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Emil 07-04-2014 22:58

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Debole sistro al vento...

Debole sistro al vento
d’una persa cicala,
toccato appena e spento
nel torpore ch’esala.

Dirama dal profondo
in noi la vena
segreta: il nostro mondo
si regge appena.

Se tu l’accenni, nell’aria
bigia treman corrotte
le vestigia
che il vuoto non ringhiotte.

Il gesto indi s’annulla,
tace ogni voce,
discende alla sua foce
la vita brulla.

Eugenio Montale

Myway 07-04-2014 23:07

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Devota come ramo
curvato da molte nevi
allegra come falò
per colline d’oblio,

su acutissime làmine
in bianca maglia d’ortiche,
ti insegnerò, mia anima,
questo passo d’addio…



Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l'ultimo gradino...

Ora è sparsa l'acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.

T'ho barattato, amore, con parole.

Buio miele che odori
dentro diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava -
ti riconoscerò dall'immortale
silenzio.


La Tigre Assenza

(pro patre et matre)

Ahi che la Tigre,
la Tigre Assenza,
o amati,
ha tutto divorato
di questo volto rivolto
a voi! La bocca sola
pura
prega ancora
voi: di pregare ancora
perché la Tigre,
la Tigre Assenza,
o amati,
non divori la bocca
e la preghiera...


Cristina Campo

Emil 25-04-2014 19:22

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
La notte

Ma la notte ventosa, la limpida notte
che il ricordo sfiorava soltanto, é remota,
é un ricordo. Perdura una calma stupita
fatta anch’essa di foglie e di nulla. Non resta,
di quel tempo di là dai ricordi, che un vago
ricordare.

Talvolta ritorna nel giomo
nell’immobile luce del giomo d’estate,
quel remoto stupore.

Per la vuota finestra
il bambino guardava la notte sui colli
freschi e neri, e stupiva di trovarli ammassati:
vaga e limpida immobilità. Fra le foglie
che stormivano al buio, apparivano i colli
dove tutte le cose del giomo, le coste
e le piante e le vigne, eran nitide e morte
e la vita era un’altra, di vento, di cielo,
e di foglie e di nulla.

Talvolta ritoma
nell’immobile calma del giomo il ricordo
di quel vivere assorto, nella luce stupita.

Cesare Pavese

Emil 12-05-2014 21:26

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Non dedicarmi troppo tempo


Non dedicarmi troppo tempo,
non pormi tante domande.
Non sfiorare la mia mano
con i tuoi occhi buoni, fedeli.

Non seguirmi in primavera
lungo le pozzanghere.
Lo so: una volta ancora, nulla
verrà fuori da questo incontro.

Forse pensi: è per superbia
che non mi vuole amico.
Non la superbia - l’amarezza
tiene così alta la mia testa.


Bella Achatovna Achmadulina

dintei166 12-05-2014 21:45

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
....
Qua la vita ha la morte per amica,
lungi da occhi e orecchi umido vento
insieme al flutto cereo si affatica,
spiriti vanno in frale bastimento
alla deriva e ignorano la forza
che li spinge: ogni onda qua si smorza,
ogni cosa che cresce non fa scorza…
Vanno dove non sanno, senza vento.

Swinburne

cancellato2824 17-05-2014 22:28

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Che cos'è avvenuto dei miei amici
che tanto mi erano vicini
e tanto amavo?
Credo che sono troppo sparsi;
Non furono ben curati,
e sono andati.
[...] Sono amici che il vento si porta,
e c'era vento di fronte alla mia porta,
li portò via

Rutebeuf

(la traduzione non è il massimo)

Emil 26-05-2014 22:00

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Vado a dormire

Denti di fiori, cuffia di rugiada,
mani di erba, tu, dolce balia,
tienimi pronte le lenzuola terrose
e la coperta di muschio cardato.

Vado a dormire, mia nutrice, mettimi giù.
Mettimi una luce al capo del letto
una costellazione; quella che ti piace;
tutte van bene; abbassala un pochino.

Lasciami sola: ascolta erompere i germogli...
un piede celeste ti culla dall'alto
e un passero ti traccia un percorso

perché dimentichi... Grazie. Ah, un incarico
se lui chiama di nuovo per telefono
digli che non insista, che sono uscita...

Alfonsina Storni

anahí 26-05-2014 22:50

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Io e la mia ombra ci siamo messi in cammino
Come un uccello folle
Come un cieco ti seguo
Come può una sola stella osare
Amore mio, ho già chiesto a tutti i vagabondi
Come sei quando apri le ali.


(David Grossman)

Skyl 27-05-2014 00:38

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
a volte penso che sei
come l'acqua che sai
si può bere però
non si può stringere mai

ma è caduta una stella e tutto si avvererà
con le dita provo a toccare tutti i sogni che fai

a volte sento che sei
come il mare e vorrei
spogliarmi e tuffarmi giù
nel profondo di te

sadsilversoul 27-05-2014 17:48

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Pensiero alla fine di una giornata:

Come tutti, rischi di essere un’acquiescente paria
Che s’infila nella maglia della quotidiana
Realtà, a cui la fiacchezza ben s’adatta.
Ma la giovane forza si contrappone
E porta avanti,
e porta lontano, dove dell’attuale
condizione non trovi traccia,
né di un male che trasformi in rettili gli esseri
dell’umana natura.
Là forse troverai l’arco di luce che aiuta a svelarsi
Dell’umano un’altra faccia, e dove
Puoi guardare indietro con disincanto.
Intanto però non sai
Chi potrà giungere
Alle soglie di quel mondo
Più reclamato che visto, a tendere una mano.

Giuseppe Solardi.

Ventolin 27-05-2014 19:46

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Il Natale

E' natale e tutto tace
C'è qualcosa sulla brace
Non è pollo nè tacchino
P*rco Dio è Gesù Bambino


Paolo Chiavator

Emil 27-05-2014 19:46

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Quote:

Originariamente inviata da sadsilversoul (Messaggio 1296375)
Pensiero alla fine di una giornata:

Come tutti, rischi di essere un’acquiescente paria
Che s’infila nella maglia della quotidiana
Realtà, a cui la fiacchezza ben s’adatta.
Ma la giovane forza si contrappone
E porta avanti,
e porta lontano, dove dell’attuale
condizione non trovi traccia,
né di un male che trasformi in rettili gli esseri
dell’umana natura.
Là forse troverai l’arco di luce che aiuta a svelarsi
Dell’umano un’altra faccia, e dove
Puoi guardare indietro con disincanto.
Intanto però non sai
Chi potrà giungere
Alle soglie di quel mondo
Più reclamato che visto, a tendere una mano.

Giuseppe Solardi.

Bellissima.

darkside 27-05-2014 21:08

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Le osterie

A me piacciono gli anfratti bui
delle osterie dormienti,
dove la gente culmina nell’eccesso del canto,
a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,
e i calici di vino profondi,
dove la mente esulta,
livello di magico pensiero.
Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
meglio l’acre vapore del vino
indenne,
meglio l’ubriacatura del genio,
meglio sì meglio
l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;
io amo le osterie
che parlano il linguaggio sottile della lingua di Bacco,
e poi nelle osterie
ci sta il nome di Charles
scritto a caratteri d’oro.

Alda Merini

Emil 04-06-2014 22:52

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Giorno d'autunno

Signore: è tempo. Grande era l’arsura.
Deponi l’ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.

Fa’ che sia colmo ancora il frutto estremo;
concedi ancora un giorno di tepore,
che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l’ultimo sapore.

Chi non ha casa adesso, non l’avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell’aria fluttuano le foglie.

Rainer Maria Rilke

Odradek 05-06-2014 03:02

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Guai a chi si costruisce il suo mondo da solo.
Devi associarti a una consorteria
di violinisti guerci, di furbi larifari,
di nani del Veronese, di aiuole militari,
di impiegati al catasto, di accòliti della Schickeria.
E ballare con loro il verde allegro dello sfacelo,
le gighe del marciume inorpellato,
inchinarti dinanzi ai feticci della camorra,
come Abramo dinanzi al volere del cielo.
Guai a chi sulla terra è sprovvisto di santi,
guai a chi resta solo come un re disperato
fra neri ceffi di lupi digrignanti.

Emil 16-06-2014 21:18

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Non sappiamo separarci

Non sappiamo separarci,
vagabondiamo sempre uniti,
inizia già a imbrunire,
tu sei pensoso, io taccio.

Entriamo in chiesa, vediamo
esequie, battesimi, nozze,
usciamo senza guardarci...
perché per noi non è così?

O sediamo sulla neve sfatta
del cimitero, sospiriamo appena,
e col bastone tu tracci sale
dove per sempre staremo insieme

Anna Achmatova

Marchese 16-06-2014 23:05

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Non m'importa che la mia sorte terrena
Abbia assai poco di terreno in sé,
che anni d'amore si siano perduti
in un solo minuto di rancore.
Né mi addolora che altri disperati
Di me, mia cara, siano più felici,
ma che tu soffra per questo mio destino,
che mi porta a fuggire sempre via.

-- Edgar Allan Poe --

Odradek 17-06-2014 04:01

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
E DOMANI?

Sono il signor Doppelgänger, un’ombra,
e ti vengo dietro zoppicando,
come un dado nel giuoco dell’Oca.
Non appenderti a me, ti abitueresti
al mio vano, al mio irsuto brontolio,
come al borbottare di una pentola.
(Una danza di trombe e omini rossi
era quel giorno il tramonto sul mare).
Non lasciarti ingannare dalle mie favole,
da questo bowling di parole, da questo
mastichio disperato di frottole.
Che cosa può darti il re delle ciarle,
se non un branco di sillabe che hanno
pelame di volpe, ma niente coraggio.
Sono un ex-voto luccicante, inerte:
in me si muovono solo i vocaboli,
torride cascate di fonemi. E il cuore piange.
(Maschere azzurre coprivano il viso degli alberi,
affondavi come una barca nel muschio,
la corteccia odorava come un ricordo).
Sono il signor Doppelgänger, un’ombra.
Non invaghirti di me, non potremmo
vivere su una piramide di sedie.

A.M. Ripellino

Emil 22-06-2014 21:31

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Abbiamo tutti una vita

Abbiamo tutta una vita
da NON vivere insieme.
Sugli scaffali di Dio
s’impolverano i gesti possibili:
le mosche cherubiche insozzano
le nostre carezze;
stanno appollaiati come gufi
i sentimenti impagliati.
“Merce inesitata” – griderà l’angelo d’ottone -
dieci casse di vite, di possibili.
E avremo anche una morte da morire:
una morte casuale, innecessaria,
distratta, senza te.

Giorgio Manganelli

Emil 27-06-2014 22:09

Re: Il verso giusto. L'angolo della poesia.
 
Se mi stai cercando
mi troverai oltre il regno del nulla.
Dietro il regno del nulla c’è un luogo
dove nelle vene dell’aria scorrono i soffici semi piumosi
che annunciano al più lontano cespuglio il momento della fioritura.
Sulla sabbia puoi vedere le lievi impronte del cavaliere
che è salito di primo mattino sulla collina del sacrificio rossa di anemoni.
Dietro il nulla l’ombrello dei desideri si apre
e da lì esce il canto della pioggia
quando il vento della sete arriva dalle foglie fino alle radici.
Qui si è soli
e in questa solitudine l’ombra di un olmo si prolunga nell’eternità.

“Se mi vieni a trovare
Vieni lentamente e con gentilezza per non spezzare la fragile porcellana
Della mia solitudine.”

Sohrab Sepehri


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