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Martello 04-02-2011 03:18

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 478083)
parliamone.

Preferisco la psicoanalisi, o altre forme di psicoterapia discorsiva. Nella mia esperienza ce il terapeuta che indica come comportarti o cercare di modificare i tuoi comportamenti, l ho praticata x 1 mesetto poi mi sono stancato d sentirmi ordinare di fare così e cosà, il malessere non va via così a me, ho bisogno di sfogarmi e parlare non di qualcuno che mi dica come comportarmi.

MoonwatcherII 04-02-2011 03:23

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
La terapia cognitivo-comportamentale non è più efficace delle altre

I limiti della psicoterapia cognitivo-comportamentale

Bah, bisognerebbe anche vedere, pensavo, su quali e quanti casi sono basate le statistiche che affermano la presunta maggiore efficacia della TCC... magari l'80% dei casi presi in considerazione sono manager che vanno dallo psicologo perché hanno un po' di ansia a parlare in pubblico... :rolleyes:

barclay 04-02-2011 10:29

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 480734)
sono manager che vanno dallo psicologo perché hanno un po' di ansia a parlare in pubblico... :rolleyes:

Ah! Hai visto anche tu “Il discorso del Re”? In effetti, quel film m'ha fatto pensare: «Ci credo che con Giorgio VI la TCC ha funzionato: non è che la gente potesse fare a meno di starlo a sentire» :cool:

P.S. — Magari non sarà rappresentata bene, ma quella praticata da Lionel Logue, nel film, fa pensare subito alla TCC.

pirata 04-02-2011 11:17

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
ma perché dev'essere per forza "più efficace delle altre"?
non va bene se è efficace e basta, e magari anche un po' più breve e meno costosa?

MoonwatcherII 04-02-2011 12:33

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 480764)
ma perché dev'essere per forza "più efficace delle altre"?
non va bene se è efficace e basta, e magari anche un po' più breve e meno costosa?

Il secondo link che ho riportato parla anche di questo, cioè dell'efficienza di una terapia:

Quote:

Definiamo adesso l'efficienza come rapporto fra risultati ottenuti e risorse impiegate. In altre parole, una psicoterapia è più efficiente di un'altra se è in grado di raggiungere gli stessi risultati con minor dispendio di risorse e in minor tempo.

La maggior parte degli studi empirici fin qui visti non si è interessata al problema dell'efficienza, ma solo a quello dell'efficacia.

Tuttavia, altri autori (Palazzoli, Boscolo et al. 1975; Watzlawick et. al. 1974; Nardone et al, 1997; L'Abate, Weeks, 1982) si sono posti proprio il problema della rapidità dei risultati (*) e sembrano confermare come le terapie sistemico famigliari e strategiche abbiano, rispetto ad altre forme di intervento psicoterapeutico, una efficienza clinicamente significativa.
Pirata, il mio personale consiglio è di non farsi orientare esclusivamente su di un tipo di terapia, solo perché lo dice la pubblicità (cit.) fatta dagli psicologi stessi. Accanto alla cognitivo-comportamentale non scarterei tipi di terapia come la strategico-breve, la sistemico-relazionale, la Gestalt, la transazionale. Conosco persone che si sono dette soddisfatte di questi approcci terapeutici. Al limite scarta la psicanalitica classica ché quella richiede in effetti molto più tempo. Questo sempre se cerchi risultati, magari anche piccoli, nel breve periodo - e questo è comprensibile, quando uno soffre vuol stare meglio subito - piuttosto che risultati profondi che richiedono però anche decine di anni, nel qual caso una Junghiana potrebbe essere più indicata. Ora, se vuoi rivolgerti all'ASL, come hanno detto altri, non puoi scegliere né il tipo di terapia né chi ti viene assegnato e magari può anche cambiare nel corso della terapia e ciò è brutto brutto, non mi pare venga fuori una terapia molto seria. Un'altra cosa che potresti fare è, come ho fatto io, fare un primo colloquio conoscitivo con un po' di terapeuti privati e scegliere sulla base della sintonia che senti. Non è molto perché sarebbe bello fare almeno un mese di terapia per capire meglio come ci si trova, ma quel che voglio dire è che non hai un modo ragionevole per sapere a priori quale terapia è più indicata alla tua persona e ai tuoi problemi, se non provando. Io ho fatto circa una decina di incontri e alla fine ero indeciso tra una cognitivista costruttivista post-razionalista (come quella di Essere_Inutile più o meno) e una sistemico-relazionale. Alla fine ho scelto la seconda perché il nome della terapia era più semplice e meno altisonante :D. No, scherzo, ho fatto diverse considerazioni prima di fare questa scelta e ne sono tutto sommato soddisfatto. Se poi pensi di essere un tipo particolarmente "addestrabile" allora fai la TCC, ma la TCC è così semplice da spiegare che puoi quasi comprarti un manuale di auto-aiuto e fartela da solo senza spendere soldi con uno psicologo. Anzi, se decidi di fare la TCC, un altro consiglio che ti dò è proprio di iniziare a comprare un testo (io ad esempio ho questo), leggerlo e provare prima a fare un po' di auto-terapia così ti rendi conto di come funziona e di cosa si tratta. Al limite vai dallo psicologo dopo, con le idee già chiare, quando ti rendi conto che hai bisogno di un aiuto esterno.

pirata 04-02-2011 12:48

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
ti ringrazio delle dritte moon.
sono interessato a questo tipo di terapia perché c'è un privato abbastanza vicino a casa mia che se ne occupa, tu pensa che ho difficoltà ad arrivare nella sua zona (se non capite il perché, ricordatevi in quale sito siamo), ho un'oggettiva difficoltà a sperimentare più opzioni anche se vorrei.
comunque grazie per il parere e per le indicazioni, si vedrà poi.

MoonwatcherII 04-02-2011 13:07

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 480747)
Ah! Hai visto anche tu “Il discorso del Re”? In effetti, quel film m'ha fatto pensare: «Ci credo che con Giorgio VI la TCC ha funzionato: non è che la gente potesse fare a meno di starlo a sentire» :cool:

P.S. — Magari non sarà rappresentata bene, ma quella praticata da Lionel Logue, nel film, fa pensare subito alla TCC.

Non lo conoscevo, sembra interessante!

Essere Inutile 04-02-2011 16:18

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 480773)
Io ho fatto circa una decina di incontri e alla fine ero indeciso tra una cognitivista costruttivista post-razionalista (come quella di Essere_Inutile più o meno) e una sistemico-relazionale. Alla fine ho scelto la seconda perché il nome della terapia era più semplice e meno altisonante :D. No, scherzo, ho fatto diverse considerazioni prima di fare questa scelta e ne sono tutto sommato soddisfatto.

anche io prima di scegliere una terapia mi sono messo a comprare vari libri per conoscere le varie tipologie, poi ho scelto quella che mi sembrava piu` adatta a me.
che poi e` la cosa piu` importante, assieme alla sintonia con il terapeuta.

l'efficacia di una terapia in termini assoluti conta relativamente, conta molto di piu` quanto uno "ci si sente" in quello che fa col terapeuta.
Martello ha portato un esempio di persona che nella terapia cerca uno sfogo e chiaramente per lui scegliere la TCC sarebbe stato un errore.
Riguardo la sistemico-relazionale, anche a me sembrava interessante...
il problema (per me) e` che il concentrarsi sulle relazioni (nel mio caso quelle della famiglia di origine, visto che non sono sposato) secondo me espone al rischio di insuccesso perche` per cambiare le cose in un sistema bisogna essere in due, e` difficile riuscirci da soli se da parte dell'altra persona non c'e` collaborazione.

Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 480773)
Se poi pensi di essere un tipo particolarmente "addestrabile" allora fai la TCC, ma la TCC è così semplice da spiegare che puoi quasi comprarti un manuale di auto-aiuto e fartela da solo senza spendere soldi con uno psicologo. Anzi, se decidi di fare la TCC, un altro consiglio che ti dò è proprio di iniziare a comprare un testo (io ad esempio ho questo), leggerlo e provare prima a fare un po' di auto-terapia così ti rendi conto di come funziona e di cosa si tratta. Al limite vai dallo psicologo dopo, con le idee già chiare, quando ti rendi conto che hai bisogno di un aiuto esterno.

questo mi sembra troppo riduttivo, per quanto uno possa essere sveglio e intelligente se ha un problema *serio* (come credo le persone qui dentro) non e` che puo` fare da solo con un libretto: la presenza di un esperto che ha studiato la mente umana, che e` abituato a "leggere" la situazione e le reazioni nel modo giusto e` fondamentale.
Poi se sei un manager che ha paura di leggere in pubblico e` un altro conto, ma non credo sia questo il caso qui dentro.

MoonwatcherII 04-02-2011 17:08

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da Essere_Inutile (Messaggio 480828)
questo mi sembra troppo riduttivo, per quanto uno possa essere sveglio e intelligente se ha un problema *serio* (come credo le persone qui dentro) non e` che puo` fare da solo con un libretto: la presenza di un esperto che ha studiato la mente umana, che e` abituato a "leggere" la situazione e le reazioni nel modo giusto e` fondamentale.
Poi se sei un manager che ha paura di leggere in pubblico e` un altro conto, ma non credo sia questo il caso qui dentro.

Certo, infatti ho consigliato di iniziare a leggere per farsi un'idea, non per evitare di rivolgersi ad un professionista. Ma d'altra parte compilare qualche scheda ABC per conto proprio, che è una cosa semplicissima che può fare chiunque, non credo faccia male, può essere anche propedeutico, io l'ho fatto per qualche tempo e qualche giovamento l'ho avuto anche se non sono un manager. :)

Essere Inutile 04-02-2011 17:46

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
invece la sistemico-relazionale come funziona in pratica?
cioe` durante le sedute che fate?
immagino tu faccia l'individuale, ma ti hanno chiesto di coinvolgere in qualche modo la famiglia?

MoonwatcherII 04-02-2011 18:43

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da Essere_Inutile (Messaggio 480851)
invece la sistemico-relazionale come funziona in pratica?
cioe` durante le sedute che fate?
immagino tu faccia l'individuale, ma ti hanno chiesto di coinvolgere in qualche modo la famiglia?

Magari quando ho più tempo ci apro un topic apposito sulla sistemica. E' molto più difficile da spiegare della TCC, in un testo sulla sistemica trovai addirittura riferimenti al teorema di incompletezza di Gödel :D. E io penso che la TCC ha preso piede, più che per una presunta "scientificità" e maggiore efficacia, proprio per la sua semplicità e praticità d'uso. La sistemica non prevede tecniche valide per tutti quelli che presentano uno stesso disturbo come quelle della cognitiva da te descritte in questo topic proprio perché la terapia sistemica pone l'attenzione non sul disturbo in sè, quanto alle sue funzioni relazionali, quanto alla storia familiare... Dirò solo che il tempo dedicato alla narrazione della storia familiare non è stato enorme, 3/4 sedute, ma di tanto in tanto all'occasione ci si torna sopra. Per il resto ci si concentra sull'oggi.

Faccio terapia individuale e non mi è stato chiesto di coinvolgere la famiglia.

Essere Inutile 04-02-2011 19:14

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
magari la semplicita` porta ad una maggiore efficacia, non si puo` pretendere che tutti sappiano gestire concetti complessi altrimenti non si guarisce :D
comunque, vedro` di aspettare un tuo topic approfondito perche` l'argomento mi interessa molto :)
per la cronaca, per "coinvolgere" non intendo che siano venuti in terapia con te ma anche solo che tu e loro abbiate dovuto (insieme) modificare dei comportamenti nocivi in modo da cambiare il "sistema famiglia" nelle sue dinamiche.

MoonwatcherII 04-02-2011 20:54

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da Essere_Inutile (Messaggio 480868)
magari la semplicita` porta ad una maggiore efficacia, non si puo` pretendere che tutti sappiano gestire concetti complessi altrimenti non si guarisce :D

In genere li dovrebbero gestire gli psicologi infatti, io poi sono un caso a parte che voglio capire tutto. :D

Quote:

Originariamente inviata da Essere_Inutile (Messaggio 480868)
per la cronaca, per "coinvolgere" non intendo che siano venuti in terapia con te ma anche solo che tu e loro abbiate dovuto (insieme) modificare dei comportamenti nocivi in modo da cambiare il "sistema famiglia" nelle sue dinamiche.

Per il momento no, oltretutto loro non sanno che io faccio questa terapia quindi al limite potrei modificare dei comportamenti miei, non insieme di comune accordo.

Grande Fobia 04-02-2011 21:32

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da Essere_Inutile (Messaggio 480828)
Martello ha portato un esempio di persona che nella terapia cerca uno sfogo e chiaramente per lui scegliere la TCC sarebbe stato un errore.

Raramente quello che vogliamo fare e quello che abbiamo bisogno di fare coincidono.

@passenger per me è una cosa completamente nuova...

pirata 10-03-2011 19:00

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
ma comunque, alla fine, la sto facendo.

sono alle prime quattro sedute, si è parlato dello schema abc, dei "comportamenti protettivi", delle false convinzioni etc.

il primo "homework" m'è sembrato già difficilissimo, ho chiesto più tempo per metterlo in pratica, conto di provarci entro un paio di settimane.

speriamo bene, anche se la motivazione, quando soffri, fatica a venir fuori e dovrò impegnarmi parecchio per abbinare i comportamenti alle argomentazioni.

comunque l'impossibilità di una completa guarigione tende già a scoraggiarmi. mi preoccupa il dovermi accontentare di miglioramenti marginali

in più non riesco a valorizzare i miei eventuali successi, tutto quello che di buono faccio magari mi procura un momentaneo benessere, ma passata questa fase iniziale, comincio a pensare che le cose che io riesco a fare oggi, qualcun altro le fa da quando aveva 11 anni... merde.

e poi una volta acquisiti i nuovi comportamenti, non vorrei che dopo la fine della terapia io ricominci ad evitare.

AmyLee 10-03-2011 20:01

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 497490)
comunque l'impossibilità di una completa guarigione tende già a scoraggiarmi. mi preoccupa il dovermi accontentare di miglioramenti marginali

Ma chi è che ottiene una completa guarigione? Cos'è la completa guarigione secondo te? Quanto sarà grande il miglioramento dipenderà solo da te.

Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 497490)
in più non riesco a valorizzare i miei eventuali successi, tutto quello che di buono faccio magari mi procura un momentaneo benessere, ma passata questa fase iniziale, comincio a pensare che le cose che io riesco a fare oggi, qualcun altro le fa da quando aveva 11 anni... merde.

Ti consiglio di non fare paragoni con gli altri, tu sei tu, e non c'è niente di male a non saper fare ancora qualcosa alla tua età. Devi essere solo felice e orgoglioso dei tuoi successi, ancora di più perchè sono cose che hai raggiunto con l'impegno al contrario di chi le ha sempre sapute fare. :)

Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 497490)
e poi una volta acquisiti i nuovi comportamenti, non vorrei che dopo la fine della terapia io ricominci ad evitare.

Anch'io proprio in questi giorni, dopo già mesi che vado in terapia, ho avuto questa paura, ma mi rendo conto che è una paura infondata: se ritorno a evitare dipende solo da me; sono io che decido, e se non voglio farlo accadere non accadrà.

vikingo 10-03-2011 22:56

Re: psicoterapia cognitivo-comportamentale
 
cosa mi sapete dire sul ricorrere all'ipnosi...le volgio provare tutte per togliermi piu paure possibili

alvaro 30-03-2011 15:27

Terapia cognitivo-comportamentale...
 
..qualcuno l'ha fatta? è riuscito a guarire dalla fobia? in che cosa è consistita?
se ci siete passati, raccontate la vostra esperienza!:)

pirata 30-03-2011 16:52

Re: Terapia cognitivo-comportamentale...
 
qui c'è qualcosa

la sto facendo, mi sembra da un mese e mezzo, un po' di benessere lo avverto ma è presto per dire se sarà risolutiva
ho avuto la fortuna di trovare, almeno credo, la persona giusta, ciò non è assolutamente scontato
quello che mi sento di poter dire, è che non si tratta certo della bacchetta magica; può essere un aiuto validissimo, ma c'è un duro lavoro da fare che spetta al paziente.
se non c'è motivazione... è inutile

(comunque, in genere, se uno accetta di iniziare... significa che in qualche modo è già motivato a sfidare i propri limiti)

alvaro 30-03-2011 17:07

Re: Terapia cognitivo-comportamentale...
 
per esempio mettersi a parlare davanti a uno specchio (a casa, naturalmente!!), svolgere attività di volontariato a contatto con la gente o frequentare un corso da oratori e recitare un discorso davanti ad un pubblico come esame finale può essere considerata una t.c.c.?


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