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Robedain 31-01-2011 13:35

Riflessioni sulle relazioni: amare te stesso, amare gli altri...
 
Tratto dal libro "Conversazioni con Dio" di Neal Donald Walsch:

Lo scopo di una relazione è di decidere quale parte di voi stessi vi piacerebbe che «venisse allo scoperto», non quale parte di un altro voi potreste catturare e trattenere.
Lo scopo del rapporto non è quello di avere un altro il quale vi posso completare; bensì di avere un altro con il quale condividere la vostra completezza. Qui sta il paradosso di tutte le relazioni umane.

Non avete nessun bisogno di un particolare altro individuo perché possiate sperimentare appieno Chi Siete e d'altra parte, senza un altro, non siete nulla.
'Facciamo in modo che ogni persona in un rapporto non si preoccupi dell'altro, ma soltanto, unicamente del proprio Sé.' Questo potrebbe sembrare uno strano insegnamento, perché vi è stato detto che nella più alta forma di rapporto ci si preoccupa soltanto dell'altro. Eppure ti dico questo: il focalizzare l'attenzione sull'altro – l'ossessione di cui si fa oggetto l'altro – costituisce la causa del fallimento dei rapporti.

'Non ha importanza' che cosa stia pensando l'altro, quello che si aspetta, ciò che si propone. Importa soltanto come ti comporti tu 'in relazione' a tutto questo. La persona più adorabile è la persona «egocentrica», cioè centrata sul proprio sé.

No, se lo esamini con cura. Se non riesci ad amare Te Stesso, non puoi amare un altro. Molte persone commettono l'errore di cercare l'amore per Sé attraverso l'amore per un Altro. Certo, non si rendono conto di comportarsi così. Non si tratta di uno sforzo consapevole. È quanto accade nella mente. Nel profondo della mente, in quello che chiamate inconscio, pensate: Se soltanto riesco ad amare gli altri, gli altri ameranno me. Diventerò quindi simpatico e potrò volermi bene. In realtà un gran numero di persone si detesta perché ha l'impressione di non essere amato da nessuno. Questa è una malattia che si verifica quando gli individui sono davvero «consumati d'amore» perché in verità gli altri li amano, ma questo non ha importanza. Non ha nessuna importanza quante siano le persone a dichiarare il proprio amore nei loro confronti, non è sufficiente. Innanzitutto loro non ci credono. Pensano di essere manipolati, pensano che si cerchi di ottenere qualcosa. (Come è possibile essere amati per quello che si è veramente? No. Deve esserci un errore. Gli altri vogliono qualcosa in cambio! Ma che cosa?) Stanno lì a cercare di capire in quale modo si potrebbe davvero amarli. Perciò non credono a quanto viene loro detto e danno inizio a una campagna per indurre gli altri a provare il proprio amore. Per far questo possono pretendere da chi li ama che cominci con il cambiare comportamento.

In secondo luogo, se in ultimo giungono a un punto in cui possono credere di essere amati, cominciano subito a preoccuparsi a proposito di quanto a lungo potranno conservare questo amore, e iniziano con l'alterare il proprio comportamento. Di conseguenza, due persone si perdono letteralmente in un rapporto. Si buttano in una relazione sperando di trovare se stesse, e invece finiscono per perdersi. Questa perdita del Sé è la maggiore causa di amarezza e del senso di fallimento. Due persone si uniscono in un'associazione con la speranza che il tutto sarà più grandioso della somma delle parti e finiscono per scoprire come ciò risulti invece assai inferiore. Si sentono diminuiti rispetto a quando erano soli. Meno capaci, meno abili, meno eccitanti, meno attraenti, meno allegri, meno felici. Ciò accade perché in effetti si sono diminuiti. Hanno rinunciato alla maggior parte di quello che erano allo scopo di essere – e di restare – uniti in quel rapporto.

'Quando non ci si consideri a vicenda come anime sante impegnate in un sacro viaggio, allora non si riesce a vedere lo scopo, il motivo, celato dietro ogni rapporto.' L'anima è venuta al corpo e il corpo alla vita con lo scopo di evolversi. Ti stai evolvendo, ti stai adottando. E ti stai servendo dei tuoi rapporti con ogni cosa per decidere quello che stai diventando.

Hai portato il tuo Sé nel mondo relativo in modo da disporre dei mezzi con i quali conoscere e sperimentare Chi Sei Veramente. Chi Sei è quanto tu stesso hai creato per essere in relazione con tutto il resto. I tuoi rapporti personali sono gli elementi più importanti in questo processo. I tuoi rapporti personali costituiscono perciò un sacro territorio. Non hanno virtualmente niente a che fare con l'altro individuo, eppure, poiché lo coinvolgono, hanno 'tutto' a che fare con lui. È questa la divina dicotomia. Questo è il circolo chiuso. Per cui può non essere un insegnamento così radicale dire: «Benedetti gli egocentrici, perché conosceranno Dio». Potrebbe non essere un cattivo traguardo nella tua vita conoscere la parte più elevata di te e 'starne al centro'.

Il tuo rapporto più importante, perciò, deve essere con il tuo Sé. Devi per prima cosa imparare a onorare e ad aver caro Te Stesso. 'Devi prima imparare a valorizzare Te Stesso per poter valorizzare un altro. Devi innanzitutto considerare Te Stesso benedetto prima di poter vedere un altro come benedetto. Sé come santo per poter avere coscienza della santità dell'Altro.' Se metti il carro davanti ai buoi – come ti chiedono di fare molte religioni – e se riconosci un altro come santo prima di aver riconosciuto te stesso, un giorno potresti risentirtene. Se c'è una cosa che nessuno di voi sopporta è che ci sia 'qualcuno più santo di voi.'Devi prima riconoscere il tuo Sé come santo per poter avere coscienza della santità dell'Altro.'

C'è soltanto questa cosa che potete fare. Dovete tener fede ai vostri sentimenti. Poiché tener fede ai vostri sentimenti significa tener fede a Voi Stessi. E dovete amare il vostro prossimo come amate voi stessi. Come potete mai aspettarvi di capire e tener fede ai sentimenti di un altro se non riuscite a tener fede ai sentimenti all'interno del vostro Sé? La prima domanda in ogni processo interattivo con un altro è: Ora, Chi Sono e Chi Voglio Essere, in rapporto a questo?

Spesso non ricordate Chi Siete, e non sapete Chi Volete Essere fin quando non mettete alla prova qualche modo di essere. È questa la ragione per cui tener fede ai vostri più sinceri sentimenti ha tanta importanza. Se la vostra prima sensazione è una sensazione negativa, semplicemente 'provare tale sensazione' basta per farvene allontanare. E proprio quando siete in preda alla collera – quando vi 'sentite' offesi, 'provate' disgusto, rabbia desiderio di «ricambiare il male» – che è giunto il momento in cui potete rinnegare questi primi sentimenti come qualcosa che non è in grado di personificare Chi Volete Essere.

'Lascia che tutti coloro i quali hanno orecchie per intendere, ascoltino. Perché Io ti dico questo: al momento della crisi in tutti i rapporti umani esiste un'unica domanda: Che cosa farebbe adesso l'amore? Nessun'altra domando è degna di rilievo, nessun'altra domanda ha significato, nessun'altra domanda ha qualche importanza per la tua anima.'

Ora siamo arrivati a occuparci di un punto molto delicato da interpretare, poiché questo principio dell'azione sostenuta dall'amore è stato ampiamente frainteso, ed è questo fraintendimento a portare ai risentimenti e alle arrabbiature nella vita, le quali a loro volta hanno fatto si che un numero così ingente di individui abbia smarrito la via. Per secoli vi è stato insegnato che le azioni sostenute dall'amore derivano dalla scelta di essere, fare e aver qualsiasi cosa produca il maggiore beneficio per un altro. Eppure Io ti dico questo: la scelta più elevata è quella che produce il più alto bene 'per te'.
Quello che fai per Te Stesso, lo fai per un Altro. Quello che fai per un Altro lo fai per Te Stesso. 'Questo' perché tu e l'altro siete una cosa sola. E questo perché 'non esiste nulla se non tu.'

Dio pretende soltanto che 'includiate anche voi stessi tra coloro che amate'. Dio si spinge ancora più in là. Dio suggerisce, 'raccomanda', che vi anteponiate agli altri.
Dite la vostra verità, con gentilezza, ma senza reticenze e riserve. Vivete la vostra verità, con dolcezza, ma in maniera totale e coerente. Cambiate la verità con disinvoltura e in fretta quando la vostra esperienza vi porta nuove chiarezze.

Non fare mai nulla in un rapporto in base a un senso di obbligo. Qualunque cosa tu faccia, falla in base al senso della gloriosa opportunità che il tuo rapporto ti offre nel decidere e nell'essere Chi Sei Veramente.
Cerca con tutte le forze di non vedere la tua compagna come un nemico, o l'opposizione, durante questi periodi. In effetti, cerca di non vedere nessuno, e niente, come un nemico, o addirittura cerca di non vedere come tale problema stesso. Coltiva la tecnica di vedere ogni problema come un'opportunità.

Non molto tempo fa vivevi la vita come se non avesse scopo. Adesso sai che non ha alcuno scopo, tranne quello che tu le attribuisci. Questo è un buonissimo segno. Non molto tempo fa supplicavi l'universo perché ti fornisse la Verità. Adesso comunichi all'universo la tua verità. E questo è un ottimo segno. Non molto tempo fa cercavi di essere ricco e famoso. Adesso cerchi di essere semplicemente e meravigliosamente Te Stesso. E non moltissimo tempo fa avevi paura di Me. Adesso Mi ami, abbastanza per definirMi tuo pari. Tutti questi sono segni davvero buoni, buonissimi.

'L'imbarazzo è la reazione di una persona il cui ego ha giocato tutto sull'opinione degli altri.' Induci te stesso a superare questo atteggiamento. Cerca una nuova risposta. Cerca di riderci sopra.

AscoltaMi nella verità della tua anima. AscoltaMi nei sentimenti del tuo cuore. AscoltaMi nel silenzio della tua mente. AscoltaMi dovunque. Ogni volta che hai una domanda, limitati a "renderti conto" che Io ho "già" dato una risposta. Poi apri gli occhi sul tuo mondo e cerca lì la risposta..."


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