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Un Racconto...
ecco una piccola storia che ho scritto. Buona lettura
[SIZE="5"]Pioveva. Nella piazza poco illuminata pioveva a dirotto. Un uomo corse verso la propria macchina. Piegato in avanti e parandosi la testa con la valigetta, schiacciò il pulsante della chiave elettronica per aprire la porteria, quando sentì una voce chiamarlo alle spalle. - E’ lei il signor Convito? – L’uomo perbene si voltò quasi spaventato, osservando l’origine di quella voce: la sagoma immobile di un uomo, con il viso sprofondato nel buio di un cappuccio, chiedeva di lui. - E’ lei chi è, mi scusi… - L’uomo col cappuccio fece due passi verso l’uomo perbene, pronunciando attraverso la pioggia: - Io sono la fatina turchina… - L’uomo perbene non credette alle proprie orecchie. - Come scusi? – - Io sono la fatina turchina… - disse l’uomo col cappuccio. Poi cacciò una pistola dal giubbotto e l’appoggiò sulla fronte dell’uomo perbene, aggiungendo: - E questa è la mia bacchetta magica…- L’uomo perbene lasciò cadere la valigetta per terra, alzando le mani. - No, la prego, ma cosa…- - Vuole vedere come funziona bene la mia bacchetta magica? Salga in macchina.- L’uomo perbene raccolse la valigetta, aprì le portiere ed entrò nell’auto. L’uomo col cappuccio si sedette accanto a lui, tenendo la pistola puntata sull’uomo perbene con le braccia conserte. L’uomo perbene era un tizio pelato: sulla fronte gli scivolano rivoli d’acqua, oppure sudore, forse entrambi. Aveva gli occhi spalancati e impauriti, la bocca intrappolata in una smorfia smarrita e, nell’ansia della morte, sputò d’un fiato una supplica: - Non mi uccida, la prego, io non…- - Io ti giuro due cose. La prima cosa che ti giuro è quella che se fai come ti dico io, vivrai, e anche a lungo. La seconda cosa che ti giuro è che se non fai come ti dico io, la mia bacchetta magica ti spedirà dritto all’inferno, chiaro? – L’uomo perbene annuì a scatti veloci. - Bene…- fece l’uomo col cappuccio – Adesso metti in moto e vai verso il Duomo… Non correre, mi raccomando: io la gente ansiosa la detesto. Stai calmo che non ti succederà niente.- Con la coda dell’occhio l’uomo perbene guardò la pistola puntata sul proprio fianco. - Tu fai come se non ci fosse…- disse l’uomo col cappuccio guardando dal finestrino bagnato. La pioggia picchiava forte su tutta Catania. I tetti delle auto luccicavano come scudi sotto i lampioni. - Che brutta serata, non trova?- disse l’uomo col cappuccio – Piove come non mai. Bruttissima serata, non trova? – ripeté l’uomo col cappuccio alzando la voce come a pretendere una risposta per rompere il silenzio. - Bruttissima serata. Orribile…– Disse l’uomo perbene col suo sguardo smarrito. Adesso l’uomo col cappuccio era soddisfatto, quasi sorrideva. TO BE CONTINUED |
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