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senso di "distanza" e affetti
Volevo parlare di una sensazione abbastanza sgradevole che, non fa altro che accrescere il mio senso di isolamento.
E' una cosa terrificante: non riesco a sentire NIENTE in un abbraccio, in una carezza... Perchè può starci fingere di ridere o di esser complice con gente con cui non ti senti a tuo agio, ma fingere di emozionarti con un abbraccio... Era da tempo che avvertivo una sorta di paura quando (cosa abbastanza usuale tra ragazze, anche se ci si conosce da poco) ci si saluta coi baci, ma poco tempo fa un abbraccio di un'amica che voleva incoraggiarmi per l'esame, in maniera così spontanea mi ha lasciato un vuoto e paradossalmente un senso di solitudine, perchè per me era quasi spaventoso quell' abbraccio. Mi ha fatto pensare: da una parte vuol dire che qualcuno desidera starmi vicino, che qualcuno vuole far sentire la sua presenza, ma dall'altra è come se io non lo "vivessi", lo ricevessi solo razionalmente, vedessi il tutto da una teca di vetro. E' come se l'affetto fisico mi paralizzasse, mi irigidisse, quasi avessi paura, soggezione. Anche con tutti i familiari è lo stesso(tranne mia sorella), io cerco di "confortarli", di abbracciarli ma è come se mi sentissi falsa, fredda, anche con chi voglio bene(non chi DOVREI voler bene). Questo non accade solo col mio ragazzo. Ma perchè? Forse perchè "fisicamente" ci conosciamo bene? Non riesco davvero a capire questa strana freddezza e mi amareggia profondamente... |
Re: senso di "distanza" e affetti
Non prenderla come un problema... non sta scritto da nessuna parte che col contatto fisico quale un abbraccio si debba per forza un'emozione forte.. Evidentemente tu la provi quando abbracci il tuo ragazzo perché la "soglia" è l'amore e non solo l'affetto o l'amicizia. La stessa cosa capita a me, il contatto fisico mi dà fastidio anche coi familiari, è una cosa strana ma alla fine penso che l'importante non sia il gesto in sé ma ciò che sentiamo dentro.
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Re: senso di "distanza" e affetti
è depressione amica mia, il male che fiacca l'anima intristisce le passioni e le rende esangui, non riesci a sentire più nulla, il conforto di chi ti ama cozza contro la tua corazza di malessere che a tua insaputa si è formata tutto intorno a te, questo è un segnale di cui preoccuparsi, và affrontato con decisione perchè il peggioramento porta con sè conseguenze anche infauste, io ne sono vittima da oramai 16 anni, ciao.
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Re: senso di "distanza" e affetti
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Re: senso di "distanza" e affetti
Avevo 15 anni, al mio migliore amico morì il padre, ricordo che l'abbracciai ma io non sentii niente, forse se ne è accorto anche lui, da lì il nostro rapporto è finito piano piano. E' uno dei ricordi più dolorosi della mia vita
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Re: senso di "distanza" e affetti
Quote:
Però con la mia ex non era così. Abbracciarla era una delle cose che mi piaceva di più e che mi manca di più. |
Re: senso di "distanza" e affetti
io infatti non intendo che bisogna provare per forza "emozione" in tutte le situazioni in cui si DOVREBBE, ma che non riesco a sentirlo, da quanto sto capendo, con chi non conosco da UNA VITA, anche se sento spontaneità anche se vorrei "aprirmi"... comunque sì non escludo che sia depressione, perchè ultimamente sono in un periodo devastante..
Comunque sì a parte "il voler provare affetto verso chi vorrei" in effetti non me ne frega assolutamente nulla delle manifestazioni d'affetto immotivate tipo il salutarsi coi baci e in quei casi sono più preoccupata della reazione degli altri:( |
Re: senso di "distanza" e affetti
Comunque quasi a tutti le manifestazioni di affetto "codificate" (tipo il saluto, l'augurio e simili) non emozionano...
A me danno abbastanza fastidio francamente. (quindi mi emozionano..?) Infatti il mio tipico saluto è un (o una serie di) piccolo inchino, se mi gira con la mano alzata :ridacchiare: |
Re: senso di "distanza" e affetti
Nell'ultimo abbraccio che ho ricevuto(3 anni fa?) ho anche fatto una figuraccia.
Ero fuori da un locale con i miei compagni del corso serale, ero praticamente il più giovane.. alcuni mi passavano anche 20 anni e ci stavamo per salutare quando una mia compagna parte proprio con me e mi sono ritratto come per riflesso incondizionato tra lo stupore di tutti, non lo so perché, non mi facevano nemmeno mai scherzi del genere.. comunque non me lo aspettavo così improvviso :miodio: ho buttato lì una scusa ma nessuno ha accennato ad un sorriso è stata una cosa molto imbarazzante. Comunque anche io non provo niente, cioè funziona solo con chi mi piace.. non so se mi spiego.. in altri contesti trovo quasi fastidiosi quegli abbracci da convenzione sociale tipo saluto o conforto, per quelli al massimo trovo sensate le pacche.. |
Re: senso di "distanza" e affetti
Quote:
Quindi ne deduco che non sia l'abbraccio in se stesso che in te è privo di emozioni, ma probabilmente è per chi lo fa che non provi emozioni "forti". Mi azzarderei anche a dire è un gesto che, inconsciamente forse, reputi così importante tanto da volerlo destinare solo alle persone a te più care. anche io odio la maggior parte dei gesti d'affetto solo perché la quasi totalità è solo una convenzione sociale, una specie di rituale svuotato del suo significato originale. Li odio non perché non sento nulla quando li ricevo, ma perché mi trasmettono solo falsità ed ipocrisia. Viceversa quando sono sono "sinceri" aiutano ad esternare sensazioni troppo complesse da interiorizzare completamente. La natura delle persone timide tende ad interiorizzare i sentimenti e di norma non si ha bisogno/si cercano gesti eclatanti per mostrarli. Quindi direi che il non "sentire" un'abbraccio non significa che lo stai vivendo da dietro una teca ma, penso, solo che o non lo sentivi sincero oppure che per tua natura lo reputi una "coreografia" superflua nell'atto di mostrare i propri sentimenti. |
Re: senso di "distanza" e affetti
Sì black sparrow, in effetti è proprio l'affetto "forzato" che mi inibisce... Il problema è che quasi tutti, soprattutto nell'amicizia tra donne, pretendono questo genere di gesti per entrare in confidenza... ed io tendo sempre ad essere molto distante se scambio qualche parola, magari mi illudo pure di star "socializzando", ma rifiutare o fare espressioni strane a seguito di un abbraccio o simile, incenerisce ogni futuro sviluppo..
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Re: senso di "distanza" e affetti
Quote:
credo che tu abbia il mio stesso dilemma, ovvero, come reagire a gesti che la società ha codificato come amichevoli quando tu non li ritieni tali. e la paura è quella che se non ci si adegua si finisce per sembrare insensibili all'altrui giudizio. e su questo non so aiutarti, mi spiace, ma ci sto lavorando anche io. però quando ti ho risposto ero convinto che il tuo "dramma" fosse l'incapacità di provare emozioni in un contatto fisico, eppure hai dimostrato che il tuo vero timore è la falsità di tale contatto non il gesto in se stesso. quindi direi che il tuo timore di non provare nulla per un'abbraccio sia infondato, dovresti concentrarti sul perché non lo sia con tutti. e su questo come detto non so aiutarti :) |
Re: senso di "distanza" e affetti
Il problema è che io non riesco a non essere formale nei rapporti. Se con qualcuno non sono in confidenza ma dico DAVVERO, una semplice chiacchierata per me diventa un vero e proprio incubo.
Sono eternamente combattuta, perchè da una parte cerco di resistere ai segnali del mio corpo (ansia, tachicardia folle, sudore, balbettii) e dall'altra vorrei sbattermene della socializzazione e scappare. In una tensione simile, un abbraccio è in grado di sconvolgermi non poco. Era successo anche con un amico, diciamo che anche lui era un pò "strano" come me, anche se fondamentalmente un normale, ma emarginato dagli altri perchè giudicato "noioso". In pochi mesi si era creata una buona amicizia e voleva ringraziarmi, perchè con me si sentiva capito. Nel momento in cui mi ha abbracciato è rimasto turbato dalla mia espressione rigida, io ho cercato di aprirmi, ma si è comunque sentito mortificato, perchè dire a qualcuno non asociale che hai bisogno di più confidenza per un abbraccio, fa un pò di raccolta coi bollini del supermercato. Io gli voglio bene, in modo sincero, ma ho paura di un contatto così ravvicinato, ciò non mi succede in effetti con quei pochissimi che conosco da anni.. |
Re: senso di "distanza" e affetti
Belli gli abbracci,quando li senti venire dal cuore
Io nella vita ne ho ricevuti veramente pochi,troppo pochi |
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