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Abbandono prossimale
Durante la visione dell'ormai arcinota trilogia di zeitgeist, mi sono imbattuto nella definizione di abbandono prossimale, quel tipo di abbandono che molti genitori sembrerebbero trasmettere ai propri figli. Non si tratta di un abbandono vero e proprio, nel senso fisico del termine, ma di una lontananza emotiva, una distanza mentale che il bambino (ancora in età precosciente, e poi durante i primi anni di vita, nelle varie fasi dello sviluppo del concetto di sé) assimila e che andrà in qualche modo a pregiudicare uno sviluppo funzionale della sua personalità durante gli altri stadi della sua evoluzione caratteriale. Con ciò si potrebbe spiegare l'insorgenza di molti disturbi caratteriali e dei loro esiti patologici, gli stessi che sono materia di dibattito proprio in questo forum. Nel terzo capitolo della trilogia si parla per esempio di quanto faccia bene ad un bambino in incubatrice sentirsi toccare la fronte o quanto sia benefico per l'emotività infantile venire spesso presi in braccio. Purtroppo nelle società attuali, dominate da fattori di stress psicosociale, molti genitori sembrano aver perso quella prossimità emotiva di cui i loro figli hanno un bisogno assoluto durante i primi mesi e anni di vita. Credo che per me sia stato così...e per voi?
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Re: Abbandono prossimale
Non ricordo ero troppo piccolo...
però condivido quanto hai scritto non è qualcosa che posso definire è come se mia madre non fosse mia madre, mio padre non fosse mio padre, sono persone che mi hanno sì voluto bene e cercato di non farmi mancare nulla, ma appunto...li sento lontani. |
Re: Abbandono prossimale
Ero fin troppo coccolata e coccolona da bambina, ero sempre appiccicata a mia madre, pure quando era in bagno :ridacchiare:
Però non sono mai stata coccolata da mio padre, almeno da quel che mi ricordo. |
Re: Abbandono prossimale
Chissà che piattola che eri solounadonna :D
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Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
ha quindi ho capito perchè ho cosi tanti disturbi...:D
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Re: Abbandono prossimale
Alcuni sviluppano fobie, evitamenti vari, forme depressive o altro durante fasi abbastanza "avanzate" della popria esistenza, ma mi pare che a leggere i messaggi di presentazione di molti utenti prevalga il leitmotiv "sono sempre stato timido fin dalla più tenera età". Anche secondo Daniel Goleman una lontananza affettiva del genitore (che può volere anche molto bene al figlio, ma magari è incapace di dimostrarlo o è troppo preso da impegni che non riesce a gestire ottimamente) può determinare tali conseguenze. Mancando il supporto emotivo adeguato viene a mancare la sicurezza in sé, mancando la sicurezza in sé si potrebbe sviluppare un'elevata suscettibilità e ipersensibilità a critiche, obiezioni, rimproveri e così via, da cui poi potrebbe nascere un senso di mancata accettazione, disistima, autoisolamento e atteggiamenti evitanti.
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Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
Perché tu, in quanto donna, sei privilegiata e anche se sei timida riesci ad avere ciò che a noi uomini timidi è precluso, sicché tuo fratello avrà sicuramente dovuto darsi da fare :mrgreen:
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Re: Abbandono prossimale
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ps: non me ne frega niente di essere facilitata nel trovare un uomo.. mi frega molto di più del fatto che io ho problemi a fare tutto o quasi. |
Re: Abbandono prossimale
Guarda che stavo a scherzà...comunque sia è una possibile spiegazione, non è la spiegazione. Si diventa fobici o introversi in tanti modi, ma questo potrebbe essere uno dei più comuni. E potrebbe fornire anche una spiegazione al motivo per cui i casi di depressione sono più frequenti laddove c'è abbondanza ma anche superlavoro, superstress e superdisgregazione sociale.
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Re: Abbandono prossimale
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Sì anche per me. |
Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
E chi ha mai parlato di assenza di severità, rileggi bene il post iniziale per favore (gradirei anche un po' meno superficialità nelle risposte)
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Re: Abbandono prossimale
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Chiedo scusa, è che non mi riesce facile esprimermi su certe cose. Concordo pienamente con te. Tra l'altro l'importanza del contatto fisico (ed emotivo) nei primissimi anni di vita è oggetto di studi, se ho ben capito le prime osservazioni sono state fatte sull'usanza tipica africana di tenere i bimbi legati a sè e perennemente in contatto con la madre. Ecco cosa intendo: http://www.ospedaleniguarda.it/conte...piu-mamma.html e http://www.uppa.it/dett_articolo.php...ida=601&idb=59 e un'esperienza diretta http://www.genitorichannel.it/I-figl...l-segreto.html |
Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
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Mia madre mi ha messo spesso a paragone con gli altri.(queste son state le cose negative) ma pian piano ne sto diventando l'opposto:nonso: |
Re: Abbandono prossimale
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Re: Abbandono prossimale
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Magari i fobici dell'epoca andavano a ballare il liscio per poi rimanere seduti in disparte. :) |
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