![]() |
Supponiamo che...
... che rumori assordanti, lontani in principio, diventino ad un tratto insopportabili e che arrivino a svegliarvi. Supponiamo che udiate grida e urla, ogni genere di stramazzo, che, ancora per metà immersi nel sonno, vi costringono ad alzarvi dal letto di scatto, per vedere quel che succede. Supponiamo che vi si presenti questa scena, davanti ai vostri occhi: vostra madre con un coltello che minaccia vostro padre. Supponiamo che le finestre siano aperte, che per strada ci sia un silenzio surreale, che siate certi che, quelle stesse urla che vi hanno stordito le orecchie, siano udibili anche per gli altri. Supponiamo che continui la discussione tra vostro padre e vostra made; con vostro padre che discute sulla possibilità di andare a prostitute, con vostra madre che vi rivela particolari dei primi anni del loro matrimonio a voi sconosciuti e, a dir poco, terrificanti. Supponiamo che poi andiate a casa della nonna, che sentiate tessere lodi al vostro cugino perchè a 13 anni esce fino a notte fonda, segue il grest del suo paese, è simpatico a tutti, gioca a calcio; che molti dei vostri coetanei hanno una vita serena e felice, che siano realizzati e che i vostri parenti ne parlino col sorriso in bocca e con gli occhi quasi commossi. Supponiamo che i vostri parenti vi etichettino come "sfigati", "viziati", "senza futuro"...
Supponiamo che tutto questo accada, quando meno ve lo aspettate. Supponiamo che dobbiate condividere tutto questo ogni giorno, ogni maledetto giorno. Come vi sentireste? Dove trovereste la forza per andare avanti? |
Re: Supponiamo che...
Nonappena trovassi un lavoro che mi desse qualche sicurezza economica.. riunirei tutti i parenti attorno ad un grande tavolo... ed entrando direi: <Comodi.. comodi... signori. Vi ho riuniti tutto qua.. per dirvi una cosa. So che non ve ne fregherà una cèppa.. visto che di ascoltare cos'avevo da dire non ve ne è mai davvero fregato....come nemmeno di sapere chi fossi. Ma io ho trovato lavoro in posto taldeitali. E prevedo di trasferirmi lì per sempre. Forse, dico forse.. ci rivedremo. Più avanti, quanto mi sarò già fatto la mia vita. Non mi cercate, non mi chiamate. E come disse Al Pacino in Profumo di donna... andatevene tutti a fare in culo. *prende le valigie e sale sul taxi che lo porterà verso la sua nuova vita*
|
Re: Supponiamo che...
Cercherei di risparmiare le forze per andarmene il prima possibile, con un lavoro fuorisede, con un fidanzamento fuorisede, con un progetto europeo fuorisede.
Non riuscirei a esprimere il mio schifo per i particolari tremendi dei primi anni di matrimonio, ma mandarei allegramente a quel paese i parenti che additano il cugino come esempio da seguire e sfigato me stesso e coltiverei le mie passioni comunque, dicendo a loro che avrebbero molto da riflettere sulle loro azioni(sarebbe troppo facile l'insulto speculare ''sfigati''). Penserei che a volte chi ha condotto una vita difficile e problematica e non ha consapevolezza di tali problemi ha la necessità di rovinare anche la vita degli altri, soprattutto figli e parenti per iniziare, per finire amici, fidanzati, mogli\mariti. |
Re: Supponiamo che...
Ehh, è successo anche a me il fatto di sentire gridare mentre ero ancora mezzo addormentato, pensavo di sognare e invece poi mi sono accorto che erano i miei che litigavano di brutto. Era un periodo in cui capitava spesso.....e poi vieni a sapere certe cose che ti lasciano di stucco, nonché allibito.....ora la situazione si è normalizzata, perciò non ci ripenso più di tanto.
|
Re: Supponiamo che...
Quote:
|
Re: Supponiamo che...
Quote:
|
Re: Supponiamo che...
per quanto riguarda il cugino non sarei molto invidioso per me potrebbe anche scopare senza sosta, avere successo nella vita per me è inutile.
Se si passa per sfigati cosa che infatti si passa non bisogna farci peso più di tanto anche perchè io so di no esserlo affatto, semplicemente come si diceva in un altro post se hai una ferita si vede e la gente ti comprende, se sei DEP sei uno sfigato e basta. Per quanto riguarda la famiglia non sono ancora a questi livelli ma ora come ora vivessi in una reggia o per strada sarebbe uguale:miodio: |
Re: Supponiamo che...
andrei a fare la vita da hobo.
|
Re: Supponiamo che...
Mi è già capitato di vedere scene di questo genere..
L'unica forza che mi fa pensare "resisti"? Penso che me ne andrò per conto mio a vivere il prima possibile.. e ci spero. è anni che ci penso e spero con tutta me stessa che sia il prima possibile.. |
Re: Supponiamo che...
Quote:
|
Re: Supponiamo che...
Quote:
Non mi pare una cosa che si risolve distraendosi con nuovi interessi... |
Re: Supponiamo che...
Quote:
e comunque si è trattato di momenti ed episodi straordinari. e, se era questo che temevi, non ho consigliato di andare nell'altra stanza a giocare con le macchinine. magari dedicarsi ad altro vuol dire perseguire propri obiettivi personali e volti ad attualizzare un futuro diverso. |
Re: Supponiamo che...
Quote:
|
Re: Supponiamo che...
Mio padre voleva lanciare mio fratello dal balcone, quindi posso capire come ti possa essere sentito in quel frangente.
L'unica cosa che puoi fare è restare calmo, interrompere il litigio magari! Calmare le acque affinché non degeneri. Cerca di non prendere mai le parti di un genitore, altrimenti ti verrà rinfacciato in futuro. Insomma, stanne fuori. Per il cugino, non c'è da essere molto invidiosi. Lui ha la sua vita, tu la tua! Non siamo tutti uguali, non pensiamo tutti ai cocomeri o al sedere di Pamela Anderson. E se i parenti sono contenti per un loro nipote che fa baldoria... beh contenti loro. Potrei capire la gioia nell'avere un figlio studioso, intelligente, maturo. |
Re: Supponiamo che...
Quote:
|
Re: Supponiamo che...
Quote:
Io vorrei andarmene da qui, ma come faccio? Tra due settimane dovrei partire in vacanza, ma come faccio a lasciarli in casa? Non oso immaginare quel che potrebbe accadere durante la mia assenza |
Re: Supponiamo che...
Quote:
Se tu sei in grado di fare questa vacanza,falla. Sono problemi loro se non hanno di meglio da fare che litigare,non tuoi,anche se sei loro figlio. Bisognerebbe conoscere meglio la situazione della tua famiglia ma da quanto ho capito è chiaro che essendo frustrati, vedendo un loro parente avere successo in quelle che sono le misure empiriche dell'essere macho :miodio: secondo il 90% delle persone, gli facciano i migliori complimenti e auguri di una vita felice. Non farti del male,tu devi uscire assolutamente da questa situazione,non loro. Credo che i genitori violenti e con un certo fare non cambino e anzi tendano a peggiorare col tempo fino a scoppiare...(non è assolutamente detto che lo scoppiare sia necessariamente una reazione violenta,può anche essere una cacciata di casa/separazione/altro). Non mi stancherò mai di ribadirlo: L'amore malato non è amore. Stare bene con se stessi per stare poi bene con gli altri. |
Re: Supponiamo che...
Quote:
Quote:
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:22. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.