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Fobia sociale ed esposizione
Ciao ragazzi, volevo rivolgervi un quesito: qualcuno di voi ha mai provato a trattare la propria fobia sociale con il metodo dell'esposizione
(per chi non lo conoscesse, http://www.disturbipsichici.info/mio...0sociale.htm)? In pratica consiste nell'esporre il soggetto a una serie di stimoli progressivi che nella vita quotidiana scatenano normalmente la fobia. Con il ripetersi delle esposizioni il soggetto si abitua gradualmente all'ansia che gli stimoli gli procurano, avvertendola di volta in volta sempre con minore intensità, fino a smettere di provarla del tutto. Qualcuno di voi ha mai provato ad affrontare apertamente tutte quelle situazioni che normalmente lo rendono inibito e introverso? Ad esempio, frequentare luoghi affollati, parlare in pubblico, alzare il tono di voce, sostenere a lungo lo sguardo delle persone, entrare in confidenza con gli altri ecc. Secondo i principi dell'esposizione progressiva l'ansia è fisiologicamente destinata a diminuire in poco tempo, a partire dall'attimo in cui viene raggiunto il culmine dell'intensità; quindi il disagio che si potrebbe sperimentare nelle situazioni sopra citate sarebbe solo momentano, e ad esso seguirebbe necessariamente uno stato mentale di maggiore sicurezza. Ripetere questo procedimento per lungo tempo potrebbe addirittura permettere di vincere completamente la fobia sociale. Secondo me vale la pena provare, voi che dite? |
Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Secondo me nel momento in cui provi questo metodo in modo convinto è perchè sei già guarito.....molti di noi non affrontano queste situazioni sociali per paura, nel momento in cui ti butti e le affronti, vuol dire che la paura è quantomeno a livelli accettabili, cioè sei già ben avviato...
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Assolutamente sì, sono migliorato parecchio proprio nel momento in cui mi sono stancato di come stavano andando le cose e ho iniziato a non evitare tutte le cose di cui avevo paura.
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Beh.......secondo me è l'unico metodo per migliorare la situazione, e non serve una laurea per arrivarci.
Lo dico da mesi ormai.....l'esperienza è TUTTO Io per esempio sono riuscito ad entrare in un pub da solo a prendere una birra e guardarmi una partita per 2 ore........la prima volta sudavo e tremavo....la terza era tutto sotto controllo Sono andato in vacanza da solo......e di questi tempi sto pensando di ripetere l'esperienza. |
Re: Fobia sociale ed esposizione
Potrebbe essere una buona soluzione, ma se la adotterò sarà solo sotto la guida di uno psicoterapeuta. Non mi fido molto di me stesso
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Troppa fatica e troppo disagio.
Inoltre, almeno per me, come perdo l abitudine a fare le cose (se smetto di andare nello stesso posto a lungo o non esco per un paio di settimane per dire), sono punto e a capo. Nel mio caso il "fare esperienza" non mi aiuta perchè mi ritrovo sempre al punto di partenza non appena l esperienza è finita (es: se con grande sforzo riesco a portare dei curriculum nelle aziende un giorno.. il giorno dopo mi ritrovo con la stessa ansia e devo compiere gli stessi sforzi per rifarlo -.- ). Ci ho provato ma come dicevo sopra mi ha comportato un enorme fatica e un grosso disagio; dovevo proprio sforzarmi grandemente per uscire per poi, molte volte, sentirmi a disagio tra e con gli altri. |
Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Attenzione però che non è detto basti esporsi (anzi se ci sono degli autentici problemi psicologici non basterà di sicuro), occorre fare parallalemente un lavoro di analisi dei propri meccanismi mentali e emotivi e delle proprie modalità di relazione e di comunicazione. Non c'entra nulla con il "buttarsi nella mischia".
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Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
Per quanto mi riguarda ho notato che si deve essere sempre costanti nell'esporsi alle situazioni temute, altrimenti si torna al punto di partenza.
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Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
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Sono anni che metto in pratica questo "modus vivendi"... Con risultati alterni... Ma qualcosa è decisamente migliorato... |
Re: Fobia sociale ed esposizione
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Re: Fobia sociale ed esposizione
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Nel secondo caso, penso che faresti bene ad affrontarli. Ribatti con decisione alle loro provocazioni, con carattere, rimanendo però nei limiti della civiltà. Se poi loro si sentiranno alle strette, le due cose che potranno fare saranno a quel punto ritirarsi o passare agli insulti diretti, minacce o aggressioni fisiche (anche se questo mi sembra poco probabile). In tutti i casi la partita la vinci tu, perché se si ritirano ammettono implicitamente di non avere avuto la forza per affrontarti fino in fondo, e se ti insultano, ti minacciano o ti aggrediscono puoi denunciarli. L'importante è provare ad applicare questo comportamento in modo sistematico e costante, lasciando trapelare il meno possibile insicurezza o indecisione. Con un po' di pratica non dovrebbe risultare impossibile. |
Re: Fobia sociale ed esposizione
io lo sto sperimentando adesso!
se mi rendo conto che non volgio fare qualcosa solo per evitare brutte situazioni la faccio...è che a volte la mente si inventa dei giochetti davvero furbi! |
Re: Fobia sociale ed esposizione
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Il problema poi secondo me deriva anche dal fatto di vivere in una paesino piccolo. A volte mi sono immaginata se fossi nata in un paesino minuscolo di provincia dove ci si conosce tutti. Un dramma. Perché il problema è far cambiare la cosiddetta prima impressione. Cioè, se sono in un periodo felice della mia vita, sono in un modo, se ne ho passate di tutti i colori (traumi, tragedie), ovviamente sono sofferente e la gente si fa questa idea di te, che poi fa molta fatica a cambiare. Tipo, se uno è fin da piccolo lo zimbello dei compagni deficienti, lo sarà anche da grande perché si cresce insieme e ti etichettano così per anni. Poi, hai voglia a toglierti quell'etichetta! (Soprattutto i deficienti non cambiano idea.) Vorrei vivere in una metropoli. :cool: A questo proposito, pensavo proprio oggi, cosa ne pensate di fare la spesa in un ipermercato dove si fa tutto come dei robot e a malapena si saluta la cassiera? Preferite un ipermercato spersonalizzato (in cui nessuno vi ha in nota), oppure un negozietto piccolo piccolo dove instauri magari un rapporto con la proprietaria che lo gestisce? Sicuramente ci metti meno a fare la spesa in un negozietto, prendi la roba e la paghi subito, mentre all'ipermercato devi camminare ore per cercare quello che ti interessa, e poi fai mezzora di fila. Però forse nell'ipermercato l'ansia è minore. Voi che dite? |
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