cui ho una fobia pazzesca!!

a me capita spesso di scambiare le parole,per fare una frase sensata devo sputa sangue .Comunque devo dire che con il computer divento piu' spigliato(almeno quello diavolo cane)certo che non è che posso andà in giro a parlà alle persone con una tastiera in mano:)

all'esame di maturita',interrogato a Fisica (io ovviamente da bravo fobico non avevo aperto libro, disinteressato completamente,apatia allo stato puro)mi chiede:<<Parlami della forza elastica>>
<<Ehh la forza elastica è una forza conservatrice(è conservativa!!)
E il professore
<<Si' Reazionaria!!!>>
Va be' comunque abbasso la fisica e per fortuna che adesso studio Economia :lol:

Ciao berderline , capisco perfettamente , a me spesso capita partecipando ad un discorso , anche solo fra me è un'altro , di iniziare ad avvertire uno strano senso di inquietudine. Il solo pensiero genera una serie di comportamenti malsani che vengono solitamente malinterpretati dall'altro interlocutore : sudore freddo, irrigidimento muscolare, ansia crescente, progressiva perdita di contatto con la realtà. Per me è sempre stato quello il problema , l'incapacità ( non intesa come colpa ) degli altri di non comprendere lo stato in cui mi trovo e il mio paradossale senso di colpa nel sentirmi giudicato in modo negativo , questo mi fa irrimediabilmente e incontrollatamente ripombare alla situazione che tu ( se ho capito bene ) valuti come condizione precedente: la fobia sociale ( per me la fs è tutto questo insieme di cose ).