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dottorzivago 27-02-2011 19:05

La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Vi volevo raccontare come ha reagito un conoscente alla sua solitudine che stava raggiungendo livelli incredibili.

A dire la verità non è un amico ma un conoscente, era uno di quei ragazzi che faceva parte di quel gruppone del mio quartiere ai tempi delle elementari-medie.

E' piu grande di me ora c'avra intorno ai 32-33 anni. E' sempre stato preso per i fondelli, non che fosse timido ma ero lo sfigato di turno da prendere in giro.
Quando dall'adolescenza siamo passati ad essere un po piu grandicelli il gruppo si è sfaldato, non si usciva piu nel quartiere ma la gente iniziava ad andare nei locali, feste, si frequentavano cdi piu le ragazze ecc..
Lui questo cambiamento non l'ha mai fatto. Mentre gli altri uscivano lui si rinchiudeva in casa, ha passato gli ultimi 12 anni tra casa e lavoro, spesso solo casa per colpa della disoccupazione.

Dopo tutto questo punto ad un giorno a ricominciato ad uscire, nonostante avesse tutte le ragioni per essere incazzato con gli altri, ma d'altra parte sono gli unici che conosce....
Ha iniziato a presentarsi in piazza all'ora dell'aperitivo, in discoteca da solo, al ristorante, in piscina ecc......insomma seguiva gli altri ragazzi.
Ora non so come si sono evolute le cose, so solo che loro saltuarialmente lo chiamano per uscire insieme.
E' un atteggiamento da ammirare ha un grande coraggio!

Inosservato 27-02-2011 19:08

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 492710)
Vi volevo raccontare come ha reagito un conoscente alla sua solitudine che stava raggiungendo livelli incredibili.

A dire la verità non è un amico ma un conoscente, era uno di quei ragazzi che faceva parte di quel gruppone del mio quartiere ai tempi delle elementari-medie.

E' piu grande di me ora c'avra intorno ai 32-33 anni. E' sempre stato preso per i fondelli, non che fosse timido ma ero lo sfigato di turno da prendere in giro.
Quando dall'adolescenza siamo passati ad essere un po piu grandicelli il gruppo si è sfaldato, non si usciva piu nel quartiere ma la gente iniziava ad andare nei locali, feste, si frequentavano cdi piu le ragazze ecc..
Lui questo cambiamento non l'ha mai fatto. Mentre gli altri uscivano lui si rinchiudeva in casa, ha passato gli ultimi 12 anni tra casa e lavoro, spesso solo casa per colpa della disoccupazione.

Dopo tutto questo punto ad un giorno a ricominciato ad uscire, nonostante avesse tutte le ragioni per essere incazzato con gli altri, ma d'altra parte sono gli unici che conosce....
Ha iniziato a presentarsi in piazza all'ora dell'aperitivo, in discoteca da solo, al ristorante, in piscina ecc......insomma seguiva gli altri ragazzi.
Ora non so come si sono evolute le cose, so solo che loro saltuarialmente lo chiamano per uscire insieme.
E' un atteggiamento da ammirare ha un grande coraggio!

Piuttosto che fare così rimango murato in casa, cioè questo è stato sfottutto per anni e adesso addirittura è lui che cerca i suoi dileggiatori? :eek:

Yesman 27-02-2011 19:15

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Beh! E' un modo come un'altro per reiniziare a vivere.
Magari pure i suoi amici sono cambiati!

barclay 27-02-2011 19:33

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 492710)
Ha iniziato a presentarsi in piazza all'ora dell'aperitivo, in discoteca da solo, al ristorante, in piscina ecc......insomma seguiva gli altri ragazzi. Ora non so come si sono evolute le cose, so solo che loro saltuariamente lo chiamano per uscire insieme.

Ecco la dimostrazione che non esistono soluzioni universali: conoscevo uno che faceva la stessa cosa, ma senza successo.

Cristal 27-02-2011 19:34

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
ASCOLTATE ME, QUESTA COSA è ASSOLUTAMENTE DA NON FARE. Le persone non cambiano, dall'esterno vi sembrerà un grande ma in realtà non sta facendo chissà che, anzi secondo me si sta umiliando ulteriormente.
Molto meglio cambiar aria, come si suol dire, quando un terreno ormai è sterile non ci crescerà mai più niente di buono.

Cristal 27-02-2011 19:37

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da cippa (Messaggio 492723)
le gente poi cresce e diventa più matura, non è detto che continui ad avere sempre gli stessi atteggiamenti;

Proprio gli stessi no, più subdoli, meno teatrali, un trentenne non ti tirerà le palline di carta addosso durante l'ora di lezione ma ti farà la bella faccia davanti e sparlerà dietro, attaccandosi a tutto, anche ad inventare se non avrà altri appigli.
Meglio solo tutta la vita che con certa gente.

maury25 27-02-2011 19:38

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Coraggio? Senza offesa, ma le persone coraggiose sono altre... ad ogni modo, se a lui sta bene così, è giusto che faccia così.

Cristal 27-02-2011 19:45

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Eh, io invece dapprima ho fatto l'errore di cui si parla qui. Ho creduto fossero cose da ragazzi e quindi ho minimizzato e archiviato, mi sono comportata esattamente come il ragazzo di cui si parla nel 3d.
Questo è il più grande errore che ho commesso. Vi prego non fatelo.

alvaro 27-02-2011 19:53

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
ma come fa a trovarsi bene? ma gli altri lo accettano lo stesso nel gruppo? lo cercano loro? mi sembra un escamotage molto forzato e poco efficace per riprendere a fare vita sociale quello di ri-aggregarsi a una vecchia compagnia se si avevano vecchie ruggini in passato con questi tizi
come si suol dire "chi non ti vuole non ti merita"..mi sembra molto adatta questa massima a questa situazione

Cristal 27-02-2011 19:58

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 492750)
Quindi parli per esperienza personale... no, io non ho mai voluto saperne niente delle persone che mi hanno vessato. E da quello che dici, ho fatto proprio bene.
Poi non credo che quella gente cambi, magari non sono più bulli, ma in compenso diventano dei viscidi ipocriti che ti fregano in mille modi prendendoti per il culo... poi qualcuno crescendo magari matura e diventa una bravissima persona, ma secondo me sono una percentuale minima.
Nel dubbio, io non mi ci immischio.
Poi io ovviamente parlo sempre della mia esperienza e dei miei pensieri, ognuno faccia quello che vuole, basta poi che non si mettano a frignare se le cose gli vanno male... perchè questa sì è una cosa che mi fa imbestialire...

No hai assolutamente ragione, il fatto è che sono anche gli altri ad influenzarti, a farti credere che ti accadono cose brutte perchè dipende da te, sempre e solo da te, a minimizzare perchè sono cose da ragazzi e crescendo si matura e non si verificano più.
Sono veramente una minoranza gli adulti che si liberano del tutto da questi schemi, non so voi ma io vedo ripetersi sempre le stesse dinamiche anche al lavoro ad esempio.

E ora capisco pure perchè dottor zivago ieri sera si impuntava a dirmi che sono cose che stanno solo nella mia testa, ad uscire e recuperare vecchi e nuovi amici...

Cristal 27-02-2011 20:00

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Ama (Messaggio 492751)
ma come fa a trovarsi bene? ma gli altri lo accettano lo stesso nel gruppo? lo cercano loro?

All'inizio no, se si tratta di una compagnia grande a poco a poco potresti guardagnarti un po' di stima ed amicizia da parte di alcuni membri. A fronte di cattiverie e prese in giro perenni da parte di tutti gli altri, e talvolta anche dei tuoi amici quando gli prendono i 5 minuti di cattiveria.
A me è un po' dispiaciuto perdere queste poche persone con cui avevo un rapporto, però non sopportavo davvero più certe dinamiche e il tempo mi ha dato ragione, visto che ho notato che nessuno si è poi sforzato a cercarmi ancora, neanche quelli che "mi volevano bene".

Cmq è anche una questione che per come siamo fatti noi non sopportiamo più determinate cose. Non so a voi ma a me capita di notare quotidianamente tanti cosiddetti "amici" (fighi, non sfigati) che si definiscono tali davanti e passano tutto il tempo restante a insultarsi reciprocamente alle spalle. Io non so che farmene di un rapporto così, tollero un minimo simili compagnie solo quando non ne posso fare a meno tipo al lavoro.

The Chosen One 27-02-2011 20:49

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
La dignità prima di tutto!
Però per risollevarsi da qualche parte bisogna iniziare,un grande cambiamento necessita di sforzi altrettando grandi..

Who_by_fire 27-02-2011 21:58

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Rose (Messaggio 492736)
Proprio gli stessi no, più subdoli, meno teatrali, un trentenne non ti tirerà le palline di carta addosso durante l'ora di lezione ma ti farà la bella faccia davanti e sparlerà dietro, attaccandosi a tutto, anche ad inventare se non avrà altri appigli.
Meglio solo tutta la vita che con certa gente.


----- :yes: -----

dottorzivago 27-02-2011 23:39

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 492799)
Cose che stanno nella tua testa!? Questo è assurdo... che ne sa la gente di cosa hai/abbiamo passato... .

Non uscire per 7-8 anni èerche si ha paura del giudizio degli altri e paura delle loro domande è ancora piu assurdo! La dignità va bene ma non ci possiamo rovinare la vita per una dignità che ormai non ha piu senso.....cosa vuoi importi agli altri di te dopo 8 anni!!!!!!!

Quote:

E ora capisco pure perchè dottor zivago ieri sera si impuntava a dirmi che sono cose che stanno solo nella mia testa, ad uscire e recuperare vecchi e nuovi amici...
A dirti la verità questa cosa mi è venuta in mente solo oggi.....ma questo è un caso limite......ma fa riflettere lo stesso!

Quote:

ma come fa a trovarsi bene? ma gli altri lo accettano lo stesso nel gruppo? lo cercano loro?
Lo cercano non sempre, perche non è un piccolo gruppo...è una comitiva molto grande lui conosce solo alcuni di loro gli altri nemmeno li conosce.
Le alternative quali sono?Fare la muffa in casa.....quindi lui ha preferito ingoiare il rospo e vedere cosa succederà

maury25 27-02-2011 23:59

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da LordJim (Messaggio 492888)
Considerando questo penso che il tuo amico dovrebbe reagire all'idozia più che alla solitudine. :cool:
Poi se lui si trova bene...

Quoto. :cool:

Yesman 28-02-2011 00:04

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Mah... si vede che non aveva altre alternative. Con l'orgoglio tanto fai pochi progressi...
Magari entrerà in un giro più grande che lo porterà a conoscere ragazzi e ragazze nuove. Mettiamola così:li sfrutta per arrivare altrove...

Noctis 28-02-2011 00:35

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 492710)
Vi volevo raccontare come ha reagito un conoscente alla sua solitudine che stava raggiungendo livelli incredibili.

A dire la verità non è un amico ma un conoscente, era uno di quei ragazzi che faceva parte di quel gruppone del mio quartiere ai tempi delle elementari-medie.

E' piu grande di me ora c'avra intorno ai 32-33 anni. E' sempre stato preso per i fondelli, non che fosse timido ma ero lo sfigato di turno da prendere in giro.
Quando dall'adolescenza siamo passati ad essere un po piu grandicelli il gruppo si è sfaldato, non si usciva piu nel quartiere ma la gente iniziava ad andare nei locali, feste, si frequentavano cdi piu le ragazze ecc..
Lui questo cambiamento non l'ha mai fatto. Mentre gli altri uscivano lui si rinchiudeva in casa, ha passato gli ultimi 12 anni tra casa e lavoro, spesso solo casa per colpa della disoccupazione.

Dopo tutto questo punto ad un giorno a ricominciato ad uscire, nonostante avesse tutte le ragioni per essere incazzato con gli altri, ma d'altra parte sono gli unici che conosce....
Ha iniziato a presentarsi in piazza all'ora dell'aperitivo, in discoteca da solo, al ristorante, in piscina ecc......insomma seguiva gli altri ragazzi.
Ora non so come si sono evolute le cose, so solo che loro saltuarialmente lo chiamano per uscire insieme.
E' un atteggiamento da ammirare ha un grande coraggio!

Però lui non è proprio timido, o sbaglio ? se avesse problemi di fobia sociale, timidezza eccessiva, allora si che sarebbe "bello" vedere cosa farebbe questo tuo conoscente.
L'unica cosa che ho capito è che lui è uno sfigato(odio questa parola...) e che si è isolato a tal punto da interrompere i contatti con tutti quelli che conosceva, che alla fine erano solo i soliti escrementi cagati fuori da questa società, adesso pur di stare insieme a qualcuno, cercare di migliorare la sua condizione, ha deciso di mettere da parte il rancore che aveva nei confronti di questi soggetti, e col tempo ha incominciato a uscire anche da solo, tanto poi qualcuno che conosceva doveva pur incontrare.
Non so io non ci vedo ne coraggio, e tanto meno lo ammiro, indifferenza è la parola giusta per quello che sento.

Qwerty 28-02-2011 00:35

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 492908)
La dignità è una delle caratteristiche che contraddistingue i veri uomini,

quoto :yes:

Noctis 28-02-2011 00:38

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 492908)
La dignità non ha più senso???
La dignità è una delle caratteristiche che contraddistingue i veri uomini, io questo l'ho imparato a 14 anni e lo applico tuttora...
Ora lo so, parte la bordata... "però sei solo come un cane"... ma io ti dico, se devo uscire con gente che mi ha sputato addosso, e intendo nel vero senso della parola, sono ORGOGLIOSO DI ESSERE DA SOLO.
Certo, anch'io se avessi delle persone realmente amiche con cui uscire ne sarei contento, ma visto che in giro queste persone sono merce rarissima (cioè i veri amici)... amen... ho vissuto così una vita posso continuare a farlo.

Ecco penso che tu sia coraggioso e ti ammiro.
Non di certo le persone che buttano nel cesso la propria dignità, per arrivare ad una felicità illusoria.

Cristal 28-02-2011 00:51

Re: La reazione di un mio amico alla solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 492879)
Non uscire per 7-8 anni èerche si ha paura del giudizio degli altri e paura delle loro domande è ancora piu assurdo! La dignità va bene ma non ci possiamo rovinare la vita per una dignità che ormai non ha piu senso.....cosa vuoi importi agli altri di te dopo 8 anni!!!!!!!

Mah non penso proprio, è proprio il fatto di aver mandato giù dei rospi ed essere uscita per tanto tempo con certa gentaglia che mi fa passare la voglia di uscire ancora, perchè mi vergogno a morte di questo, di aver calpestato la mia dignità. Leggere il giudizio e lo sdegno nei loro occhi e immaginarmi la battutina appena volto le spalle, quando li incontro, mi da ancora più fastidio delle domande. Credimi non è tutto nella mia testa, e preferisco fare a meno delle loro facce se posso, mi rovino meno la giornata a stare in casa che a vedere loro, tanto se tutto va bene tutto ciò resterà solo un brutto ricordo.
Quote:

Originariamente inviata da Yesman (Messaggio 492895)
Mah... si vede che non aveva altre alternative. Con l'orgoglio tanto fai pochi progressi...
Magari entrerà in un giro più grande che lo porterà a conoscere ragazzi e ragazze nuove. Mettiamola così:li sfrutta per arrivare altrove...

Esattamente quello che pensavo anch'io, sono uscita con loro solo in vista di questa prospettiva. Solo che non mi spiegavo come mai gente dapprima interessata a conoscermi dopo si comportasse di merda con me e mi trattasse con sufficienza, addirittura più di un ragazzo usciva con me e mi diceva di non dirlo in giro, di non dirlo alle mie amiche. Io mi sono fatta l'idea che girassero brutte voci sul mio conto e facessero quell'effetto alle persone, guardacaso lontano da qui le cose mi vanno sempre meglio.
E ci tengo a precisare che sono una persona del tutto normale, carina, pulita, sana di mente, nè povera nè ricca. Niente che potesse giustificare oggettivamente un comportamento simile, se non il rovinarsi la loro reputazione a farsi vedere con me.
Quote:

Originariamente inviata da cippa (Messaggio 492863)
rose forse hai ragione tu però io una seconda possibilità la darei a tutti

Nel mio singolo caso ho avuto torto marcio a dargli una seconda possibilità. Non avrei mai dovuto farlo, mai mai mai. Per gli altri non mi pronuncio.


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