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Luna 04-04-2007 23:38

[CHE LAVORO FATE?
 
Mi piacerebbe sapere che lavoro fate, se e quali difficoltà trovate sul lavoro a causa della fobia sociale e come li superate.

salvo-auron 04-04-2007 23:52

Re: [CHE LAVORO FATE?
 
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Originariamente inviata da Luna
Mi piacerebbe sapere che lavoro fate, se e quali difficoltà trovate sul lavoro a causa della fobia sociale e come li superate.





svolgo la professione di autista di mezzi pesanti, non ho difficoltà a relazionarmi, perchè io ho sofferto di depressione, l'unica cosa che forse non è normale e che diffido di tutti, chiaramente non dei pochi amici cheho

xoshuega 05-04-2007 13:30

Ciao, Luna!.
Io lavoro in un ufficio di turismo. Le lingue mi sono sempre piaciute, ma ultimamente mi riesce molto difficile lavorare dove lavoro.
Ho sempre piu fobia, mi sento giudicato da tutti e anche se mi piace parlare lingue straniere, mi riesce molto difficile parlare con i colleghi del aeroporto, dove lavoro.
Con i turisti mi sento piú comodo perché non li conosco, soltanto gli do informazioni, ma con i colleghi é diverso, sempre devo nascondere i miei sentimenti, le mie emozioni, e ció é molto difficile, almeno per me.
E essi se ne rendono conto del mio problema di relazioni. :?

valy 05-04-2007 15:07

lavoro in un'azienda di prodotti chimici ma non mi piace neanche un pò pur essendo impiegata..il rapporto coi colleghi mi pesa!!forse è colpa del lavoro che non mi da nessuna soddisfazione, le giornate non passano mai e mi sembra di sprecare del tempo prezioso,però bisogna guadagnare qualcosa per tirare avanti, come si fa? mi sento a disagio, è la parola giusta, a disagio con gli altri e forse se ne accorgono anche!! già il fatto di poterlo esternare con la scrittura mi fa stare un pò meglio..

Spoon 05-04-2007 16:32

Autista , lavoro x la ditta della mia città che gestisce l'acqua-gas e igiene, in poche parole faccio lo spazzino :lol:

figobart 05-04-2007 16:49

Lavoro in una grossa azienda e mi occupo di informatica,ma sono in una sede secondaria e sia io che i miei colleghi siamo completamente abbandonati a noi stessi....siamo sotto l'ultima ruota del carro e sto cercando di andare via in tutti i modi. Chissa' come finira'?

Scarlet 05-04-2007 17:38

Lavoro in banca e non mi lamento (per ora perchè non ho buone prospettive future), non ho problemi con i miei colleghi in generale.
Certo non mi da grandi soddisfazioni però va bene così

demos79 05-04-2007 17:58

I'm a lawyer...strana professione per un sociofobico...però un conto è la vita professionale ( attività d'udienza, colleghi, magistrati, rapporti con clienti) che non mi dà problemi, e un conto è la vita privata...inesistente: fuggo da rapporti di amicizia o affettivi in genere.

andrea870 05-04-2007 19:13

Quote:

I'm a lawyer...strana professione per un sociofobico...però un conto è la vita professionale ( attività d'udienza, colleghi, magistrati, rapporti con clienti) che non mi dà problemi
Non è una professione facile.Un mio amico avvocato non è sociofobico pero' è sempre impegnato ed ha pochissimo tempo per la vita privata.

rectius74 05-04-2007 20:26

...
 
tipico impiegato , solo nel suo ufficio , abbastanza contatti con altri ma solo sul campo lavoratio , appena si sbanda vado in panico , non avendo null'altro che il lavoro !

calimero 05-04-2007 20:58

Re: [CHE LAVORO FATE?
 
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Originariamente inviata da Luna
Mi piacerebbe sapere che lavoro fate, se e quali difficoltà trovate sul lavoro a causa della fobia sociale e come li superate.

difficoltà a trovarlo no
difficoltà ad avere il massimo si
la timidezza non è una qualità che ti porta avanti
ci vogliono gli artigli della tigre

uffolo 06-04-2007 01:02

sono un fottuto disoccupato perchè non riesco a superare i limiti di questa fobia sociale

pisendlav 06-04-2007 02:30

La mia passione è il mio lavoro, sono fortunato. Là dove riesco non ho problemi, perchè i limiti caratteriali non sono un grosso ostacolo. La competenza da credibilità e quindi sicurezza.
Il contrario della vita privata quando supera i confini del mio mondo.

Luna 06-04-2007 17:50

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Originariamente inviata da uffolo
sono un fottuto disoccupato perchè non riesco a superare i limiti di questa fobia sociale

Sono nella stessa situazione, per di più ho preso una laurea incompatibile con il mio carattere (il che è ancora più frustante) e ovunque vada mi chiedono attitudine ai rapporti interpersonali, forte comunicabilità, intraprendenza e propositività. Tutte cose che io non ho.

gost 06-04-2007 19:19

Sono militare,frequento la scuola sottufficiali dell'esercito e tra un pò sarò impiegato in un reparto operativo in qualità di maresciallo comandante di plotone,solo l'idea mi fa sentire male,dovrò gestire un plotone di circa 30\40 persone, con un anzianità di servizio mediamente superiore ai 10 anni,quando io ho appena tre anni di servizio e sono terribilmente timido,fobico e imbranato.Come farò?booo,forse Dio mi darà una mano giorno dopo giorno.

calimero_altri7mex 06-04-2007 19:39

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Originariamente inviata da Luna
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Originariamente inviata da uffolo
sono un fottuto disoccupato perchè non riesco a superare i limiti di questa fobia sociale

Sono nella stessa situazione, per di più ho preso una laurea incompatibile con il mio carattere (il che è ancora più frustante) e ovunque vada mi chiedono attitudine ai rapporti interpersonali, forte comunicabilità, intraprendenza e propositività. Tutte cose che io non ho.

questo è male
cmq sta roba del lavoro di squadra e team giovanile e dinamico ormai sembra una moda
come se fosse una roba brutta il buon vecchio "mi date il lavoro, lavoro da solo e a fine mese mi pagate senza richiedere coinvolgimenti interpersonali" :)

<cerca la fobica mode on>
il mio consiglio?
fidanzati con un fobico e aprite un'attività solitaria assieme
di dove sei? :)
<cerca la fobica mode off>

salvo-auron 06-04-2007 23:56

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Originariamente inviata da gost
Sono militare,frequento la scuola sottufficiali dell'esercito e tra un pò sarò impiegato in un reparto operativo in qualità di maresciallo comandante di plotone,solo l'idea mi fa sentire male,dovrò gestire un plotone di circa 30\40 persone, con un anzianità di servizio mediamente superiore ai 10 anni,quando io ho appena tre anni di servizio e sono terribilmente timido,fobico e imbranato.Come farò?booo,forse Dio mi darà una mano giorno dopo giorno.




scusa la domanda, mio nipote era sergente nel 185 RAO paracadutisti folgore e dopo 8 anni di servizio con 6 missioni all'estero di cui 1 in afghanistan servizio scorta al comandante divisione terrestre nato, poi purtroppo deceduto a nassirya e se tu sai che tipi di brevetti aveva mio nipote per far parte di quel corpo d'elitè, mi meraviglio come tu solo dopo 3 anni di servizio in non so quale corpo già stai facendo il corso per maresciallo capo, mi sembra strano se vuoi non mi puoi neanche rispondere, però se lo farai, mi toglieresti una curiosità.

Rivoltato 07-04-2007 12:33

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Originariamente inviata da uffolo
sono un fottuto disoccupato perchè non riesco a superare i limiti di questa fobia sociale

Idem con patate ... come ruffolo :roll:
Mi sono licenziato da un posto megapagato per colpa di sta m***a di fobia sociale !! :evil: !!

salvo-auron 07-04-2007 13:26

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Originariamente inviata da salvo-auron
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Originariamente inviata da gost
Sono militare,frequento la scuola sottufficiali dell'esercito e tra un pò sarò impiegato in un reparto operativo in qualità di maresciallo comandante di plotone,solo l'idea mi fa sentire male,dovrò gestire un plotone di circa 30\40 persone, con un anzianità di servizio mediamente superiore ai 10 anni,quando io ho appena tre anni di servizio e sono terribilmente timido,fobico e imbranato.Come farò?booo,forse Dio mi darà una mano giorno dopo giorno.




scusa la domanda, mio nipote era sergente nel 185 RAO paracadutisti folgore e dopo 8 anni di servizio con 6 missioni all'estero di cui 1 in afghanistan servizio scorta al comandante divisione terrestre nato, poi purtroppo deceduto a nassirya e se tu sai che tipi di brevetti aveva mio nipote per far parte di quel corpo d'elitè, mi meraviglio come tu solo dopo 3 anni di servizio in non so quale corpo già stai facendo il corso per maresciallo capo, mi sembra strano se vuoi non mi puoi neanche rispondere, però se lo farai, mi toglieresti una curiosità.





sto aspettando un tuo intervento GOST

demos79 07-04-2007 14:00

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Originariamente inviata da L_Uomo_Camminante
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Originariamente inviata da demos79
I'm a lawyer...strana professione per un sociofobico...però un conto è la vita professionale ( attività d'udienza, colleghi, magistrati, rapporti con clienti) che non mi dà problemi, e un conto è la vita privata...inesistente: fuggo da rapporti di amicizia o affettivi in genere.

Ma, allora, scusami, sarai un misantropo, ma non un timo-sociofobico, altrimenti come fai a parlare in pubblica udienza e a essere convincente con tanta gente che ti ascolta pronta a sezionare ogni tua parola e a criticarla? :roll: :roll: :roll:

Forse fai il civilista o l' amministrativista?O sei ancora praticante?

Tributarista...ma ho rapporti esclusivamente formali-professionali. Certo avrei imbarazzo ad esporre, senza aver studiato analiticamente il caso. Ma l'attività d'udienza si basa prevalentemente su atti scritti, poi in Commissione Tributaria Provinciale addirittura non c'è pubblica udienza a meno che non venga espressamente richiesta. Quando ero alle prime armi e il mio "dominus" mi mandava alle udienze, obbligandomi a leggere il fascicolo in fretta e furia, lì sì che entravo nel panico più totale, con ansia intensa...ma erano altri tempi.
Con i colleghi non ho rapporti di amicizia (anche se mi piacerebbe instaurarne di nuovi, ma mi imbarazza andare oltre il "diritto"): qualche stretta di mano, per la serie buongiorno e buonasera...
L'aspetto professionale seppur compromesso in parte dalla fobia sociale, non è un grossissimo problema.
Il problema è non riuscire ad aprirmi alle persone...amici, donne, quant'altro...lì sì che evito, forse per paura del giudizio.

Del resto l'attività professionale non è dissimile dall'atteggiamento che assumevo durante gli esami universitari. Imparavo per filo e per segno i libri per non correre il rischio di fare scena muta e quindi avere un giudizio negativo.Sapevo cosa dire: recitavo il libro, non dovevo dire qualcosa di "mio". Chiaro che i giorni precedenti gli esami erano drammatici...fatti di corse al bagno, attacchi d'ansia immotivata...e quindi calavo giù tutte le bdz che trovavo in casa, evitando però di stordirmi.


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