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-   -   Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.) (https://fobiasociale.com/il-guaio-signora-mia-e-lignorantezza-cit-25337/)

Winston_Smith 14-03-2012 02:47

Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Ho già detto la mia in Forum Café, ma sento il bisogno che qualcun altro eserciti un giusto sdegno contro simili bestialità (e sprechi di denaro pubblico):

http://www.corriere.it/cultura/12_ma...html?fr=plgol0

Tra l'altro potrebbe essere anche gente in cerca di pubblicità:

http://www.agi.it/in-primo-piano/not...ari_una_bufala

Moonwatcher 14-03-2012 02:53

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Sono tutto sdegnato. Si percepisce sì? :pensando:

Winston_Smith 14-03-2012 02:54

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Eh, come no, sprizza da tutti i byte :occhiali:

Allocco 14-03-2012 10:05

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Voto per l'opzione "farsi pubblicità".


Onestamente mi sembra un'assurdità senza eguali.
Ma non mi stupisce. Le persone e le associazioni che dedicano la loro intera esistenza a certe tematiche (per quanto condivisibili)
spesso finiscono per farsi prendere la mano, per diventare integralisti dei diritti umani.

Ricordo con un certo sollazzo una lezione di una femminista che odiava (ma proprio vi si scagliava violentemente!)
i cartoni e i fumetti Disney perché i maschi sono vestiti da maschi e le femmine hanno i fiocchetti e le ciglione..! (cosa peraltro non sempre vera..)

:mannaggia: :ridacchiare:

---

Riguardo al discorso "è un'opera lontana da noi"... mi trova abbastanza d'accordo.
Ma più che altro, invece che sostituita andrebbe accostata alle opere più recenti.
Il problema è che il sistema d'istruzione fa acqua da molte parti, se funzionasse dovrebbe esserci spazio per Dante, Joyce, Eco e mio cuggino...

lauretum 14-03-2012 10:05

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
riscrivo anche io pure qui, non avevo visto la discussione.


come per i promessi sposi, una volta studiato il contesto e l'importanza storica e letteraria, e qualche passaggio.. che senso ha?
poi ci si lamenta che gli italiani non conoscono il mondo in cui vivono.
gli anni del terrorismo in italia, l'inchiesta mani pulite, israele, palestina, iran, .... con tutte le loro problematiche, quelle si che sono culture che andrebbero approfondite in ambito letterario oltre che storico (e cinematografico), altro che don abbondio e i gironi infernali di un'opera fantasy.
la scuola italiana è in rovina anche per questi programmi di studio degni dell'800.
è il 2012 cari (nel senso di costosi) ministri...

lauretum 14-03-2012 10:07

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 711199)
se funzionasse bene dovrebbe esserci spazio per Dante, Joyce e Eco...

se funzionasse bene, una scuola moderna ridurrebbe all'indispensabile lo studio della letteratura autoctona dell'età della pietra, e affronterebbe anche quella moderna e minimo anche quella cinese, dell'estremo oriente.. per formare persone in grado di comprendere il mondo in cui vivono, che non è solo più l'italia. a meno che la parola globalizzazione non serva solo a riempirsi la bocca, in tal caso va bene così.

Allocco 14-03-2012 10:13

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 711202)
se funzionasse bene, una scuola moderna ridurrebbe all'indispensabile lo studio della letteratura autoctona dell'età della pietra, e affronterebbe anche quella moderna e minimo anche quella cinese, dell'estremo oriente.. per formare persone in grado di comprendere il mondo in cui vivono, che non è solo più l'italia. a meno che la parola globalizzazione non serva solo a riempirsi la bocca, in tal caso va bene così.

Figurati, sono d'accordissimo..! :perfetto:


Certo... se quando io avevo 18 anni e frequentavo le superiori mi avessero proposto di leggere,
oltre a quei 2 o 3 capitoli della Commedia, anche 2 o 3 capitoli del Corano, di un tomaccio cinese e di Tolstoj...
Insomma, è un discorso molto complicato. Ma devo dire che, a onor del vero,
se uno vuole leggere qualcosa lo farà a prescindere da ciò che gli viene proposto a scuola.
Anzi..
Per come ero io a 18 anni, il fatto che mi venisse proposto a scuola era un'ottima ragione per non interessarmene,
anche se magari avrei voluto farlo! :mannaggia:

lauretum 14-03-2012 10:18

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 711205)
Figurati, sono d'accordissimo..! :perfetto:


Certo... se quando io avevo 18 anni e frequentavo le superiori mi avessero proposto di leggere,
oltre a quei 2 o 3 capitoli della Commedia, anche 2 o 3 capitoli del Corano, di un tomaccio cinese e di Tolstoj...
Insomma, è un discorso molto complicato. Ma devo dire che, a onor del vero,
se uno vuole leggere qualcosa lo farà a prescindere da ciò che gli viene proposto a scuola.
Anzi..
Per come ero io a 18 anni, il fatto che mi venisse proposto a scuola era un'ottima ragione per non interessarmene,
anche se magari avrei voluto farlo! :mannaggia:

hai ragione, a scuola tutto è palloso perchè è imposto, ed è imposto da insegnanti il più delle volte poco capaci o svogliati.
per cui fra passare un mese ad annoiarmi su foscolo, e passare un mese ad annoiarmi a leggere in modo essenziale foscolo, tolstoj, e una mattonata araba, preferirei la seconda, anche per stimolare la curiosità.

Moonwatcher 14-03-2012 12:09

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 711199)
Riguardo al discorso "è un'opera lontana da noi"... mi trova abbastanza d'accordo.

Inizia a tremare, l'ira di Smith calerà su di te per ciò che hai osato dire. :mrgreen:

Perduellio 14-03-2012 12:54

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
E' la base della nostra lingua, e al suo interno contiene anche una spiccata desrizione dell'Italia e dell'Europa nel medioevo, di islamofobo e razzista in senso moderno non ha nulla, era solo il comune pensiero dell'epoca.

All'utente che dice "vecchiume inutile e noioso, problematiche attuali, etc"...il discorso non ha senso primo perchè le problematiche attuali vengono affrontate anch'esse, negi ultimi anni di superiori (storia contemporanea ed educazione civica) come è giusto che sia (e come è anche giusto che sia studiato il passato della nostra nazione, perchè se no se si dimentica il tutto poi viene da pensare che la società in cui viviamo sia uscita dal nulla e sia scontata e non sia nata da sacrifici, guerre, resistenze, etc). Un po' come in Francia dove ormai la Rivoluzione (base della democrazia moderna) è stata relegata a 5 pagine e la resistenza De Gaulleiana a 8, mentre invece ci sono 15 pagine che parlano di quanto fossero belli e avanzati l'Impero del Mali e il regno dello Zimbabwe (che peraltro erano tutto tranne che civiltà avanzate), o su quanto fosse bello il Marocco almoravide...:timidezza:

Sul "noioso" poi...beh, da quando in quà la scuola dev'èssere divertente? La scuola serve per insegnare, non per ridere tutti amabilmente in compagnia.

Sull'associazione che ha lanciato la fatwa su Dante non mi pronuncio, è pazzesco...qua ormai il politically correct a tutti i costi ha raggiunto livelli orwelliani da psicoreato.

lauretum 14-03-2012 13:37

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Perduellio (Messaggio 711265)
le problematiche attuali vengono affrontate anch'esse, negi ultimi anni di superiori (storia contemporanea ed educazione civica)

a me risulta che nella pratica la storia contemporanea venga affrontata poco e frettolosamente, comunque qui si parlava della letteratura, non della storia

Perduellio 14-03-2012 13:51

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 711297)
a me risulta che nella pratica la storia contemporanea venga affrontata poco e frettolosamente, comunque qui si parlava della letteratura, non della storia

Nella mia ex scuola, ed in generale qui a Torino sono argomenti stra-affrontati, tanto che ricordo come tra quarta e quinta superiore si fecero qualcosa come 30 saggi brevi su israele-egitto, guerra fredda, mondo post muro di Berlino, undici settembre, Ratko Mladic, etc.

Poi nelle altre regioni non so, in meridione nemmeno, ma qui restano argomenti ultra-affrontati, come è giusto che sia.

Comunque tecnicamente parlando Storia e Letteratura son due facce della stessa medaglia, tanto che la materia esattamente sarebbe "Storia della Letteratura Italiana" e cronologicamente si segue il programma di Storia, non sono afffatto due cose diverse.

Winston_Smith 14-03-2012 15:05

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Perduellio (Messaggio 711265)
E' la base della nostra lingua, e al suo interno contiene anche una spiccata desrizione dell'Italia e dell'Europa nel medioevo, di islamofobo e razzista in senso moderno non ha nulla, era solo il comune pensiero dell'epoca.

All'utente che dice "vecchiume inutile e noioso, problematiche attuali, etc"...il discorso non ha senso primo perchè le problematiche attuali vengono affrontate anch'esse, negi ultimi anni di superiori (storia contemporanea ed educazione civica) come è giusto che sia (e come è anche giusto che sia studiato il passato della nostra nazione, perchè se no se si dimentica il tutto poi viene da pensare che la società in cui viviamo sia uscita dal nulla e sia scontata e non sia nata da sacrifici, guerre, resistenze, etc). Un po' come in Francia dove ormai la Rivoluzione (base della democrazia moderna) è stata relegata a 5 pagine e la resistenza De Gaulleiana a 8, mentre invece ci sono 15 pagine che parlano di quanto fossero belli e avanzati l'Impero del Mali e il regno dello Zimbabwe (che peraltro erano tutto tranne che civiltà avanzate), o su quanto fosse bello il Marocco almoravide...:timidezza:

Sul "noioso" poi...beh, da quando in quà la scuola dev'èssere divertente? La scuola serve per insegnare, non per ridere tutti amabilmente in compagnia.

Sull'associazione che ha lanciato la fatwa su Dante non mi pronuncio, è pazzesco...qua ormai il politically correct a tutti i costi ha raggiunto livelli orwelliani da psicoreato.

Quoto, quoto, quoto.
La capacità dei grandi classici è quella di affrontare temi universali ed eterni, non ha senso parlare di "fuori moda". Non puoi sapere dove vai se non sai da dove vieni.

lauretum 14-03-2012 15:29

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Perduellio (Messaggio 711307)
Nella mia ex scuola, ed in generale qui a Torino sono argomenti stra-affrontati, tanto che ricordo come tra quarta e quinta superiore si fecero qualcosa come 30 saggi brevi su israele-egitto, guerra fredda, mondo post muro di Berlino, undici settembre, Ratko Mladic, etc.

complimenti ai tuoi docenti, davvero.
la mia esperienza diretta ed indiretta invece è di tutt'altro tipo

Myway 14-03-2012 19:26

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 711199)

Riguardo al discorso "è un'opera lontana da noi"... mi trova abbastanza d'accordo..

Più che altro siamo noi ad essere lontani da noi stessi, e quindi avvertiamo un'opera come la Dc come lontana....

bunker 14-03-2012 21:59

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
non conosco l'opera, ma il linguaggio del 400 mi è sempre stato sui maroni...

uno a scuola fa fatica anche anche a capire di essere al mondo, mi sembra si pretenda troppo dagli studenti nello studiare la divina commedia

muttley 15-03-2012 00:03

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Qua si vuole uccidere la libertà di pensiero :occhiali:

Winston_Smith 15-03-2012 00:34

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 711680)
Qua si vuole uccidere la libertà di pensiero :occhiali:

Bravo, concordo, si vuole negare al Sommo la possibilità di esprimere la sua visione del mondo in nome di un politically correct anacronistico e insensato :occhiali:

Winston_Smith 15-03-2012 00:37

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 711605)
non conosco l'opera, ma il linguaggio del 400 mi è sempre stato sui maroni...

Meno male, la Sommità è stata scritta nel '300.

Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 711605)
uno a scuola fa fatica anche anche a capire di essere al mondo, mi sembra si pretenda troppo dagli studenti nello studiare la divina commedia

A scuola che pensi di dover andare a fare? Ballare?

Stasera sono ancora più autistico del solito, ho perso 10 chili per colpa del Napoli e quindi se qualcuno vuol fare battute è pregato di mettere un opportuno disclaimer, perché tendo a prendere tutto alla lettera ancora più del solito.

Winston_Smith 15-03-2012 00:39

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 711521)
Ammesso che studiare la Divina Commedia in maniera obbligatoria (che suona un po' come una bestemmia... leggere un'opera simile per obbligo... :nonso:) sia utile

Infatti la lettura migliore è quella spontanea e convinta. Ma in qualche modo bisogna che qualcuno porti certe pietre miliari della civiltà all'attenzione dei giovani.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 711521)
c'è però da considerare se non ci sarebbero cose ancora più utili da studiare / fare.

Non c'è nulla di più utile da studiare dell'Opera Universale dell'Umanità.
E comunque studiarla non impedisce di studiare anche altro.

Winston_Smith 15-03-2012 00:42

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Bourée (Messaggio 711514)
la vera utilità di studiare anche ciò che sembra rappresentare solo un sacrificio (e, d'altra parte, lo studio è sacrificio), sta nel fatto che esso concorre a formare una coscienza critica. Viene fornita, poi, la capacità di analisi (e sintesi) "di forma e significato" del testo che si affronta. Ci sono alcuni temi che non possono che essere studiati a scuola (con il sostegno degli insegnanti e con lo spirito di "obbligatorietà" ad essa connesso), altri che, una volta che ci si è formati, si possono affrontare da soli. Ecco a cosa serve studiare a scuola (anche) la Divina Commedia.

Ultimamente Bourée non sbaglia un post :applauso:

Quote:

Originariamente inviata da Bourée (Messaggio 711514)
Sull'articolo... l'ho letto ieri sera e mi son chiesta se avessero notato a che epoca risale la Divina Commedia. Sarebbe come chiedere al Louvre di non esporre il Codice di Hammurabi perché vi si fa uso della legge del taglione e l'Europa è contraria alla violenza e torture nelle carceri e alla giustizia sommaria del "fai da te".

O come bruciare le pagine della Bibbia in cui si narra della distruzione di Sodoma: è palese omofobia, no? ^^

Winston_Smith 15-03-2012 01:07

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 711199)
Riguardo al discorso "è un'opera lontana da noi"... mi trova abbastanza d'accordo.

Non generalizzare, forse sarà lontana da te ^^
Ma puoi sempre chiedere aiuto, magari sei ancora perso nella selva :occhiali:

muttley 15-03-2012 02:12

In genere non amo il politically correct applicato alle opere del passato (come nel caso di chi cercò di far passare il mercante di Venezia per opera antisemita) e in generale non sopporto il politically correct se va oltre la sua funzione originaria. Ma stavolta, chissà perché, condivido :occhiali:

Moonwatcher 15-03-2012 02:14

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 711774)
Ma stavolta, chissà perché, condivido :occhiali:

Stranamente pure io, chissà come mai. :ridacchiare:

barclay 15-03-2012 09:12

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quelli che condannano la Divina Commedia non hanno la minima idea di come si studiano certe opere: dovrebbe essere ovvio che va inquadrata nel contesto storico in cui è stata scritta.

Winston_Smith 15-03-2012 12:07

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 711826)
Invece sì, il tempo è limitato e studiare la Dc in maniera obbligatoria palesemente non è il modo migliore per aiutare i ragazzi a sviluppare il proprio potenziale, basta vedere i risultati che questo sistema di istruzione dà.

Anche non farla studiare per nulla e far studiare altri argomenti in maniera obbligatoria o lasciare tutti liberi di studiare quel cavolo che vogliono (cioè nulla, in molti casi) senza neanche dare un indirizzo di massima, non credo sia il modo migliore per aiutare i ragazzi a sviluppare il proprio potenziale.

lauretum 15-03-2012 14:41

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 711826)
Invece sì, il tempo è limitato e studiare la Dc in maniera obbligatoria palesemente non è il modo migliore per aiutare i ragazzi a sviluppare il proprio potenziale, basta vedere i risultati che questo sistema di istruzione dà.

considera che noi abbiamo letto TUTTO l'inferno, parte del purgatorio e del paradiso.
è come imparare a memoria le poesie.
a che ca..o serve? cosa ti rimane?
ma non vale solo per la divina commedia, è tutto il sistema che è ottocentesco.

quanto tempo sprecato.. a discapito della cultura.

Maweeney 15-03-2012 15:15

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Premetto non conosco ne la politica scolastica ed educativa italiana ne la divina commedia, che non fa parte del nostro canone di lettura. Anzi dirò di più: fuori dal italia nessuno legge la divina commedia; è un dato interessante. Durante la mia interea carriera scolastica non è mai stato nemmeno NOMINATO Dante.

C'è un problema da risolvere: Si tratta di un testo fondamentale per l'identità italiana e per questo andrebbe senz' altro trattato nelle scuole. D'altro lato però il testo richiede un interesse e delle capacità che i ragazzini semplicemente non hanno. Torturarli (sopratutto) con questo o quest altro testo, come se fosse un infusione di cultura, è totalmente contraproducente.
Secondo me bisogna alzare lo standart degli insegnanti (!) e del insegnamento, l'interesse dei ragazzini e quindi la possiblità di leggere Dante o altri in maniera sensata ne sarà una conseguenza. In quegli anni l'interesse ha molto a che fare con la mimesis e con l'autorevolezza ed il fascino del insegnante (preferibilmente uomini).

lauretum 15-03-2012 15:18

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 711975)
Durante la mia interea carriera scolastica non è mai stato nemmeno NOMINATO Dante.

interessante.
di che nazione parli? se ti va di dirlo

Maweeney 15-03-2012 15:21

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Lauretum
di che nazione parli? se ti va di dirlo

La Svizzera.

Winston_Smith 15-03-2012 15:48

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 711975)
Premetto non conosco ne la politica scolastica ed educativa italiana ne la divina commedia, che non fa parte del nostro canone di lettura. Anzi dirò di più: fuori dal italia nessuno legge la divina commedia; è un dato interessante.

Generalizzi troppo:

http://www.library.yale.edu/Internet...anlanglit.html

http://dante.ilt.columbia.edu/

e potrei continuare.

Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 711975)
C'è un problema da risolvere: Si tratta di un testo fondamentale per l'identità italiana e per questo andrebbe senz' altro trattato nelle scuole. D'altro lato però il testo richiede un interesse e delle capacità che i ragazzini semplicemente non hanno. Torturarli (sopratutto) con questo o quest altro testo, come se fosse un infusione di cultura, è totalmente contraproducente.
Secondo me bisogna alzare lo standart degli insegnanti (!) e del insegnamento, l'interesse dei ragazzini e quindi la possiblità di leggere Dante o altri in maniera sensata ne sarà una conseguenza.

Io non ho ancora capito secondo te e qualcun altro cosa dovrebbero studiare i ragazzi (almeno al liceo), Topolino? Sembra che i ragazzi siano tutti dcerebrati che non possono sforzarsi troppo, a leggere certi commenti, mah :nonso:
Sono d'accordo sull'alzare lo standard dell'insegnamento, ma sarà difficile in un'epoca di tagli alla scuola e alla cultura.

Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 711975)
In quegli anni l'interesse ha molto a che fare con la mimesis e con l'autorevolezza ed il fascino del insegnante (preferibilmente uomini).

Perché preferibilmente uomini?

Winston_Smith 15-03-2012 15:52

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 712001)
Proprio per questo secondo me non dovrebbe essere fatto leggere agli "italiani", altrimenti si rischia di rinforzare quest'idea folle di nazionalità, con gente che invece di pensarsi esseri umani finiscono per pensarsi con un "identità nazionale".

Una cosa non esclude l'altra, in linea di principio.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 712001)
Certo, l'insegnamento può migliorare solo se migliorano gli insegnanti come persone.

Cosa difficile, essendo questa professione generalmente esercitata proprio dalle fasce più involute della popolazione (i sadici, gli stupidi, i frustrati) che proprio per la loro situazione tendono a peggiorare più che a migliorare.

Attento a non generalizzare troppo e a non offendere, i miei genitori sono insegnanti e non erano nulla di quello che dicevi tu. E per quella che è stata la mia esperienza, non lo è neanche la maggioranza dei professori.
La frustrazione ce le leggo invece spesso in chi con certi commenti sembra volersi vendicare di brutte esperienze scolastiche.
E l'insegnamento migliora non solo migliorando la formazione degli insegnanti, ma anche le risorse di cui godono e riducendo lo svilimento del loro ruolo e della cultura in generale a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 712001)
Facendo ricadere sui poveri giovani i propri difetti, creando così generazioni sempre peggiori di persone, cosa a cui d'altronde assistiamo (non a caso che le cose fossero meglio nel passato è un luogo comune in tutte le epoche, indizio di un costante peggioramento dell'umanità).

I luoghi comuni non sono sempre verità da prendere per oro colato.

Winston_Smith 15-03-2012 15:57

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 712011)
Ci vuole qualcosa che sia più vicino a loro, in questo senso Topolino lo è.

A 4 anni, casomai.
Non a caso io ho cominciato a leggere relativamente presto, con Topolino. Poi però sono passato alla DC altrettanto presto :occhiali:
Abolire qualsiasi tipo d'insegnamento (= ognuno fa quel cazzo che gli pare, cioè niente, per i più) penso sia la soluzione migliore per crescere tanti decerebrati, altro che "insegnamenti forzati". Perché nessuno avrebbe il minimo stimolo a fare nulla, e quindi si acculturerebbero solo quei pochi che hanno uno stimolo interiore talmente grande da procedere da autodidatti. Se non c'è qualcuno o qualcosa che almeno ti invita al sacrificio (e lo studio lo è) in vista di un fine ultimo, quasi nessuno lo farebbe da solo.

Visto che ci siamo, mi spiegheresti come dovrebbe essere strutturato un sistema didattico scondo te?

Winston_Smith 15-03-2012 16:01

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 712016)
Se c'è bisogno che te lo spieghi non potresti capirlo.

Potresti evitare questi giochetti con me, grazie?
Non credo di avere un cervello sottosviluppato, se mi spieghi posso tentare di arrivarci.
O è che è comodo criticare l'esistente senza sforzarsi di proporre soluzioni alternative credibili?

Maweeney 15-03-2012 16:17

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith
Generalizzazione:

O.O
Almeno ti sei fermato dopo due "controprove" dai; c'è speranza.
BTW. la tua è una generalizzazione nella comprensione del utilizzo della generalizzazione come utensile retorico.

Quote:

Originariamente inviata da Winston
Io non ho ancora capito secondo te e qualcun altro cosa dovrebbero studiare i ragazzi (almeno al liceo), Topolino?

D'accordo con Joseph; bisogna sempre tener conto delle possibilità del contesto. Se questi se ne fottono della DC, meglio leggere qualcosa di più attuale, interessante,*..
Non bisogna ricorrere a Topolino; la letteratura moderna è piena d testi con argomenti che interessano tutti. Un Céline o un Houellebecq italiano. Appassionare gli non-appassionati alla lettura non è una questione di qualità del testo ma della qualità del testo nel sollecitare il loro interesse.

Quote:

Originariamente inviata da Winston
Perché preferibilmente uomini?

Per un ragazzo non è la stessa cosa avere come insegnante un uomo o una donna. Credo ci sono degli studi a riguardo ed è facilmente intuibile. Questioni di rispetto, virilità, autorietà fisica, cose di questo tipo. Ovviamente ci sarà anche qualche donna con un profilo adatto.

*PER LORO!!!!!!+

Winston_Smith 15-03-2012 16:49

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 712040)
O.O
Almeno ti sei fermato dopo due "controprove" dai; c'è speranza.

Di cosa? Ho dimostrato che non è vero che all'estero nessuno legge Dante. Se vuoi posso cercare altri link, non vorrei appesantire la discussione inutilmente.

Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 712040)
BTW. la tua è una generalizzazione nella comprensione del utilizzo della generalizzazione come utensile retorico.

Mi sono corretto subito dopo, infatti, specificando che avevi generalizzato troppo.
Comunque l'influsso di Dante fuori d'Italia non è così trascurabile come poteva sembrare leggendo il tuo post. Forse la tua osservazione è troppo elveticocentrica, ma fuori d'Italia non esiste solo la Svizzera.

Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 712040)
D'accordo con Joseph; bisogna sempre tener conto delle possibilità del contesto. Se questi se ne fottono della DC, meglio leggere qualcosa di più attuale, interessante,*..
Non bisogna ricorrere a Topolino; la letteratura moderna è piena d testi con argomenti che interessano tutti. Un Céline o un Houellebecq italiano. Appassionare gli non-appassionati alla lettura non è una questione di qualità del testo ma della qualità del testo nel sollecitare il loro interesse.

Non credo di aver capito bene cosa proponi (speriamo che almeno tu mi risponda, visto che Joseph non mi ha cagato di striscio quando gli ho chiesto spiegazioni): una sorta di completa autogestione del programma didattico? Cioè, ognuno legge o studia solo quello che gli va? Io penso che al massimo parte del programma potrebbe essere concepita in questo modo, ma ci dovrebbero essere parti considerate come partimonio culturale comune e la DC è una di queste. Per non parlare del fatto che il concetto di inattualità della DC è molto discutibile.
Non è solo una questione di sollecitare l'interesse, ma una questione di acquisire gli strumenti intellettuali e critici atti a favorire una crescita culturale. Ovvio che per studiare la DC vada fatto un lavoro preparatorio importante e che attualmente ciò spesso non avviene, ma questo non significa che sia opportuno gettare alle ortiche la DC (o altri capolavori della letteratura italiana e mondiale) e lasciarla come hobby del tempo libero per chi vuole. Non si può basare un intero sistema educativo e culturale sul "mi piace-non mi piace" (ché alla fine a questo ci si ridurrebbe). E tra l'altro non sarei così sicuro che i ragazzi interessati a leggere Céline o Houellebecq (o i loro omologhi italiani) sarebbero così tanti rispetto a quelli interessati a leggere Dante, soprattutto se quest'ultimo venisse presentato loro nella giusta luce e dopo l'adeguato lavoro preparatorio di cui parlavo prima (che del resto andrebbe fatto per capire e contestualizzare a fondo qualunque autore, imho).

Ragionando come hai detto tu, se tanti adolescenti se ne sbattono del codice stradale, meglio lasciarli liberi di correre in moto senza casco, no?

Quote:

Originariamente inviata da Maweeney (Messaggio 712040)
Per un ragazzo non è la stessa cosa avere come insegnante un uomo o una donna. Credo ci sono degli studi a riguardo ed è facilmente intuibile. Questioni di rispetto, virilità, autorietà fisica, cose di questo tipo. Ovviamente ci sarà anche qualche donna con un profilo adatto.

E per una ragazza invece è meglio un insegnante donna? :interrogativo:
Per quella che è stata la mia esperienza, comunque, l'autorità e il rispetto che venivano attribuiti agli insegnanti non erano strettamente correlati al loro sesso.

Moonwatcher 15-03-2012 16:58

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 712059)
Per quella che è stata la mia esperienza, comunque, l'autorità e il rispetto che venivano attribuiti agli insegnanti non erano strettamente correlati al loro sesso.

Verissimo, io ho avuto insegnanti uomini senza spina dorsale, oltre che incompetenti, e insegnanti donne cazzute e preparate.

Io comunque ci metterei un po' di cinema nel programma didattico. :perfetto:

Allocco 15-03-2012 16:59

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 712014)
Visto che ci siamo, mi spiegheresti come dovrebbe essere strutturato un sistema didattico scondo te?

In ogni caso bisognerebbe fare i conti con il sistema scolastico attuale, che si basa su quelli passati.
Ogni evoluzione si basa sulle condizioni precedenti del sistema.
Si può fare un discorso ipotetico (ed è quello che tanti patetici pedagogisti fanno da anni..) ma al di là della teoresi, della teoria e della progettazione,
la messa in pratica incontrerà innumerevoli ostacoli.
Per strutturare un sistema didattico tocca partire da quello attuale, considerare le possibili variazioni,
e applicarle al modello ideale per renderlo realistico.
Poi, fatto questo, la cosa migliore da fare è abbassare le proprie aspettative ad un livello meno che realistico, ma questo è un altro discorso! :ridacchiare:

Qualche volta, nella storia, illuminate menti hanno cercato di saltare questi passaggi
per trasformare la loro idea di cultura in realtà cancellando le incoerenze.
Per quanto ne so io, non è mai andata molto bene. :pensando:


Ovviamente questo post non è un appunto agli argomenti di Winston, il quote si è reso necessario per contestualizzare il tutto..

bunker 15-03-2012 17:58

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 711702)
Meno male, la Sommità è stata scritta nel '300.

A scuola che pensi di dover andare a fare? Ballare?

no, ma qualcosa di più pratico, ti fanno solo tradurre da un linguaggio non più in uso, uno che fa informatica che je ne potrebbe fregare?

capisco se si analizzasse il suo pensiero, ma così non è

Maweeney 15-03-2012 17:58

Re: Il guaio, signora mia, è l'ignorantezza (cit.)
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith
Di cosa? Ho dimostrato che non è vero che all'estero nessuno legge Dante.

Cioè credi veramente che io abbia affermato che letteralmente nessuno all'estero legge Dante? Visto come leggi dei semplici post mi chiedo come cazzo tu abbia fatto a leggere dante. "Nell mezzo del cammin' di nostra vita - Halt! Generalizzazione!" ;)

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith
Forse la tua osservazione è troppo elveticocentrica, ma fuori d'Italia non esiste solo la Svizzera

Fuori d' Italia non esiste solo la Svizzera? Questione di tempo, caro mio :)
Non ho mai parlato del "influsso" di Dante, sarebbe un altra questione. Non è un' osservazione elvetocentrica. Qualcosina di altri paesi europei e nordamericani la percepisco eh. Anzi in Svizzera e nei paesi nordici forse il numero sarebbe più elevato di altrove ma sarebbe cmq molto basso rispetto al italia. Da noi ca. il 75% avrà letto Max Frisch, il 50% Goethe, il 20% Büchner mentre per Dante azzarderei un generosissimo 0.5%.

Quote:

Originariamente inviata da Stoned Winnie
Non è solo una questione di sollecitare l'interesse, ma una questione di acquisire gli strumenti intellettuali e critici atti a favorire una crescita culturale.

Per far acquisire gli strumenti di critica e blabla hai bisogno di un pubblico interessato.
Io non sono affatto per un orientamento all "mi piace-non mi piace"; anzi io sono per un educazione dura. Io sostengo che bisogna riformare il sistema educativo (poi l'italia è solamente un esempio estremo che riguarda un pò tutti) per migliorare la situazione. Intanto il contesto è quello che è e bisogna arrangiarsi. Se hai una classe piena di querulanti e di piccole bestie antropomorfe leggere Dante non ha alcun senso. Mentre Houellebecq forse è possibile e se non lui allora un qualunque scrittore pop. Qualcosa che amministri qualche concetto utile con una buona dose di adolescenza, sesso, violenza etc. si troverà sicuramente. Il primo atto critico dovrebbe partire dal corpus degli insegnanti, che dovrebbe migliorare il proprio apparato ed orientarsi ai fatti e non alle polluzioni notturne di qualche corrente fanta-pedagogica.

Quote:

Originariamente inviata da Winston
E per una ragazza invece è meglio un insegnante donna?
Per quella che è stata la mia esperienza, comunque, l'autorità e il rispetto che venivano attribuiti agli insegnanti non erano strettamente correlati al loro sesso.

Boh, le ragazze normalmente cmq non sono quelle che causano problemi. Ovviamente non è semplicemente una questione di sesso, mai detto ciò; ma è un fattore da non trascurare. Pedagogi di qualità son difficili da trovare, intanto il sesso può compensare qualcosina.

Io per vari motivi ho avuto un percorso scolastico molto movimentato - credo di averne parlato in un topic - avrò avuto oltre 100 insegnanti. Le donne [rispetto agli uomini] erano quasi sempre delle schiappe allucinanti sotto ogni aspetto; tutti i mei conoscenti confermeberebbero senz'altro. (Questo è un dato purament biografico, per qualcun' altro le donne saranno state fantastiche e intellettualmente stimolanti)


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