Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
io ci proverei pure privatamente, perché poi alla fine che diavolo te ne fai di quei quattro spiccioli se continui a conservarli?
ma il giudizio di mio padre mi spaventa. direbbe che son soldi buttati e in realtà è un timore che ho anch'io, in parte, ma chi non risica non rosica |
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Poi ti guardi intorno e vedi se quello che ti offrono ti soddisfa o no. Se non dovesse piacerti, vai da tuo padre e gli fai: "Oh che sfiga, li` c'erano solo psicanalisti. Hai idea di quanto duri una terapia psicanalitica? ANNI! anzi, a volte DECADI! Vuoi stare ANNI a regalare soldi all'asl? Naa, e` meglio provare una TCC che e` un tipo di terapia di breve/media durata, almeno se non funziona si capisce in tempi ragionevoli" :tongue_smilie: Io comunque il mio l'ho chiamato e preso appuntamento. Back on duty :cool: |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
dai sono contento, hai fatto un'ottima cosa.
l'importante è che tu ci metta tanto impegno e cerchi di non abbatterti di fronte agli incidenti di percorso quanto a me, proverò come dite tentativo all'asl, se va male mi informo riguardo privati della mia zona, sperando di trovarne abb vicini. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
Dico qualcosa sulla terapia vista dal di dentro. Ho passato quattro anni con un analista a cadenza settimanale e un mese in TCC. Così come l'ho vista quest'ultima è estremamente più dura e ti mette sotto stress. Hai voglia se è efficace ma il punto è portarla avanti. Chi è rimasto con una buona impressione dal 3d di clark kent circa questo approccio, sappia che ne ha dato una descrizione un pò light rispetto a quanto sto vedendo. Gli è stato detto una volta "ci credo che funziona vai a sbattere direttamente la faccia contro le situazioni temute" e ha detto che la terapeuta invece gli faceva solo notare delle cose e il resto è stato un processo naturale, se non ricordo male. Con me non è nel minimo modo così. Il problema più rilevante sono le esposizioni che vengono date come compito e la motivazione a farle. Le prime sono decisamente stressanti mentre la motivazione è bassa. Per di più oggi mi ha fatto capire che sarà un percorso lacrime e sangue, dandomi anche dei compiti improbabili. Ad esempio dovrei chiedere di uscire questo sabato ad uno di voi, una cosa fuori dal mondo. Il rischio di interrompere è altissimo. Inoltre sto per iniziare un programma di body-building puro e vorrei mettermi a posto il fisico e migliorare l'autostima prima di mettermi in gioco. Sono tentato di mandare una mail e dire che in questo momento non ce la faccio. Una cosa è certa la TCC è esattamente quello che non volete fare. Per clark ha funzionato ma non aveva più nulla da perdere, stava pure per suicidarsi... lo ha detto anche lui che serve una forte motivazione altrimenti non si va da nessuna parte.
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Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Perche` l'esposizione per funzionare deve essere graduale: prima una cosa semplice, poi una un po' piu difficile, ecc.. rimanendo sul singolo passo fino a che non viene affrontato senza ansia (o cmq con un livello controllabile). Non dovrebbe essere un tuffarsi senza paracadute direttamente nella situazione temuta, altrimenti come dici tu le probabilita` di mollare sarebbero altissime. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Inoltre: è vero che la motivazione è indispensabile, ma si presume che se uno decide di andare in terapia sia disposto ad impegnarsi. |
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non vorrei caricare di eccessiva responsabilità al terapeuta (che qualcuna comunque, vista la parcella, ce l'ha per forza) ma le motivazioni, se è bravo, può fartele sorgere stimolandoti adeguatamente, così che magari ti sembrerà di gettarti nel vuoto ma almeno con una forte motivazione sarai più convinto di farlo
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Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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ma quindi questo è tutto? la terapia consiste nel fare cose che di norma non faresti?
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ok con tuo fratello il sabato di solito dove mangiate... |
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Quando sento i discorsi sull'adattare le proprie aspettative, mi convinco che chi lo dice intende incoraggiare la masturbazione, visto che certe cose si devono fare necessariamente in due e l'unica alternativa è quella. P.S. — Le prostitute non contano, perchè quello non è sesso ma un contratto di prestazione d'opera. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
o magari il terapeuta - sempre se è bravo - ti aiuterà a riconsiderare il fallimento in maniera differente, così da ridurre le possibilità di resa e renderti adeguatamente combattivo, si sa che poi la fortuna aiuta gli audaci.
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non sta scritto da nessuna parte che fallirai sempre, specie quando si tratta della famigerata "profezia che si auto-avvera". riconsiderare il fallimento, significa scindere un incidente di percorso dal valore della propria persona, noi spesso non parliamo di aver fallito, ma di essere dei falliti. ecco dove sorge il problema |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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La TCC ti da un compito che tu dovrai essere in grado di interpretare come un successo una volta portato a termine. Per esempio il paziente potrebbe non essere in grado di individuare il successo, o percepire il fallimento anche dove non c'è. No, la paura non si sostituisce con niente. Non si tratta di eliminare la paura. Si tratta di aprire gli occhi al paziente e fargli capire che non ha motivo di avere paura di quella situazione. Ridurre i desideri a zero? No, anzi, si presume che con il nuovo modo di pensare a cui si arriva si sia anche in grado di capire meglio quali siano i propri desideri e riuscire a perseguirli senza essere bloccati da paure irrazionali. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Se tu cominci a vedere le cose in maniera differente, anche i tentativi e i relativi risultati delle tue azioni cambiano |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Ricordo un vecchio scritto di Basaglia, dove osservava che il passo successivo alla chiusura dei manicomi doveva essere l'eliminazione della stigmatizzazione. Quello che dice Basaglia, di solito, non mi piace, ma questo suo ragionamento non fa una piega. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Ci sono almeno tre banalissime considerazioni da fare su sta frase. 1. sicuro che chiunque sia in terapia sia un malato di mente? 2. come farebbe la societa` a sapere la cosa? 3. sicuro che la TUTTA la societa` (cioe` ogni singolo individuo facentene parte) stigmatizzerebbe la cosa? Considerando che poi da Basaglia le cose sono cambiate un tantino, ormai molte persone famose ammettono di andare in terapia senza alcun problema. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Ma del resto se tu per primo ammetti di non avere la minima voglia di provarci e di essere demotivato non vedo come pretendi che le cose possano cambiare. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Noi abbiamo questi pensieri distorti da anni, ormai sono incastonati in noi, parte del nostro essere: non e` che basta schioccare le dita, imparare a memoria una lezioncina e tutto si risolve. Le cose vanno fatte, rifare, ririfatte e riririfatte anche per mesi, a volte anni perche` cambino. |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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siamo fottuti, non cambiera` mai niente, e` inutile tentare: qualunque cosa tenteremo rimarremo degli invertebrati senza alcuna possibilita` di essere felici. la terapia e` una stronzata per fregare i soldi a quei fessi che ci credono ancora, che sia TCC o altro. le donne sono tutte zoccole che la danno solo ai figobulli che le tradiscono con altre zoccole (ovviamente). va bene cosi`? io ci rinuncio |
Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
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Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
io faccio la comportamnetale ma vedo leggeri miglioramenti un comportamento per cmabiarlo potrebbe volerci anni,non basta cmabairlo per un paio di volte,molte cose sono incastonate,ad esempio se uno non abbraccia mai una donna non e detto che se l'abbracci a2 volte una appena conosicuta poi la timidezza va via ecco..
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Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
e cosi per il resto
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