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Dove la terapia non può arrivare
Stavo pensando al film "Hereafter": Matt Damon interpreta un medium che cerca di nascondere il suo potere perché gli ha procurato solo guai. Sembra essersi fatto una vita "normale" quando un giorno decide di andare ad un corso di cucina, tanto per passare il tempo, lì incontra una bella ragazza, che invece era andata lì solo per ampliare le sue amicizie. I due si piacciono e una sera decidono di cenare insieme a casa di lui, ma nella segreteria telefonica c'è un messaggio in cui il fratello parla del potere. Lei s'incuriosisce ed insiste per una dimostrazione pratica, lui resiste sapendo che finirà male, ma alla fine accetta e la mette in contatto col padre defunto. La seduta si conclude con la fuga di lei, traumatizzata ed imbarazzata. Naturalmente, dalla lezione successiva, lei non si fa più vedere.
Non avete anche voi il timore che, alla fine, possa capitarci qualcosa del genere? Ci sforziamo, facciamo di tutto per stare meglio, ma, alla fine, per quanto "positivi" possiamo essere stati, viene sempre fuori quello che siamo e rovina tutto. Certo non abbiamo poteri speciali, ma la verginità involontaria, il non essere mai uscito con una donna, ecc. sono un passato assai pesante ed impossibile da nascondere per lungo tempo. |
Re: Dove la terapia non può arrivare
Infatti sono cose da dire subito non da nascondere... poi se scappa vabbè, bisogna essere se stessi...
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Uno deve subito mettere in chiaro chi è, così solo chi è pronto ad accettarlo si cimenterà con lui/lei. |
Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Sono d'accordo che le scene al corso di cucina m'hanno fatto pensare alla montagna di consigli stupidi che vengono propinati a persone come noi :) ¹ Il personaggio di Matt Damon, per chi non ha visto il film. ² Mettendo da parte, per un attimo, lo scetticismo del terapeuta ipotetico. ³ Quest'ultima è per gli amanti della TCC. |
Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
ma infatti io posso nascondere ad uan donna me stesso finq uanto nonc i aprlo ma quando unoc omincia a parlare con uan donna la vengono fuori i limiti e la differenza con un estroverso e lampante..credo...per cui che fare provarci lo stesso,o lasciare nel dubbio...
perche la sensazione che ho e che le donne sopratutto ci capiscano poco di me... |
Re: Dove la terapia non può arrivare
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bel film hereafter...l'ho visto anche io ...cmq si purtroppo quello che tentiamo di nascondere viene scoperto prima o poi e rischia d rovinare tutto... io ho il terrore d questa cosa |
Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Non hai inquadrato bene il discorso che facevamo: al "dunque" non ci si arriva, perché la donna s'infastidisce e scappa molto prima del "dunque" e la verginità involontaria non è l'unico fattore stigmatizzante. Nel mio caso, non riesco neanche ad uscire con una donna (io chiedo, lei rifiuta), figurarsi il fare quell'altra cosa. |
Re: Dove la terapia non può arrivare
se ho capito bene con soloamica sei riuscito uscire sperando di piu',magari prossima non si limitera' a solo amicizia..
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Re: Dove la terapia non può arrivare
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Re: Dove la terapia non può arrivare
ti capisco, e dire aspetta che arrivera' quella giusta sarebbe scontato a un ragazzo di 20 anni,a 40 ti sentiresti preso in giro sentendo queste parole,ma dico solo che niente e' impossibile,conosco una ragazzo che lha trovata a 34 anni la sua prima ragazza e ora e' felicissimo e non si e' pentito di averla aspettata..
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