![]() |
*inserire farneticazione qui*
--------------------------------------
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Farneticazioni per farneticazioni, un telefilm diceva...Ho passato l'intera vita ad aver paura. Paura di non essere pronto, di non essere giusto, di non essere chi dovrei essere. E dove mi ha portato?
Chissà se siamo più noi ad aver paura degli eventi o gli eventi a non esser pronti per i nostri pensieri....alla fine è il caos il nostro ordine e gli eventi il nostro disordine. Ancora mi chiedo perchè le cose debbano accadere. Siamo così buffi nell'istante immediatamente prima quando preghiamo che non accadano e così irriconoscibili l'attimo dopo. Chissà, loro dicevano che era il Fato ad essere supremo, a me sembra che il Tempo gli faccia un baffo. Ma tanto sono solo farneticazioni. |
Re: *inserire farneticazione qui*
Penso che la tua storia, riassuma due delle massime che ho inserito nella mia firma: per quanto ti sforzi di “pensare positivo” le cose andranno male comunque e tutte le tue paranoie si riveleranno giustificate.
P.S. — Alla fine di post come questo non so mai che faccina mettere perché questo genere di osservazioni sono divertenti solo finché non ti rendi conto che sono frutto della tua esperienza. |
Re: *inserire farneticazione qui*
Quote:
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Complimenti per lo stile e la lucidità della scrittura :).
Quote:
Quote:
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Quote:
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Già, questi sono i topic che meritano 100 e passa commenti non banali, perché la questione della lotta tra le ragioni del pessimismo e le rassicurazioni della parte ottimista sono trattate in maniera non banale.
Il motto"L'ottimismo è il profumo della vita" qua non può trovare albergo. |
Re: *inserire farneticazione qui*
Il pensare positivo non serve a far andar bene le cose. Io lo uso per essere preparata ad affrontare quel che succederà, in modo che se anche andrà male non mi sentirò una fallita perchè saprò riconoscere che non è dipeso da me.
Dalla discussione tra il tuo Ottimismo e il Pessimismo direi che il pessimismo aveva argomentazioni migliori.. :laugh: Però avevano torto entrambi: nè il pessimismo nè l'ottimismo potevano sapere cosa sarebbe successo. Se decidi di aspettarti qualcosa in negativo, già parti male. Se decidi di aspettarti qualcosa in positivo... è possibile che resterai delusa! In questi casi, io do ascolto solo alla Ragione: non posso sapere se andrà bene o andrà male, ma per me è già un successo aver deciso di farlo, andando incontro alle conseguenze con la capacità di accettarle, negative o positive che siano. |
Re: *inserire farneticazione qui*
Ti rispondo quando torno dal lavoro, hai aperto un topic interessante.
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Sul fatto che i pensieri non incidano sugli eventi diciamo che se ne potrebbe discutere largamente.
L'esempio fatto dimostra decisamente il contrario tuttavia, ovvero il pensiero auto sabotante caratterizza totalmente l'uscita, e questo ovviamente non è pensare positivo. Il pensare positivo fine a se stesso io lo concepisco poco, ma in teoria potrebbe funzionare se prendiamo come esempio una persona altamente immaginativa e non abituata ad affidarsi alla razionalità. Infatti se io dovessi andare a cena, o a pranzo con qualche collega, ho diverse strade difronte a me, sintetizziamone due: 1) devo essere brillante, piacevole, un guascone, gli altri mi devono apprezzare e lodare, non voglio essere un outsider , ma devo, devo, devo devo.....etc...tutto il mio approccio, i miei schemi di valutazione degli altri, della serata e di me stesso si basano su tali principi...non sei così? Allora vali zero, o poco se ti va bene, non sarai mai rispettato e preso in considerazione... e anche se succedesse di fare una simpatica battuta sarebbe il caso, la fortuna ad averla prodotta.... in questo caso uno sforzo positivo nell'andare viene continuamente boicottato da me stesso. 2) Vado alla cena e mi dico "ricordati come stai, ricordati da dove sei partito, ricordati che non riuscivi a fare niente e ora, con mille difficoltà, hai deciso di provare...questo è positivo, cerca di esserne contento"... una frase logica, giusta chi può dire il contrario? E inoltre..."chi stabilisce che devo passare per simpatico e brillante, per compagnone e tutto altro...ma soprattutto perchè gli altri vi riescono e io no? Che sia io stesso a pormi così sotto pressione da autoboicottarmi? Quanto influisce sulla mia spontaneità questa sentenza che mi sto imponendo? Se non sentissi l'esigenza di dover dire "la cosa giusta nel momento giusto" cosa mi potrebbe mai impedire di dire una cazzata o di far uscire quello che mi passa per la testa? Se non avessi in me il giudizio che sancisce che ciò che dico è qualcosa che mi fa passare per ridicolo cosa mi impedirebbe di dire quello che voglio, e cosa mi impedirebbe anche di vivere serenamente una scena in cui dico una stronzata non apprezzata ridendoci sopra?". La differenza tra le due scene è che la prima è soggetta a parametri di valutazione fortemente esigenti, sentenze di vita o morte vere e proprie, la seconda invece è sicuramente più sana, scevra da cappi mentali e da sirene che squillano allarmi compulsivi, ed è proprio questa seconda situazione che porta a creare quel terreno in cui mettere i mattoncini, quei piccoli mattoncini che ti fanno fare un passo alla volta per rialzare l'autostima, per aiutarti soprattutto a prendere consapevolezza che il più grande scoglio, è dentro di noi. Il più grande sì, ovviamente non è l'unico. La società è quella che è, egoista, drogata di apparenza e di valori effimeri, il debole non è molto compreso, il modello vincente è spinto all'inverosimile e tutto il resto è invisibile, non vale.....questo non si può cambiare, questi eventi non si possono cambiare forse...ma è il come noi ci interfacciamo ad essi che può cambiare, dando un peso, un valore a certe situazioni, capendo che siamo noi a decidere come vivere un evento, che sia bello o brutto, siamo solo ed unicamente NOI a deciderlo, o almeno a poterlo decidere, la differenza tra questi due concetti è data da quanto uno è consapevole di se stesso e di cosa gli gira dentro. |
Re: *inserire farneticazione qui*
Quote:
PS: A Six Feet Under, l'unico telefilm che non mi ha mai annoiato |
Re: *inserire farneticazione qui*
Se ti può divertire, ecco una farneticazione che avevo scritto mooolto tempo fa, e salvato in un file di testo. Penso che non sia fuori tema qui... :laugh:
Quote:
|
Re: *inserire farneticazione qui*
Piacevole lettura il post di Awasted, umorismo nero ma tristemente realistico nel post di Who_by_fire.
Per il resto quoto uffolo, la sua strategia è quella che cerco di seguire da un po' di tempo a questa parte, con risultati altalenanti. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:05. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.