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argo87 19-12-2010 19:19

Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
1 Paroxetina http://it.wikipedia.org/wiki/Paroxetina

2 Sospensione concordata con la mia psichiatra

3 23 anni, maschio, ho già assunto altri psicofarmaci

ciao a tutti... ho un problema e ho bisogno di confrontarmi con qualcuno...

ho assunto paroxetina per un anno, dal dicembre scorso, e poi in quest'autunno l'ho sospesa molto gradualmente... sono arrivato a zero, ed è da due, quasi tre settimane che non la prendo più... eppure i sintomi da sospensione non accennano a diminuire! la mattina mi sveglio sempre con l'ansia (che è una sintomatologia per me atipica, visto che in vita mia non ho MAI sofferto di ansia, ma piuttosto di depressione) e fatico a tenerla a bada anche con le benzodiazepine.

Sono molto preoccupato. non capisco perchè continuo ad avere questi effetti, ormai dovrebbero essere passati dopo così tanto tempo... io non voglio restare condannato a vita a quest'ansia... :( non so se devo aspettare ancora, o cosa devo fare... non so che soluzione trovare a questo problema... sapete dirmi qualcosa in proposito?

argo87 13-01-2011 19:44

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
nessuno sa dirmi qualcosa? i problemi continuano e sono davvero preoccupatissimo!

bunker 13-01-2011 19:58

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
mah, dicono non creino dipendenza...

non capisco come possa creare crisi d'astinenza nella mia ignoranza...


non hai avuto visite con lo psichiatra nel frattempo?

argo87 14-01-2011 12:55

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
si ho chiesto più volte alla mia psichiatra come mai quest'astinenza duri così tanto ma lei non sa dirmi niente, mi dice che solo che le sembra impossibile :(

bunker 14-01-2011 13:08

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
infatti mi sa che sei tu che ti crei un'ansia per via della modificazione della terapia...

io il primo giorno che presi un antidepressivo ebbi una crisi di panico, poi lessi in internet che fanno effetto dopo settimane e che non creano dipendenza e mi passò tutto...

ombromanto 14-01-2011 19:31

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da argo87 (Messaggio 469939)
si ho chiesto più volte alla mia psichiatra come mai quest'astinenza duri così tanto ma lei non sa dirmi niente, mi dice che solo che le sembra impossibile :(

1) potrebbe essere un ritorno della patologia per cui ti era stato prescritto la paro;
2) potrebbe essere stato uno scalaggio troppo veloce;
3) potrebbe essere una sorta di farmaco dipendenza che attualmente in molti stanno sperimentando con gli SSRI....

argo87 15-01-2011 13:48

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 470188)
1) potrebbe essere un ritorno della patologia per cui ti era stato prescritto la paro;
2) potrebbe essere stato uno scalaggio troppo veloce;
3) potrebbe essere una sorta di farmaco dipendenza che attualmente in molti stanno sperimentando con gli SSRI....

non credo che sia un ritorno della patologia di prima perchè prima ero depresso e assolutamente non ansioso, neanche un po'... e lo scalaggio è stato graduale, toglievo una goccia ogni tre giorni... temo che sia un problema di dipendenza...

il problema è che per contrastare quest'ansia devo ricorrere alle benzo, e mi stanno già dando assuefazione quindi devo aumentare e aumentare le dosi e ho paura di cadere nella dipendenza anche di queste... quanto mai potrà durare questa situazione?

stuntmanmike 15-01-2011 15:21

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
era capitato anche a me quando ho smesso l'efexor poi dopo qualche settimana sti sintomi sono spariti...aspetta un po di tempo che l'organismo smaltisca il farmaco...e cmq gli antidepressivi danno dipendenza..se ti dimentichi di prenderlo un giorno ti dà vertigini ansia panico ecc..

ombromanto 15-01-2011 17:13

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da argo87 (Messaggio 470558)
non credo che sia un ritorno della patologia di prima perchè prima ero depresso e assolutamente non ansioso, neanche un po'... e lo scalaggio è stato graduale, toglievo una goccia ogni tre giorni... temo che sia un problema di dipendenza...

il problema è che per contrastare quest'ansia devo ricorrere alle benzo, e mi stanno già dando assuefazione quindi devo aumentare e aumentare le dosi e ho paura di cadere nella dipendenza anche di queste... quanto mai potrà durare questa situazione?

La paroxetina è un SSRI che lavora egregiamente principalmente per l'ansia e gli atttacchi di panico, infine compie il suo lavoro discretamente anche per la depressione. Una depressione più relativa all'umore (tristezza), che non alla volontà (abulia). Forse soffrivi anche di una forma di ansia, ansia intesa anche come preoccupazione, evitamento, ossessione, insicurezza, ecc. Finchè sei stato coperto dalla paro tutto ok...Dopo la sua dismissione è tornato il temporale emotivo. Parlane con il doc per concordare la possibilità di assumerla nuovamente, a dosaggio dimezzato magari con l'aggiunta di uno stabilizzatore d'umore, perchè non puoi diventar schiavo delle benzo....

p4oloz 15-01-2011 17:44

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 470786)
La paroxetina è un SSRI che lavora egregiamente principalmente per l'ansia e gli atttacchi di panico, infine compie il suo lavoro discretamente anche per la depressione. Una depressione più relativa all'umore (tristezza), che non alla volontà (abulia). Forse soffrivi anche di una forma di ansia, ansia intesa anche come preoccupazione, evitamento, ossessione, insicurezza, ecc. Finchè sei stato coperto dalla paro tutto ok...Dopo la sua dismissione è tornato il temporale emotivo. Parlane con il doc per concordare la possibilità di assumerla nuovamente, a dosaggio dimezzato magari con l'aggiunta di uno stabilizzatore d'umore, perchè non puoi diventar schiavo delle benzo....

Caro ombro, ti diro`. A me sembrava avessi fatto una buona scelta con i tuoi 50, o meglio 25 mg di zoloft. :)

ombromanto 15-01-2011 18:11

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 470796)
Caro ombro, ti diro`. A me sembrava avessi fatto una buona scelta con i tuoi 50, o meglio 25 mg di zoloft. :)

Caro p4oloz, lo sai che è un pezzo che sto pensando di riassumerlo a 50 mg max 75mg....Anche perchè a quel dosaggio non arriva la spinta dopaminergica, forse la spiegazione della sua particolare "attivazione" rispetto ad altri SSRI...Non appena sentirò la necessità di aumentare il dosaggio della monoterapia a base di benzo autoprescrittami (1 mg die di rivotril alternato a 1,50 mg die di xanax rp), non avrò dubbi su quale sia per me il miglior SSRI (Non mi gonfia, non mi castra, non mi provoca appiattimento emotivo). Devo solo studiare come migliorare gli unici effetti collaterali che mi procurava (insonnia=forse il caso di associare piccola dose serale di benzo o trazodone; gastralgia e reflusso=già in cura con IPP)..Sei davvero in gamba fratello, non sparire da Medicine..:thumbup:

argo87 15-01-2011 18:45

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da stuntmanmike (Messaggio 470669)
era capitato anche a me quando ho smesso l'efexor poi dopo qualche settimana sti sintomi sono spariti...aspetta un po di tempo che l'organismo smaltisca il farmaco...e cmq gli antidepressivi danno dipendenza..se ti dimentichi di prenderlo un giorno ti dà vertigini ansia panico ecc..

a te quante settimane erano durati questi sintomi? io sono già ben oltre un mese...

ombromanto 15-01-2011 18:47

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da argo87 (Messaggio 470834)
a te quante settimane erano durati questi sintomi? io sono già ben oltre un mese...

un pò troppo....:sad:

argo87 15-01-2011 18:49

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 470786)
La paroxetina è un SSRI che lavora egregiamente principalmente per l'ansia e gli atttacchi di panico, infine compie il suo lavoro discretamente anche per la depressione. Una depressione più relativa all'umore (tristezza), che non alla volontà (abulia). Forse soffrivi anche di una forma di ansia, ansia intesa anche come preoccupazione, evitamento, ossessione, insicurezza, ecc. Finchè sei stato coperto dalla paro tutto ok...Dopo la sua dismissione è tornato il temporale emotivo. Parlane con il doc per concordare la possibilità di assumerla nuovamente, a dosaggio dimezzato magari con l'aggiunta di uno stabilizzatore d'umore, perchè non puoi diventar schiavo delle benzo....

mah prima a dire il vero non soffrivo di ansia... solo depressione, è per questa che ho preso la paroxetina...
uno stabilizzatore dell'umore dici... ad esempio qual'è uno? questo tipo di farmaci sono come ansiolitici che non danno dipendenza?

ombromanto 15-01-2011 19:05

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da argo87 (Messaggio 470838)
mah prima a dire il vero non soffrivo di ansia... solo depressione, è per questa che ho preso la paroxetina...
uno stabilizzatore dell'umore dici... ad esempio qual'è uno? questo tipo di farmaci sono come ansiolitici che non danno dipendenza?

Gabapentin e Depakin, ad esempio.....chiedi al doc. Sono anche utili in caso di ansia e non hanno lo stesso limite dovuto alla dipendenza.

p4oloz 15-01-2011 19:13

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 470812)
Caro p4oloz, lo sai che è un pezzo che sto pensando di riassumerlo a 50 mg max 75mg....Anche perchè a quel dosaggio non arriva la spinta dopaminergica, forse la spiegazione della sua particolare "attivazione" rispetto ad altri SSRI...Non appena sentirò la necessità di aumentare il dosaggio della monoterapia a base di benzo autoprescrittami (1 mg die di rivotril alternato a 1,50 mg die di xanax rp), non avrò dubbi su quale sia per me il miglior SSRI (Non mi gonfia, non mi castra, non mi provoca appiattimento emotivo). Devo solo studiare come migliorare gli unici effetti collaterali che mi procurava (insonnia=forse il caso di associare piccola dose serale di benzo o trazodone; gastralgia e reflusso=già in cura con IPP)..Sei davvero in gamba fratello, non sparire da Medicine..:thumbup:

Tanto ormai, che gli SSRI curino la fobia sociale, non esiste, questo e` quasi appurato. Le benzo, cancellano l'ansia e` vero, ma non l'ansia sociale, piu` il GAD. Poiche`, alla fine sotto benzo (come quando sotto alcool), ci si preoccupa solamente meno del parere degli altri, ma l'ansia sociale c'e` (questo per tutti i socio-fobici del forum), molto spesso e` proprio perche` non si riesce a seguire le conversazioni, ed ad essere concentrati che nasce questa famosa ansia sociale (ecco perche` i dopaminergici, o meglio gli stimolanti, funzionano molto bene in questi casi.)

Discorso diverso, e` quello dell'ansia generalizzata. Qui quei 25 mg di zoloft, o 2,25 mg di escitalopram, sembrano essere utili. :) Dosi superiori no, anche perche` poi ecco i problemi di scalaggio, di libido, ecc.

Il responsabile dell'ansia e agitazione, e` quasi chiaro sia questo benedetto 5-HT2C che deve essere antagonizzato. Poi come, e` da vedere, con gli SSRI ? (possibile ma richiede tempo ), con l'agomelatina ? (possibile, ma ognuno e` diverso), con il tramadolo ? (funziona, ma crea grossa dipendenza) il come lo decide il medico insomma.

Questo per fare un po` di chiarezza, altrimenti come al solito ci arrotolliamo su noi stessi e non se ne esce mai vivi :riverenza:

argo87 15-01-2011 20:34

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 470837)
un pò troppo....:sad:

oddio ho paura che non passino più... ho il terrore di dovermeli tenere a vita questi effetti

sensazioni 16-01-2011 04:02

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Vedrai Argo tutto si sistema, eventualmente parlane con un altro psichiatra.

ombromanto 16-01-2011 10:17

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da argo87 (Messaggio 470901)
oddio ho paura che non passino più... ho il terrore di dovermeli tenere a vita questi effetti

Forse dovrai assumere a vita la paro...ma non devi fartene una colpa....c'è chi assume giornalmente farmaci per diabete, pressione, tiroide ecc..L'importante è trovare la soluzione che ti consente di vivere una vita normale ed appagante.:)

ombromanto 16-01-2011 10:19

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 470849)
Tanto ormai, che gli SSRI curino la fobia sociale, non esiste, questo e` quasi appurato. Le benzo, cancellano l'ansia e` vero, ma non l'ansia sociale, piu` il GAD. Poiche`, alla fine sotto benzo (come quando sotto alcool), ci si preoccupa solamente meno del parere degli altri, ma l'ansia sociale c'e` (questo per tutti i socio-fobici del forum), molto spesso e` proprio perche` non si riesce a seguire le conversazioni, ed ad essere concentrati che nasce questa famosa ansia sociale (ecco perche` i dopaminergici, o meglio gli stimolanti, funzionano molto bene in questi casi.)

Discorso diverso, e` quello dell'ansia generalizzata. Qui quei 25 mg di zoloft, o 2,25 mg di escitalopram, sembrano essere utili. :) Dosi superiori no, anche perche` poi ecco i problemi di scalaggio, di libido, ecc.

Il responsabile dell'ansia e agitazione, e` quasi chiaro sia questo benedetto 5-HT2C che deve essere antagonizzato. Poi come, e` da vedere, con gli SSRI ? (possibile ma richiede tempo ), con l'agomelatina ? (possibile, ma ognuno e` diverso), con il tramadolo ? (funziona, ma crea grossa dipendenza) il come lo decide il medico insomma.

Questo per fare un po` di chiarezza, altrimenti come al solito ci arrotolliamo su noi stessi e non se ne esce mai vivi :riverenza:

...che mi dici al riguardo della mirtazapina....mi pare che antagonizzi proprio il benedetto 5-ht2c o sbaglio?

p4oloz 16-01-2011 10:40

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Si ! Anche se e` pesantuccio come farmaco.

L'agomelatina, sembra promettente e poco pesante per l'organismo. (ma non ho indagato piu` di tanto)

ombromanto 16-01-2011 10:57

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
speriamo di ricevere presto molti report positivi su questo nuovo farmaco.:thumbup:

ombromanto 16-01-2011 11:19

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
però gli inizi non sono per niente incoraggianti carissimo p4oloz.....:sad:http://www.aipsimed.org/articolo/for...rivoluzionario

argo87 16-01-2011 14:06

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
grazie a tutti per gli incoraggiamenti amici :)

Redman 16-01-2011 16:24

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
questo topic deve parlare di "Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina" non di altri farmaci, altrimenti si apre un'altra discussione

grazie

kappa2010 10-08-2011 19:17

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 470849)
Tanto ormai che gli SSRI,curino la fobia sociale,non esiste ,questo,e quasi risaputo ormai. Le benzo, cancellano l'ansia e` vero, ma non l'ansia sociale, piu` il GAD. Poiche`, alla fine sotto benzo (come quando sotto alcool), ci si preoccupa solamente meno del parere degli altri, ma l'ansia sociale c'e` (questo per tutti i socio-fobici del forum), molto spesso e` proprio perche` non si riesce a seguire le conversazioni, ed ad essere concentrati che nasce questa famosa ansia sociale (ecco perche` i dopaminergici, o meglio gli stimolanti, funzionano molto bene in questi casi.)


Il responsabile dell'ansia e agitazione, e` quasi chiaro sia questo benedetto 5-HT2C che deve essere antagonizzato. Poi come, e` da vedere, con gli SSRI ?

Questo per fare un po` di chiarezza, altrimenti come al solito ci arrotolliamo su noi stessi e non se ne esce mai vivi :riverenza:

Domanda: perche` verrebbero prescritti SSRI ,ad esempio la Paroxetina ,se questo che affermi tu e` addirittura risaputo?
Che senso avrebbe farlo?
Tieni conto che ,ad esempio ,nel mio caso ,la paroxetina ,mi era stata prescritta da un dirigente di Psichiatria ,che quel lavoro lo svolge da 25 anni.
Rileggendo il topic,mi e` sembrato un po strano che degli effetti da sospensione del farmaco ,durassero oltre qualche settimana.
Lo scalaggio e` avvenuto lentamente tra l`altro e su consiglio medico (immagino).
E se ,all`origine di quest`ansia ,non ci fosse proprio l`incremento della benzodiazepina che Argo 87 ,in quel periodo assumeva?

p4oloz 10-08-2011 20:17

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
"Tieni conto che ,ad esempio ,nel mio caso ,la paroxetina ,mi era stata prescritta da un dirigente di Psichiatria ,che quel lavoro lo svolge da 25 anni."

Ed ha funzionato ? :)

ombromanto 10-08-2011 21:24

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 578221)
Domanda: perche` verrebbero prescritti SSRI ,ad esempio la Paroxetina ,se questo che affermi tu e` addirittura risaputo?
Che senso avrebbe farlo?
Tieni conto che ,ad esempio ,nel mio caso ,la paroxetina ,mi era stata prescritta da un dirigente di Psichiatria ,che quel lavoro lo svolge da 25 anni.
Rileggendo il topic,mi e` sembrato un po strano che degli effetti da sospensione del farmaco ,durassero oltre qualche settimana.
Lo scalaggio e` avvenuto lentamente tra l`altro e su consiglio medico (immagino).
E se ,all`origine di quest`ansia ,non ci fosse proprio l`incremento della benzodiazepina che Argo 87 ,in quel periodo assumeva?

Oggi tendiamo purtroppo a psichiatrizzare un pò tutte le nostre emozioni: sono timido, allora si tratta di fobia sociale, sono giù d'umore per una storia d'amore finita male, allora sono depresso e così via. Come giustamente afferma P4oloz, il trattamento con antidepressivi SSRI ha dimostrato di fatto di essere inutile. Invece secondo il National Institutes of Mental Health la terapia cognitiva comportamentale ha evidenziato un tasso di successo molto elevato.
I farmaci per curare i sintomi della fobia sociale sono utili per molti, ma non per tutti: ansiolitici, antidepressivi. Per quanto riguarda gli antidepressivi, gli i-MAO hanno il più alto tasso di successo, soprattutto se combinati con la TCC.

Perchè vengono prescritti gli SSRI, secondo me perchè certamente più maneggevoli..

kappa2010 10-08-2011 23:47

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 578268)
"Tieni conto che ,ad esempio ,nel mio caso ,la paroxetina ,mi era stata prescritta da un dirigente di Psichiatria ,che quel lavoro lo svolge da 25 anni."

Ed ha funzionato ? :)

:)
Ma non era una domanda per controbattere a cio` di cui hai scritto,

anzi,hai la mia stima,implicitamente ti davo ragione semmai.

Mi chiedevo il perche` si prescrivessero per quella indicazione terapeutica,visto che alla Fobia sociale,le fanno nemmeno il solletico.
Anni prima,ad esempio,mi e` stato prescritto l`Escitalopram...
Stesso identico discorso ,anzi no : era un primario questo.
Cioe`:alla resa dei conti e`non solo inutile ,ma anche fuori logica prescriverli per quella specifica indicazione terapeutica.
Tra l`altro si sottopone il paziente a trattamenti di mesi,che si rivelano inutili ,e fan pure perdere tempo e fiducia in possibili terapie.
Stesso discorso per la Venlafaxina(?)SNRI.

kappa2010 10-08-2011 23:56

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 578289)
Oggi tendiamo purtroppo a psichiatrizzare un pò tutte le nostre emozioni: sono timido, allora si tratta di fobia sociale, sono giù d'umore per una storia d'amore finita male, allora sono depresso e così via. Come giustamente afferma P4oloz, il trattamento con antidepressivi SSRI ha dimostrato di fatto di essere inutile. Invece secondo il National Institutes of Mental Health la terapia cognitiva comportamentale ha evidenziato un tasso di successo molto elevato.
I farmaci per curare i sintomi della fobia sociale sono utili per molti, ma non per tutti: ansiolitici, antidepressivi. Per quanto riguarda gli antidepressivi, gli i-MAO hanno il più alto tasso di successo, soprattutto se combinati con la TCC.

Perchè vengono prescritti gli SSRI, secondo me perchè certamente più maneggevoli..

Concordo anche con te.
Timidezza e tristezza ,non son malattie o disturbi da trattare farmacologicamente.
Insomma: gli IMAO son gli unici utili mi sa (anzi uno in particolare)
con percentuali di successo elevate vere e utili.
Ma son difficilmente gestibili purtroppo.
Sugli ansiolitici nel mio caso ho rilevato solo effetti paradosso ,e lilascio proprio perdere sinceramente.
La TCC ,si ,e` vero,darebbe risultati ,secondo studi metanalitici...
Con me ,non ha dato nessun risultato.
Per quello mi affidavo ai farmaci:adesso non piu` ,nemmeno a quelli visto l`inutilita` delle terapie in questi anni.

p4oloz 11-08-2011 09:27

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da kappa2010 (Messaggio 578424)
:)
Ma non era una domanda per controbattere a cio` di cui hai scritto,

anzi,hai la mia stima,implicitamente ti davo ragione semmai.

Mi chiedevo il perche` si prescrivessero per quella indicazione terapeutica,visto che alla Fobia sociale,le fanno nemmeno il solletico.
Anni prima,ad esempio,mi e` stato prescritto l`Escitalopram...
Stesso identico discorso ,anzi no : era un primario questo.
Cioe`:alla resa dei conti e`non solo inutile ,ma anche fuori logica prescriverli per quella specifica indicazione terapeutica.
Tra l`altro si sottopone il paziente a trattamenti di mesi,che si rivelano inutili ,e fan pure perdere tempo e fiducia in possibili terapie.
Stesso discorso per la Venlafaxina(?)SNRI.

Non sono trattamenti inutili - per tutti - .Ci sono esperienze positive anche per la fobia sociale. Purtroppo così non parliamo di niente di concreto, perchè: 1) Gli "SSRI" sono una classe di farmaci con effetti diversi ( tanto è vero, che nel caso se ne provi uno senza successo, non è detto che non si risponda positivamente ad un altro ) 2) Questa fobia sociale sembra un mostro a due teste spuntato dal passato, quando invece è da intendersi come uno squilibrio chimico a cui sopperrire con gli SSRI, con i Mao-I , con la polifarmacia, (con la terapia) a seconda del caso.

Il mio parere è che non siano adatti per questo disturbo, tranne forse la fluoxetina e la sertralina, ma è un'idea del tutto personale e "non estendibile" a tutti

ombromanto 11-08-2011 17:43

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 578563)
Il mio parere è che non siano adatti per questo disturbo, tranne forse la fluoxetina e la sertralina, ma è un'idea del tutto personale e "non estendibile" a tutti

Condivido pienamente:riverenza:

kappa2010 11-08-2011 23:46

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 470849)
Tanto ormai, che gli SSRI curino la fobia sociale, non esiste, questo e` quasi appurato

Pensavo ti riferissi alla classe medica.

Se la fobia sociale e` data da uno "squilibrio chimico",

e` con opportuna terapia farmacologica si riporti la situazione in equilibrio

(ammesso che sia possibile farlo),al termine della stessa ,si andra` incontro ad analoghe problematiche pero`.

O,questo "squilibrio chimico" ,e`transitorio post terapie?

Molto Tempo fa ho letto dei dati sulla Fluoxetina in raffronto alla paroxetina..

Almeno da quelli ,sembrava essere meno efficace della paroxetina sul trattamento della fobia sociale...

Provo a cercarli ...

p4oloz 12-08-2011 08:29

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
"(ammesso che sia possibile farlo),al termine della stessa ,si andra` incontro ad analoghe problematiche pero`."

No se ci si è esposti abbastanza. Si se si resta barricati in casa.

kappa2010 12-08-2011 14:06

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 578880)
"(ammesso che sia possibile farlo),al termine della stessa ,si andra` incontro ad analoghe problematiche pero`."

No se ci si è esposti abbastanza. Si se si resta barricati in casa.

Per quanto attiene lamia esperienza ,cio` non ha portato anulla.

"L`esposizione" ad esempio ha incancrenito la problematica:sempre praticata nel corso degli anni.

L`esposizione in terapia psicologica ,e anche assistita da personale ASL io l`ho tentata per diverso tempo : il disagio e` rimasto identico.

(terapia TCC ).

Quindi: a tuo avviso ,l`esposizione ripristinerebbe un equilibrio chimico?

O ci farebbe "esporre "con lo stesso disequilibrio chimico che ci creava disagio?

E sopratuttoda cosa e` originato questo disequilibrio chimico?

Perche`:

Se e` la fobia ad originare il disequilibrio,trattandola fobia sociale ,il disequilibrio termina e la situazione muta.

Se invece e` il disequilibrio chimico a dare come risultato la fobia sociale,

essa stessa restera `immutabile senza un trattamento in cronico del disequilibrio stesso.

Son le uniche due ipotesi logiche che per adesso mi vengano in mente.

Personalmente ,ritengo ,che piu`,o che oltre ,a questo ,ci debba essere dell`altro...

Cioe` una incapacita` di regolazione nella gestione di queste sostanze che paiono implicate nell`ipotesi del disequilibrio chimico.

p4oloz 12-08-2011 14:45

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Il ' farmaco ' (ripristinando o inducendo uno stato chimico favorevole) , aiuta l'esposizione , l'esposizione fa il grosso del lavoro.

kappa2010 12-08-2011 16:56

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da p4oloz (Messaggio 578929)
Il ' farmaco ' (ripristinando o inducendo uno stato chimico favorevole) , aiuta l'esposizione , l'esposizione fa il grosso del lavoro.

Forse solo in chi ha ansia,se e quando funziona

ombromanto 12-08-2011 20:10

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
La FS è spesso un problema permanente, anche se la sua gravità può diminuire nella vita adulta.
Le cause della FS sembra essere una combinazione di fattori.
FATTORI neurobiologici. Ci sono alcune prove a partire dal 2002 che può essere ereditaria.
FATTORI neurochimici. Nei pazienti affetti da FS il flusso di sangue aumenta in una regione del cervello (l'amigdala), se sottoposti a paura o se vengono invitati a parlare in pubblico. I pazienti con fobia sociale hanno una talune situazioni sociali un'attivazione esagerata del sistema limbico, piuttosto che della corteccia cerebrale.
FATTORI comportamentali ovvero presenza di un temperamento innato inibitorio, come un fattore di vulnerabilità ampio per lo sviluppo della FS.
La fobia sociale risponde bene al trattamento adeguato.
Circa il 53% dei pazienti con diagnosi di fobia sociale sono trattati con farmaci. Il trattamento farmacologico si è dimostrato vantaggioso per i pazienti con questo disturbo, tuttavia, nessuno tipo di farmaco sembra essere nettamente superiore agli altri. La scelta di un farmaco dipende dal sottotipo di fobia sociale del paziente e dalla presenza di altri disturbi mentali
Farmaci specifici utilizzati per il trattamento di fobia sociale sono:
Tranquillanti benzodiazepinici. Sono spesso prescritti per i pazienti che hanno bisogno di un immediato sollievo da ansia. Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO). Circa due terzi dei pazienti affetti da fobia sociale, mostrano un miglioramento significativo quando vengono trattati con questi farmaci. Gli IMAO, tuttavia, hanno lo svantaggio di richiedere ai pazienti di attenersi ad una dieta attenta alla tiramina, che esclude molti alimenti popolari. Per questo
spesso la scelta ricade sugli SSRI. Circa il 50% -75% dei pazienti affetti da fobia sociale beneficia dal trattamento con SSRI. Gli SSRI sembrano funzionare nei pazienti dove c'è presenza di depressione o disturbo di panico.
Un recente studio controllato contro placebo indica che Gabapentin (Neurontin) si mostrato efficace come trattamento per la fobia sociale.
In sintesi il disturbo a mio parere, è prevalentemente di natura chimica, il farmaco aiuta nell'esposizione, la TCC, per le varie ragioni suesposte non sempre pare aver cotanta fortuna.
La terapia chimica deve durare tutta la vita, per vivere una vita migliore e per evitare il peggioramento del quadro clinico e l'insorgenza in comorbità, di altri disturbi.

gianni26 12-08-2011 20:12

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
ti ho mandato mp ombromanto
aspetto che mi rispondi

kappa2010 12-08-2011 21:40

Re: Persistenza degli effetti da sospensione della paroxetina
 
Quote:

Originariamente inviata da ombromanto (Messaggio 579052)
La FS è spesso un problema permanente, anche se la sua gravità può diminuire nella vita adulta.
Le cause della FS sembra essere una combinazione di fattori.
FATTORI neurobiologici. Ci sono alcune prove a partire dal 2002 che può essere ereditaria.
FATTORI neurochimici. Nei pazienti affetti da FS il flusso di sangue aumenta in una regione del cervello (l'amigdala), se sottoposti a paura o se vengono invitati a parlare in pubblico. I pazienti con fobia sociale hanno una talune situazioni sociali un'attivazione esagerata del sistema limbico, piuttosto che della corteccia cerebrale.
FATTORI comportamentali ovvero presenza di un temperamento innato inibitorio, come un fattore di vulnerabilità ampio per lo sviluppo della FS.
La fobia sociale risponde bene al trattamento adeguato.
Circa il 53% dei pazienti con diagnosi di fobia sociale sono trattati con farmaci. Il trattamento farmacologico si è dimostrato vantaggioso per i pazienti con questo disturbo, tuttavia, nessuno tipo di farmaco sembra essere nettamente superiore agli altri. La scelta di un farmaco dipende dal sottotipo di fobia sociale del paziente e dalla presenza di altri disturbi mentali
Farmaci specifici utilizzati per il trattamento di fobia sociale sono:
Tranquillanti benzodiazepinici. Sono spesso prescritti per i pazienti che hanno bisogno di un immediato sollievo da ansia. Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO). Circa due terzi dei pazienti affetti da fobia sociale, mostrano un miglioramento significativo quando vengono trattati con questi farmaci. Gli IMAO, tuttavia, hanno lo svantaggio di richiedere ai pazienti di attenersi ad una dieta attenta alla tiramina, che esclude molti alimenti popolari. Per questo
spesso la scelta ricade sugli SSRI. Circa il 50% -75% dei pazienti affetti da fobia sociale beneficia dal trattamento con SSRI. Gli SSRI sembrano funzionare nei pazienti dove c'è presenza di depressione o disturbo di panico.
Un recente studio controllato contro placebo indica che Gabapentin (Neurontin) si mostrato efficace come trattamento per la fobia sociale.
In sintesi il disturbo a mio parere, è prevalentemente di natura chimica, il farmaco aiuta nell'esposizione, la TCC, per le varie ragioni suesposte non sempre pare aver cotanta fortuna.
La terapia chimica deve durare tutta la vita, per vivere una vita migliore e per evitare il peggioramento del quadro clinico e l'insorgenza in comorbità, di altri disturbi.

In linea di massima,mi trovi perfettamente in sintonia con quel che hai scritto in questo post.
Non puo` essere un problema ridimensionabile con l`esposizione se le terapie non funzionano: cioe` se,nessuna mai delle terapie funziona.
Guarda ,ti sarei grato ,se riuscissi a inidcarmi un link di questo studio del 2002:)
Non mi e` chiara la frase: La fobia sociale,risponde bene al trattamento adeguato.
Cosa intendi per adeguato?
Cosa ,secondo te ,e` vantaggioso in un trattamento farmacologico per la fobia sociale?
Sembra una domanda semplice,ma,non lo e`.
A tuo avviso ,Cosa dovrebbe attenuare o inibire ?
Hai mai avuto dei vantaggi ad esempio dall`uso dei farmaci?
Io modestissimi ,e di lieve durata con l`efexor,poi via via si son azzerati fino ,in piena estate a divenir controproducente come farmaco.
Chiaramente ,appena ho avuto sentore di aver un piccolo aiuto,ho subito tentato di far cose per le quali avevo difficolta`.
Ad un certo punto il farmaco stesso dava tensione ,agitazione,Ipersudorazione(estate),cioe`: assumerlo era peggio che non assumerlo.
Ogni antidepressivo ha creato depressione.
Dal Sereupin all`efexor,Escitalopram e triciclici: han avuto questo punto in comune tra loro.Non ritengo sia casuale riflettendoci con calma.
A mio avviso ,nelle statistiche ,si tende ad allinearein un unico spazio la fobia sociale.
Penso sia erroneo.
Anche in quelle generalizzate,esistono differenziazioni e gravita`.
Piu` che sulla paura,inquadrerei la fobia sociale sull`inibizione e sul disagio.
Perche` e` differente ,provar paura ,e/o provar disagio.
Sui fattori comportamentali....
Porto il mio esempio:
Fino a 4/5 anni non ero affatto soggetto a inibizione ,ne introversione:anzi,ero all`esatto opposto di queste definizioni.
Quindi,quando leggo di fobia sociale come evoluzione della timidezza ,francamente ,non mi ci ritrovo per nulla.
Timidezza,introversione,e ansia,rientrano nella norma nel mio caso.
Non mi han mai creato problemi .
Ne li tratterei in alcun modo .
Di sicuro,non potrei diventare un One Man Show di una trasmissione televisiva,ne ,magari esser a mio agio in situazioni simili...
Il mio obiettivo e` di riuscir ad aver una vita normalissima.


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