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Siete troppo buoni?
Vi hanno mai detto che siete troppo buoni? Io ricordo, fra le altre cose, due episodi che mi accaddero attorno ai 16 anni.
- Un sabato sera ero fuori al ristorante con un gruppo. Non ne facevo parte, ero lì tramite un mio amico, e degli altri ne conoscevo solo qualcuno. A un certo punto mi sembra che ci fosse qualcosa da vedere fuori, così uscimmo 5 minuti. Una ragazza aveva freddo e tornò dentro per infilarsi una giacca a caso: la mia. Morale: ogni minuto mi chiedeva se avessi freddo e la volessi indietro. Io sul serio non avevo freddo, e le dissi di non preoccuparsi. Alla fine me la ridiede dicendo: "tu sei troppo buono, anche se hai freddo non me lo dici". - Serata a casa di amici/conoscenti: tigelle fatte in casa per tutti. Da ultimo gira la Nutella. Era poca e si disse di non farcirsi più di una tigella a testa, per cominciare. Facemmo il primo giro, e uno (più grande, che non conoscevo) mi chiese se l'avessi presa anche io. Io (che l'avevo presa!) dissi di sì. Ma non mi credettero e riportarono la Nutella solo a me, pensando appunto che mi avessero saltato e che non avessi avuto il coraggio di dirlo. Riuscii a provare la verità solo mostrando il cucchiano mezzo sporco di Nutella. Cioè... niente di grave, però *azzo! Il problema è che temo che in sostanza avrebbero avuto ragione. Qualcuno tra voi è uno di quelli che quando esce fuori la Nutella comincia a saltellare sul tavolo urlando? Quelli di sicuro non sono timidi a dire che sono stati saltati. :rolleyes: |
Re: Siete troppo buoni?
no, ma preferirei che una volta tanto una ragazza me lo dicesse, ma togliendo la U :D
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Re: Siete troppo buoni?
Sì in generale sono troppo buono. Metto in corsivo perchè in realtà sono come si direbbe dalle mie parti "più fesso che buono"!
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Re: Siete troppo buoni?
Io credo che i gesti di bontà debbano essere riservati solo alle persone che se li meritano... gli altri non capiscono che la bontà è una forma superiore di intelligenza...
Comunque, alcuni dicono che io sono troppo buono, altri che non lo sono per un caxxo... quindi, non saprei... |
Re: Siete troppo buoni?
Lo so che il confine tra buono e coglione è labile. Mi stupì che gli altri dessero per scontato che io fossi cog ehm "buono".
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Re: Siete troppo buoni?
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Re: Siete troppo buoni?
Date le molte fregature e le cospicue delusioni, ho imparato a elargire la mia bontà solo dopo aver rodato per bene l'individuo, se merita è bene, se no...sò caxxi sua
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Re: Siete troppo buoni?
Io sono “buono buono buono”… e sapete cosa si dice di chi è “tre volte buono”? :rolleyes:
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Re: Siete troppo buoni?
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Re: Siete troppo buoni?
una volta una ragazza mi disse: "tu però sei troppo buono", ma non ricordo a che pro si riferisse
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Re: Siete troppo buoni?
assolutamenta sì, mi è stato detto a più riprese....come fosse una mancanza di personalità...invece secondo me le due cose non coincidono assolutamente
Un buono non è detto che sia per forza un debole.... |
Re: Siete troppo buoni?
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Re: Siete troppo buoni?
secondo me essere buoni nel senso di generosi, altruisti, attenti agli altri è una qualità.
Il problema è che "essere troppo buoni" di solito significa "essere remissivi, lasciare passare le cose, non reagire". Questa invece non è una qualità, secondo me è un difetto. |
Re: Siete troppo buoni?
io non parlo più con nessuno, quindi non me lo dicono più...
una volta me lo dicevano sempre e in effetti lo sono "troppo" |
Re: Siete troppo buoni?
So dire mooolto bene No, è la mia specialità.
Direi che si, sono buono, ma non a a livelli esagerati. E comuqnue, lo sono con chi voglio io. Comunque non lo considero un pregio, anzi. Meno me lo fanno notare e meglio è. Paradossalmente preferisco che la gente mi dica "che stronzo" piuttosto che "che buono che è..." . Come si dice? Viva la sincerità!! :D |
Re: Siete troppo buoni?
No.....io no..:cool:
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Re: Siete troppo buoni?
Si me l'hanno detto, tu sei troppo buono, sei un bravo ragazzo, e cose simili, io però col tempo ho incominciato a pensare di essere stupido più che buono, mi faccio fregare troppo facilmente.
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Re: Siete troppo buoni?
A me non l'ha mai detto nessuno :mad:
Forse dovrebbe farmi pensare questa cosa..... |
Re: Siete troppo buoni?
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E in fin dei conti non aveva tutti i torti.....Quasi quasi dovrei ringraziarlo se no a quest'ora avrei buttato dei soldi nel gabinetto! Quote:
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Re: Siete troppo buoni?
Da Prezzolini:
Capitolo I – Dei furbi e dei fessi I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta. Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro. L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono. L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli. Detto questo, credo che la bontà sia un pregio, che diventa difetto nel momento in cui il destinatario della bontà di qualcuno, non sono io. Qui "il regime si sente". (cit.) |
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