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Cene>Sofferenza atroce
Questo thread continua idealmente quello di Lizbon, sulle cene, ecco io ci sono andato a una cena con la mia compagna a casa di alcuni suoi amici, bene , questo meraviglioso forum mi consente la possibilità di riversare fuori tutto il mio acidume politically scorrect. Anzitutto sto ancora tremando per il terrore e per lo scorno di essere stato zitto per tutta una serata come anche la mia compagna, queste cene e tutto il loro dannato contorno continuano a farmi schifo, mi fa schifo il modo di stare insieme, mi fa schifo le cazzate che si dicono durante, mi fa schifo l'ipocrisia generale di buon educazione che regna sovrana, continuo a provare da quando assumo farmaci e faccio terapia a uscire dall'angolo, continuo a dirmi cerca di non precluderti tutte le vie, ma mi ritrovo sempre schiantato in un qualche angoletto di una casa a tremare e a fare buon viso a cattivo gioco e sperare che la serata finisca presto. Viene da dire, schiavo come sono di questo mio corpo e di questa psiche fobica, repulsiva nonostante me stesso a ogni accondiscendenza sociale: ''how long, how long must we sing this song'', quante volte ancora dovrò ''cantare questo medesimo disco'', sono stanco di stare male in ogni occasione sociale, di avere paura di quello che dico, che penso, di attirare l'attenzione. Comunque mi permetto di sfogarmi aggredendo verbalmente i miei ospiti almeno in questo posto: erano una famigliola orrenda, lei scialba, lui idiota e succube di lei, la famiglia del mulino bianco con 2 bambini piccoli, il quadretto sociale + deprimente che esista, di una normalità che mi spaventa a morte, un'altra coppia dove lei parlava di continuo e lui continuava ad annuire, e poi noi due(entrambi con problemi io + fobico lei + depressivi) zitti muti ad ascoltare e a ''subire'' queste chiacchiere. A 28 anni mi sono ridotto così, tutti i sogni sono andati a farsi benedire, tutte i progetti, e mi sono incanalato in questa vita stereotipa che non desidero?MI spiego, la parte + bella è stare insieme a una persona, ma non riesco a trovare delle passioni in comune, non riesco a trovare una serenità in comune, non riesco a trovare un equilibrio in comune, qualsiasi cosa deragli da qualcosa di sicuro mi mette un'ansia terribile con ripercussioni devastanti sul rapporto di coppia, sto male soffro dentro arrivo a casa con i brividi e i vasi sanguigni vasodilatati e doloranti alla testa, la tachicardia, la voglia di fuggire al polo artico o in alternativa Marte, lo schifo di tutto quello che vedo sento, a volte mi chiedo se io non sia un evitante più che un fobico sociale, mi stanno sul c...o tutte queste persone che conducono questa vita fatta di >guadagno>famiglia>consumo, non voglio e mi ostino a non volere questo, o comunque non voglio che siano le mie priorità, eccetto la famiglia, vorrei condividere un progetto di vita veramente speciale con una compagna pronta a viaggiare per il mondo in autostop, o ad andare in africa insieme, insomma condividere qualcosa di valoriale che ci leghi molto forte, fuori, assolutamente fuori da qualsiasi scala valoriale occidentale. Di fatti, è proprio lo schifo di vita proposto come valore da chiesa e società che mi atterrisce per la mediocrità assoluta, sei come un prodotto quando nasci e dai vita ad altri prodotti quando fai figli, una catena ininterrotta e senza alcun valore apparente, invece sento un bisogno violento di attribuire valore e significato alle azioni che compio e di condividere questi forti valori con la mia compagna.
Ecco adesso che mi sto calmando, e la cena si allontana nei ricordi (dimenticabili) della mia testa, mi sono sfogato, sto meglio. Scrivete qua le vostre esperienze di cene comunitarie sia positive che negative affinchè possa fare un bel confronto. |
Re: Cene>Sofferenza atroce
Ti capisco, anche a me certi quadretti famigliari danno fastidio come tutte le cose ipocrite.
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Re: Cene>Sofferenza atroce
40?
mi dispiace, ti capisco bene e ciò che hai scritto avrei potuto scriverlo io. non è che detesto le aggregazioni, ma ho la medesima difficoltà nel trovare punti in comune e interesse per un bel po' di gente, in più faccio tremendamente fatica ad ogni situazione sociale e la reazione è che nei giorni successivi desidero l'isolamento totale per un po' ho sempre detto e sempre dirò che si cresce frequentando sempre persone e situazioni nuove, ma non per questo bisogna rinnegare la propria natura partecipando a qualsiasi occasione di ritrovo con gente con cui non si ha niente in comune la difficoltà che abbiamo a trovare affinità con le persone è enorme |
Re: Cene>Sofferenza atroce
Ma con la tua ragazza riesci a parlare di queste cose? Lei cosa ne pensa? Credo che nemmeno a lei sia piaciuta quella cena, se come dici è rimasta muta tutto il tempo.
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Re: Cene>Sofferenza atroce
evitate di avere la ragazza :cool:
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Re: Cene>Sofferenza atroce
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Io , piuttosto , mi domando DAVVERO SERIAMENTE o_o Come mai sta insieme ad una ragazza con cui non ha passioni forti ?!!? come ha detto lui . . .. quando si sono conosciuti sicuramente ne aveano a centinaia in comune .... è la severa legge del dare e avere . .. nulla in confronto alla costituzione italiana :( PS: Scusa se magari sn andato un po fuori tema , ogni tanto pure io sento un pochino di frustrazione |
Re: Cene>Sofferenza atroce
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Re: Cene>Sofferenza atroce
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Re: Cene>Sofferenza atroce
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Quoto praticamente tutto, bè parlando con lei ho scoperto di avere dei punti in comune, e come con tutti, dei grossi potenziali punti di attrito, l'abilità consiste nello smussare gli angoli rimanendo sulle proprie posizioni pur tuttavia, quindi senza soggiacere al suo punto di vista, ma accettandolo pur mantenendolo come altro da me stesso. Anche io dopo queste situazioni sociali ho degli sbilanciamenti ormonali paurosi. Ieri mattina per dire dopo la cena di l'altroier sera ho fatto una sequenza impressionante di antidepressivo aspirina antineuropatico quasi contemporaneamente, perchè mi son svegliato con sintomi di tachi, vasodilatazione e mal di testa, acatisia, terrore generale, disorientamento, appannamento mentale, il tutto dovuto alla repressione della fobia che ho dovuto operare su me stesso nell'occasione mondana, e che riesplode non appena rimango da solo con me stesso. |
Re: Cene>Sofferenza atroce
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Veramente le passioni forti ci sono, fin troppo, se avessi una scialba relazione di dare e avere come dici, sarebbe un qualcosa di apatico e noioso, sarebbe tutto talmente prevedibile( e sotto il mio totale controllo mia vera mania) che non avrei bisogno di scomodare la tastiera e le dita per parlarne in forum. Invece il fatto sta che si sono scatenate della passioni fortissime, perchè è una relazione vera, quindi in quanto tale come tutte le relazioni, imprevedibile totalmente, dove come è normale nulla soggiace al controllo quanto alle emozioni, e navighi come il mare in tempesta, la qual cosa è sì davvero bella, magari fonte pure di invidia, ma assicuro anche fonte di terrore puro e allucinanti paranoie mentali, almeno per come son fatto, vivi un qualcosa che è dentro di te ma accade fuori di te, con un'altra persona che non è una cosa, che non puoi trattare come un cane, che ha una complessità come ogni persona, la qual cosa ti pone trecento miliardi di pensieri, scatena delle forze emozionali di ogni tipo, e soprattutto, per tornare in tema forum, scatena ansia delirante, forse non tanto le passioni, ma la patologica pretesa inevasa e inevadibile di avere il controllo su tutto quanto accade, per paura di subire una delusione, invece questa cose bellissima ti trovi a scegliere di viverla per forza con incertezza se vuoi viverla, altrimenti non puoi viverla in altro modo, e soprattutto a rimettersi sempre in gioco, non riesco neanche a scrivere quante cose va a toccare questo tipo di rapporto nel rapporto con se stessi e con le altre persone, quanti quesiti pone, quante domande. |
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