Non concludere mai nulla
 

Stasera un familiare mi ha fatto notare questa cosa, il fatto che non ho mai concluso nulla di buono, che non mi sono mai impegnato in niente, si è fatto il confronto con mio fratello che al contrario di me ha un hobby sano che persegue con entusiasmo e a scuola si impegna e ha voti eccellenti.
Al contrario io a scuola non mi sono mai impegnato, ho ottenuto sempre risultati scadenti o mediocri, l'università l'ho mollata, avevo deciso di imparare a suonare la chitarra ma anche lì ho lasciato perdere in tempo record, l'entusiasmo iniziale si affievolisce in men che non si dica venendo sostituito dal mio sentirmi inetto, incapace e mi abbatto con una facilità disarmante.

Re: Non concludere mai nulla
 

benvenuto nel club :consolare:

Re: Non concludere mai nulla
 

Capita a molte persone di avere slanci iniziali e poi di non riuscire a concludere...
La chitarra poi è micidiale :miodio:


la cosa importante è trovare sempre nuovi stimoli, tu hai capacità (tutti le abbiamo), solo che non hai ancora trovato qualcosa su cui "puntare forte"....poco male, la grande parte degli umani passa il tempo cercando qualcosa per cui valga la pena impegnarsi, soffrire eccetera....
quando ti paragonano a tuo fratello vogliono spronarti, ma sbagliano, devi rispondere che lui è lui e tu sei tu, non siete uguali e non sta scritto da nessuna parte che dobbiate fare la corsa a chi ottiene "risultati" per primo...

Re: Non concludere mai nulla
 

In famiglia, quando andavo alle superiori, ero io quella elogiata dai miei perché prendevo ottimi voti e invece mio fratello se ne infischiava della scuola ed è stato anche bocciato un anno.. è finita che io, che sono anche la più grande, non ho mai concluso nulla di buono nella vita, mentre mio fratello, finite le superiori, ha trovato subito lavoro, dopo poco anche fisso, ha la ragazza ed è il 'preferito' della famiglia.
Si sa mai nella vita.

Re: Non concludere mai nulla
 

se il tuo parente avesse affrontato i tuoi stessi conflitti interiori, parlerebbe un po' meno.
non ci badare.

Re: Non concludere mai nulla
 

Ahahaha, al di là delle preferenze familiari, questo quadretto è la regola. I somaroni che hanno lasciato la scuola dopo la terza media e mi vedevano come un alieno perché andavo bene a scuola, adesso sfrecciano in macchina, la loro, sposati, adulti, realizzati e col posto fisso da 15 anni.

Re: Non concludere mai nulla
 

Giusto.

Scusate la battuta, ma in questo caso si potrebbe rivoltare la frittata e rispondere con una cosa del tipo: "ma se io diventassi migliore di mio fratello, mi dispiacerebbe vederlo trattare come un mentecatto come fate con me" :sarcastico:

Re: Non concludere mai nulla
 

Ma mica è una gara la vita. :nonso:

Re: Non concludere mai nulla
 

Anche a me, seppur indorando la pillola, i miei familiari mi stanno facendo capire che il rischio è quello, come se già non lo sapessi per conto mio che non sto concludendo niente, io che già mi sento al capolinea.
Per quanto riguarda la gente che era a scuola con me, confermo che molti che non capivano veramente 'na mazza manco a pagarli, adesso sono dei super-fighi già mezzi "arrivati". Ma questo lo posso almeno dire: per me possono essere diventati come gli pare, la mia opinione su tali persone resta la stessa di prima!

Re: Non concludere mai nulla
 

Ragazzi, è sempre il solito circolo vizioso.
Pensate che gli altri siano meglio di voi? Sbagliate!
Primo, come giustamente detto da Ravanello, la vita non è una gara e sbaglia in toto chi la prende come tale.
E secondo nessuno è migliore di nessuno, fino a prova contraria, al massimo più "allenato". Poi ci sta il genio a cui va tutto bene e lo sfigato a cui va tutto male, certamente, ma non possiamo basare tutta la nostra misera esistenza su parametri simili.
Bisogna cambiare punto di vista, riflettere sulla propria condizione e pensare indipendente, senza condizionamenti di sorta.
Non è importante essere forti, noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, se non, forse, a noi stessi. E' importante invece sentirsi forti, anche a costo di sbeffeggiare e ridere di coloro che ci deridono perchè non siamo come loro.