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Gufetto 22-07-2011 17:45

La morte degli altri e l'empatìa
 
Sicuramente verrete a conoscenza, tramite i media, degli innumerevoli fatti di cronaca che coinvolgono giovani under 30: vittime stradali, omicidi, disgrazie varie...talvolta capita di vedere le loro foto su giornali e tv, e vediamo loro in tipiche foto da gggiovani moderni: drink in mano, disco, foto in compagnia di gente tutta felice e sorridente, autoscatti vari, tutta roba da facebook insomma, con le loro storie dei sogni e dei progetti...insomma, i qui conosciuti come "estroversoni", con tutto il cordoglio dei loro amici con lenzuoli con dediche e similari, i vicini di casa che dicono che brave persone che erano...orbene, io passerò per cinico, per stronzo (chi mi conosce sa che non sono così..almeno spero), ma la loro morte non mi causa alcun coinvolgimento emotivo. Non so, forse li vedo così lontani da me che la dipartita della quasi totalità delle vittime di incidenti e fatti di cronaca non mi colpisce...forse è assuefazione da questo genere di notizie, forse è la depressione, apatìa o so un cazzo cosa...forse loro sono quello che vorrei essere e non sono, o rappresentano unimmagine sociale che odio e mi causa indifferenza...
Io mi commuovo se viene toccato qualcosa in comune a me, vicino a me o che mi riguarda...cosa ho in comune con gente che si schianta alle 4:00 di notte mentre torna dalla discoteca con la macchina presa da papà? Mah...:sad:

ragazzosingle 22-07-2011 18:03

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
questo perchè tu hai una vita di merda, mentre loro hanno una vita bella e l'hanno gettata al vento

Blackrose 22-07-2011 18:06

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
anche a me non fa effetto,tranne rari casi... che poi della cronaca nera me ne frega relativamente

Lila. 22-07-2011 18:34

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
a me della morte degli altri me ne frega proprio un cavolo...sono molto egoista in questi casi..non so perchè, anche di persone che conosco, c'è una sorta di distaccato menefreghismo...forse sono senza cuore ( see magari), ma una spiegazione psicologica ci deve essere, perchè poi posso commuovermi o piangere per cose piccolissime, non so.

Trent 22-07-2011 18:43

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Penso che a nessuno nel mondo freghi seriamente qualcosa delle morti di persone che non conosceva,direttamente o indirettamente
Me compreso,ovviamente

Titus 22-07-2011 19:53

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Lila. (Messaggio 567913)
a me della morte degli altri me ne frega proprio un cavolo...sono molto egoista in questi casi..non so perchè, anche di persone che conosco, c'è una sorta di distaccato menefreghismo...forse sono senza cuore ( see magari), ma una spiegazione psicologica ci deve essere, perchè poi posso commuovermi o piangere per cose piccolissime, non so.

Vedo che la pensiamo allo stesso modo. Sembra che tu abbia descritto me :huh:
A me della morte di persone che conosco mi dispiace, ma fino ad un certo punto. Vedo gente che si mette a piangere per persone che non conoscono neanche alla lontana, io non riesco a piangere nemmeno se li conosco .
Non so perchè ma mi commuovo molto di più per la morte di un animale che di un uomo. Boh sarò strano io!

Woland12 22-07-2011 20:00

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 567880)
Sicuramente verrete a conoscenza, tramite i media, degli innumerevoli fatti di cronaca che coinvolgono giovani under 30: vittime stradali, omicidi, disgrazie varie...talvolta capita di vedere le loro foto su giornali e tv, e vediamo loro in tipiche foto da gggiovani moderni: drink in mano, disco, foto in compagnia di gente tutta felice e sorridente, autoscatti vari, tutta roba da facebook insomma, con le loro storie dei sogni e dei progetti...insomma, i qui conosciuti come "estroversoni", con tutto il cordoglio dei loro amici con lenzuoli con dediche e similari, i vicini di casa che dicono che brave persone che erano...orbene, io passerò per cinico, per stronzo (chi mi conosce sa che non sono così..almeno spero), ma la loro morte non mi causa alcun coinvolgimento emotivo. Non so, forse li vedo così lontani da me che la dipartita della quasi totalità delle vittime di incidenti e fatti di cronaca non mi colpisce...forse è assuefazione da questo genere di notizie, forse è la depressione, apatìa o so un cazzo cosa...forse loro sono quello che vorrei essere e non sono, o rappresentano unimmagine sociale che odio e mi causa indifferenza...
Io mi commuovo se viene toccato qualcosa in comune a me, vicino a me o che mi riguarda...cosa ho in comune con gente che si schianta alle 4:00 di notte mentre torna dalla discoteca con la macchina presa da papà? Mah...:sad:

Le notizie di cronaca nera non mi fanno né caldo né freddo. Non le ascolto nemmeno. E non condivido né l'interesse morboso di alcune trasmissioni nel proporre queste questioni (una a caso: PortaAPorta) né il coinvolgimento di chi le segue, né tantomeno, la compassione cui hai accennato.

http://webdeveloper.earthweb.com/rep...thcounter.html

Ogni minuto al mondo muoiono circa un centinaio di persone a me sconosciute per le cause più svariate. Non ho lacrime da versare per tutti loro così come non ne ho per i primi 4 ubriachi che si schiantano con la macchina alle 5 di notte. Pace all'anima loro. Questo è il massimo dell'empatia che posso dedicare.

Il discorso, ovviamente, cambia solo se la morte coinvolge una persona a me cara o comunque conosciuta o che stimavo.

Non penso di essere egoista o insensibile. Secondo me, in fondo, la vedono tutti così. Chi afferma di dispiacersi per quei 4 morti, ignorando tutti gli altri, è ipocrita senza rendersene conto.

Matte 22-07-2011 21:35

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Non ci trovo nulla di strano nel tuo atteggiamento, lo reputo addirittura "sano".
Quando al telegiornale sento certe notizie cambio canale e non perchè mi turberebbero ma per la semplice ragione che le considero non-notizie. Ho proprio smesso di seguire certi tg (emigrando verso altri, vedi la7, per dirne uno) per questo motivo. Sentire cinque servizi in una stessa edizione tutti relativi allo stesso caso, uno per dire che xxx è stat* uccis*, l'altro per raccontare quanto fosse pien* di sogni, l'altro per intervistare gli abitanti del paese di turno ("non c'è più da fidarsi di nessuno", "ci vorrebbe la pena di morte!", ecc, queste in genere le risposte che si spera di raccogliere), un quarto per andare dai genitori e porre la mitica domanda "allora, come si sente?", infine un'intervista al criminologo di turno che spiega come, dove, quante volte xxx sia stat* colpit*, lo psicologo che butta lì dei possibili moventi... Bleah... Ah, dimenticavo: stupendo poi quando il giornalista con aria finto-shockata si indigna del fatto che attorno ai luoghi dell'omicidio prenda vita una sorta di turismo dell'orrore... Maddai, dopo che viene montato un circo mediatico di quel genere che cosa ci si aspetta, considerando certi individui che circolano in giro?
Oltretutto qual è l'identikit della "perfetta" vittima? Giovane, bell*, ecc... Proprio per poter impietosire di più, ideale perchè una certa morbosità prenda piede.
Purtoppo omicidi ci saranno sempre, incidenti stradali anche, è inevitabile. Mica mi fa piacere eh! Ma non riesco a commuovermi per tutto ciò. Quante persone sul nostro pianeta versano in uno stato di disperazione perenne, di povertà assoluta, di sofferenza senza fine? Quanti ancora oggi non hanno accesso all'acqua potabile? Ma lo leggete quel che sta succedendo nel Corno d'Africa? Ed è solo uno dei milioni di esempi che potevano venir fatti...

Redrum_ 23-07-2011 07:17

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 567880)
la loro morte non mi causa alcun coinvolgimento emotivo. Non so, forse li vedo così lontani da me che la dipartita della quasi totalità delle vittime di incidenti e fatti di cronaca non mi colpisce...

stessa cosa vale per me

Winston_Smith 23-07-2011 09:03

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 567974)
Tu hai descritto le persone che vengono comunemente definite... solari...
scusa l'OT, ma questa parola: solare... non la sopporto. Io infatti per reazione mi definisco LUNARE...:D (fine oT)

The lunatic is on the grass (cit.) :cool:

viene.y.va 23-07-2011 09:31

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da ragazzosingle (Messaggio 567888)
questo perchè tu hai una vita di merda,

senza peli sella lingua

gielle1958 23-07-2011 09:48

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Matte (Messaggio 568086)
Non ci trovo nulla di strano nel tuo atteggiamento, lo reputo addirittura "sano".
Quando al telegiornale sento certe notizie cambio canale e non perchè mi turberebbero ma per la semplice ragione che le considero non-notizie. Ho proprio smesso di seguire certi tg (emigrando verso altri, vedi la7, per dirne uno) per questo motivo. Sentire cinque servizi in una stessa edizione tutti relativi allo stesso caso, uno per dire che xxx è stat* uccis*, l'altro per raccontare quanto fosse pien* di sogni, l'altro per intervistare gli abitanti del paese di turno ("non c'è più da fidarsi di nessuno", "ci vorrebbe la pena di morte!", ecc, queste in genere le risposte che si spera di raccogliere), un quarto per andare dai genitori e porre la mitica domanda "allora, come si sente?", infine un'intervista al criminologo di turno che spiega come, dove, quante volte xxx sia stat* colpit*, lo psicologo che butta lì dei possibili moventi... Bleah... Ah, dimenticavo: stupendo poi quando il giornalista con aria finto-shockata si indigna del fatto che attorno ai luoghi dell'omicidio prenda vita una sorta di turismo dell'orrore... Maddai, dopo che viene montato un circo mediatico di quel genere che cosa ci si aspetta, considerando certi individui che circolano in giro?
Oltretutto qual è l'identikit della "perfetta" vittima? Giovane, bell*, ecc... Proprio per poter impietosire di più, ideale perchè una certa morbosità prenda piede.
Purtoppo omicidi ci saranno sempre, incidenti stradali anche, è inevitabile. Mica mi fa piacere eh! Ma non riesco a commuovermi per tutto ciò. Quante persone sul nostro pianeta versano in uno stato di disperazione perenne, di povertà assoluta, di sofferenza senza fine? Quanti ancora oggi non hanno accesso all'acqua potabile? Ma lo leggete quel che sta succedendo nel Corno d'Africa? Ed è solo uno dei milioni di esempi che potevano venir fatti...

Io credo che sia da ricercare,la causa della indifferenza verso la morte altrui, nel rapporto che abbiamo con la morte. A me personalmente la morte non fa paura,ogni tanto ci penso e sono assolutamente sereno.
Comunque mi sento di quotare quanto detto da Matte qui sopra.
Voglio solo aggiungere una cosa: quando accade una disgrazia nei paesi dove la gente,in genere bambini,muore si manda un bell'sms(costa poco) e poi tutti a divertirsi. Non senza aver versato quel po di commozione ipocrita e di circostanza. Certi problemi non si risolvono non perchè sia impossibile affrontarli ma perchè non esiste una volontà precisa di farlo.

matrix_y 23-07-2011 10:08

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 567880)
i qui conosciuti come "estroversoni", con tutto il cordoglio dei loro amici con lenzuoli con dediche e similari, i vicini di casa che dicono che brave persone che erano...orbene, io passerò per cinico, per stronzo (chi mi conosce sa che non sono così..almeno spero), ma la loro morte non mi causa alcun coinvolgimento emotivo.

Non sei cinico, ma saggio. Queste morti potrebbero essere una conseguenza di una variante della selezione naturale indotta dal principio evolutivo. Un estroversone/disinvoltone/solarone che passa le notti ad ubriacarsi fino alle 4 del mattino, porta contribullo NULLO alla società, quindi ci pensa la natura ad eliminarlo.

È una legge naturale. Ed è giusto che sia così. Prova solo ad immaginare una società composta al 100% da simili individui...

dottorzivago 23-07-2011 10:20

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
NEanche io la cronaca nera non la seguo minimamente.....è un argomento fatto esclusivamente per fare audience!

Quote:

Oltretutto qual è l'identikit della "perfetta" vittima? Giovane, bell*, ecc... Proprio per poter impietosire di più, ideale perchè una certa morbosità prenda piede.
Nella mia città anni fà morì una giovane, sono passato sul posto dell'incidente per caso e c'era uno striscione con una sua enorme foto e molte candeline perchè a distanza di anni organizzano una marcia in suo ricordo. Lei bionda, occhi azzurri......bellissima.
Non la conoscevo e la cosa che mi è venuta in mente è stata.......avrò la mente malata ma la cosa che mi è venuta in mente è stata.....ma se fosse stata una ragazza con FS, goffa, brutta.....come sarebbe andata la considerazione su questa tragedia?

gielle1958 23-07-2011 10:28

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 568346)
Nella mia città anni fà morì una giovane, sono passato sul posto dell'incidente per caso e c'era uno striscione con una sua enorme foto e molte candeline perchè a distanza di anni organizzano una marcia in suo ricordo. Lei bionda, occhi azzurri......bellissima.
Non la conoscevo e la cosa che mi è venuta in mente è stata.......avrò la mente malata ma la cosa che mi è venuta in mente è stata.....ma se fosse stata una ragazza con FS, goffa, brutta.....come sarebbe andata la considerazione su questa tragedia?

Credo che in questa ingiusta società imebvuta di violenza e discriminazione di vari tipi l'unica cosa che livelli sia la morte. Proprio perchè non è il fatto estetico che conta ma il dramma in sè.

barclay 23-07-2011 11:38

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Remedios (Messaggio 567890)
forse sei poco empatico in generale

L'empatia verso il proprio aguzzino si chiama “Sindrome di Stoccolma” :cool:

Casper 23-07-2011 11:43

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da matrix_y (Messaggio 568324)
Non sei cinico, ma saggio. Queste morti potrebbero essere una conseguenza di una variante della selezione naturale indotta dal principio evolutivo. Un estroversone/disinvoltone/solarone che passa le notti ad ubriacarsi fino alle 4 del mattino, porta contribullo NULLO alla società, quindi ci pensa la natura ad eliminarlo.

È una legge naturale. Ed è giusto che sia così. Prova solo ad immaginare una società composta al 100% da simili individui...

Se fossi in te allora io inizierei a preoccuparmi...

matrix_y 23-07-2011 12:49

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Casper (Messaggio 568418)
Se fossi in te allora io inizierei a preoccuparmi...

Fortunatamente (ma non so fino a che punto) non sono il solo a dovermi preoccupare, poichè anche gli estroversoni/normaloni verranno coinvolti in ciò che accadrà.

Lo storico Arnold Toynbee (http://it.wikipedia.org/wiki/Arnold_Toynbee) aveva già previsto tutto questo.

La nostra civiltà/società è giunta al capolinea...

Casper 23-07-2011 13:11

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da matrix_y (Messaggio 568455)
Fortunatamente (ma non so fino a che punto) non sono il solo a dovermi preoccupare, poichè anche gli estroversoni/normaloni verranno coinvolti in ciò che accadrà.

Lo storico Arnold Toynbee (http://it.wikipedia.org/wiki/Arnold_Toynbee) aveva già previsto tutto questo.

La nostra civiltà/società è giunta al capolinea...

Ti piaceva Kenschiro da piccolo? :D Scherzo dai, rispetto la tua visione pessimista

Martello 24-07-2011 00:22

Re: La morte degli altri e l'empatìa
 
Quote:

Originariamente inviata da Gufetto (Messaggio 567880)
Sicuramente verrete a conoscenza, tramite i media, degli innumerevoli fatti di cronaca che coinvolgono giovani under 30: vittime stradali, omicidi, disgrazie varie...talvolta capita di vedere le loro foto su giornali e tv, e vediamo loro in tipiche foto da gggiovani moderni: drink in mano, disco, foto in compagnia di gente tutta felice e sorridente, autoscatti vari, tutta roba da facebook insomma, con le loro storie dei sogni e dei progetti...insomma, i qui conosciuti come "estroversoni", con tutto il cordoglio dei loro amici con lenzuoli con dediche e similari, i vicini di casa che dicono che brave persone che erano...orbene, io passerò per cinico, per stronzo (chi mi conosce sa che non sono così..almeno spero), ma la loro morte non mi causa alcun coinvolgimento emotivo. Non so, forse li vedo così lontani da me che la dipartita della quasi totalità delle vittime di incidenti e fatti di cronaca non mi colpisce...forse è assuefazione da questo genere di notizie, forse è la depressione, apatìa o so un cazzo cosa...forse loro sono quello che vorrei essere e non sono, o rappresentano unimmagine sociale che odio e mi causa indifferenza...
Io mi commuovo se viene toccato qualcosa in comune a me, vicino a me o che mi riguarda...cosa ho in comune con gente che si schianta alle 4:00 di notte mentre torna dalla discoteca con la macchina presa da papà? Mah...:sad:

Manco a me tocca, chi li conosce , e poi i tabloid gonfiano le disgrazie altrui per vendere, i tg per fare ascolto , l'industria del dolore è schifosa e andrebbe ridimensionata.


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