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-   -   Il verso giusto. L'angolo della poesia. (https://fobiasociale.com/il-verso-giusto-langolo-della-poesia-21354/)

ultranoia 11-01-2016 22:22

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
E allora mi sono guardato negli occhi.
Raramente ci si guarda, con se stessi,
negli occhi, e pare che in certi casi
questo valga per un esercizio estremo.
Dicono che, immergendosi allo specchio
nei propri occhi – con attenzione cruciale
e al tempo stesso con abbandono –
si arrivi a distinguere finalmente
in fondo alla pupilla
l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Se stesso,
il centro di ogni esistenza e della nostra,
insomma quel punto che avrebbe nome Dio.
Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi,
io non ho scorto altro che
la piccola ombra diluita (quasi naufraga)
di quel solito niño tardivo
che vegeta segregato dentro di me.
Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore
ormai scaduta e inservibile,
ma ostinata fino all’indecenza.

Elsa Morante

Suicitazzo 13-01-2016 10:03

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Anche James Joyce moriva in questo giorno, nel lontano 1941.


Tutto è sciolto


A birdless heaven, sea-dusk and a star
Sad in the west;
And thou, poor heart, love’s image, fond and far,
Rememberest:

Her silent eyes and her soft foam-white brow
And fragrant hair,
Falling as in the silence falleth now
Dusk from the air.

Ah, why wilt thou remember these, or why,
Poor heart, repine,
If the sweet love she yielded with a sigh
Was never thine?

Emil 14-01-2016 22:41

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Naufraghi

Nàufraghi sugli scogli
ognuno narra
a sé solo – la storia di una dolce casa
perduta,
sé solo ascolta
parlare forte
sul deserto pianto
del mare –

Triste orto abbandonato l’anima
si cinge di selvagge siepi
di amori:
morire è questo
ricoprirsi di rovi
nati in noi.


Antonia Pozzi

Nidjek0 14-01-2016 22:48

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
-

Angus 14-01-2016 23:17

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1667466)
Naufraghi

Nàufraghi sugli scogli
ognuno narra
a sé solo – la storia di una dolce casa
perduta,
sé solo ascolta
parlare forte
sul deserto pianto
del mare –

Triste orto abbandonato l’anima
si cinge di selvagge siepi
di amori:
morire è questo
ricoprirsi di rovi
nati in noi.


Antonia Pozzi

Non è una poesia, ma...

"Non riesco nemmeno a trarre un senso da tutti questi giorni che abbiamo vissuto insieme: sono qui, in questa pausa di solitudine, come un po’ d’acqua ferma per un attimo sopra un masso sporgente in mezzo alla cascata, che aspetta di precipitare ancora. Vivo come se un torrente mi attraversasse; tutto ha un senso di così immediata fine, e è sogno che sa d’esser sogno, eppure mi strappa con così violente braccia via dalla realtà."

(Antonia Pozzi, Lettere)

Emil 16-01-2016 14:21

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
La tentazione


Più vivo di così non sarai mai, te lo prometto.
Per la prima volta vedrai i pori schiudersi
come musi di pesce e potrai ascoltare
il mormorio del sangue nelle gallerie
e sentire la luce scivolarti sulle cornee
come lo strascico di un abito; per la prima volta
avvertirai la gravità pungerti
come una spina nel calcagno
e per l’imperativo delle ali avrai male alle scapole.
Ti prometto di renderti talmente vivo che
la polvere ti assorderà cadendo sopra i mobili,
che le sopracciglie diventeranno due ferite fresche
e ti parrà che i tuoi ricordi inizino
con la creazione del mondo.


Nina Cassian

Myway 16-01-2016 14:38

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
LA STRADA CHE NON PRESI

di Robert Frost

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.

Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.

Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io –
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.

Angus 22-01-2016 03:01

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
"Reclamo la mia inappartenenza.
il barbaro richiamo senza terra
l’accoglienza al vento che devasta
e libera presenza
l’occhio rivoltato al poi
il corpo abbandonato al suo deserto.
Reclamo l’odio senza oggetto
l’amore che ne stilla senza colpa
il furore che abita il silenzio.
Reclamo la parola
la sua notte.
La mia riconoscenza"

(Marco Rovelli)

Emil 22-01-2016 22:06

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Francis Turner

Io non potevo correre né giocare
quand'ero ragazzo.
Quando fui uomo, potei solo sorseggiare alla coppa,
non bere -
perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Eppure giaccio qui
blandito da un segreto che solo Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe e di pergole addolcite da viti -
là, in quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
mentre la baciavo con l'anima sulle labbra,
l'anima d'improvviso mi fuggì.


(Edgar Lee Masters; Antologia di Spoon River)

Angus 10-02-2016 19:40

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta, da un fondale,
da un fuori che non c’è se mai nessuno
l’ha veduto.
So che si può esistere
non vivendo,
con radici strappate da ogni vento
se anche non muove foglia e non un soffio increspa
l’acqua su cui s’affaccia il tuo salone.
So che non c’è magia
di filtro o d’infusione
che possano spiegare come di te s’azzuffino
dita e capelli, come il tuo riso esploda
nel suo ringraziamento
al minuscolo dio a cui ti affidi,
d’ora in ora diverso, e ne diffidi.
So che mai ti sei posta
il come – il dove – il perché,
pigramente rassegnata al non importa,
al non so quando o quanto, assorta in un oscuro
germinale di larve e arborescenze.
So che quello che afferri,
oggetto o mano, penna o portacenere,
brucia e non se n’accorge,
né te n’avvedi tu animale innocente
inconsapevole
di essere un perno e uno sfacelo, un’ombra
e una sostanza, un raggio che si oscura.
So che si può vivere
nel fuochetto di paglia dell’emulazione
senza che dalla tua fronte dispaia il segno timbrato
da Chi volle tu fossi…e se ne pentì.
Ora,
uscita sul terrazzo, annaffi i fiori, scuoti
lo scheletro dell’albero di Natale,
ti accompagna in sordina il mangianastri,
torni indietro, allo specchio ti dispiaci,
ti getti a terra, con lo straccio scrosti
dal pavimento le orme degli intrusi.
Erano tanti e il più impresentabile
di tutti perché gli altri almeno parlano,
io, a bocca chiusa.

(Montale)

Josef K. 15-02-2016 16:57

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1668121)
La tentazione


Più vivo di così non sarai mai, te lo prometto.
Per la prima volta vedrai i pori schiudersi
come musi di pesce e potrai ascoltare
il mormorio del sangue nelle gallerie
e sentire la luce scivolarti sulle cornee
come lo strascico di un abito; per la prima volta
avvertirai la gravità pungerti
come una spina nel calcagno
e per l’imperativo delle ali avrai male alle scapole.
Ti prometto di renderti talmente vivo che
la polvere ti assorderà cadendo sopra i mobili,
che le sopracciglie diventeranno due ferite fresche
e ti parrà che i tuoi ricordi inizino
con la creazione del mondo.


Nina Cassian


Bellissima.

EMC 19-02-2016 15:52

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Papaveri in ottobre


Nemmeno le nubi assolate possono fare stamane
Gonne così. Né la donna in ambulanza,
Il cui rosso cuore sboccia prodigioso dal mantello

Dono, dono d'amore
Del tutto non sollecitato
Da un cielo

Che in un pallore di fiamma accende i suoi
Ossidi di carbonio, da occhi
Sbigottiti e sbarrati sotto cappelli a bombetta.

O Dio, chi sono mai
Io da far spalancare in un grido queste tarde bocche
In una foresta di gelo, in un'alba di fiordalisi.

Sylvia Plath

Emil 21-03-2016 23:04

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Non sei gli altri

Non ti potrà salvare ciò che scrissero
coloro che la tua paura implora;
tu non sei gli altri e ora ti vedi centro
del labirinto ordito dai tuoi passi.
Non ti potrà salvare l'agonia
di Gesù o di Socrate né il forte
Siddharta d'oro che accettò la morte
in un giardino, al declinar del giorno.
Polvere è anche la parola scritta
dalla tua mano o il verbo che pronuncia
la tua bocca. Non c'è pietà nel Fato
e la notte di Dio è sconfinata.
La tua materia è il tempo, l'incessante
tempo. Sei ogni solitario istante.

Borges

Bernardo Soares 09-04-2016 10:50

I felt a Funeral, in my Brain,
And Mourners to and fro
Kept treading – treading – till it seemed
That Sense was breaking through –

And when they all were seated,
A Service, like a Drum –
Kept beating – beating – till I thought
My Mind was going numb –

And then I heard them lift a Box
And creak across my Soul
With those same Boots of Lead, again,
Then Space – began to toll,

As all the Heavens were a Bell,
And Being, but an Ear,
And I, and Silence, some strange Race
Wrecked, solitary, here –

And then a Plank in Reason, broke,
And I dropped down, and down –
And hit a World, at every plunge,
And Finished knowing – then –


Emily Dickinson

cancellato15851 17-04-2016 16:12

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
"Mia debolezza, debolezza mia,
ma che devo fare con te?
Ho cinquant’anni e tremo
quando tuona, e sbaglio ancora posto
come quando sbagliai banco all’asilo.
Ho un corpo trapunto da graffe,
il sonno come un campo di macerie,
la forza che si sbriciola, la memoria in frantumi,
e in questo Grande Sfascio l’unica intatta resti tu,
mia ferita, mio Graal, codice a barre
di un estraneo che è leso,
che è fallato, che è costretto
a essere me.
Mia debolezza, talpa del nemico,
creaturina indifesa che mi rendi indifeso,
il solo, vero premio della morte
sarà saperti morta insieme a me,
mio motore,
mio orrore,
mia consustanziale sconfitta.
— Valerio Magrelli, Raccoglimento

Matteo829 17-04-2016 16:23

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
"M'illumino d'ansia..
.....Ardo proprio"

berserk 18-04-2016 10:05

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Vedo il mio corpo agire
e nutrirsi;è un padron
attivo e ostinato,un duro
padrone a cui non si sfugge
e di cui non intendo gli scopi.
Non crede a nulla,costui,
se non alla propria
continuazione e come
a una sciocca speranza
di immortalità feriale.


Anna Banti

Abuela 28-04-2016 19:35

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
"Nature" is what We see -
The Hill - the Afternoon -
Squirrel - Eclipse - the Bumble bee -
Nay - Nature is Heaven -
"Nature" is what We hear -
The Bobolink - the Sea -
Thunder - the Cricket -
Nay - Nature is Harmony -

"Nature" is what We know -
But have no Art to say -
So impotent our Wisdom is
To Her Sincerity -


Traduzione:

"Natura" è ciò che vediamo -
La Collina - il Pomeriggio -
Lo Scoiattolo - l'Eclissi - il Bombo -
Di più - la Natura è Cielo -
"Natura" è ciò che udiamo -
Il Bobolink - il Mare -
Il Tuono - il Grillo -
Di più - la Natura è Armonia -

"Natura" è ciò che sappiamo -
Ma non abbiamo l'Arte di dire -
Così impotente è la nostra Sapienza
Di fronte alla Sua Sincerità -

°°°

Nessun Romanzo che si venda
Potrebbe catturare tanto un Uomo -
Quanto l'attenta lettura di
Quello suo individuale -
È la Finzione - che diluisce in plausibilità
Il nostro - Romanzo. Quando è piccolo abbastanza
Da crederci - Non è vero?

°°°

Non bisogna essere una camera - per essere Infestati -
Non bisogna essere una Casa -
Il Cervello - ha Corridoi che vanno al di là
Di un Luogo Materiale -
Assai più sicuro a Mezzanotte - incontrare
Un Fantasma Esterno -
Che con uno Interiore - confrontare -
Quel più freddo - Ospite -

Assai più sicuro, attraverso un'Abbazia - galoppare -
Da Pietre inseguiti -
Che senza luna - nel proprio Io imbattersi -
In un luogo solitario -

Il nostro Io - dietro di Noi - Celato -
Ci dovrebbe spaventare - al massimo grado -
L'Assassino - nascosto nel Nostro Appartamento -
Degli Orrori essere il minore -

Il Prudente - ha con sé una Rivoltella -
Spranga la Porta -
E non vede uno Spettro Superiore -
Più vicino -

°°°

Emily Dickinson

Emil 04-06-2016 22:01

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Ciò che resta

Mi svuoto dei nomi degli altri. Mi svuoto le tasche.
Mi svuoto le scarpe e le lascio sul ciglio della strada.
Di notte metto indietro gli orologi;
apro l'album di famiglia e mi guardo da bambino.

A che giova? Le ore hanno fatto il loro dovere.
Dico il mio nome. Dico addio.
Le parole si inseguono nel vento.
Amo mia moglie ma la caccio.

I miei genitori si alzano dai troni
nelle stanze lattee delle nuvole. Come posso cantare?
Il tempo mi dice ciò che sono. Cambio e resto lo stesso.
Mi svuoto della mia vita e rimane la mia vita.

Mark Strand

Emil 02-07-2016 14:22

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Scritto a matita in un vagone piombato

Qui, in questo convoglio,
io Eva
con mio figlio Abele
Se vedrete mio figlio maggiore
Caino, figlio di Adamo,
ditegli che io

Dan Pagis




Prima vennero

Prima vennero per gli Ebrei,
e io non dissi nulla
perché non ero Ebreo.
Poi vennero per i Comunisti
io non dissi nulla
perché non ero Comunista.
Poi vennero per i Sindacalisti,
e io non dissi nulla
perché non ero Sindacalista.
Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.

Martin Niemöller


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