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la vita degli altri
cosa vi prende, quando una persona vicina a voi, amici, parenti, fanno una vita piena di amicizie,svaghi, passioni, e iniziano a raccontarvi le loro storie, scopate, e uscite serali?a me non mi sale nessuna invidia, solo mi rendo conto che la mia vita e un cesso.e che anche il tempo si e stufato di andare avanti con me.gli altri vivono, io no. :x
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Provo tristezza
All'inizio provo un briciolo di invidia... poi tristezza... poi, e questa è la cosa più brutta che sta succedendo da un po' di tempo, provo rassegnazione e una stanchezza infinita. Nel senso che, a 35 anni, dopo una vita di solitudine, forse la frustrazione mi ha talmente tanto LOGORATO l'anima che adesso, mi sa, non ho più voglia di fare le cose che fanno gli altri, non ho più la forza e l'entusiasmo necessari. E il bello è che continuo a recitare la parte della ragazza allegra e spensierata. Pensa a questa metafora: fuori sono un giardino fiorito, dentro c'è un deserto senza fine. Ecco come mi sento attualmente. Forse è troppo tardi per cominciare a vivere.
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Re: la vita degli altri
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gente della mia età con già 2 figli, e io manco fidanzato gente che vive in casa propria e io che non so far manco la spesa da solo ma poi, mi sono adattato al mio livello è l'ambizione che spesso ci frega, non facendoci vedere i nostri limiti non è vero che tutti possono fare tutto nella vita, ci sono dei limiti non solo ambientali, ma biologici, e ora lo so per certo non so se ho i limiti biologici dalla nascita o se è l'ambiente che mi ha bloccato quello che so, è che sono così, da tanto ho vissuto tutto sommato bene, diversamente dagli altri, in ritardo ho fatto anche io certe cose, ho assaggiato il mondo ma son sempre stato un passo indietro (forse è questo status che andrebbe chiamato 'essere ritardato') anche ora sono indietro, forse di 10 anni, forse anche di più ma fa niente è inutile e deleterio vivere sempre di aspettative ed ambizioni, bisogna anche accettarsi e dato che mi son costruito un solido castellino, per ora sto bene, consapevole che tutto può crollare da un giorno ad un altro, ma questo può accadere anche ai normali, no? ;) |
Re: Provo tristezza
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Re: la vita degli altri
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Invidia e voglia di emulazione...sono ancora vivo e ce la posso ancora fare...
non sarò mai come gli altri,non mi vergogno ad ammetterlo(con una metafora sportiva,parto con 2 reti di svantaggio ,ma il gol della bandiera lo voglio fare..e magari pure pareggiare nei mnuti di recupero :) ) almeno stasera la penso così. |
tristezza e anche un pò di noia, sopratutto se uno mi racconta dei suoi sabati sera da fuoco. io quelli non li invidio, non mi piace il casino... le vere cose che invidio sono una vita sentimentale mai che per me non è mai esistita e qualche amica vera.
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provo un pizzico d'invidia quando mi parlano di sentimenti veri, di affetto, quello si'...
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Piu che altro mi sento triste...guardo tutte quelle persone e mi chiedo per quale motivo io non possa vivere serenamente cio che per quasi tutto il mondo è considerato normalità.Sentirsi importanti per qualcuno è bello, sentirsi amati da qualcuno è meraviglioso...la vita è una sola ed io devo vivere questa piena di problemi e mancanze??è difficile non provare invidia per chi di tutte queste parole probabilemente non ne capirebbe un cazzo...
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...
beh
la mia vita , i miei 33 anni , il deserto sociale che ho intorno mi rendono triste , apatico ed ormai rassegnato mi sono salvato ( e che salvezza !!! :( ) non avendo amici od altro e quindi evitando di sentire la loro vita felice ma capita coi clienti , con tutti quelli con cui mi capita di parlare weekend , aperitivi , cene , feste , donne , scopate varie ... e tu che fai ? nulla , niente . non provo invidia non invidio la felicità altrui ma questa rimane a paragone inevitabile della mia vita se vita si puo' chiamare il brutto è che ho un fratello che vive ancora in casa di poco più giovane di me col quale sono ormai indifferente dato che siamo alquanto diversi che non fa altro che uscire sempre e comunque passare donne come figurine da collezione divertirsi in vacanze ed ogni cosa e questo mi pesa , anche nei confronti dei miei genitori che ormai odiano il fatto di avere un figlio come me peccato sono le uniche persone alle quali voglio bene ma sono un estraneo un fantasma anche per loro |
Re: Provo tristezza
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Non lasciamo che la stanchezza , la rassegnazione e l'apatia prendano il sopravvento. Cerchiamo di combattere sempre invece, anche se è dura e a volte stancante. L'adagiarsi ognuno nella propria situazione non porta niente ma è sterile e soprattutto dona una felicità che è illusoria e di breve durata; ci costruiamo solo dei castelli di carte destinati ad andare giù al primo soffio di vento... |
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Sapete forse cosa invidio della vita degli altri? Le vacanze in posti lontani, ma anche in posti più o meno vicini, qui in Italia. Loro girano, si muovono, vedono cose nuove, posti nuovi... si ricaricano, insomma, per poi tornare al lavoro con quelle belle immagini ancora negli occhi. Viaggiare arricchisce l'anima, ti fa vedere il mondo nella sua ineterezza, non come lo vedo io che sto sempre rinchiusa in soli due ambienti circoscritti: la casa e il posto di lavoro. Conosco anche un paio di colleghi che prendono e partono da soli, se i loro amici sono impegnati o vogliono andare in un posto che a loro non piace. Mi domando come fanno a prendere l'aereo, prendere un taxi in un altro paese, entrare nell'albergo, visitare la città, tutto da soli. Io non ho paura della solitudine, ma solo quando sto in casa. Appena metto il piede fuori di casa, parlo proprio del secondo in cui i miei piedi sono sullo zerbino e io chiudo la porta, allora l'ansia mi assale, perchè nel profondo di me stessa penso che il mondo sia un posto pericolosissimo. Mi sento piccolissima, tipo 10 anni o giù di lì, incapace di "tener testa" ai miei 35 anni anagrafici. Una sofferenza infinita che aumenta col passare degli anni. Finchè mi aggrappo alla routine giornaliera, posso far finta di essere l'adulta che dovrei essere, ma appena succede un imprevisto... non è che mi metta a piangere o mi rotoli per terra, ma il terrore che mi assale è quello di una bambina, ed è intollerabile. Per tornare all'agomento della discussione, anche io invidio i colleghi che raccontano di relazioni felici e di quanto sia bello essere innamorati. Sigh...
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QUOTO
non avendo vissuto esperienze mi sento anch'io come un bambino di 10 anni che aspetta sulla porta di casa la vita o la fortuna che passino |
Quando ascolto questo tipo di storie personali mi rendo conto che si tratta di cazzate create per suscitare ammirazione da parte mia o di chi ascolta. Quando la storia e' raccontata da qualcuno di fiducia, non e' mai un lungo elenco di successi e vittorie, ma ci sono anche delusioni e difficolta' che gli altri si dimenticano di citare nelle loro avventure.
Non posso provare nessuna invidia per qualcosa fatto da altri, l'unica cosa che invidio e' la possibilita' di fare nuove esperienze senza inibizioni. |
Sentire certi racconti di vita, in primis vita affettiva e sentimentale, mi intristisce molto e mi fa provare un pò di invidia, perchè sono quelle cose "normali" che ci sono precluse e di cui ogni persona intimamente ha bisogno, per sentirsi viva, amare ed essere amata da qualcuno.
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Re: ...
Quote:
Anch'io ho un fratello che è l'opposto di me,donne e vita sociale a manetta,pero',non pensare mai che i tuoi genitori ti odiano perchè hai dei problemi,penso che soffrano assieme a te. E' il sogno di ogni genitore vedere il propio figlio/a sistemarsi,metter su una propia famiglia e magari dagli anche dei nipotini da coccolare. Anche a me capita spesso di fermarmi a pensare a queste cose,e ho quasi 36 anni,pero',se abbiamo questa croce da portare,cerchiamo di farcela pesare il meno possibile,se si vive di solo pessimismo,poi la mente resta "allenata"a pensare solo cosi'..un piccolo sforzo ogni tanto :wink: Ripeto,ti capisco rectius perchè provo le tue stesse sensazioni :| Ti auguro di vero cuore di sforzarti di vedere qualche colore nel mezzo del nero oblio,come sto provando a fare io ..fa anche rima :mrgreen: |
Quote:
Anche io ho 35 anni e sono una di quelle che tu definiresti a posto dato che ho un lavoro (per ora), una casa (con ancora 20 anni di mutuo), un marito (11 di matrimonio) e una figlia (8 anni). Eppure io non sono mai uscita di casa prima dei 20 anni e anche ora sono piena di insicurezze, mi sento inutile ed ho spesso pensato di farla finita con la mia vita. Ho passato periodi di crisi nel mio matrimonio davvero molto nere cercando di uscirvi da sola. Sono una di quelle persone che non ha amici e che non sa cosa dire quando si è in compagnia, quelle che, come dici tu, se devono uscire di casa già sullo zerbino muoiono di paura.... :( Ma.... c'è un ma....non sapevo di essere molto depressa e non sapevo cosa fossero gli attacchi di panico. Dopo essermi rivolta ad uno specialista la mia vita è migliorata e la vedo più rosa anche nei momenti difficili... Davvero mi ha aiutata prendere dei farmaci e tutto quello che devo affrontare (perchè una famiglia, pur se un bel fardello, è un casino da tenere unita e non trovi mai un attimo per te anche quando manderesti tutti a quel paese) lo faccio con più energia.... Ti mando un abbraccio |
ciao io o 33 anni,cosa devo dire,non sono mai stato fidanzato,vivo in casa con mia madre,vita sociale ridotta,esco poco e se esco mi sento a disagio,ad esempio se cammino in centro citta mi sento a disagio,come diverso da gli altri,o pochi amici,invidio le persone che vivono una via serena,che sono amati e voluti bene da una ragazza che io non o mai avuto
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Fa davvero bene scrivere in questo forum e leggere le idee altrui :) Comunque oggi, al lavoro, vicino alle macchinette del caffè, chiacchieravo con un paio di colleghi (sì, in piedi e nell'ambiente di lavoro riesco a stare in compagnia senza troppa ansia, riesco persino a mangiare una merendina e a bere un caffettino... dopo averlo lasciato raffreddare un bel po'! Non sono rilassatissima, ma ci riesco) dicevo, stavo chiacchierando con questi colleghi che si dicevano stanchi un po' di tutto e io, di colpo, ho pensato: "Dio mio, ma anche quando hai un sacco di amici, viaggi, riesci a fare tutto senza attacchi di panico/ansia arrivi a pensare che vorresti di più???" Ho pensato anche che la natura umana è proprio un pozzo senza fondo: più hai più vorresti. Bah... comunque volevo aggiungere che un'altra cosa che invidio (non è proprio invidia, ma piuttosto mi fa sentire ancora più sola) è quando i colleghi mi raccontano, ad esempio, di una difficoltà/problema che hanno avuto e di come i loro amici li hanno aiutati. Tipo: avevo un problema col pc e un mio amico me l'ha aggiustato; un altro mio amico mi ha passato un sacco di programmi; un altro mi ha prestato la macchina perchè la mia l'ho portata dal meccanico (e magari il meccanico è un altro degli amici che gli fa il lavoro a metà prezzo!!! Giuro, questa l'ho sentita sul serio!) ecc. ecc. Insomma, quanto deve essere bello sapere che se ti capita una sfortuna, hai qualcuno che ti aiuta. Io, se capita qualcosa, devo per forza aprire il portafogli e pagare un estraneo perchè mi risolva il problema. A volte mi sento forte perchè risolvo sempre tutto da sola, ma spesso vorrei tanto avere la sensazione che posso contare su qualcuno.
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