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Una vita da comparsa
Salve a tutti.
Sono nuovo di qui, avevo messo una presentazione qualche giorno fa e oggi sono stato abilitato. Volevo aprire questo post perché questa è forse la cose che mi mette più angoscia, e mi piacerebbe parlare con qualcuno, magari più grande, che magari ha superato già il tutto, e sentire le sue opinioni. Da anni ormai, vedendo i miei coetanei divertirsi, uscire, avere relazioni e non solo, mi sento come se stessi vivendo una vita da comparsa. Come una comparsa in un film mi sento un personaggio minore che ha la sua utilità nella storia degli altri. Passo le giornate a non fare niente, quando sto con i miei amici per motivi che non siano lo studio, parliamo quasi sempre dei loro problemi. Mi fa piacere perché mi vedono come una persona di cui potersi fidare e che può dargli consigli, ma mi fa sentire profondamente vuoto. Negli ultimi 6-7 mesi sono uscito appena 3-4 volte di sera. Abito in periferia, non ho un auto mia, e questo mi fa sprofondare ancora di più nella solitudine. E la cosa che mi fa male è che anche quando posso uscire in realtà è come se non avessi concluso niente. Se mi ritrovo con le persone che conosco, e con cui riesco a parlare, allora va bene. Ma se incontro persone nuove, o mi trovo in ambienti dove non sto a mio agio, riesco a parlare con difficoltà, ho problemi proprio a formulare frasi. Troppo spesso la sera mi trovo a pensare alle mie giornate, pateticamente vuote, e poi a ricordarmi di come i miei amici invece trascorrono le loro. Mi fa sentire di merda, sto buttando la mia vita e non riesco a vedere nessuna prospettiva. Qualcuno qui che è passato da una situazione del genere? |
Re: Una vita da comparsa
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Essere una comparsa vuol comunque dire andare in scena, certo non è il massimo, ma c'è pure di peggio. Non sei messo malissimo, sei ancora in pista, devi capire qual è la tua strada, trovare il tuo piccolo spazio e il tuo ruolo nella compagnia. Quote:
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Re: Una vita da comparsa
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Anche io dopo le mie rare uscite serali, anche se piacevoli in fondo, sento di non aver concluso niente per il senso di non appartenenza al gruppo, così alla fine non mi rimane niente di utile, solo tristezza. |
Re: Una vita da comparsa
Grazie per le risposte, alla fine sapere di non essere i soli è qualcosa già.
In queste settimane, studiando per un esame, mi sono ritrovato a leggere sull'isomorfismo, ovvero sulla tendenza dei singoli e delle organizzazioni a conformarsi, sulla base di una tendenza a giudicare il diffuso come efficiente. Quello che mi rendo conto è che ciò vale profondamente per tutti noi, ormai tutti devono fare e dire le stesse cose per essere accettati in pieno, tutti devono agire secondo un copione ripetitivo, e quelli che non si conformano, tra gli altri noi, vengono considerati "alieni". Quando voi desiderate avere una vita sociale migliore ci pensate mai a danno di cosa la otterreste? Ormai per essere "normali" bisogna parlare per frasi fatte, avere opinioni comuni a quelle del 90% delle persone, comportarsi in maniera stereotipata. Ne vale la pena perdere chi siamo per diventare un "prodotto di moda" facilmente accettabile dalla comunità? |
Re: Una vita da comparsa
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Spesso quando propongo un'uscita mi si risponde:" stasera c'è poco movimento lì, stasera il posto figo è chiuso, non c'è molto da fare":pensando: Ma che discorsi del cavolo sono? non si può uscire giusto per uscire? per star ein compagnia? io ricordo ancora che le serate dove più mi sono divertita con amici in vita mia è stato quando si usciva per chiaccherare. Cosa che adesso pare sconosciuta. Quante serate ho passato su una panchina con altre 3/4 persone a chiaccherare di cose futili e importanti, di progetti, di pensieri, di OGNI cosa, per ore. O sotto casa mia, o al cinese, al massimo. Io adoravo quelel serate, non c'era la concezione di "andiamo dove c'è gente". Ma chissenefrega, io esco per vedere TE, non estranei. Sarà per questo che ho poca gente con cui uscire, non concepisco questo nuovo modo di pensare. |
Re: Una vita da comparsa
Per me, se ti può confortare, tempo fa sono stato almeno 3 anni chiuso dentro casa, uscivo per fare la spesa toh, al massimo, avevo una forte misoginia ed ero anche obeso, fai te.
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Re: Una vita da comparsa
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Re: Una vita da comparsa
Non mi dispiacerebbe una vita da caratterista
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Re: Una vita da comparsa
+ o -, la storia della mia vita.
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Re: Una vita da comparsa
non ho la patente, non ho una macchina, non ho un soldo, non ho un amico, non ho una vita sociale, non ho conoscenze, non ho un lavoro, non ho nessuno che sia interessato a me, non ho coraggio di uscire di casa...
C'è sempre qualcuno che sta come te, o peggio... |
Re: Una vita da comparsa
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MA il senso di solitudine non è passato del tutto, anche perchè è come se la solitudine avvolgesse me ed il mio ragazzo... infatti la mia sensazione è quella di vivere con lui in una specie di bolla, e di non riuscire ad interagire nemmeno al suo fianco con i miei coetanei e le mie coetanee!!! Infatti non abbiamo una comitiva con cui uscire, andare al mare, scherzare... siamo soli, anche se per fortuna siamo assieme... solo che ciò mi porta a pensare che i miei problemi nel socializzare non si siano risolti... e forse ciò che ho sempre pensato è vero : fino a quando non si ha fiducia in se stessi, e fino a quando non si risolvono i propri problemi , le relazioni personali e amorose non risolvono ogni cosa, non sono il tocco di magia che serve per cambiare la propria vita se non si ha un cambiamento interiore a prescindere... Essere comparse nella vita degli altri non è molto piacevole... è come essere intrappolati in una sorta di Limbo che ci sottrae alla vita vera... forse un pò ci si sente cullati dalla comodità di vivere le avventure degli altri stando seduti ad ascoltare.... Tante volte mi è capitato di ascoltare le vicende degli altri invidiandone il senso dell'avventura ma rendendomi conto di non volerle vivere davvero, per l'emotività esagerata che comportavano, il doversi mettere in gioco sarebbe stato troppo stressante per me !!!! :miodio: Sto cercando di affrontare la mia emotività, ma la mia paura più grande è trascinare nella spirale senza fine dei miei dubbi e delle mie insicurezze anche colui che mi sta accanto con affetto e dedizione... |
Re: Una vita da comparsa
Se la vita fosse un film io sarei la cinepresa. Guardi tutto e tutti ma nessuno guarda te...
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Re: Una vita da comparsa
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Re: Una vita da comparsa
Quindi siamo in tanti qui nella stessa situazione; chi più chi meno.
Ora la domanda, guardando al futuro, sorge spontanea: che fare? è più difficile accettare o provare a combattere? Perchè il futuro in parte è già passato, ne resta ancora una bella fetta, ma man mano si consuma. Si consuma in maniera direttamente proporzionale a quanto noi ci isoliamo. Il quesito resta aperto; il mio terrore è che non arrivi mai la risposta. |
Re: Una vita da comparsa
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insomma di cose da fare ce ne sono molte, ma una cosa che assolutamente vorrei fare nella vita è questo scherzo...... ma quanto si è incacchiato l'automobilista? :sarcastico: |
Re: Una vita da comparsa
Non mi sembra impraticabile come scherzo...
Però di sti tempi più che con il badile è facile che scendano con il mitra :ridacchiare: |
Re: Una vita da comparsa
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Io non ci sto pensando più, mi accorgo che gli altri vanno avanti e mi trovo bloccato senza via d'uscita, ho già una volta cambiato quasi del tutto la mia vita, e ci riproverò ancora, non so come, quindi per ora smetto di pensarci. Mi mette tristezza solo vedere tutti questi giorni sprecati, l'avere una vita trascorsa senza ricordi. Sto anche provando a smettere di avere invidia verso gli altri, la situazione è questa, non posso che adattarmi ora. Mi fa sentire male stare a casa, mi fa sentire male uscire in posti troppo affollati, mi fa sentire male uscire e non concludere mai niente nella serata. Penso di poterci riuscire, solo che fra poco è ferragosto, abito a 10 minuti dalla spiaggia, so già come lo passerò, e vorrei solo poter saltare quel giorno |
Re: Una vita da comparsa
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Io non sto accettando il fatto di essere una comparsa, ne sto prendendo atto e vado avanti. Gli attori più bravi vanno avanti, gli altri fanno quel che possono. :) |
Re: Una vita da comparsa
Io faccio parte della scenografia :bene: (non dico che parte faccio :D )
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Re: Una vita da comparsa
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Qui poi dovremmo parlare di attitudine, ma è un discorso lungo. C'è che nasce con l'attitudine per fare determinate cose, tra cui integrarsi a pieno nella società e recitare in essa un ruolo da protagonista, c'è chi quest'attitudine non la ha ma non per questo non può ritagliarsi un ruolo, un piccola particina in questo film. Non comparsa, però. Un ruolo intendo io. La mia più che altro è una speranza, la speranza che cambi qualcosa e di poter lasciare un segno tangibile della mia presenza; non intendo nel mondo, ma nel cuore di qualche persona (amici, ragazze, conoscenti, ecc. ecc.). Ecco, essere attori nel film di qualcun altro. Di questo mi accontenterei (che poi non è così poco!). |
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