Un progetto per la Protezione Civile
 

In questo ultimo mese valutavo la possibilità di sfruttare, per l'accesso ad Internet, di un collegamento via satellite, mediato da una stazione teleporto che fa da tramite tra il client e la rete satellitare, appunto. Però a pensarci bene, data una certa conoscenza anche se non approfondita delle reti wireless, pensavo a un progetto che potrebbe tornare molto utile nel malaugurato caso in cui dovessero accadere calamità naturali come terremoti (sempre più frequenti e violenti in questi ultimi anni), alluvioni, e più in generale qualunque cataclisma in grado di far saltare le reti cellulari e telefoniche fisse.
Cerco di spiegarmi meglio.
Il collegamento che valutavo consiste in una parabolica ricetrasmittente (a due vie) collegata a un modem, al quale si collega il pc. Si richiede un contratto al gestore della connessione che a sua volta apre un collegamento. L'antenna si collega a una stazione radio a microonde che inoltra il flusso dati a un satellite apposito, per poter essere a sua volta ritrasmesso a terra verso aree apposite di accesso alla Rete. Questo servizio ormai copre tutta l'Europa e ha raggiunto tariffe molto più accessibili di un tempo.
L'idea era dunque questa: creare un piccolo sistema di accesso alla rete che da una parte si colleghi via satellite tramite il sistema suddetto, e che dall'altra renda disponibile questa connessione attraverso una WLAN, ovvero una rete wirless privata non protetta che garantisca l'accesso a chiunque disponga di uno smartphone o un pc con collegamento wi-fi. In questo modo, in caso di emergenza dovuta a calamità naturale o causata dall'uomo, nella quale le reti di comunicazione convenzionali dovessero saltare, garantirebbe un collegamento diretto con la Protezione Civile o i Vigili del Fuoco o i carabinieri, o comunque con tutte quelle istituzioni e servizi, ai quali i singoli potrebbero fornire informazioni dettagliate di svariati tipi, come ad esempio la praticabilità di quali strade, il numero di feriti, la loro condizione e la loro posizione, eventuali pericoli e altre informazioni che le squadre di intervento potrebbero sfruttare per sviluppare un quadro molto dettagliato della situazione ancor prima di partire per il luogo sinistrato.
Il problema per cui mi rivolgo a voi è che non ho mai intrapreso progetti di questo tipo, quindi mi servirebbero gentilmente dei consigli su come impostare la proposta per fare in modo di aumentare le possibilità che me l'accettino.
Se dovessero accettare si potrebbe in un vicino futuro allestire svariati punti di accesso in zone strategiche o dove si sappia con certezza essere quelle più a rischio.
Allego uno schema sintetico dell'idea che ho avuto, se avete domande sono qui per voi! ;)

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Re: Un progetto per la Protezione Civile
 

Ahem, non vorrei tediarvi ancora con un argomento che probabilmente non vi interessa affatto (considerato il numero di risposte), ma chissà per quale motivo in questo giorni sento stranamente pressante il bisogno di portarmi avanti almeno un pochino con questo argomento.
Per caso qualcuno sarebbe interessato alla cosa? :pregare:

Re: Un progetto per la Protezione Civile
 

Mah, ormai sono rassegnato, ogni volta parto speranzoso di trovare largo sostegno per poi ritrovarmi invece invariabilmente a dover fare tutto da solo.... :( :testata:

Vabbè, comunque se può interessarvi ho mandato la mail alla P.C., fatemi gli auguri perchè almeno me la considerino... :pregare:

Re: Un progetto per la Protezione Civile
 

Ma qual è il vantaggio rispetto all' utilizzo del telefono cellulare?

Cioè, ci sono davvero collegamenti satellitari che non saltano in nessun caso?
Io vedo più affidabili le vecchie radio a onde corte...

Re: Un progetto per la Protezione Civile
 

Ma anche in questo sistema potrebbe essere danneggiata sia l' antenna che invia il primo segnale, sia la stazione che dovrebbe inoltrare il segnale al satellite e sia l' impianto ricevente delle locali unità di soccorso.

Comunque nemmeno io sono un tecnico, volevo solo sapere qual'era l' esatto vantaggio rispetto a cellulari e sistemi radio tradizionali.

Re: Un progetto per la Protezione Civile
 

Il vantaggio sta proprio nella struttura di collegamento e di distribuzione del segnale, nella rete cellulare, se non sbaglio, i ripetitori sono tutti collegati tra loro, mentre nella rete satellitare tutte le antenne sono collegate a una unica base, che poi provvede a ritrasmettere i dati al satellite.
Il satellite, per la sua stessa posizione, sta al di sopra e al riparo da qualsiasi cataclisma che coinvolga il pianeta in sè, a meno che non arrivino degli asteroidi che potrebbero colpirlo, ma questa è un'altra storia.
Se l'antenna si sposta è sufficiente riposizionarla correttamente con l'aiuto di un apposito strumento di ricerca del segnale, ma potrebbe anche avvenire in automatico se questa fosse montata su un supporto motorizzato collegato a un software di puntamento. In quel caso non sarebbe necessario l'intervento umano.