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Talento vs tecnica
Per evitare l'ennesimo OT, propongo un topic chiarificatore (magari risolutore) della vexata quaestio: conta di più il talento, l'ispirazione, la personale visione o la tecnica, lo studio, l'applicazione nella grandezza di un'opera d'arte o di un artista?
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Ma il punto è che quando il talento è veramente grande (quando si può parlare di genio, in pratica: Mozart) i risultati che può raggiungere con un impegno minimo o "normale" possono essere nettamente superiori a quelli di chi s'impegna moltissimo ma ha un talento limitato (Salieri). (che poi le cose non andarono esattemente come raccontato in Amadeus, ma era per fare un esempio) |
Re: Talento vs tecnica
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Re: Talento vs tecnica
La fortuna può contare più del talento nel raggiungere determinati livelli solo se ce l'hai sempre o quasi dalla tua parte (stile Gastone Paperone).
Non si scrive la Divina Commedia a colpi di fortuna :occhiali: |
Re: Talento vs tecnica
Ma sì, infatti quella è una cagata e ad ogni visione di Match Point mi convinco sempre di più che Allen volesse dire esattamente il contrario di quello che lascia intendere (tipico stratagemma per evitare la didascalicità :D).
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Re: Talento vs tecnica
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Re: Talento vs tecnica
A proposito di citazioni cinematografiche:
- Cos'è il Genio? - È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione. (Amici miei) A parte la velocità d'esecuzione, non trovo riferimenti alla tecnica :occhiali: |
Re: Talento vs tecnica
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Magari però, oltre il talento, anche il fatto di esser nata donna e non uomo giocò la sua importanza: Quote:
Femminista Mode Off |
Re: Talento vs tecnica
Giusto tenere in considerazione anche questo, hai ragione.
Ma non sarebbe certo il primo caso di due fratelli che dimostrano differenti capacità pur essendo stati educati e istruiti in maniera simile. |
Re: Talento vs tecnica
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Del resto una visione elitaria dell'arte non avrebbe permesso alla musica pop di emergere e avrebbe probabilmente confinato l'arte delle sette note tra le anguste mura dei conservatori...così non è stato e da questo hanno tratto beneficio anche i Pf. Del resto io ho sempre ammirato la visione anglosassone della musica, quella che ridimensiona il concetto esclusivista dell'arte musicale, espandendo la disciplina a chiunque voglia appropriarsene. Notevole per esempio è l'atmosfera che si respira a Dublino nella zona del temple bar, dove le strade pullulano di musicisti più o meno improvvisati, tutti con qualcosa da dire a mio avviso, ed è da questo clima che germogliano tanti futuri artisti, siano essi particolarmente dotati o meno. |
Re: Talento vs tecnica
IL TALENTO è LA TECNICA SONO DUE COSE IMPRESCINDIBILI
PER il semplice fatto che la tecnica nasce dal talento degli artisti che ci hanno preceduti se uno ha talento non gli verrà complicato apprendere la tecnica da sè... in conclusione il talento diventa tecnica, non vedetelo solo come passione ( parlo per esperienza personale, mettendo di lato la modestia ) ecco un esempio: QUESTA TECNICA QUA SOTTO VI RICORDA QUALCOSA? l'ho fatto in 15 minuti, senza aver appreso nessuna tecnica http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=587 |
Re: Talento vs tecnica
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Amadeus era sì un bambino dal talento inusitato, ma genio della musica lo divenne solo alla fine del suo lungo percorso formativo. Quote:
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Salieri mi sa che avrebbe preferito far fuori Puskin, colui che con la sua autorevolezza di poeta diede credibilità imperitura a voci, che fino alla pubblicazione della sua operetta sull'argomento, rimanevano solo suggestive dicerie. |
Re: Talento vs tecnica
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Nonostante ciò diversi cultori del calcio reputano l'olandese il più grande calciatore in assoluto sia per ragioni squisitamente sportive (tecnica + fisico> solo tecnica, in estrema sintesi) che per la rivoluzione epocale di cui è stato artefice. Io sono tra coloro che condividono questa opinione di vista perché ho eletto a parametri di riferimento oggettivi aspetti che gli italiani in generale - non solo i tifosi del Napoli - non potrebbero mai prendere in considerazione, per loro contano le emozioni meravigliose con cui Maradona ha arricchito il nostro campionato. Quote:
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Re: Talento vs tecnica
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Il talento è quello che fa fare cose che altri non si sognano neanche di fare, quello che permette di concepire idee, gesti, immagini che schiudono significati nuovi, personali e al tempo stesso universali: altrimenti basterebbe mettersi a sgobbare e studiare per un po' e tutti potrebbero essere in grado di raggiungere le vette dell'arte, solo che alcuni lo farebbero in minor tempo e con più disinvoltura di altri. Ma questo è assurdo, non tutti possono essere dei geni o dei grandi artisti, mica siamo tutti uguali. L'ispirazione non si studia e non si apprende. E non mi sembra che i grandi artisti di ogni tempo siano stati giudicati tali solo perché applicavano bene le regole della loro arte. Sarebbe come dire che il talento di Dante consiste solo nello scrivere tonnellate di versi in terzine a rima concatenata :rolleyes: Nessuno si è mai sognato di limitare la definizione di talento a questo e nessuno ha mai pensato di liquidare tutto il resto come semplice gusto personale, come se la differenza tra Michelangelo e un qualunque bravo imitatore, tecnica a parte, fosse solo nel gusto personale di chi guarda l'opera. Non si può considerare talentuoso un batterista solo perché non perde la sua bacchetta durante l'esecuzione, anzi quello è il parametro di valutazione meno importante, quello che meno c'entra con il valore intrinseco dell'opera d'arte. Non a caso tanti artisti hanno rotto con le regole di rappresentazione vigenti al loro tempo per esplorare terreni nuovi. Quote:
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Re: Talento vs tecnica
Azz, nei topic aperti da Win non si fa che dibattere in multiquote. :ridacchiare:
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Re: Talento vs tecnica
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Re: Talento vs tecnica
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Si puote tutto stà a mettersi d'accordo sui parametri. Max Otto Bense elaborò una dottrina scientifica dell'arte con cui a freddo mi risulta difficile essere in disaccordo. Cos'è in fondo un'opera d'arte? una particolare forma di comunicazione: come tale è soggetta a regole, è scomponibile e analizzabile nei suoi elementi, quindi è sottoponibile a giudizio. Ad esempio l'opera d'arte deve trasmettere un messaggio ridondante (non nel senso di uno stile barocco) rispetto alla semplice esigenza di comunicazione. Quindi, la stessa indeterminatezza del segno artistico è un elemento di un campo semantico più grande, sottoponibile ad analisi e giudizio. Forse alcune formule matematiche sono più opinabili di un giudizio estetico. |
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