Il mio mondo delle emozioni
 

Volevo parlare di una mia cosa personale,delle mie emozioni che vivo interiormente e che non riesco ad esprimere pienamente neppure con le persone a cui voglio bene,eppure io anche se non sembra sono molto sensibile anche alle gioie e dolori altrui avendo sofferto molto nella mia vita soffro quando gli altri soffrono e gioisco quando gli altri gioiscono,ma non riesco ad esprimerlo completamente ne con le parole ne con i gesti e tante volte neppure con la mimica facciale,quando ad esempio sento una brutta notizia anche se interiormentìe mi sconvolge il mio volto resta impassibile non riesco a piangere anche se lo vorrei,e così ad alcuni sembro cinica,ma in realtà non è così,sono così perchè fin da bambina mio padre mi ha abituato a reprimere le mie emozioni a non manifestarle perchè altrimenti mi avrebbero giudicata debole,e così sono cresciuta,quando mi sento sopraffatta dai problemi tendo a sclerare anzichè piangere,e quando una persona a cui voglio bene mi parla dei suoi problemi so ascoltarla capirla,e forse questa ha l'impressione che io non provo emozioni,ma non è così,c'è qualche ragazza del forum che ha il mio stesso problema?
In poche parole non mi so esprimere,ci riesco ma molto poco e tante volte mi sento in colpa per questo!

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

bè, la discussione finisce nel " gli altri credono che io... " E' veramente opprimente tutto ciò..

TI CAPISCO SMERA

:baccio:

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Anche il mio (piccolo) mondo di emozioni esiste, ma quel poco che c'è è totalmente nascosto.

Un'immagine può riassumere bene come lo vedono gli altri dall'esterno:

http://www.trekway.com/united-arab-e...ival-guide.jpg

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

io sono un uomo, ma quello che hai scritto potrei averlo scritto io. Tendo anch'io a sclerare, ma per le cose che mi stanno più a cuore prima sclero poi piango, o viceversa.

Parlo delle manifestazioni esterne delle mie emozioni:

Di fronte a eventi nefasti o di grande gioia anch'io rimango impassibile. Nel primo caso rimango come indifferente, non piango, preferisco parlare d'altro, evitare l'argomento; anche se capitasse l'argomento non sarei disperato, ma indifferente. Nel caso di eventi gioiosi, rimarrei indifferente, non esulterei, non gioirei.

Anche lo psi me l'ha detto, che io non manifesto le emozioni, ma "dentro" le provo.

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Non dirlo a me, da fuori sembro un robot, piangere praticamente è un'esperienza che ho provato pochissime volte, poi essendo un uomo la cosa è maggiormente accettata, ma insomma ci sono occasioni in cui uno vorrebbe esprimere qualcosa ma non ci riesce....fossi veramente un freddo vabbè...ma il fatto è che sono ultrasensibile (come quasi tutti qui) quindi ciò che provodentro è l'opposto di ciò che si vede da fuori...

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Magari tuo papa non lo ha fatto con l'intenzione di farti sentire male , ma lha fatto come dici con "buoni propositi" (anke se personalmente non credo sia giusta come cosa , non è non piangendo che ci si rafforza o che non si è deboli , piangere come ridere è una cosa naturale, una manisfestazione di qualcosa che si ha dentro o una reazione e come tale dovrebbe non essere soppressa , ma lasciata fare il suo corso . nn è facile cambiare se si è stati educati in una certa direzione pero dalla tue parole si capisce che sei una persona sensibile, infatti come dici te il problema è esprimere quello che si ha dentro , anchio faccio molta fatica quando sono con qualcuno ma magari da solo ci riesco meglio anche se facendo cosi nessuno capira mai le mie emozioni e sensazioni interiori pero credo che quando tu provi qualcosa dentro di te lascialo manifestarsi all esterno non reprimerlo nn è facile ma forse puo aiutare 1pochino

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

a me al contrario mi hanno sempre detto di esternare le emozioni, ma ho sempre tenuto tutto dentro, e ora quando parlo con qualche amico mi dicono che sono freddo e che non ho entusiasmo, infatti mi entusiasmo poco, ma anche io purtroppo ho sentimenti che non riesco ad esprimere e che non voglio, e questo mi rende avverso nei confronti degli altri

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Io.. L'unica persona a cui riesco a dimostrare (forse) un pò di affetto è mio fratello.. Piangere è difficilissimo, anche quando lo vorrei come dici tu e poi farlo davanti a qualcuno non esiste.
Qualche volta mi hanno chiamata "cuore di pietra" :O bruttissimo.. Non credendo che chi non riesce a dimostrare emozioni soffre peggio di quelli che riescono a farlo. Il problema è che è stato impossibile farglielo capire.

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

faccio molta fatica ad esternare i sentimenti
proprio di fronte a casi esclatanti ce la faccio
mi tengo tutto dentro cavolo...
spesso gli altri pensano che sia menefreghista e insensibile, quando dentro di me provo tutte le emozioni del mondo :sad:

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

spero che fare un corso di recitazione possa servirmi ad esprimere e trasmettere le emozioni.

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

serve serve
l'ho fatto alle medie e mi era piaciuto tanto
però poi dopo tutto è tornato come prima per giove !

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Ma è obbligatorio esternare e rendere visibili agli altri le proprie emozioni? Io da bravo introverso do più importanza alla mia interiorità. Ok che questo può non essere considerato normale da molti e forse sarà una cosa che imparerò a fare col tempo.

Re: Il mio mondo delle emozioni
 

Ho esattamente il tuo problema,i miei genitori ma direi il contesto sociale disastrato dove ho vissuto mi hanno abituato a reprimere le emozioni, a maggior ragione perchè un maschio non piange, un maschio non deve chiedere mai, un maschio deve dimostrarsi forte, un maschio deve sapersela cavare da solo, e via andando di stereotipi. In questa girandola di cazzate che ti mettono nella testa i tuoi sentimenti del momento , della situazione che di volta in volta vivi, passano nell'inconscio, perchè stai continuamente a controllarti se corrispondi a quello sterotipo che ti hanno messo nella testa e che è diventata una voce costante della tua coscienza che noi usiamo chiamare consuetudine o abitudine, e in tutto questo controllarti e importi determinati comportamenti non vivi, perchè non esprimi verso le persone intorno i sentimenti positivi e \ o negativi verso di loro, cosicchè l'incomprensione verso di te o addirittura l'ostilità da parte di queste persone spesso regnano sovrane.