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Nina 29-04-2011 19:42

Dalla fobia sociale alla depressione cognitiva.....
 
Volevo sapere se a qualcuno è successo quello che sta succedendo a me , perchè la mente è pazzesca! Ho iniziato nell'adolescenza con stadi depressivi, per poi scoprire la fobia sociale; ma è stato solo l'inizio di una serie di disturbi più o meno invalidanti, per realizzare che ogni sintomo che emerge sembra peggio di quello di prima. Non contenta di inibirmi mentalmente, il mio cervello ha iniziato ad inviare messaggi debilitanti al corpo, facendomi soffrire di colite, poi tensioni muscolari al collo, poi acne....oggi posso dire che tutti i sintomi si sommano, e in più se n'è aggiunto un altro, il più debilitante, la depressione cognitiva, con perdita di memoria soprattutto a breve termine, perdita di concentrazione, attenzione.....per farmi sentire oltre che inabile socialmente, anche una demente.....ho solo paura a pensare che cosa succederà dopo, ma mi sembra che per ora ne ho abbastanza di motivi di cui preoccuparmi nel presente .
Tra una fase e l'altra naturalmente ho preso dei farmaci: benzodiazepine che però non risolvono il problema, e antidepressivi come il Sereupin. Oggi riprendo ad usare quest'ultimo dopo un anno in cui non prendevo niente , e mi rendo conto sempre di più che forse non ne uscirò mai più dal vortice dei farmaci.... e questi psichiatri che sembra che si arrampichino negli specchi......

AloneInTheDARK 29-04-2011 23:45

Re: Dalla fobia sociale alla depressione cognitiva.....
 
Quote:

Originariamente inviata da Nina (Messaggio 519678)
la depressione cognitiva, con perdita di memoria soprattutto a breve termine, perdita di concentrazione, attenzione

se non sbaglio sono attività dei lobi frontali e temporali, quelli che ad esempio vengono interessati dalla demenza frontotemporale, che forse c'entra solo per quanto riguarda la sesazione che da questa patologia...senso di atrofia dei lobi suddetti.
Questi lobi vengono stimolati dallo stile di vita, una vita piena e felice= ottima funzionalità.
Vera vita sociofobica = deficienza. Credo proprio che si atrofizzano, processo accelerato dallo stress.

In questa situazione vorrei veramente avere dei farmaci alternativi.

lizbon 30-04-2011 14:33

Re: Dalla fobia sociale alla depressione cognitiva.....
 
sì io ti capisco, a me è successo. Disturbi di concentrazione, attenzione, memoria, disturbi psicosomatici da cui non si sa come uscire. Gli psichiatri procedono per tentatvi e tu sei la loro cavia umana.

barclay 30-04-2011 14:47

Re: Dalla fobia sociale alla depressione cognitiva.....
 
La FS è una malattia, le malattie se non vengono curate diventano sempre più gravi e, visto che psichiatria e psicoterapia non sono scienze esatte…

Matilda 19-02-2013 03:34

Re: Dalla fobia sociale alla depressione cognitiva.....
 
A me sta succedendo una cosa simile. Penso di esser quasi guarita dalla fobia sociale ma non dalla depressione. Nel senso che negli ultimi anni va molto meglio grazie a farmaci su farmaci, anche se comunque non riesco ad affrontare delle cose (gruppi numerosi di persone nuove, parlare in pubblico) la situazione non è più del tutto invalidante come prima. Però la mia mente se la sta prendendo con altro: sono schiava del sonno che va e viene, la memoria funziona veramente veramente male, e la paralisi che un tempo provavo nei confronti delle situazioni sociali la provo oggi nei confronti delle situazioni "creative" e lavorative.

Un tempo creavo senza farmi troppe domande, adesso ho un blocco che è nato parallelamente alla "guarigione". E visto che in teoria dovrei occuparmi di "creare" per far sì che la mia vita funzioni, sono parecchio inguaiata. Una volta bazzicavo forum come questi in preda alla più completa disperazione e quasi penso che era meglio disperarsi piuttosto che essere bloccata in questo limbo, questa stasi da cui non riesco ad uscire nonostante tutti gli sforzi. Mi impongo di fare delle cose, ma al momento di farle mi confondo, vado nel panico e non concludo niente. Cazzo almeno quando mi disperavo avevo energie, tante energie che incanalavo nell'arte e nello studio. Ora posso sì permettermi di uscire con molta gente, ridere e scherzare ed è una liberazione, però a che prezzo!!! Sono un'ameba, un parassita, e io non voglio esserlo ma appena provo a fare qualcosa cado nella confusione. Non riesco a svegliarmi al mattino e non riesco a dormire la sera, a volte passo due giorni senza dormire.

Tutti hanno grandi aspettative nei miei confronti, chi mi sta accanto mi stima e pensa che io sia un talento sprecato che non ha voglia di fare niente. E sbagliano perchè io la voglia ce l'ho, sono solo confusa, non riesco ad accettare nulla di quello che faccio e così non faccio niente! E' ridicolo, lo so. Mi rendo conto che sembra un discorso senza senso ma volevo solo sfogarmi un po'. E' più di un anno che non vedo psicologi e psichiatri perchè il mio psichiatra è diventato rincoglionito (o forse lo è sempre stato e me ne sono accorta all'improvviso) e non ho avuto voglia di cercarne altri.

Ok, torno a fare l'ameba. Vorrei un giorno poter dire di star bene.


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