passenger |
16-06-2012 11:14 |
Re: Manifesto del cinismo
Quote:
Originariamente inviata da Eric Junkwood
(Messaggio 783695)
Ma a cosa ti riferisci?
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Il cinismo per me rende impietosamente scoperta una debolezza ed insicurezza dell'individuo: siccome non si accetta se stessi e non si possiede una sufficiente autostima, ce la si prende con gli altri e con il mondo intero nel tentativo di acquistare, agli occhi altrui, un' apparente sicurezza: io sono sprezzante e non-curante del giudizio e della morale altrui, quindi io sono sicuro. Peccato che questa illusoria sicurezza sia dettata dal giudizio altrui (chi è sensibile in questo mondo è spesso giudicato come bonaccione, mollaccione ed insicuro, per non parlare del sentimentale), e quindi costituisca in realtà, palesemente, un' insicurezza: non saper esprimere la propria sensibilità per paura del giudizio altrui (es. un uomo che trattiene il pianto perché sennò non è considerato "uomo") per me è ‒ checchè ne pensi la maggioranza delle persone ‒ una fragilità e un limite dell'individuo. Tutto ciò poi è a maggior ragione vero quando si manifesta in individui a-due-facce (ne ho conosciuti diversi nella mia esperienza) che non a caso si comportano in modo cinico quasi esclusivamente in presenza di un più ampio pubblico: un po' come un uomo che piangerebbe magari davanti alla sua donna, ma che piuttosto che farlo davanti ai parenti, agli amici, etc. sarebbe disposto a rinnegare la sua sensibilità tre volte prima che il gallo canti.
Insomma, chi è in pace con se stessi e col mondo, non sarà mai cinico. Da una buona psicoterapia si dovrebbe imparare anche questo.
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