Personali pensieri sparsi.
 

Ascolto con noia i racconti delle mirabolanti avventure dei miei compagni di classe, rido alle loro battute e ai loro aneddoti avendo uno spudorato comportamenti di facciata e fingendo che questi racconti, almeno in parte, mi appartengono.
Credo di invidiarli, di invidiarne la vita. Tutti coloro con cui parlo sembrano avere una vita così piena, zeppa di amori, amici, esperienze e vita, mentre io me la devo vedere col male che da dentro mi blocca e mi ferma e assisto alla mia vita spettatore.
E feste, e bevute, e amori, e amicizie nuove e nate dal nulla. Tutte cose che a me sembrano impensabili e lontane e col tempo la voglia di Vita e di Esperienze diventa insopportabile e impossibile da gestire.
De Andrè sosteneva che chi vive la solitudine tende ad aver tempo per pensare e ragionare e che quindi, in genere, chi vive la solitudine è capace di trovare più facilmente una soluzione ai propri e altrui problemi.
Io non sono infondo così solo, però nei lunghi momenti di esternazione e di riflessione più volte me lo sono chiesto: "Perchè succede questo? Qual'è il problema"?
Credo che la risposta sia "Il Grande Male Oscuro", quell'ansia che sta dentro di me e che mi fa ritirare dai momenti più importanti e che mi fa cedere velocemente all'imbarazzo, quall'ansia che mi manda in crisi in certe situazioni e che non mi permette di fare nuove conoscienze per paura, quell'ansia che mi ha fatto sentire non accettato e che mi ha fatto allontanare da certe compagnie.
Credo che la riservatezza sia e sarà per sempre parte integrante del mio carattere e quindi dovrò imparare a convinverci, mentre l'ansia è spropositata e dovrò far qualcosa per superarla.

"Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita. "

F.De Andrè - Il testamento di tito


Ecco, credo che questo periodo della mia vita si possa riassumere con la parola Invidia, un invidia che non riesco a superare, soprattutto pensando al fatto che, infondo, tutto ciò che voglio avrebbe potuto essere mio.
Eppure sono qui, nell'apatia.

P.S: Perdonatemi il linguaggio e il testo sconnesso ma per me è difficile esternare i miei pensieri, i quali, essendo intimi, sono molto difficili da mettere giù su carta. Inoltre, per motivi di privacy, preferirei che non fosse quotato in modo da essere un giorno cancellato.
So che uno dei vostri pensieri potrebbe essere "Ok, e che ce ne frega a noi?", vorrei però che consideraste questo post come qualcosa che ho scritto unicamente per me e che è servito a me come base. Naturalmente, essendo inerente al forum e scritto SUL forum, sentitevi liberi di commentare come volete.

Re: Personali pensieri sparsi.
 

il continuo confronto con le vite altrui è il male :testata: e ciò rende la tua età la peggiore per i fobici.....

per fortuna quando finirai la scuola questo confronto continuo finirà o comunque si attenuerà, e molti pensieri tristi si allontaneranno...perlomeno a me è successo così....non sono migliorato eh, anzi, però almeno il morale non è continuamente sotto i tacchi come era prima, e ci si accetta molto di più...

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Io ti dico solo una cosa: se decidi di andare all'università, questo potrebbe aiutarti molto, specie se fuori sede.
A me è servito, prima ero molto più chiuso di adesso.
Mi è servito moltissimo anche il servizio civile :)
Vabbe', adesso sono tornato a barricarmi in casa, ma non è solo colpa mia...
Comunque ho immagazzinato esperienze sociali che torneranno utili.

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Come può aiutarti l'università? Io pensavo di fare medicina, chissà se da lo stesso aiuto.
PROBABILMENTE farò volontariato quest'anno, dici che potrebbe aiutarmi come il servizio civile?

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Medicina è ottima, starai in facoltà molte molte (ma molte eh) ore, dovrai fare dei tirocini insieme ai tuoi "colleghi" e non potrai decidere di "non frequentare" (come molti di noi hanno fatto, tipo me..).

L'aria che si respira dentro le università è speciale, a mio parere.
Avvicina le persone perché tutti lì hanno una passione o un desiderio in comune.

:')

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Intanto se vai fuori sede ti ritroverai ad abitare con altri ragazzi e ragazze :)
Io stavo in uno studentato universitario e lì si sono creati bei gruppi e amicizie.
Studiare è la cosa più importante, ma nel frattempo socializzi e ti sentirai meno escluso.
Io mi sono sentito trascinato in determinate situazioni.
Si creano anche i gruppi di studio, ci si aiuta, si soffre insieme ad altri per un esame che poi ti da' gioia quando viene superato.
E' importante sforzarsi di conoscere almeno qualche collega ai primi giorni.
Boh, io ho bei ricordi, anche se ho finito per troncare tutto prima della laurea, per problemi che non sto a dirti.

Anche il volontariato ti aiuta, certo :bene:

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Quoto alla grande!

Re: Personali pensieri sparsi.
 

io invece non quoto per nulla, incontrerai gente pronta a pugnalarti alle spalle all'università, si fingeranno amici per avere facilmente gli appunti delle lezioni per farsi prestare i libri, è sol ocompetizione pure a livello accademico, uno schifoooooooooo, preparati psicologicmanete e non dare nulla per scontato, le amicizie all'università sono tutte di circostanza e di comodo, alla prima occasione chi te lo potrà mettere nel culo lo farà alla grande!!!! ciao!

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Beh, Latrin, mi spiace che ti sia andata così.
Però non puoi credere che valga per tutti la tua esperienza, sempre e ovunque.

Re: Personali pensieri sparsi.
 

Ammazza! Bell’incoraggiamento! Purtroppo però concordo abbastanza. Inoltre con la fine della scuola il confronto con gli altri non terminerà anzi...