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L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
Da tempo mi ronza in mente questa domanda e penso che questo sia un posto idoneo per farla: ma l'uomo, l'essere umano, è ancora accettabile al mondo?
Nel senso, io sono perplesso da quello che vedo. Io vedo un mondo dove l'uomo è un semplice esecutore di azioni prestabilite. La sua influenza nel mondo e nel sistema è nulla poiché il mondo, la società, viene mandata avanti dal capitalismo, la globalizzazione, il conformismo, dal mito del profitto e del consumismo, organi oramai quasi autonomi. L'uomo è ai margini e deve solo controllare che tutto vada avanti, che il progresso scorra veloce e deve solo contribuire affinché tutto questo carrozzone di falsi valori non crolli. Per non parlare del fatto che ormai l'individuo medio è totalmente schizzato, marcio nel profondo, almeno nella nostra cultura occidentale. Omicidi come se piovesse, collassi culturali e sociali, indifferenza verso il prossimo, assenza di pensiero proprio (sono dell'idea che coloro che pensano siano in via di estinzione, il resto è uniformato ad un pensiero globale)...pare essere in un epoca dove regna un individualismo esasperato e le persone trovano sicurezza aggregandosi in gruppi. La persona è reificata e le cose valgono più delle persone. I cambiamenti, le rivoluzioni, non sono più affare dell'uomo. Tutto va a puttane e non esiste la volontà di cambiare le cose, forse non esistono neanche rimedi, l'uomo è diventato semplicemente impotente e fine a se stesso. A questo punto, a cosa serve l'uomo se è solo un semplice essere passivo? |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
chissà...forse è ancora possibile trovare sacche in cui c'è una realtà diversa. ad esempio ho sentito parlare di piccole comunità agricole ad impatto zero.
su emtivvi una volta ho visto di alcuni che stavano ristrutturando un piccolo nucleo di case diroccate in un bosco per fare una sorta di borgo ad impatto a zero ma sopratutto tecnologicamente all'avanguardia. insomma una sorta fusione fra tecnologia e ambiente . era davvero molto bello. un volta ho visto un discorso di un architetto , mitchell se non sbaglio, che aveva fatto un progetto per rendere manhattan ecosostenibile e più vivibile(era un progetto dimostrativo per esporre le sue idee). qua e la , i mezzo a tante notizie deludenti, si trovano a volte delle fiammele di speranza. speriamo che ne sorgano altre. se ti interessa c'è un sito, si chiama TED.com che è pieno di idee di questo tipo. idee di tutti i tipi e tanti argomenti diversi. è in inglese ma ci sono video con sottotitoli in italiano. |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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A te non sta bene? A me non sta bene? In 2 siamo in pochi, è la maggioranza che conta. Facciamo un mega sondaggio mondiale e scopriamo che la maggioranza delle popolazione umana è con noi? Peccato, non cambierebbe niente comunque: Loro sono Loro, e noi non siamo un cazzo. (cit.) :D Concludo: non tutti gli uomini sono passivi e subiscono un sistema che non vorrebbero. Noi siamo in questa situazione, Loro no, ma non perchè abbiano più potere di noi (si contano in poche decine i singoli che da soli abbiano un vero potere) semplicemente a loro il sistema va bene così com'è, e si limitano a mantenerlo, per cui non lo subiscono. |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
Ciao Gufetto, hai aperto un post molto interessante e stimolante.
Credo che tu abbia individuato un meccanismo molto importante, cioè quello del moto inerziale di una macchina di cui l'essere umano non è più alla guida. Anzi, di cui forse non è mai stato realmente partecipe. La macchina-società è alimentata dal nostro stesso sangue, da noi stessi. Divorare e digerire esseri umani è ciò che la fa andare avanti. Tu hai preso in analisi il nostro tempo, la nostra era, ma io credo che sia stato più o meno così durante l'intera storia umana. Chi c'è alla guida di questa macchina? Ti risponderanno: i potenti, i politici, le lobbies! Eppure non è così. Il potere nel nostro mondo è un'illusione. Il buon Nietzsche direbbe: "Quei pastori erano essi stessi delle pecore!" Tutto ciò che riguarda questa macchina-società, la globalizzazione, l'economia, il "potere", l'oppressione, la falsa libertà: tutto è solo illusione, come la proiezione di un film che noi crediamo vera, mentre è solo un'immagine. Allo stesso modo, ogni rivoluzione, ogni ribellione e cambiamento in questo mondo non è altro che un rimescolare pochi ingredienti, lasciando inalterato l'aspetto generale e lo scopo (o meglio il non-scopo) del sistema. Se noi dedichiamo la nostra vita a questa macchina fine a se stessa, la nostra vita sarà sprecata. Ugualmente lo sarà se ci dedichiamo a combatterla. Questo sistema è un essere vivente, un individuo la cui vita non ci riguarda. I metodi per guarire, per sfuggire, ci sono. Il primo passo è voltarsi dall'altra parte, lasciare che le cose che non possiamo controllare vadano come devono andare. Dobbiamo togliere gli occhi dal fuori e puntarli dentro. Solo dentro di noi c'è uno scopo, c'è un ordine, c'è la luce che cerchiamo. @Hurryup: Quote:
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
noi siamo uno scherzo di qualche entità superiore:le nostre sofferenze appagano la sua giornata e la fanno divertire.
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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come dici tu questo potrebbe essere uno spreco di tempo ma, una volta trovato l'ordine interno, credo che lo sforzo ad esportarlo nella società rappresenterà più un espressione naturale di noi stessi. |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Ciao ODG, molte persone pensano che guardare dentro sia un fuga dalla realtà. Potrebbe essere vero, dipende quale si considera realtà, il dentro o il fuori. E' una questione che tutti noi dobbiamo porci, ed il cuore di ognuno risponderà secondo il suo sentire. In ogni caso, sono d'accordissimo che una volta trovata la pace in noi stessi, la si vorrà trasferire nel mondo, e questo è il motivo dell'esistenza dei Maestri e delle Guide spirituali. La parte difficile è trovarla! Ci può volere anche tutta la vita. Però, una volta trovata, NIENTE potrà portarcela via. Per dirla con parole evangeliche, è questo il tesoro "che la tigna non attacca e che la ruggine non corrode". |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
In quel discorso mi trovavo d'accordo, ma mi è parsa stonata questa affermazione:
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A tal proposito, io molto spesso mi sono sentito dire che lavorare serve per vivere. Al di là di discorsi vari che potrei fare per mettere in dubbio quest'affermazione, io credo che più che altro lavorare serve per SPENDERE, perché solo una esigua percentuale di uno stipendio serve per soddisfare bisogni primari, il resto tutto via in tasse e bollette che ptorebbero essere evitate se si vivesse in una cultura che privilegia fonti rinnovabili..ma lì non ci "mangia" nessuno...ma ormai "vivere" è assimilabile a "spendere", diciamo che vita è la parola politically correct di spesa...con queste riflessioni, non penso che il lavoro serva per guadagnarsi da vivere, ma per guadagnarsi il dovere di avere soldi da poter spendere, perché è impossibile non spendere, anzi, contribuire al girare dell'economia è il primo fasullo motivo per poter ritenersi di stare in società e, in generale, al mondo. |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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Pensate al 1° articolo della nostra costituzione: L'Italia è una repubblica democratica basata sul lavoro Non ci rendiamo conto di quanta brutalità c'è in questo? Una semplice frase, che però dice molto di più di quanto possano le sue stesse parole. Questa frase dice che noi non esistiamo, nega la vita del singolo. Nega i sentimenti umani, nega le aspirazioni umane a qualcosa di superiore. Noi siamo solo demos, siamo IL popolo, una massa di materia il cui unico scopo è alimentare la macchina del lavoro. Quote:
Ritornando a Nietzsche (scusatemi ma non posso fare a meno di citarlo spesso): "Libero da che cosa? Che cosa importa questo? Lucidamente invece il tuo occhio deve annunciarmi: libero per che cosa?" Ecco, credo che il punto sia questo. Allunghiamo la vita, rappezziamo i corpi con toppe artificiali e sconfiggiamo le malattie. Ma per che cosa? Per godicchiare ancora un po', per essere ancora sfruttati, per prolungare ulteriormente l'agonia di questa macchina che lentamente ci stritola. Questa non è la vita eterna, questa è una porcheria. La vita eterna a cui ci riferiamo è ben altra cosa. E, come dice giustamente Hurryup, l'uomo non la vuole. |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
Anche io sono angosciato dal primo articolo della Costituzione: roba da tagliare le gambe.
E' roba che risale alla rivoluzione industriale. Perché non lo cambiamo? "L'Italia è una Repubblica fondata sulla cultura" o "L'Italia è una Repubblica fondata sul benessere" non sono più belli? Cos'è un paese con il principio cardine del lavoro, visto com'è oggi il lavoro e cosa rappresenta? Cosa me ne faccio del lavoro se non c'è cultura o benessere, quest'ultimo non inteso come stato economico ma psicofisico? |
Re: L'uomo è inaccettabile? (Misantropia inside)
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