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Markettino 28-02-2011 19:42

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 493169)
Comunque non mi convincerai mai che certi atteggiamenti siano dignitosi o coraggiosi... lo avrei ammirato il tuo amico se avesse cambiato la sua vita facendo nuove conoscenze, ma "ripescare" certa gente, no... non posso minimamente ammirarlo.

Su questa parte ti quoto...
Io adotterei questo sistema..
A meno che l'amico di Zivago non abiti in un paesino con dieci abitanti contati non è assolutamente detto che uscendo abbia a che fare con le stesse persone del passato..
Cercare di rifarsi un giro in un qualsiasi altro modo frequentando comunque il luogo in cui si vive non è sbagliato (per esempio iniziando un corso di ballo)...

Markettino 28-02-2011 19:43

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 493178)
Ti posso capire... ma non ti vergognare perchè non hai fatto niente di male, anzi, sei stata tu a subire ingiustizie... Comunque ovviamente nessuno può pretendere che tu parli di certi argomenti se non ti va.

Quoto in pieno...

Cristal 28-02-2011 19:48

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 493178)
Ti posso capire... ma non ti vergognare perchè non hai fatto niente di male, anzi, sei stata tu a subire ingiustizie... Comunque ovviamente nessuno può pretendere che tu parli di certi argomenti se non ti va.

Mi vergogno in primis per essermi umiliata in passato. Vorrei solo che mi dimenticassero, tutti.
E cmq come fai a non parlare di certi argomenti? Facci caso, incontri un conoscente qualsiasi e le domande sono sempre quelle? Esci, lavori, il ragazzo ce l'hai.
Uffa che palle. Si toccano un sacco di traumi della mia vita tutti assieme, mica solo la storia antica dei miei "amici".

Cristal 28-02-2011 19:58

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
E' che la gente poi inizia a parlare troppo e a vanvera.
Non li reggo. E gente che tutte le volte deve chiedere? Anche se mi ha visto 15 g fa?
Ho ragione o no a dire che ci provano gusto a spaccarti il cazzo?
Non dirò mai la verità, mai. Non ho fatto niente di male per essere costretta ad umiliarmi sempre.
E poi cmq provaci, quando ti dicono ma come mai non hai il ragazzo? sei carina.. che gli vuoi rispondere? che gli devo dire sono una sfigata senza amici? Qualche volta l'ho ammesso o lasciato intuire con altre parole, e la sensazione che ne ho avuto indietro è stata pessima, ci sono stata male per giorni.

dottorzivago 28-02-2011 22:12

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

"nel momento in cui avevo più bisogno i miei amici si sono eclissati
Si è vero puo capitare ma gli amici portano conoscenze, le conoscenze portano amici.....insomma in uel modo quando si ha bisogno, ci sono piu possibilità in qualche aiuto! Rimanendo solo no non le opportunità sono pochissime.

Quote:

A meno che l'amico di Zivago non abiti in un paesino con dieci abitanti contati non è assolutamente detto
che uscendo abbia a che fare con le stesse persone del passato..
Cercare di rifarsi un giro in un qualsiasi altro modo frequentando comunque il luogo in cui si vive non è sbagliato
Il paese è abbastanza grandicello ma quando hai una certa eta rifarsi il giro di amicizie è dura molto dura se gia non si fa parte di un certo giro....come dicevo sopra, gli amici portano conoscenze, poi amici.....insomma è una ruota. Partire da 0 è durissima!!

Quote:

Poi scusa, ma tu che dici tanto come te la passi? esci ogni tanto?

Mi vergogno in primis per essermi umiliata in passato. Vorrei solo che mi dimenticassero, tutti.
E cmq come fai a non parlare di certi argomenti? Facci caso, incontri un conoscente qualsiasi e le domande sono sempre quelle? Esci, lavori, il ragazzo ce l'hai.
Uffa che palle. Si toccano un sacco di traumi della mia vita tutti assieme, mica solo la storia antica dei miei "amici".

E gente che tutte le volte deve chiedere? Anche se mi ha visto 15 g fa?
Ho ragione o no a dire che ci provano gusto a spaccarti il cazzo?


Io me la passo di merda, proprio come te!!Esco solo per commissioni e Hobby! Non ho la ragazza,
ho un lavoro ma di queste cose me ne frego,
sono stato anche disoccupato ma non mi pesava dirlo agli altri.
Quello ke mi pesa al pari tuo sono le domande Che fai§? Dove esci? Con chi vai il sabato? Ecc. Per questo non vivo come un giovane!
Ma la differenza sta nel come la vediamo la cosa!!! Tu pensi che la gente è malvagia e spettegola e non si fa i cazzi suoi
Per invece no, èuna cosa normalissima! Ci si conosce tutti o quasi le domande te le fanno si!!!
Quando vado in palestra o in piscina vedo gli altri che chiedono Dove sei stato sabato?Domenica? con chi? praticamente
a tutti quelli che conoscono....anche loro sono malvagi e vogliono informazioni per spettegolare??E' solo conversazione
che serve per conoscersi....poi , ripeto se nn ti vedono per anni la curiosità c'è ed è normale!!!Sta nel buonsenso
dell'altro smetterla se ti vede in imbarazzo!!!
Ma io predico bene e razzolo male.....è difficile trovare la forza per farlo, io ci spero!

Confusion 28-02-2011 22:24

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Shady e Rose quello di cui parlae mi tocca molto da vicino.
Anche a me a volte capita che mi chiedano...che odio.
Ammetto che mi sento molto a disagio, ma piano piano coi miei tempi lunghissimi ho capito una cosa: se vuoi provare a non farti rompere le palle devi considerarli il meno possibile e dare risposte secche. Nemmeno a me riesce sempre.
Per ora ci sono riuscito con i miei: mesi fà diedi troppe confidenze ed erano divenatti molto invadenti, specie mia madre, e ogni pochino usciva fuori l'argomento ragazza e cose simili. Ora risposndo sempre"Non rompere" o "Ma chi i ha detto nulla? ho altro a cui pensare."
E ora non rompono quasi mai.

Poi per gli amici dipende da chi frequenti: se frequenti amici veri che davvero conoscono il tuo modo di essere e sanno più o meno come ti muovi nel mondo non ti rompono mai. garantisco.
Il mio gruppo di amici del liceo è squisito sotto questo punto di vista.
L'altro gruppo che frequentavo era ossessionato dall'idea "Hai la donna?" e allora era un continuo...via via che ti conoscevano meglio sempre più domande inopportune imbarazzanti fino afrti sentire una nullità.
Ho abbandonato quel gruppo. Non erano veri amici.. non c'è molto da aggiungere.

Frequentate solo la gente che vi piace sennò la depressione è alle porte. E cmq sappiate che si può vivere benissimo anche senza tutte le cose indispensabili secondo i parametri comuni.

maury25 28-02-2011 22:50

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 493256)
Shady e Rose quello di cui parlae mi tocca molto da vicino.
Anche a me a volte capita che mi chiedano...che odio.
Ammetto che mi sento molto a disagio, ma piano piano coi miei tempi lunghissimi ho capito una cosa: se vuoi provare a non farti rompere le palle devi considerarli il meno possibile e dare risposte secche. Nemmeno a me riesce sempre.
Per ora ci sono riuscito con i miei: mesi fà diedi troppe confidenze ed erano divenatti molto invadenti, specie mia madre, e ogni pochino usciva fuori l'argomento ragazza e cose simili. Ora risposndo sempre"Non rompere" o "Ma chi i ha detto nulla? ho altro a cui pensare."
E ora non rompono quasi mai.

Poi per gli amici dipende da chi frequenti: se frequenti amici veri che davvero conoscono il tuo modo di essere e sanno più o meno come ti muovi nel mondo non ti rompono mai. garantisco.
Il mio gruppo di amici del liceo è squisito sotto questo punto di vista.
L'altro gruppo che frequentavo era ossessionato dall'idea "Hai la donna?" e allora era un continuo...via via che ti conoscevano meglio sempre più domande inopportune imbarazzanti fino afrti sentire una nullità.
Ho abbandonato quel gruppo. Non erano veri amici.. non c'è molto da aggiungere.

Frequentate solo la gente che vi piace sennò la depressione è alle porte. E cmq sappiate che si può vivere benissimo anche senza tutte le cose indispensabili secondo i parametri comuni.

Noto con piacere che c'è rimasto qualcuno con un pò di sale in zucca...bene bene. Quotissimo. :yes:

dottorzivago 28-02-2011 23:14

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

E conoscere persone nuove che già ti conoscono "per fama" (ovvero sanno che sei lo sfigato, perchè i veri amici del tuo gruppo hanno provveduto a dovere in modo che le voci girino) equivale a delusioni e buchi nell'acqua
Non so te, ma io per questo problema nn esco nemmeno nel centro del mio paese, nn vado a fare la spesa, nn vado al pub da anni!
scusa se te lo dico ma tu mi sembri messa peggio di me........che vita conduci?

Quote:

Curiosità: hai modo di sapere di che reputazione gode questo tuo cugino?
Non è un mio cugino. Comunque era considerato ed è considerato uno sfigato! Da come me l'hanno descritto è rimasto tale. L'ultimo episodio che mi hanno raccontato.......era lui in discoteca che cercava gli altri del gruppo......nn sapevano nemmeno come era venuto a saperlo perche loro non l'avevano proprio visto negli ultimi giorni!

Confusion 01-03-2011 00:20

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Quote:
Originariamente inviata da Confusion Visualizza il messaggio
Shady e Rose quello di cui parlae mi tocca molto da vicino.
Anche a me a volte capita che mi chiedano...che odio.
Ammetto che mi sento molto a disagio, ma piano piano coi miei tempi lunghissimi ho capito una cosa: se vuoi provare a non farti rompere le palle devi considerarli il meno possibile e dare risposte secche. Nemmeno a me riesce sempre.
Per ora ci sono riuscito con i miei: mesi fà diedi troppe confidenze ed erano divenatti molto invadenti, specie mia madre, e ogni pochino usciva fuori l'argomento ragazza e cose simili. Ora risposndo sempre"Non rompere" o "Ma chi i ha detto nulla? ho altro a cui pensare."
E ora non rompono quasi mai.

Poi per gli amici dipende da chi frequenti: se frequenti amici veri che davvero conoscono il tuo modo di essere e sanno più o meno come ti muovi nel mondo non ti rompono mai. garantisco.
Il mio gruppo di amici del liceo è squisito sotto questo punto di vista.
L'altro gruppo che frequentavo era ossessionato dall'idea "Hai la donna?" e allora era un continuo...via via che ti conoscevano meglio sempre più domande inopportune imbarazzanti fino afrti sentire una nullità.
Ho abbandonato quel gruppo. Non erano veri amici.. non c'è molto da aggiungere.

Frequentate solo la gente che vi piace sennò la depressione è alle porte. E cmq sappiate che si può vivere benissimo anche senza tutte le cose indispensabili secondo i parametri comuni.
Noto con piacere che c'è rimasto qualcuno con un pò di sale in zucca...bene bene. Quotissimo.
Purtroppo, però, spesso gli altri ci rendono difficilissimo vivere sopra le righe, perchè sol loro continuo sparlare ci fanno sentire degli alieni frustrati.
Se ognuno non rompesse saremmo tutti più felici.

Winston_Smith 01-03-2011 00:25

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 493285)
Non è un mio cugino. Comunque era considerato ed è considerato uno sfigato!

Ecco, allora a che pro andare ad inseguire gente che lo considera ancora tale?

Yesman 01-03-2011 00:33

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 493285)
Non è un mio cugino. Comunque era considerato ed è considerato uno sfigato! Da come me l'hanno descritto è rimasto tale. L'ultimo episodio che mi hanno raccontato.......era lui in discoteca che cercava gli altri del gruppo......nn sapevano nemmeno come era venuto a saperlo perche loro non l'avevano proprio visto negli ultimi giorni!

Ecco, come non detto... Speravo in un lieto fine ma alla fine son rimasti davvero degli stronzi!

Rocky Balboa 01-03-2011 00:48

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Rose (Messaggio 493186)
Mi vergogno in primis per essermi umiliata in passato. Vorrei solo che mi dimenticassero, tutti.
E cmq come fai a non parlare di certi argomenti? Facci caso, incontri un conoscente qualsiasi e le domande sono sempre quelle? Esci, lavori, il ragazzo ce l'hai.
Uffa che palle. Si toccano un sacco di traumi della mia vita tutti assieme, mica solo la storia antica dei miei "amici".

sei una persona abbastanza orgogliosa, vero Rose?
Comunque anch'io mi facevo mille problemi per queste situazioni... ma dopo varie occasioni in cui queste persone hanno ricevuto da parte mia delle risposte con tono quasi "schifato" e strafottente... hanno poi rinunciato a fare tutte le solite domande, anche se resta comunque molto fastidioso esser guardati in modo strano.. e poi quando ti parlano... quasi come se stessero parlando con un cane bastonato..

dottorzivago 01-03-2011 15:32

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Ecco, come non detto... Speravo in un lieto fine ma alla fine son rimasti davvero degli stronzi!
Purtroppo la sua sfigataggine è a livelli estremi quindi è dura cambiare l'idea ma credo che gli basterebbe tornare come era prima......si considerato sfigato, ma era considerato anche uno

Quote:

Originariamente inviata da Rocky Balboa (Messaggio 493347)
sei una persona abbastanza orgogliosa, vero Rose?
Comunque anch'io mi facevo mille problemi per queste situazioni... ma dopo varie occasioni in cui queste persone hanno ricevuto da parte mia delle risposte con tono quasi "schifato" e strafottente... hanno poi rinunciato a fare tutte le solite domande, anche se resta comunque molto fastidioso esser guardati in modo strano.. e poi quando ti parlano... quasi come se stessero parlando con un cane bastonato..

E' una battaglia durissima ma va fatta x forza!
Quando ricominciai ad uscire ormai 10 anni fa, mi ricordo che c'era un mio ex compagno di squadra insieme a me ed altri miei amici seduti ad un tavolino di un bar. Mi issa per qualche decina di secondi e mi dice "Sei come sempre, il solito chiacchierone come eri in squadra"

Rocky Balboa 01-03-2011 18:38

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Rose (Messaggio 493524)
Si sono orgogliosa e me ne vanto. Era ora pure che lo diventassi un minimo..

non era una critica, anch'io lo sono.. forse piu' di te.

inconstant_moon 01-03-2011 18:53

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 492710)
Dopo tutto questo punto ad un giorno a ricominciato ad uscire, nonostante avesse tutte le ragioni per essere incazzato con gli altri, ma d'altra parte sono gli unici che conosce....
Ha iniziato a presentarsi in piazza all'ora dell'aperitivo, in discoteca da solo, al ristorante, in piscina ecc......insomma seguiva gli altri ragazzi.

non avrei MAI il coraggio di fare una cosa del genere... complimenti al tuo amico.

Markettino 01-03-2011 20:03

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Io a diciannove anni e mezzo ero considerato uno dei più grandi sfigati della mia cittadina..
Osteggiato dai miei che consideravano la mia sofferenza come conseguente ad invenzioni della mia mente malata...
Osteggiato da un mio professore che non vedeva l'ora di bocciarmi...
Con l'unica persona che mi voleva veramente bene morta prematuramente (mia nonna)...
Sull'orlo del suicidio (una mia compagna di classe disse che, fra le risate delle altre ragazze presenti, in casi come il mio lo stesso era una soluzione onorevole)...
Sono sopravvissuto e, dopo qualche anno di isolamento e una delusione amorosa che ha contribuito ad affossarmi ulteriormente, ho ripreso in mano le redini della mia vita...
E molte persone del mio passato, che ho affrontato una dopo l'altra, si sono rese conto che lo sfigato di allora è cambiato un pochettino....
Ma per farlo sono dovuto uscire dal guscio in un contesto cittadino non grandissimo...
Poi è chiaro che siamo tutti diversi e niente è assoluto nella vita...
Ma la mia esperienza è questa....

dottorzivago 01-03-2011 20:32

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Markettino (Messaggio 493628)
Io a diciannove anni e mezzo ero considerato uno dei più grandi sfigati della mia cittadina..
Osteggiato dai miei che consideravano la mia sofferenza come conseguente ad invenzioni della mia mente malata...
Osteggiato da un mio professore che non vedeva l'ora di bocciarmi...
Con l'unica persona che mi voleva veramente bene morta prematuramente (mia nonna)...
Sull'orlo del suicidio (una mia compagna di classe disse che, fra le risate delle altre ragazze presenti, in casi come il mio lo stesso era una soluzione onorevole)...
Sono sopravvissuto e, dopo qualche anno di isolamento e una delusione amorosa che ha contribuito ad affossarmi ulteriormente, ho ripreso in mano le redini della mia vita...
E molte persone del mio passato, che ho affrontato una dopo l'altra, si sono rese conto che lo sfigato di allora è cambiato un pochettino....
Ma per farlo sono dovuto uscire dal guscio in un contesto cittadino non grandissimo...
Poi è chiaro che siamo tutti diversi e niente è assoluto nella vita...
Ma la mia esperienza è questa....

Grande prova, complimenti! Un giorno spero di arrivarci anche io!
Il problema c'è esiste, ma la nostra mente ha creato un mostro a 7 teste quando in realtà è una cosa risolvibile con un po di volontà!

Winston_Smith 01-03-2011 20:33

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 493488)
Purtroppo la sua sfigataggine è a livelli estremi quindi è dura cambiare l'idea ma credo che gli basterebbe tornare come era prima......

O trovare persone meno chiuse di mente e meno occupate a giudicare gli altri in base al loro "livello di sfigataggine".

dottorzivago 01-03-2011 20:45

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 493647)
O trovare persone meno chiuse di mente e meno occupate a giudicare gli altri in base al loro "livello di sfigataggine".

Io non lo giudico nemmeno in negativo.....come ho scritto ammiro il suo coraggio.
Che sia uno sfigato è un dato di fatto

maury25 01-03-2011 21:43

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 493488)

Quando ricominciai ad uscire ormai 10 anni fa, mi ricordo che c'era un mio ex compagno di squadra insieme a me ed altri miei amici seduti ad un tavolino di un bar. Mi issa per qualche decina di secondi e mi dice "Sei come sempre, il solito chiacchierone come eri in squadra"

Se il tizio mia vesse detto una cosa simili gli avrei spedito un pugno in faccia.
Magari no, ma di sicuro non li avrei più frequentati.


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