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p4oloz 14-05-2011 07:49

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
L'Escitalopram e` il più selettivo tra gli SSRI. (quello con meno effetti collaterali) Sarebbe stata una scelta appropriata comunque. Anche se farmacologicamente preferisco (preferenza del tutto personale!) la venlafaxina, dico farmacologicamente perche` sotto il punto di vista della "dipendenza" e` l'SNRI piu` fastidioso da eliminare.

SNRI, appunto, nella corteccia prefrontale (PFc) i trasportatori DAT e NET, si distinguono ben poco, ovvero l'effetto dopaminergico in questa sede ( che svolge attivita` importanti, si legga: funzioni esecutive, capacita` di pianificare, regolazione delle emozioni ecc.) si equivale a quello di un aumento di noradrenalina.

Ecco perche` diffido un po da quegli utenti che dove non leggono dopamina, diffidano dal farmaco. Bisogna sapere, dove venga rilasciata. Ovviamente una cascata dopaminergica, genera euforia ovvio, ma il valore terapeutico, quale sarebbe ?! Nessuno.

Riguardo il 5-HT2C, e` il recettore anti-aggressivo per eccellezza. "Slatentizza" il rilascio di dopamina nella PFC, se antagonizzato. Si presume che anche il Prozac, oltre alla famosa attivita di SSRI, (ed NRI, debole) sia anche un debole antagonista a questo recettore, ecco perche` e` uno di quegli SSRI considerati attivanti e con effetti sull'umore, solitamente immediati.

L'agonismo invece sul suddetto, genera aggressivita`, nervosismo, ansia. Gli effetti collaterali delle prime settimane con SSRI, sono dovuti proprio a questo famoso recettore che con le famose 2-4 settimane che vi consigliano di attendere, viene downregolato a favore di recettori piu` beningni come il 5-HT1A (si veda buspirone). Tutto questo rende l'idea, anche se decisamente in sintesi.

Just my 2 cent.

p4oloz 14-05-2011 07:55

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 527459)
Si!
Per varie ragioni ,e` la prima cosa che mi sia venuta in mente...
Gia` mi aveva colpito lascelta successiva alla paroxetina...
Venlafaxina...
voleva dapprima aggiungere Escitalopram...
Avevo assunto un principio attivo analogo ma non identico chemi aveva dato non pochi disagi anni fa...
Poi il discorso(il suo) e` andato sulla Mirtazapina,che gia` avevo assunto senza nessun vantaggio...
E per ultima sull`agomelatina...
Che anche secondoquel pocodicui ioconosca ,ha davvero(sulla carta) un senso logico : si.
Capisco anche il tuo discorso precedente...
Quellodell`altro thead sulla dopamina...
Infatti hai forse fatto riferimento a quello nella mini riga che hai digitato adesso...
Interessante ildoppio effetto sia sulsonno sia sulla "veglia":)
Vedremo ,vedro`,spero serva oltre che sulla carta anche per Kappa e non due di picche!

Dalla tua terapia, il problema sembrerebbe ansia/anedonia/disforia. La strada e` quella giusta (ribadisco, parere puramente personale) molti hanno avuto successo con l'amisulpride a basse dossi, potresti tenerla in considerazione come trattamento ultimo, ovviamente concordato col medico.

kappa2010 14-05-2011 10:11

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
@P4oloZ
Grazie per le tue risposte:)
Cosa intendi per disforia?
Magari e` una cosa utile a tantissimi del forum...
Cerco di spiegar in breve:
Il mio psichiatra nelle prime settimane ripeteva che lamia fosse solo ansia.
Da subito gli ho fatto presente che l`ansia in me era normale.
Io percepisco disagio nel camminare ,guardare persone che incontro per strada,entrare in locali,passare in prossimita` di persone sedute,star in fila,alla fermata di un pulman...robetta leggera insomma!;)
Ora ha compreso diversamente,e credo si sia allineato a cio` che dal principio gli spiegai .
Visto che tutt` al piu` la visita dura due o tre minuti d`orologio,non son nemmeno sicuro che abbia fatto una diagnosi .
Come si deduce una diagnosi corretta di fobia sociale ,ad esempio,utilizzando tests ,o sottoponendo la persona a visita approfondita per capire realmente cos`abbia?
Cioe`: esistono parametri oggettivi per verificare l`entita` dei disturbi,e non solo 4 parole di breve dialogo e una diagnosi veloce?
Si,sapevo anche io del escitalopram.
Non e` la stessa molecola ma,anni fa assunsi citalopram.
Ricordi pessimi.
Nausea costante molto intensa: resistetti per alcune settimane,poi me lo cambio lo specialista.
Non so se correlati al farmaco: epistassi,aumento appetito,aumento sudorazione.
nessun vantaggio .
Per quanto riguarda l`amisulpiride.
Non mi entusiasma come farmaco possibile.
E` un neurolettico?
O dipende dal dosaggio forse?
Son contrario all`uso di neurolettici.
A meno che super indispensabili per malattie schizofreniche,psicotiche...ad alto tasso di aggressivita` sociale.
In multiterapia assunsi lo zyprexa se non ricordo male...
ma...oltre a non far nulladi positivo,anche ad aumento di dosaggio...
aveva un effetto collaterale che mi arrecava gonfiore del viso (evidente molto)
e della parte superiore del corpo.
bocca secca.Sudorazione abbondante.
Le infermiere del cim,mi dissero informalmente di farmelo togliere.
Difficolta nel pronunciare parole ,cosa che nonmi era ,mai accaduta prima,e che ha continuato per anni dopo la dismissione del farmaco.
ebbi simili effetti anche col sodio valproato.
Da che dipende ?
anche adesso con la venlafaxina,ho qualche difficolta` a a "cercare" ed esternare una o piu` parole nel discorso verbale...
cio` avviene anche neldiscorso scritto.
In entrambe le situazioni,prima della terapia ,ero rapidissimo e senza alcun problema di sorta.
Che ne pensi in proposito mago di OZ?:)

p4oloz 14-05-2011 10:47

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Ormai la diagnosi lascia il tempo che trova e purtroppo anche quando viene formulata, viene raramente comunicata, onde evitare che il paziente inizi a zig-zagare su internet compromettendo il lavoro terapeutico.

L'amisulpride a bassi dosi (~50mg), rilascia DA. (blocco autorecettori)

Lo zyprexa hai fatto benissimo a cestinarlo. (diabete di tipo II, ecc. )

Il citalopram, comprende entrambi gli enantiomeri, R/S. L'es-citalopram, solo quello S, responsabile dell'attivita` del farmaco. L'enantiomero R crea addiriturra effetti controproducenti. (Meglio scartarlo.)

Per la difficolta` nell'articolare le parole, potresti informarti presso il medico riguardo il Piracetam. (effetti comprovati nella dislessia, lieve, ma potrebbe causare ansia.)

kappa2010 14-05-2011 10:50

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
:)
Grazie.
Un farmaco crea e l`altro che la toglie?
la difficolta` nel pronunciar termini .

Sai di nuove validazioni o ricerche di farmaci specifici per fobia sociale?

kappa2010 14-05-2011 10:58

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
la diagnosi e` importante ,non per me,ma per lui.
Cioe`: far una diagnosi mirata alla effettiva condizione del paziente,dara` modo allo specialista di capire non solo quale farmaco prescrivere,in quali modalita` e associazioni possibili.
Ed eventualmente far collaborare uno/a psicoterapeuta su aspetti precisi da valutare.
io non chiedo nemmeno un certo tipodi farmaco...
ne son andatomai oltre il rispondere alle sue domande...
Capire e` utile.
la cosa divertente e` che lui e` dipochissime parole...e io non le discuto,dico giustol`essenziale,in pochi minuti di visita poi e` impossibile...tra lo scrivere le ricette poi il tempo e` gia` trascorso...

p4oloz 14-05-2011 13:30

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Certo, non e` una farmacia, i farmaci non vanno chiesti assolutamente. Magari, se ti piace essere informato, puoi stampare ricerche valide (pubmed et similia) e chiedere di tenerle in considerazione.

La diagnosi e` una guida, ma non pensarci troppo, alla fine l'obiettivo e` trovare una terapia valida e questo presuppone tentativi. Stesso discorso per "le modalita`" ognuno risponde diversamente al farmaco (corredi genetico/enzimatico, fattori ambientali), devi trovare la proporzioni piu` adatte a te.

La psicoterapia e` molto importante, concordo. La fobia sociale e` una questione di Esposizione. I farmaci aiutano ad esporsi, ed esponendoti acquisici sicurezza. Cure miracolose, che io sappia, non c'e` ne sono.

kappa2010 15-05-2011 07:30

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Ciao Mago;)
Non son tanto d`accordo su alcune cose che hai precisato:
Infatti,chiedero`,se possibile di farmi una diagnosi effettiva.
Magari con tests o strumenti similari.
Anche perche` trovo carente ,prescrivere una terapia sulla base di intuizioni,forse vere ,forse no.
Per i farmaci son d`accordo con te: si va per tentativi.
Se ci si limitasse a quello,andando per tentativi,le diagnosi ,servirebbero a poco tutto sommato.
Cioe`:espongo sintomi ,in base a quello vien data una serie di faramci ,a prescindere da una diagnosi effettiva.
Ma una terapia psiologica dev`esser mirata a quella diagnosi precisa.
Curare un disturbo,equivarra` ad applicare un certotipo di terapia,e far un certo tipo di azioni.
Che sarebbero non quelle,ma altre in caso di disturbo differente.
Un Doc e fobia losicurera` diversamente che una fobia senza che lesia stato riconosciuto un doc meno evidente ad esempio,immagino ci siano anche quelli.
O un DEP andra` trattato forse diveramente dalla F.S.?
Su un forum.ho letto diun ragazzo che vien curato per un doc...
Lui invece,descrive termini agorafobia,panico,doc,fobia...alla fine che cura gli stanno praticando?
anche quella farmacologica sara` per tentativi sui sintomi,ma ad esempio undoc sara` soggetto a faramaci particolarioinassociaione tra loro.
Mentre magari per il panico andrebbero presi altri farmaci piu` miratiarisplvere solo quello e poi ragionare su come si senta la personaprima di far altro...
Ora ,puo` darsi ,lui non abbia potuto utilizzare quel farmaco a queldosaggio poiche` lo psichiatra si orienta su altre associazioni.
Hai scritto: "la diagnosi e`una guida"
Il titolo del thread e`""attenzione alla guida"!!!:)
Si,concordo: cure miracolose coi farmaci non ne esistono,ma ad esempio,si puo` far l`opposto,escludere quella componente che crea svantaggi.
Nel mio caso ogni farmaco che agisca sulla serotonina.
hai citato l`escitalopram.
Ho provato il citalopram.
Tu scrivi che agisca in maniera differente.
Ok ,ma sempre su quelneurotrasmettitore agisce,seppur in modalita` differenti o in comportamenti velati differenti.
Ma,se ,alla base della cura,quel neurotrasmettitore sia un elemento su cui non agire per nulla ?
ogni ssri che ho provato ha peggioratola situazione.
Mentre l`snri ha da subito non dato sensazioni spiacevoli.
quasi mifossi disintossicato dallaparox solotogliendola subito.
Az--->Oz :)

p4oloz 15-05-2011 08:06

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Il ragionamento fila.

Purtroppo, ci sono delle linee guida da rispettare. Trattamenti cosidetti, di prim'ordine. Per l'ansia/OCD/sarcazzo: SSRI, fino ad arrivare ai TCAs o ai MAOIs. Ecco perchè la diagnosi è solo un punto di partenza, poi si procede con la scala di tentativi (mirati) atti a ricevere la miglior risposta terapeutica col minimo "danno" tutto sopportato da terapia, meglio se cognitivo comportamentale.

Eliminati ansia e depressione, poi è tutto nelle mani del paziente e della/o terapeuta.

kappa2010 15-05-2011 09:40

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
"Eliminati ansia e depressione"
L`ansia ,forse ,e` menodifficilepuo` darsi.
La depressione o le depressioni,la vedrei durA purtroppo.
Interessante che un farmaco che sia noradrenergico ,o agisca da noradrenergico,dia seppur qualche risicato vantaggio.
intuisco anche l`utilita` del discorso sulla dopamina.
Le difficolta` di azione potrebbero essere nella non capacita`di regolazione agli stimoli dell`amigdala?Chissa` un farmaco che agisca sul funzionamento diretto piuttosto che su quello indiretto.
Ma,il disagio ,e` ansia e depressione?
Penso non sia nemmeno fobia.
La fobia la immagino come conseguenza del disagio,e ansia e depressione come effetti collaterali.
Lasciando stare le risposte tipiche ,che il disagio derivi da esperienze difficili.
Che poi diventano la componente successiva sulla quale si esprimera` la fobia.
Lo so,sembra un ragionamento poco possibile,ma se tutte queste :ansia eccessiva,depressione,fobia,condotte di evitamento,fossero laconseguenza di un altro disturbo funzionale ,qualeipotesi diversa da quelle validate esistono?
Forse nessuna?
Sulla TCC :si gli unici studi metanalitici sensati son su quella.
ma applicando un ragionamento conseguente: chi ci dice che sia obiettivamente la piu` indicata rispetto a tutte le altre terapie?
Su questa si son fatti studi e riportati dati analizzabili poiche `facilmente standardizzabile.
In pratica,si e`convinti che sia migliore ,perche` e` l`unica che possa esser validata con metanalisi.Ma e` l`unica che vien illuminata pero`.Mi vien da pensare che anche altre abbiano pari suuperiore efficacia,ma sia difficile dimostrarlo dati alla mano ,anche perche` gli interessi e gli sforzi si son orientati in massa a studiare la TCC.

p4oloz 15-05-2011 10:15

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Decisamente si. La mancanza di empatia e la capacita` di interpretare il linguaggio non verbale fanno parte di disturbi organici dalla quale raramente si puo venir fuori, che portano in età adulta ad un atteggiamento evitante (schizoide), depressioni idee delusionali, e nei casi peggiori vera e propria paranoia. Appunto, eliminata la parta depressiva/ansiosa/disforica, si puo solo far terapia.

Sono argomenti che comunque devi approfondire col tuo medico. Io mi fermo qui. :)

kappa2010 15-05-2011 11:31

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Beh!In effetti,un po schizoide lo e`!:)

Ciao OZ;)

kappa2010 16-05-2011 20:49

Re: Farmaci e attenzione alla guida
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 528364)
Decisamente si. La mancanza di empatia e la capacita` di interpretare il linguaggio non verbale fanno parte di disturbi organici dalla quale raramente si puo venir fuori, che portano in età adulta ad un atteggiamento evitante (schizoide), depressioni idee delusionali, e nei casi peggiori vera e propria paranoia. Appunto, eliminata la parta depressiva/ansiosa/disforica, si puo solo far terapia.

Sono argomenti che comunque devi approfondire col tuo medico. Io mi fermo qui. :)

Riflettevo,in me l`empatia e` elevata .
Il disagio in genere inibisce questa condizione che ho nei miei comportamenti normali.
Notavo che quando sisia a disagio ,in effetti non si riesca a capire o interpretare bene il linguaggio non verbale dell` altro,e si possano recepire messaggi sbagliati.
Che so ,esser a disagio mentre si cammina o entra in un posto affollato,fara` si che si possano dare significati sbagliati a dei sorrisi ad esempio.
Che ci sarebbero stati ugualmente,e che il significato sarebbe stato esclusivamente di simpatia verso di te,e non di critica al tuo disagio evidente.
Chi e`in crisi Fobica si innervosisce e interpreta in maniera difforme dal reale.
Un utopia parlare di questo in cinque minuti di visita prescrizione compresa.
Figurati poi con uno psichiatra che dice quattro parole in croce:)
Nemmeno io poi riesco in quel contesto ,sa dicosa artificiale,ben diverso sarebbe poterne discutere in un altro contesto ,e nondicorsa.
Dopo di me ,avanti il prossimo e cosi` via.
Per questo ne scrivo qui ,e non ne discutero` da altre parti


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