condivisione dei pareri opposti
 

da adesso in poi non scriverò più in maiuscolo, accetto quello che ha detto l'amico, non rimproverarmi perchè ho detto amico, la cosa che propongo è quella di non usare termini scorretti, perchè secondo me non sono costruttivi anche per gli eventuali visitatori che leggono le nostre opinioni, ho nominato parola guerra perchè sono stato toccato personalmente avendo perso a nassyria in irak mio nipote di solo 28 anni ed è normale che mi faccia mille domande, non rispondetemi dicendo chi glielo ha fatto fare, perchè quando svolgi la professione di soldato non puoi rifiutarti anche se lo mascherano dietrola parola volontario perchè non è assolutamente vero e come dire ad un autista che lavorando in un azienda si rifiuta di andare in un determinato posto a scaricare, certo lo può fare ma con la consapevolezza che da quella azienda se ne deve andare, comunque io non avevo nessuna intenzione di urlare attraverso la scrittura maiuscola e mi fa sentire bene stare in questo sito perchè quando scrivo sono certo di essere ascoltato e non commiserato e quindi questo mi gratifica l'animo , non voglio dilungarmi ancora spero che l'equivoco sia risolto.

io ti perdono (cit.)

Forse sono stato troppo aggressivo, non so. L'equivoco è risolto, ma in realtà non pensavo di generare tutto questo putiferio :twisted:
In fondo hai solo dimenticato il tasto caps lock acceso :lol:

Più problematico è rispondere al resto.
Perchè quando si parla della perdita di una persona non c'è ragione che tenga e non posso parlare di persone che non conosco.
Come hai detto tu fare il soldato è una professione, volontaria per distinguerla dalla leva obbligatoria. Volontariamente ha scelto di diventare soldato, non certo di andare in Irak, ma non si può buttare le cose brutte e tenersi quelle buone.

Re: condivisione dei pareri opposti
 

In quale attentato è deceduto tuo nipote? Ce ne sono stati altri mi pare oltre a quello più devastante del 12 novembre 2003.

lasciamolo riposare in pace