Perché mi trovo qui?
 

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Re: Perché mi trovo qui?
 

Dire a un conoscente "sono socialmente problematico" sarebbe come condannarsi a girare con un cartello invisibile appeso al collo con scritto "sono un povero sfigato". La gente non va oltre quello che percepisce a pelle gli puoi spiegare tutti i tuoi casini interiori l'unica conclusione che ne trarrebbe è che sei un povero sfigato che ha paura della gente. Magari c'è un sacco di gente tra quella che incontriamo tutti i giorni che potrebbe essere un potenziale utente di questo forum, ma non ce lo verrebbe a dire a noi dal vivo questo è certo.
Son d'accordissimo con tutto comunque!

Re: Perché mi trovo qui?
 

ma in che senso vorresti portare i discorsi del forum in pubblico?

perchè qui è un luogo in cui si parla specificatamente di certe tematiche, ma è fatto apposta, non si può mica parlarne tutto il giorno, o meglio si può, ma è da impazzire...
al massimo se qualcuno ti chiede perchè non esci in disco stasera puoi dire che non ti piace la classica "compagnia" e che sei un tipo particolare e ti senti a disagio in certe situazioni http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/146.gif

ma poi mica puoi fracassare le noci della gente conversando per ore su quanto è difficile avere una ragazza oppure sulla tristezza o su quanto siamo incompresi http://emoticonforum.altervista.org/...e/pazze/46.gif

mi stufo io che sono fobico http://emoticonforum.altervista.org/...glione/016.gif, figurati una persona "esterna" a queste tematiche
è come se frequentassimo un forum sui cani da tartufo, con gli utenti si parla, ma poi con le persone non interessate mica puoi conversare di continuo sui cani da tartufo...

PS: mai mangiato un tartufo in vita mia :nonso:

Re: Perché mi trovo qui?
 

L'uomo è un animale sociale nel senso che sente il bisogno di vivere in un contesto sociale, non nel senso che ne è sempre in grado. Se uno non riesce ad avere nemmeno un minimo contatto con gli altri, ne soffre, il fatto che tenda ad isolarsi e vivere da solo non implica che possa fare a meno della socialità, ma solamente che si isola per paura di essere inadeguato.
Poi certo, un introverso ha meno bisogno di contatti continui di un estroverso, ma non vive bene in totale assenza di essi.
Il fatto che di queste problematiche non si possa parlare in pubblico come se si parlasse del più e del meno deriva dal fatto che è un argomento scomodo: le persone prese in gruppo ragionano diversamente che prese singolarmente, in gruppo hanno bisogno di certezze, frasi fatte e convenzioni. Mettere in dubbio la socialità in quanto facoltà accessibile e normale per tutti, disturba queste loro convenzioni.

Se avessi un amico fidato con cui parlare da solo del problema, potresti farlo tranquillamente, ma, anche in presenza dello stesso, non potresti parlare dell'argomento in gruppo.