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Timidboy 11-04-2011 23:41

Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
DOMANDA SIA PER RAGAZZE CHE PER RAGAZZI.

FAI CASO CHE SEI SEDUTO/A SU DEGLI SCALINI E VEDETE PASSARE UN RAGAZZO/A BRUTTINO/A COSA PENSATE?
FATE 1000 COMMENTI MENTALI dicendo che brutto/a quello/a, che schifo, è un cesso quello!,(POVERINO) o non pensate niente?
invece quando siete con delle vostre amiche/amici è VERO CHE FATE COMMENTI SE VEDETE UN TIPO/A BRUTTO/A? IO DICO DI Sì, MI è CAPITATO DIVERSE VOLTE SENTIRMI DARE DEL BRUTTO DA DELLE RAGAZZE QUANDO ERANO IN COMITIVA ED è UNA COSA CHE DA FASTIDIO ALL'AUTOSTIMA E ALLA SICUREZZA DI PIACERSI.

(NON VOGLIO GENERALIZZARE)

Timidboy 11-04-2011 23:46

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
AMMETTO CHE SE VEDO UNA RAGAZZA brutta (ma proprio brutta) passarmi vicino , nella mente penso che cesso che è quella ma non farei mai commenti se fossi con qualcuno come se volessi deriderla.

Lila. 11-04-2011 23:56

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
io invece faccio commenti poco carini quando vedo passare le ragazzine bimbeminchia vestite tutte uguali in serie che se la tirano e si atteggiano come fossero chisssachè e tutta sta gentaccia in generale...poi si purtroppo può succedere che faccia commenti in testa su gente che richiama la mia attenzione in qualche modo...ma a chi è come me forse un pò imbranata o cosi non sarei mai una carogna abominevole.

Lila. 12-04-2011 00:08

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da Rose (Messaggio 510179)
idem. :D Sono ridicoli e manco se ne accorgono...

esatto..poi pensano di essere donne e uomini vissuti quando poi son bimbi, ragazzine....con gli occhialoni da sole, tre quintali di fondotinta, capelli piastrati, giubbotti tutti uguali, camminata secsi :laugh: ...e via dicendo.

lizbon 12-04-2011 00:15

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da Timidboy (Messaggio 510164)
DOMANDA SIA PER RAGAZZE CHE PER RAGAZZI.

FAI CASO CHE SEI SEDUTO/A SU DEGLI SCALINI E VEDETE PASSARE UN RAGAZZO/A BRUTTINO/A COSA PENSATE?
FATE 1000 COMMENTI MENTALI dicendo che brutto/a quello/a, che schifo, è un cesso quello!,(POVERINO) o non pensate niente?

a meno che non sia veramente un mostro non penso niente. Se invece vedo uno/a brutto/a conciato in maniera ridicola penso: "guarda questo/a come s'è conciato/a, che conciato così si crede essere più bello/a? poi certo tra amiche i commenti si fanno. Nessuno è santo, tutti giudicano, se non verbalmente almeno nella propria testa.

veratrum 12-04-2011 05:25

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Ehm, sorry, ma è uno dei miei giochini preferiti.:blushing:
Son necessarie 3 cose:
-una posizione adatta per l’osservazione, preferibilmente da seduti, in zona non troppo visibile e isolata a spalle coperte, al riparo;
-un discreto viavai di persone, ma non eccessivo, non una folla (l’uscita di un supermercato è l’ideale);
-(almeno) una persona che sia nello spirito giusto del giochino (rara, ma non impossibile da trovare);

Il resto consiste nel passare allo scanner ogni persona che capita a tiro. Chiaramente in genere prevalgono i commenti di tipo sarcastico, ironico, beffardo, caustico, ma c’è totale libertà, ad esclusione di valutazioni buoniste o scipite. Ovvio: le osservazioni devono essere fini, acute, aderenti al personaggio, l’insulto gratuito non è consentito, poco l’umorismo di bassa lega.
Il giochino diventa pure terapeutico quando si riesce a far raffinata ironia su persone che ci assomigliano, che hanno dei tratti fisici o dei modi di fare che noi riconosciamo come nostri.
Il giochino degenera quando uno dei due (o entrambi), al sentire i commenti dell’altro, comincia a incupirsi e imparanoiarsi, perdendo completamente di vista il vero spirito goliardico, virtuosistico e innocente (lo sottolineo, non ci deve essere alcun intento "prevaricatorio") della situation.
Il giochino termina quando finiscono le persone o subentra la sana stanchezza per tale esercizio intellettuale:cool:, o si è perso abbastanza tempo e si ha da far altro.

Noctis 12-04-2011 06:00

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da Timidboy (Messaggio 510164)
DOMANDA SIA PER RAGAZZE CHE PER RAGAZZI.

FAI CASO CHE SEI SEDUTO/A SU DEGLI SCALINI E VEDETE PASSARE UN RAGAZZO/A BRUTTINO/A COSA PENSATE?
FATE 1000 COMMENTI MENTALI dicendo che brutto/a quello/a, che schifo, è un cesso quello!,(POVERINO) o non pensate niente?
invece quando siete con delle vostre amiche/amici è VERO CHE FATE COMMENTI SE VEDETE UN TIPO/A BRUTTO/A? IO DICO DI Sì, MI è CAPITATO DIVERSE VOLTE SENTIRMI DARE DEL BRUTTO DA DELLE RAGAZZE QUANDO ERANO IN COMITIVA ED è UNA COSA CHE DA FASTIDIO ALL'AUTOSTIMA E ALLA SICUREZZA DI PIACERSI.

(NON VOGLIO GENERALIZZARE)

Io non commento e non do giudizi estetici, solo su espressa richiesta posso dare la mia opinione.
E nemmeno mi balenano in testa certe frasi o parole di cui le persone fanno "buon" uso, brutto di qua, sfigato di li, tettona, culona, nano, e altre menate varie.
Guardo le persone che passano, ma tendo a non soffermarmi troppo sul loro aspetto, invece mi faccio mille pensieri su come loro vedano me, se sono goffo, brutto, o sono vestito male.

Disprezzo o sono indifferente verso le persone che usano questo tipo di comportamento.
Io giudico se il mio giudizio viene richiesto, non lo faccio "a gratis", se per esempio una persona mi chiede cosa penso di un'altra, analizzo la persona in questione ed esprimo un mio giudizio, bella o brutta ai miei occhi non fa differenza, i difetti e i pregi ce l'hanno tutti.
Raramente, se vedo una ragazza avvenente, penso..."bella", e basta.
Direi che giudico maggiormente e usando termini più dispregiativi il carattere e il comportamento di alcuni esseri umani.

Inosservato 12-04-2011 08:23

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quando vedo un ragazzo molto brutto penso, "questo qui sta messo proprio male"....poi arriva la sua ragazza, ed allora penso "mamma mia come sto messo male" :laugh:

Yesman 12-04-2011 08:26

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Mah...sinceramente non giudico gli estranei per il loro aspetto fisico. Magari mi fisso su un particolare. Da piccolo (età delle medie) mi hanno dato del brutto tantissime volte. Ma non ho mai avuto sentimenti di "rivalsa" una volta che son diventato più "apprezzabile", anzi!
Nella mia ingenuità, nel mio piccolo, vorrei che nessuno patisse quello che ho subito io.

Discorso diverso con una persona che conosco e magari mi fa arrabbiare. In quei casi posso diventare anche velenoso. Ma forse è un altro argomento...

barclay 12-04-2011 08:40

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Di solito, non faccio caso ai passanti: non ha senso, per me, giudicare qualcuno/a che non conosco, solo perché m'è casualmente passato/a davanti.

April 12-04-2011 10:01

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Non farei mai un commento in modo tale che si sentisse dalla persona, questo sicuramente, perché ci si rimane molto male.

Ogni tanto mi capita di commentare qualcuno ma sono appunto orde di ragazzine bimbeminkia tiratissime, in gruppo e che ridono inconsultamente. Oppure persone che si vestono in maniera strana, tipo uno che si mette i pantaloncini d'inverno o uno che si mette il piumino in estate. Oppure chiedo al mio ragazzo se gli piacciono quelle con i tacchi 12-18 che fanno però una fatica immane a camminare, si devono aggrappare a qualcuno altrimenti non vanno avanti, o comunque tutta sta camminata secsi io non la vedo... ;)

Se uno è esageratamente brutto/a, penso che mi dispiace tantissimo per lui/lei e me ne rammarico. Se invece è solo normale o così così, non penso niente.

EdgarAllanPoe 12-04-2011 10:47

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da Yesman (Messaggio 510252)
Mah...sinceramente non giudico gli estranei per il loro aspetto fisico. Magari mi fisso su un particolare. Da piccolo (età delle medie) mi hanno dato del brutto tantissime volte. Ma non ho mai avuto sentimenti di "rivalsa" una volta che son diventato più "apprezzabile", anzi!
Nella mia ingenuità, nel mio piccolo, vorrei che nessuno patisse quello che ho subito io.

Discorso diverso con una persona che conosco e magari mi fa arrabbiare. In quei casi posso diventare anche velenoso. Ma forse è un altro argomento...

Nella mia ingenuità, nel mio piccolo, vorrei che nessuno patisse quello che ho subito io.

Impossibile, la vita sociale è fatta di giudizi sociali: bello, bravo, stupido, cattivo, coglione, pirla, ecc. impossibile sfuggire al giudizio dell'altro; però sull'aspetto fisico a volte ci si resta male perchè non è una colpa essere brutti e credo che anch'io tendo a giudicare una persona per come appare esteticamente, troppa grassa o troppo magra, troppo brutta, ecc. è una cosa inevitabile, però forse non lo si fa con cattiveria o per disprezzare, almeno in alcuni casi in cui viene spontaneo dare un giudizio di questo tipo.



Chi chiami cattivo? Chi mira soltanto a incutere vergogna.

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Che cos'è per te la cosa più umana? Risparmiare vergogna a qualcuno.

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Niuna cosa nella società è giudicata, né infatti riesce più vergognosa del vergognarsi.

Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)


La vergogna
Autore Luigi Anolli
Editore Il Mulino, 2003

"Perdere la faccia" di fronte agli altri, sentirsi inadeguati a un compito o a una situazione: la vergogna è un'emozione intensa che ci coinvolge interamente. Può scatenare in noi rabbia e desiderio di rivalsa, oppure condurci alla depressione. Questo libro spiega che cos'è, come nasce e come si manifesta, ne coglie la specificità rispetto ad altre emozioni simili come la colpa o l'imbarazzo, e ne ripercorre il ruolo in culture diverse.

EdgarAllanPoe 12-04-2011 15:36

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 510412)
Io non farei MAI commenti sull'aspetto di certe persone in pubblico, è da maleducati, ed io ho subito questo trattamento e non lo riserververei a nessuno.
Poi tra me e me a volte capita di vedere il ragazzo/a brutto ed allora nella mia mente dico poverino non è messo bene neanche lui, ma mai con disprezzo, anzi, forse con una punta di solidarietà.
In vita mia non ho mai insultato direttamente una persona per il suo aspetto e neanche dietro le spalle.

EPPURE SUCCEDE! LE BUONE MANIERE CI POSSONO ANCHE STARE, PERO' POI SI E' PORTATI PER ISTINTO A DARE GIUDIZI, CREDO SIA INEVITABILE. :thumbup1:

Yesman 12-04-2011 16:18

Re: Quando siamo noi a giudicare gli altri come ci comportiamo?
 
Quote:

Originariamente inviata da EdgarAllanPoe (Messaggio 510297)
Nella mia ingenuità, nel mio piccolo, vorrei che nessuno patisse quello che ho subito io.

Impossibile, la vita sociale è fatta di giudizi sociali: bello, bravo, stupido, cattivo, coglione, pirla, ecc. impossibile sfuggire al giudizio dell'altro; però sull'aspetto fisico a volte ci si resta male perchè non è una colpa essere brutti e credo che anch'io tendo a giudicare una persona per come appare esteticamente, troppa grassa o troppo magra, troppo brutta, ecc. è una cosa inevitabile, però forse non lo si fa con cattiveria o per disprezzare, almeno in alcuni casi in cui viene spontaneo dare un giudizio di questo tipo.



Chi chiami cattivo? Chi mira soltanto a incutere vergogna.

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Che cos'è per te la cosa più umana? Risparmiare vergogna a qualcuno.

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Niuna cosa nella società è giudicata, né infatti riesce più vergognosa del vergognarsi.

Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)


La vergogna
Autore Luigi Anolli
Editore Il Mulino, 2003

"Perdere la faccia" di fronte agli altri, sentirsi inadeguati a un compito o a una situazione: la vergogna è un'emozione intensa che ci coinvolge interamente. Può scatenare in noi rabbia e desiderio di rivalsa, oppure condurci alla depressione. Questo libro spiega che cos'è, come nasce e come si manifesta, ne coglie la specificità rispetto ad altre emozioni simili come la colpa o l'imbarazzo, e ne ripercorre il ruolo in culture diverse.

Si si. Vero. Infatti ho parlato di ingenuità.


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