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Tutto è bene quel che finisce... normalone
O meglio... tutto finisce bene quel che è normale.
Ora anche il mio coinquilino normalone pare si sia trovato la ragazza, pure carina. Pur non essendo molto brutto, è un tipo che avevo difficoltà ad immaginare assieme ad una persona del sesso opposto se non come soloamico, perché per un anno intero l'ho sempre visto percorrere solo il ciclo: casa-studio-esame-casa-studio-esame-casa-studio-esame... Stava praticamente tutto il giorno fuori a studiare, e tornava praticamente solo per dormire. Non è estroversone, anzi è un tipo piuttosto tranquillo, molto molto normalone. Quasi scialbo, dal mio punto di vista, però gentile e mite senza essere insicuro; un bravo ragazzo insomma. Un attimo... un "bravo ragazzo"?? :o E si è trovato la ragazza? Pure carina?? C'è qualcosa che non va nella teoria allora! :pensando: Ma i bravi ragazzi non venivano schifati a priori? Non erano i paria dell'accoppiamento? :o Eh no, ragazzi. Solo il fobico è il paria dell'accoppiamento. Al bravo ragazzo normalone invece, anche se lo vedi da solo per un bel po', anche se sembra apparentemente disinteressato all'accoppiamento e preso dallo studio e/o carriera, prima o poi magicamente gli si materializzerà a fianco una bella ragazza tranquilla e sensibile, per il sempilce fatto che fa in modo naturale ciò che è naturale. Con tranquillità, sicurezza. Non farti trarre in inganno se vedi il normalone studioso e sempre senza ragazza: nel frattempo lui vive anche relazioni sociali soddisfacenti, e pian piano costruisce tutto, fa ciò che è naturale fare. Il fobico no. Il Fobico/Timido/Introverso lo piglia sempre in culo. Scusate il delirio! :D |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
Resta però l'osso più duro: il coinquilino estroversone :mrgreen:
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
Può darsi che abbia conosciuto quella ragazza proprio nei luoghi in cui è andato a studiare :timidezza:
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
Infatti qui si è sempre parlato di forti timidi e forti introversi, il bravo ragazzo vero non è detto che lo sia, magari non starà sempre in girop per discoteche, in generale potrà avere meno ragazze ma il fobico/forte introverso è un altra cosa.
Il bravo ragazzo vero, tra l'altro da l'impressione alle donne di aver scelto lui di esserlo, il fobico da l'impressione di essere stato costretto dalle proprie paure, ansia a fare una vita tranquilla. |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
La vita non è competizione
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Io metaforicamente mi devo appoggiare ad altri ragionamenti per capire questo. Io penso che una relazione tra due persone sia una alchimia che funziona in qualche modo. Il fatto che funzioni una alchimia tra due determinate persone, non vuol dire affatto che ciascuna di quelle due persone riesca a far funzionare tutte le alchimie possibili. Come in chimica ci sono elementi che si combinano meno ed elementi che si combinano di più, questo avviene anche con le persone. Quello che accade però è: una persona che è normalmente socievole ha una media probabilità di incontrare altre persone. Per statistica, tentativi ed errori, prima o poi si "combina". Più una persona è socievole più probabilità ha, ma non a causa della sua socievolezza, ma per mera statistica. Più una persona tende ad essere poco socievole, meno persone incontra, meno possibilità ha. Infatti anche questo forum, popolato da persone che hanno vari problemi di natura sociale, contiene persone che hanno trovato una buona alchimia, nonostante i problemi. Per fare un esempio, se la probabilità intrinseca di creare una alchimia da parte di una persona è 1% si avrà: - una persona che conosce 10 persone l'anno, incontrerà la sua anima gemella nell'arco di 10 anni; - una persona che conosce 20 persone l'anno, incontrerà la sua anima gemella nell'arco di 5 anni; - una persona che conosce 50 persone l'anno, incontrerà la sua anima gemella nell'arco di 2 anni; - una persona che conosce 100 persone l'anno, incontrerà la sua anima gemella nell'arco di 1 anno; l'altra possibilità è far crescere quell'1% che è una qualità sociale di creare una alchimia, il che non vuol dire essere migliori o peggiori sotto un qualche punto di vista, ma avere quelle caratteristiche appetibili dalla maggior parte delle persone che si desidera. Esempio banale: se in una popolazione di 10 individui, 9 preferiscono avere un partner con i capelli biondi e 1 con i capelli neri, avrà più probabilità chi ha i capelli biondi, ma non perché essere biondi rappresenti una qualità di per sè. Esempio al contrario: se in una popolazione di 10 individui, 7 preferiscono avere un partner meglio bello che intelligente, meglio divertente che serio, è facile che quelli belli e divertenti avranno maggior probabilità di successo, ma solo perché incontrano i gusti della maggioranza della popolazione. Se supponiamo che le qualità siano uniformemente distribuite, 5 biondi e 5 mori, 5 belli e 5 brutti, 5 divertenti e 5 no, le risorse più appetibili vanno via prima e le risorse meno appetibili si trovano a competere. Per tornare all'esempio dei biondi e dei bruni, supponendo che l'unico criterio di scelta sia il colore dei capelli, supponiamo che di 10 femmine, 9 preferiscano i biondi e 1 i bruni, e ci siano 10 maschi, 5 biondi e 5 bruni. Cosa succede? Succede che: 5 delle 9 si accaparrano un biondo l'unica bruna sceglierà il meglio tra i bruni Restano 4 che vorrebbero un biondo e 4 bruni. Per cui, al termine di questo delirio fanta statistico, l'unica soluzione razionale che ho è quella di conoscere il maggior numero possibile di persone. |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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(anche perché, come sostieni tu giustamente, io in questo momento una fidanzata non la voglio neanche (cit.) ) |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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se fossimo stati in un regime di selezione naturale noi saremmo già morti da un pezzo |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Altrimenti non è che uscire spesso ti rende automaticamente più appetibile o ti fa automaticamente sciogliere e disinibire e il fatto di essere fobico spesso ti rende difficile anche la creazione della semplice situaizone per un' uscita con amici, conoscenti ecc. |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
Mi sembra normale che uno normale faccia una cosa da normali.
:mrgreen: |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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Morale della favola: in caso di catastrofe naturale che ci riporterà all'età della pietra sappiate che non tutto il male verrà per nuocere ;) |
Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
Siamo invisibili anche per le normali brave ragazze :(.
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Re: Tutto è bene quel che finisce... normalone
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