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Novak 22-03-2012 22:30

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Sembra figo, mi toccherà rivalutare la vita agreste.

Sampei80 22-03-2012 22:32

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da someday (Messaggio 716545)
:)
secondo me è semplicemente il progresso. Che di per se non può essere sbagliato, forse "utilizzato" in modo sbagliato (ovvero benefici e oneri non sono distribuiti secondo equità). Insomma che il progresso sia il frutto di un sistema capitalistico non basato su principi di equità – come dici tu appunto - mi sembra evidente e sotto gli occhi di tutti.

Sono d'accordo.
Questo sistema non è perfetto, ma è perfezionabile. Ci sono tanti modi per farlo già nel nostro piccolo.

Lavorare è un contributo di se stessi per mandare avanti la comunità. Una volta dato il proprio contributo uno è libero di fare cià che vuole, ovviamente sempre nel rispetto degli altri e di ciò che ci circonda.

matrix_y 22-03-2012 22:40

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 716391)
Le persone sembrano felici di contribuire a questo marasma di cose, senza che si pongano mai una qualche domanda, niente di niente. Loro continuano per la loro strada, mica si rendono conto che li stanno fottendo fino all'ultimo centesimo; in senso metaforico e letterale. L'ultimo centesimo di vita, ore, minuti, secondi regalati senza la possibilità di fare qualcosa di davvero utile per la società.

"Sembrano felici di contribuire a questo marasma di cose" perchè qualcuno ha ben pensato di spegnergli le sinapsi.

Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 716391)
Guardateli, con le loro macchinine, i loro vestitini firmati e il loro cellullare all'ultimo grido si sentono QUALCUNO di importante."

Non per molto: questo sistema è in fase di collasso. Leggetevi "Il punto di svolta"

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_punto_di_svolta

È stato scritto agli inizi degli anni 80, ma è terribilmente attuale.

matrix_y 22-03-2012 22:42

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da someday (Messaggio 716545)
:)
Premetto che non è necessariamente una critica al tuo pensiero ma quello che tu definisci "contribuire al marasma di cose" secondo me è semplicemente il progresso.

È allora non è un progresso, piuttosto una conseguenza del consumismo che, tra l'altro, postula una crescita infinita in un ambiente finito (palese contraddizione in termini).

matrix_y 22-03-2012 22:44

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Sampei80 (Messaggio 716576)
Sono d'accordo.
Questo sistema non è perfetto, ma è perfezionabile. Ci sono tanti modi per farlo già nel nostro piccolo.

LOL, non è perfetto!! È alla frutta, altro che perfezionabile.
[QUOTE=Sampei80;716576]

Marco Russo 22-03-2012 22:46

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 716455)
Un conto è dire che per sopravvivere bisogna in qualche modo adattarsi alle esigenze del sistema, un conto è affermare che non esistano alternative a questo sistema. Questa seconda asserzione mi trova in totale disaccordo.

non ho detto questo, ho detto solo che darsi all'agricoltura e alla pastorizia è "un bello sbatta". Poi per carità se qualcuno ha ambizioni bucoliche può provarci.

Quote:

Non è vero. E' uno spasso.
Il problema sono i sensi di colpa, tutto il resto è fantastico.
Non sto dicendo che vorrei tornare a vivere da mantenuto, ma lavorare fa schifo nel 99% dei casi.
Negare la realtà in che modo può renderla migliore?
mah, non concordo. Il tempo passa comunque, sia che lavori sia che non lavori. Lavorare può essere un'opportunità per impiegare il tempo. Addirittura un'occasione per costruire sé stessi, se il lavoro comporta sfide e continui adattamenti. Dopo certi lavori, ti rendi conto che nel corso del tempo hai appreso cose, comportamenti, modi di fare che non avresti mai sviluppato da solo.
E' vero che se fosse piacevole, non ti pagherebbero, però talvolta si riesce a ricavare del piacevole da un impiego.
Poi io sono molto fortunato, da tre anni ho trovato un impiego estremamente piacevole, sereno, piuttosto vicino al mio livello professionale, senza troppe responsabilità, e con colleghi spassosissimi. Non guadagno tanto ma visti i tempi ho poco da lamentarmi.

Ma sono passato da mansioni estremamente peggiori, ho persino ventilato l'idea di licenziarmi tanto sono stato male in certi posti, perciò capisco cosa vuoi dire. Dico solo che il 99% è una percentuale pessimista.

Vivere coi genitori invece? boh, se uno si trova bene, può anche starci. Io mi trovo male, come ho scritto qui. Però magari in altri casi ci può stare... sensi di colpa a parte. E impossibilità di invitare le tipe.

Sampei80 22-03-2012 23:35

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da matrix_y (Messaggio 716585)
LOL, non è perfetto!! È alla frutta, altro che perfezionabile.

Girati il mondo e vedrai che non stiamo così male, lo devi vedere con i tuoi occhi, non nei documentari.

marcus85 23-03-2012 00:31

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 716391)
"Credo che il lavoro sia un'istituzione necessaria per portare avanti e sostenre questo sistema corrotto; e che sia tutto talmente amalgamato che risulta difficile, ormai, pensare di uscirne. E' tutto corrotto. L'individuo ha perso la sua volontà di esistere, di scegliere, di fare. E' condannato, per scherzo del destino, a vivere un'esistenza fasulla, fatta di compensi, di duro lavoro e di schiavitù. Ore e ore sprecate a servire qualche padrone per che cosa? Per pagarsi le bollette della casa, la luce, il gas, la televisione che ci riempe di stronzate senza che neanche ce ne rendiamo conto; e la bellissima macchina che dobbiamo ancora finire di pagare. Forse tra 20 anni avremmo finito di pagarla. Poi ci sono i figli da mantenere, da sostenere, da coccolare e da viziare. Insomma, è una vaccata. Le persone sembrano felici di contribuire a questo marasma di cose, senza che si pongano mai una qualche domanda, niente di niente. Loro continuano per la loro strada, mica si rendono conto che li stanno fottendo fino all'ultimo centesimo; in senso metaforico e letterale. L'ultimo centesimo di vita, ore, minuti, secondi regalati senza la possibilità di fare qualcosa di davvero utile per la società.
Guardateli, con le loro macchinine, i loro vestitini firmati e il loro cellullare all'ultimo grido si sentono QUALCUNO di importante."

ah ti quoto in pieno l ho sempre pensato e detto

l'unica cosa che mi rode è che tutta sta gente immersa nel sistema è veramente felice nel senso che la maggior parte lo è , non si fa domande etc..
lo fa e basta ed è felice , li odio con tutto il cuore

dentromeashita 23-03-2012 00:37

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
ti capisco,benissimo,e me ne rendo conto tutti i giorni,e purtroppo ci sono dentro fino al collo...anche se sono sempre stato fuori rispetto agli altri,...ma non basta,hanno il mio corpo e parzialmente la mia mente,e cmq è un bello spreco non poter decidere un bel nulla alla fine....ma il discorso è trovare l'alternativa,e metterla in pratica,...solo lo sono gia in mezzo a quel mondo,...non mi spaventerebbe provare a vivere in maniera diversa,di umiliazioni ne ho prese fin troppe li dentro,...vivere in un altro modo si,ma con dignità,...provai anni fa ad usirci da tutto cio,ma finii senza dignità,....quindi riescludo provare a fare il barbone...riescludo isolarmi in casa dal mondo,perche tanto prima o poi ci devo tornare ed è peggio,...riescludo qualunque cosa che sia temporanea e non permanente,...diciamo che intanto continuo a farmi il culo,umiliarmi,soffrire,resistere e tutto quanto,...il motivo uno è mettere via soldi,...per cosa farne non lo so ancora...e poi vivo da solo,quindi lasci immaginare quanto riesca amettere da parte per questo qualcosa che non so...risparmio non avendo vita sociale,...perchè cmq anche quella è legata a quel mondo,....tu che alternative hai?

Ravanello 23-03-2012 00:41

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 

:riverenza:

marcus85 23-03-2012 01:06

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Ravanello (Messaggio 716656)

bellissimo non pensavo che un altro essere umano potesse dire ste cose

LatrinLover 23-03-2012 01:25

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
a me fare questa vita di merda descritta da maury mi farebbe piacere, non tutti hanno lo stesso trattamento dalla vita.

muttley 23-03-2012 02:03

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 716588)
non ho detto questo, ho detto solo che darsi all'agricoltura e alla pastorizia è "un bello sbatta". Poi per carità se qualcuno ha ambizioni bucoliche può provarci.

Io parlavo i un sistema che intendesse la gestione della tecnologia, delle risorse e della ridistribuzione delle stesse in maniera alternativa rispetto al sistema attuale. Non parlo di scelte pauperiste, antimoderniste e primitiviste...tutt'altro: per me la scienza dovrebbe procedere seguendo la strada dalla totale emancipazione dell'uomo da un'ottica "sacrificale" del lavoro.

Marco Russo 23-03-2012 08:40

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 716683)
Io parlavo i un sistema che intendesse la gestione della tecnologia, delle risorse e della ridistribuzione delle stesse in maniera alternativa rispetto al sistema attuale. Non parlo di scelte pauperiste, antimoderniste e primitiviste...tutt'altro: per me la scienza dovrebbe procedere seguendo la strada dalla totale emancipazione dell'uomo da un'ottica "sacrificale" del lavoro.

Insomma ritornare ai piani quinquiennali? :D
No, scherzi a parte capisco cosa tu dici, ma secondo me non può funzionare. Non dico che il nostro sistema è perfetto o che non ne esistono altri, ma secondo me per la natura umana questo sistema, piramidale, ingiusto e iniquo, è molto funzionale. Qualsiasi altro potenziale sistema si deve confrontare con ciò, e tenerne conto.
Io penso sia più proficuo e realistico migliorare e affinare il sistema attuale, in modo che la piramide sociale per lo meno sia un'emanazione di princìpi meritocratici e tecnocratici, e non dei rapporti di amicizia e parentela tra potenti.

muttley 23-03-2012 09:58

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 716698)
Insomma ritornare ai piani quinquiennali? :D
No, scherzi a parte capisco cosa tu dici, ma secondo me non può funzionare. Non dico che il nostro sistema è perfetto o che non ne esistono altri, ma secondo me per la natura umana questo sistema, piramidale, ingiusto e iniquo, è molto funzionale. Qualsiasi altro potenziale sistema si deve confrontare con ciò, e tenerne conto.
Io penso sia più proficuo e realistico migliorare e affinare il sistema attuale, in modo che la piramide sociale per lo meno sia un'emanazione di princìpi meritocratici e tecnocratici, e non dei rapporti di amicizia e parentela tra potenti.

Sai bene cosa penso: per me è sbagliato parlare di natura umana in questo modo. Non esiste una natura umana che reagisca in maniera equipollente anche se sottoposta a condizionamenti e sollecitazioni diverse. Il concetto di "natura" (ovvero principio comportamentale unificante di tutta una specie) andrebbe limitato al nostro lato "rettile", quello più primordiale. Il resto è composto da acquisizioni emotive e cognitive che nascono dal contatto con l'ambiente e da esso dipendono. Non credo nello stato di natura. Del resto la strutturazione socio-economica a cui siamo giunti oggi è il prodotto di numerosi cambiamenti e fasi transitorie del passato, perché pensare che l'evoluzione della società umana sia giunta ad un punto di non ritorno?

Messère Nero 23-03-2012 10:39

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da maury25 (Messaggio 716391)
"Credo che il lavoro sia un'istituzione necessaria per portare avanti e sostenre questo sistema corrotto; e che sia tutto talmente amalgamato che risulta difficile, ormai, pensare di uscirne. E' tutto corrotto. L'individuo ha perso la sua volontà di esistere, di scegliere, di fare. E' condannato, per scherzo del destino, a vivere un'esistenza fasulla, fatta di compensi, di duro lavoro e di schiavitù. Ore e ore sprecate a servire qualche padrone per che cosa? Per pagarsi le bollette della casa, la luce, il gas, la televisione che ci riempe di stronzate senza che neanche ce ne rendiamo conto; e la bellissima macchina che dobbiamo ancora finire di pagare. Forse tra 20 anni avremmo finito di pagarla. Poi ci sono i figli da mantenere, da sostenere, da coccolare e da viziare. Insomma, è una vaccata. Le persone sembrano felici di contribuire a questo marasma di cose, senza che si pongano mai una qualche domanda, niente di niente. Loro continuano per la loro strada, mica si rendono conto che li stanno fottendo fino all'ultimo centesimo; in senso metaforico e letterale. L'ultimo centesimo di vita, ore, minuti, secondi regalati senza la possibilità di fare qualcosa di davvero utile per la società.
Guardateli, con le loro macchinine, i loro vestitini firmati e il loro cellullare all'ultimo grido si sentono QUALCUNO di importante."

Premesso che l’uomo per sopravvivere ha bisogno di lavorare e che senza lavoro non vive,è costretto ad un’esistenza non direi fasulla ma sacrificata, perché ciò che fa non è vano, ma direi rispettoso.
Pensare un lavoratore onesto, che non imbroglia, che si fa un mazzo per mantenere la famiglia, questo gli rende onore.
Il tuo discorso poteva essere indirizzato ai parassiti della società, ai potenti che non muovono un muscolo, e che guardano con superiorità e disprezzo gli umili lavoratori.
Questi sono uomini fasulli, bravi a togliere il pane ai poveri, mentre i loro stipendi (o i loro crimini) prosperano.
Il tuo discorso in parte offende l’onesto lavoratore, ma sono d’accordo con te quando parli dello sfruttamento, delle troppe tasse, del consumismo e di tutti quelli che s’imbottiscono di televisione facendosi condizionare la vita. Il sistema vuole manipolare le nostre menti, fin dalla tenera età, per sottometterci alla sua volontà ed utilizzarci come desidera.
Ad esempio ci vuole fanatici curatori del nostro corpo, sempre perfetti e belli, ci vuole sensibili al sesso, con tutti quei messaggi di pansessualizzazione quotidiana, ci vuole insensibili a tutto ciò che è nella natura umana e incapaci di provare autentici sentimenti.
Allora cosa dovremmo fare?
Secondo me ognuno nel suo piccolo potrebbe ribellarsi ed andare controcorrente, primo fra tutti non farsi corrompere con le porcherie che offre la società, con i falsi valori e falsi miti.

Quintuplo 23-03-2012 10:41

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 716698)
Insomma ritornare ai piani quinquiennali? :D
No, scherzi a parte capisco cosa tu dici, ma secondo me non può funzionare. Non dico che il nostro sistema è perfetto o che non ne esistono altri, ma secondo me per la natura umana questo sistema, piramidale, ingiusto e iniquo, è molto funzionale. Qualsiasi altro potenziale sistema si deve confrontare con ciò, e tenerne conto.
Io penso sia più proficuo e realistico migliorare e affinare il sistema attuale, in modo che la piramide sociale per lo meno sia un'emanazione di princìpi meritocratici e tecnocratici, e non dei rapporti di amicizia e parentela tra potenti.

Il sistema attuale, non è migliorabile, secondo me.
Anche passando alla meritocrazia, i meccanismi di creazione del denaro o altri principi, come l'obsolescenza programmata, non scomparirebbero... anzi, forse diventerebbero anche più raffinati e feroci. La storia della meritocrazia è vera, ma non fondamentale al miglioramento globale della società. Al massimo può migliorare le condizioni di un gruppo di persone, ma nel lungo periodo, potrebbe addirittura peggiorare le condizioni globali.

Comunque, anche io non parlo di tornare alla natura a fare tutti i cacciatori e raccoglitori... ma dico che (e spero non mi si fraintenda) la tecnologia, il progresso, la scienza NON hanno per forza bisogno di questo sistema economico.

Quintuplo 23-03-2012 11:01

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Messère Nero (Messaggio 716718)
Premesso che l’uomo per sopravvivere ha bisogno di lavorare e che senza lavoro non vive,è costretto ad un’esistenza non direi fasulla ma sacrificata, perché ciò che fa non è vano, ma direi rispettoso.
Pensare un lavoratore onesto, che non imbroglia, che si fa un mazzo per mantenere la famiglia, questo gli rende onore.

Parlando in modo ideale, un uomo, per sopravvivere deve mangiare, bere, dormire... io, ti assicuro che si sopravvive anche senza lavorare. Ovvio che sto parlando del significato che si dà oggi alla parola "lavorare".
Mettiamo per assurdo che non esistessero i soldi e l'economia, io non è che starei a fare nulla! Farei cose che mi piacciono e tra queste ci sarebbero anche cose utili ad altri, come coltivare qualcosa, costruire macchine, collaborare per progettare e costruire impianti di produzione... ecc...
E' un'utopia al momento, però non sarebbe una cosa impossibile, ma è reso tale dall'egoismo dei singoli e da quello che ci viene fatto credere da chi guadagna da questo sistema attuale.

Un onesto lavoratore, per come sono le cose adesso, è solo un onesto schiavo, che si differenzia dagli altri schiavi disonesti per qualche problema in meno di coscienza

matrix_y 23-03-2012 11:29

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da someday (Messaggio 716621)
matrix hai fatto studi in ambito economico o simili? ^ ^ curiosità

No, ho studiato fisica. Al tempo stesso, ho letto qualcosa sulle conseguenze epistemologiche della fisica contemporanea, da qui la lettura de "Il punto di svolta".

matrix_y 23-03-2012 11:31

Re: Lavoro, società e consumismo: basta!
 
Quote:

Originariamente inviata da Sampei80 (Messaggio 716625)
Girati il mondo e vedrai che non stiamo così male, lo devi vedere con i tuoi occhi, non nei documentari.


Ad esempio andando in Africa per vedere bambini che muoiono di fame, grazie alla nostra opulenza.


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