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Ma se io muoio, tu che fai?
Non mi sto suicidando, non ho alcuna intenzione di farlo, vorrei solo capire in quanti mi pensano anche dopo che io sia 3 metri sotto terra. Penso che la domanda se la siano fatta un pò tutti nella vita, no? :pensando:
Rispondete e grazie in anticipo. P.S. Attacco da parte di niky tra 3...2...1... |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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Intendi quanti degli utenti sul forum ti penserebbero? Io no. Nella tua vita privata lo saprai tu chi potrebbe pensarti e dispiacerserene... |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
probabilmente piangerebbero in molti.
Ma non una sola delle lacrime che verrà versata per la mia morte avrà un significato, per me. Perchè nessuno, comunque vadano le cose, capirà il perchè del mio gesto. La gente vede solo quel che vuole vedere. "Era un bravo ragazzo, educato, sorridente..." Alla gente importa questo. Non importa se quel ragazzo sia morto dentro, se la sua anima marcisca. Importa solo che sia bravo, educato, sorridente... |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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ovviamente non conoscendoti dubito che starei molto male... Ma la morte è sempre qualcosa che porta dolore in alcune persone.. e io potrei essere una di quelle.. |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Mah se a me girasse di suicidarmi sinceramente poco mi importerebbe di chi mi piangerebbe ( nessuno, forse il mio gatto, una in meno che gli da da mangiare. )
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
quando la morte mi chiederà di restituirle la libertà forse una lacrima forse una sola sulla mia tomba si spenderà forse un sorriso forse uno solo dal mio ricordo germoglierà se dalla carne mia già corrosa laddove il mio cuore ha battuto il tempo dovesse nascere un giorno una rosa la do alla donna che mi offrì il suo pianto per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
se morissi non importerebbe a nessuno, nessuno può sapere o capire il malessere che ho dentro...però sorrido vedete? :mrgreen:
pure nella bara mi farò stampare un bel sorriso se possibile...:mannaggia: :D |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Ho paura di morire perchè al mio funerale ci saranno pochissime persone e il prete riderà della mia sfigatezza.
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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E ora tu vuoi farci preoccupare di quello che penseranno di noi dopo morti? :miodio: |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Bè, dipende. Se sei fortunato ti riservano un servizio speciale su studio aperto e così diventarai famoso nel giro di un giorno. Il problema è che il giorno dopo la notizia passerà di moda e nessuno si ricorderà più del ragazzo "gentile, educato, bravo a scuola e sempre premuroso con gli altri..."
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Qui sul forum: boh?
Soloamica: se ne frega. Ex trombamica: se ne strafrega. Colleghi: fingerebbero dispiacere; qualcuno FORSE verrebbe al mio funerale, ma sempre per formalità. Famigliari: mia madre e mia sorella piangerebbero sinceramente, gli altri piangerebbero per pura formalità. |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Le persone spesso fanno a gara per compiangere chi muore, specie se giovane o suicida.
Al funerale di un mio amico c'era la chiesa piena di gente che piangeva come dei pazzi, per poi sentirli fuori mormorare: "era un ragazzo così solare, pieno di energia ed estroverso...". Balle. Era introverso e timido, detestava le folle e probabilmente, fosse stato lì, sarebbe scappato spaventato da tutta quella gente. Era un'ottimo amico, certo, ma dovevi prima conquistare la fiducia, e personalmente ci ho messo anni. Ma il punto è che è morto a 23 anni. Quindi bisognava gridare alla disgrazia, e lo facevano tutti, anche chi lo vedeva una volta l'anno e non sapeva il suo cognome fino a due secondi prima. E che, a quasi un anno, dubito seriamente che siano in molti a ricordarlo. Tutto questo per dire che la mia teoria è che a pochissima gente importa davvero se sei vivo o morto, indipendentemente da quante persone vengano al funerale. L'importante, secondo me, è continuare a vivere nel bene o nel male per quelle persone... |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
compagni di liceo (1° e 2° anno) - se ne fregano (sicuro :male:)
a tutti gli altri - dispiacerebbe.... (penso:pensando:) |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Cosa me ne frega di chi mi pensa DOPO che sono morta?
Preferirei trovare qualcuno che mi pensi finchè sono viva. E se morissi la cosa dispiacerebbe più di tutti a me stessa. Ci sono ancora troppe cose che vorrei fare prima di morire. :yes: |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
Per me le dinamiche sociali valgono meno di 0 rispetto alla vita. Perchè credo che la vita non sia nemmeno del tutto un fatto "terreno"... io so per certo se guardo dentro di me che non sono qua grazie alla società o agli altri. In parte si. Ma non del tutto. Se è vero che i genitori ti concepiscono, resta il fatto che nessuno sa spiegare da dove viene l'impulso vitale... è un mistero. Il tuo corpo viene prodotto qua.. ma lo spirito, la forza vitale da dove viene? Quindi la vita non è un fatto del tutto artificiale, terreno. Di conseguenza non deve chiedere "permesso, scusate posso esistere?" alla società ,la quale, di certo non ha decreato la sua esistenza e non ha nemmeno lontanamente il potere di farlo.
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Re: Ma se io muoio, tu che fai?
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ottima risposta, che condivido al 100%. Ogni tanto sento gente che afferma "chissà chi verrà al mio funerale? chi sà se morirò solo come un cane, ecc" ma chi se ne frega? tanto quando sei morto sei morto... è brutto dirlo ma una persona deceduta viene anche scordata in fretta, nel senso che con il passare dei mesi e degli anni il ricordo di questa persona si fa sempre più tenue... (forse uno dei pochi casi in cui non succede è quando i genitori perdono un figlio, in questo caso il dolore per il figlio defunto può durare anche tanti anni). |
Re: Ma se io muoio, tu che fai?
La risposta di Ravanello è probabilmente la più intelligente, e piena di buon senso che si possa dare alla domanda. Se è vero che dopo la morte c'è un mondo migliore di questo la persona in questione avrà ben altro di cui occuparsi che vedere chi sarà andato al suo funerale, e sulla sua tomba non ci andrà nemmeno una volta se non c'è almeno una persona che lo pensa e lo ricorda con amore.
Alcune persone dopo la morte rimangono per qualche motivo sconosciuto ancora qualche tempo in questo mondo, allora è probabile che in quel mentre possano assistere al loro stesso funerale. La cosa certa è che i defunti percepiscono SEMPRE se qualcuno pensa a loro con amore e affetto, quel sentimento li raggiunge ovunque essi siano, per quanto lontani possano essere dal mondo della materia. Indubbiamente l'obnubilazione della lucidità riguardo la reale situazione affettiva che circonda chi è preda della tristezza o all'autocommiserazione induce a credere di non aver valore e di non essere amato da nessuno, mentre ovviamente la situazione reale è ben diversa. Anzi, spesso si è amati e compresi da chi non ci si aspetterebbe questo sentimento, da chi magari non ha il coraggio di dirlo apertamente, vuoi per timidezza o timore del giudizio ipocrita di altri. Sono ben poche le persone per cui non ha pianto o non piangerebbe nessuno per la loro dipartita, ma sono persone che per la natura del loro operato si sono meritate l'odio e il disprezzo di coloro che ne sono stati perseguitati, sono persone che senza una valida ragione e per l'estremo egoismo, avidità sfrenata, cattiveria immotivata, ferocia di comportamento e spietata crudeltà di atti e parole hanno rovinato la vita agli altri e provocato ingiustizia e sofferenze oltre ogni misura e senza averne alcun diritto. Tutti gli altri sono sempre compianti, chi dal rimorso per non aver approfittato delle occasioni regalate dalla vita per coltivare un'amicizia o un amore di qualsivoglia tipo, chi dall'empatia provata dopo aver conosciuto la persona o le sue vicende, chi per avuto screzi e dissapori magari per motivi che solo dopo la dipartita di quella persona si sono rivelati essenzialmente futili. Che io sappia in tutti i funerali ai quali sono stato presente non c'è mai stata una volta che sia una in cui non si sia provato almeno un minimo di dispiacere, nemmeno per gli ultracentenari o gli emeriti sconosciuti, le persone in fondo al loro cuore non sono così spietate e ciniche come spesso pensiamo di loro. Se questo non fosse sufficiente a convincervi di quello che ho detto meditate su questa frase che mi disse un tempo un mio amico di chat: "Nel momento peggiore della mia vita ho avuto più aiuto e assistenza dai nemici che dagli amici!". Credo che la suddetta riassuma molto bene il reale stato delle cose. |
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