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mattia_zu86 11-04-2012 16:23

una poesia al giorno
 
Mancava un palloncino nella mia vita
da appendere sui muri
da tenere come un gioco di carta
mancava un palloncino
che mi scoppiasse tra i denti
mancava l'onda di un vecchio mare perduto
mancava l'ombra, la sconclusione
il vile ricatto della vita.
Poi sei venuto tu che eri un amore
e mi hai lasciata sola.

Alda Merini.

Labocania 11-04-2012 16:47

Re: una poesia al giorno
 
Fantasia della sera (Abendphantasie), Hölderlin

Davanti alla sua capanna side tranquillo nell’ombra
L’aratore; fuma il focolare dell’uomo parco.
Ospitale risuona al viandante nella pace
Del villaggio la campana del vespro.

Ora anche i naviganti tornano al porto,
in lontane città, lieto si estingue lo strepito
industre del mercato, nel quieto fogliame
splende agli amici il convito socievole.

E io dove mi volgo? Vivono i mortali
Di mercede e lavoro; in alterno travaglio e riposo,
tutto è gioia; perché non dorme
mai solo per me questa spina nel petto?

Nel cielo della sera si schiude una primavera;
innumeri le rose fioriscono e calmo risplende
l’aureo mondo; oh, lassù prendete
anche me, nubi di porpora! E possa

dileguare in luce e aria il mio amore e dolore! –
Ma, come atterrito da folle preghiera, fugge
l’incanto; si fa buio e solitario
sotto il cielo, come sempre io sono…

vieni tu, dolce sopore! Soverchia è la voglia
del cuore, ma infine, gioventù, la tua brace si spegne,
tu senza pace, sognante!
Calma e serena è poi la vecchiaia.


mattia_zu86 12-04-2012 12:26

Re: una poesia al giorno
 
Carmen V

Vivamus mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis!
soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum

Catullo

traduzione:
Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci,e valutiamo le chiacchiere dei vecchi troppo bacchettoni un soldo appena. I giorni possono tramontare e sorgere: ma noi, una volta tramontata la giornata della vita, noi dobbiamo dormire una sola continua notte. Dammi mille baci, poi cento, quindi altri mille, poi ancora cento, quindi un'altra volta mille, poi cento. E dopo, quando ne avremo contati molte migliaia, li rimescoleremo, per non riconoscerli, o perché nessun maligno possa gettare il malocchio, ché sa che tanti posson essere i baci.

rainy 12-04-2012 13:48

Re: una poesia al giorno
 
Ho sceso, dandoti il braccio - Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Moonwatcher 12-04-2012 14:54

Re: una poesia al giorno
 
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