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Cervello in modalità difensiva
Ragazzi ho postato il thread in questo spazio perché credo abbia a che fare col disturbo evitante di personalità.
Premetto che sono una persona estremamente razionale con sporadici scoppi di irrazionalità dettati dalla repressione. Detto questo, ho il vizio di affezionarmi alle persone distanti...io non ci facevo caso (come sempre) anzi mi chiedevo perché erano tutti lontani ma un giorno mi arriva la risposta da un altro utente. La catena di pensieri è la seguente: se la persona è lontana, non corro il pericolo di dover partecipare ad eventi sociali con essa, dunque posso anche spingermi un po' oltre e sentirmi libero di dire e scrivere ciò che più penso -> riesco a mantenere la conversazione più a lungo. L'impossibilità o la bassa possibilità di concretizzare il rapporto favoriscono la mia apertura e, anzi, credo di esagerare con quest'apertura. Esagerare perché mi affeziono, inizio a voler bene a sconosciuti, poi ovviamente uno si rende conto che non è così. E' capitato anche a voi? Come avete risolto? C'è da dire che io sono anche affettuoso a modo mio, solo che nn avendo mai espresso tali sentimenti, non so né come si fa né quanto...insomma è come chiedere ad un filosofo la struttura quaternaria delle proteine, non sa manco da dove iniziare. |
Re: Cervello in modalità difensiva
diciamo che pure io evito i vicini, però non è che sono affettuoso come te dici di essere.
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Per lontane intendo lontane fisicamente...tipo roma torino salerno. Già Napoli è una via di mezzo e mi porta ad essere più cauto. L'altro utente è uno con cui parlo e che portò alla mia attenzione questa cosa ^^ PS: per la struttura quaternaria grazie ma passo...sto aspettando che Viridian faccia l'esame apposito così mi sorbirò ore di spiegazioni nn richieste (Viri scheeeeeeeeeeeeeerzo). |
Re: Cervello in modalità difensiva
Scusate l'ignoranza, ma chi è evitante, non dovrebbe evitare tutti i tipi di relazioni e situazioni? Anche a me è capitato di affezzionarmi a persone lontane conosciute in rete, ma forse perchè prima facevo fatica a frequentare persone in vita reale.
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Sì ma è normale che ci siano persone che abitano lontano con cui instaurare amicizia. Nel mio caso credo che sia una situazione patologica. Io quelli vicini nn li considero proprio tranne rari esempi ma rimango molto sulle mie e sto parlando sempre del virtuale. |
Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
l'unico vero evitante sono io.provo vergogna a farmi vedere dalla gente.
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Nel tuo caso... Se proprio non riesci a parlare coi tuoi vicini (dovresti provarci).. almeno non pensare di esagerare con gli altri.. parla, apriti, una volta che puoi farlo... tanto poi vedrai che lo faranno anche loro.. Ps. Io invece sono proprio evitante.. |
Re: Cervello in modalità difensiva
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Sei sicuro che non ci provi solo perchè sei abituato all'idea di non riuscirci, più che perchè non vuoi? Sicchè il lavoro dev'essere dell'altro perchè tu non sei in grado di compierlo. E dai che ti dai visto che non tutti hanno la testa di starti dietro alla fine ti convinci che in fin dei conti.. chissenefrega.. Per me è così, il più delle volte.. A me pari proprio evitante ti dirò.. u.u |
Re: Cervello in modalità difensiva
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Scusaaaaa ma mi sono espresso male!!! Intendevo il MIO comportamento descritto nel primo posto nn il fatto di trovare persone con cui condividere qualcosa :blushing: L'idea di non riuscirsci è presente ma è molto debole...perché sento di essere diverso a prescindere..per non parlare dell'indifferenza che provo spesso e volentieri verso gli altri =\ |
Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
In parte condivido le parole di zucchina. La spontaneità nei rapporti con le persone non fobiche viene spesso meno anzi diciamo sempre. Mi terrorizza il fatto che la gente sappia chi conosco.
Il mio atteggiamento è diverso...i sintomi sono quelli dell'affezionamento..tipo mi preoccupo se qualcuno sta male, vorrei farlo sorridere e far stare bene; ma temo che si tratti di curiosità e capriccio e questo diventa anche un motivo per cui non contatto le persone. Ho anche paura che affezionandomi divento azzeccoso, troppo oppressivo, l'alternativa però sarebbe l'indifferenza. Non ho mezze stagioni in alcuni ambiti. |
Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Re: Cervello in modalità difensiva
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Non ho mai "risolto" :piangere: è già la terza volta che mi capita in pochi anni e non so cosa diavolo fare |
Re: Cervello in modalità difensiva
Anche a me è capitato.
Però non so se si tratti di una dinamica come quella illustrata da Clang hetto. Cioè: mi è capitato varie volte di affezionarmi a persone distanti ed anche di avere relazioni a distanza. Fondamentalmente perchè ho conosciuto molte persone nel virtuale più che nel reale. Però non ho mai fatto ragionamenti riguardo al fatto che se era troppo vicino mi incuteva timori, ecc. Diciamo che anche nel virtuale, prima di accettare che una cosa possa concretizzarsi, preferisco conoscere un po' chi c'è dall'altra parte, visto che sono diffidente; però penso che questo sia normale e dettato da logico buonsenso. Tuttavia per me l'approccio virtuale è molto più semplice e riesco anche ad aprirmi di più, lasciarmi andare e di conseguenza affezionarmi. |
Re: Cervello in modalità difensiva
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