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citazioni su timidezza e altro
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Per una natura timida, il controllo all'ingresso d'un teatro somiglia un po' al tribunale degli Inferi. Charles Baudelaire, Razzi, 1855/62 (postumo 1887/1908) La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci. Edme-Pierre Beauchêne, Massime, riflessioni e pensieri diversi, 1818 Ciò che è la vertigine per il corpo, è l'imbarazzo per lo spirito. Ludwig Börne, Frammenti e aforismi, 1840 La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore. Emil Cioran, Squartamento, 1979 Niente supera in gravità gli sgarbi e le villanie che si commettono per timidezza. Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973 La sorte del timido non è felice. Gli uomini non lo possono soffrire, le donne lo disprezzano, e lui si disprezza e non si può soffrire. Jerome Klapka Jerome, Pensieri oziosi di un ozioso, 1886 La timidezza è un difetto che è rischioso rimproverare alle persone che vogliamo correggere. François de La Rochefoucauld, Massime, 1678 Essere timido col pubblico è anche più stupido che esserlo con una donna. Ma educato hai da essere con l'uno e con l'altra, anche per dar loro fiducia. Ugo Ojetti, Sessanta, 1937 La felicità odia i timidi. Eugene O'Neill, Strano interludio, 1928 fonte TIMIDEZZA La timidezza è timore d'esser giudicato male. [Roberto Gervaso, Il grillo parlante, Bompiani, Milano 1983, p. 62] SOLITUDINE Ho sempre amato la solitudine, una caratteristica che tende ad accentuarsi con l'età [Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso, Mondadori, Milano 1997, p. 154] Chi sa star solo non si sente mai solo. [Roberto Gervaso, Il grillo parlante, Bompiani, Milano 1983, p. 42] La solitudine è, per lo spirito, ciò che la dieta è per il corpo. [Vauvenargues, Riflessioni e massime, TEA, Milano 1989, p. 144] SPERANZA La speranza non è che un ciarlatano che c'inganna senza posa. [Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, Guanda, Parma, 1998, p. 12] La speranza, per ingannevole che sia, serve almeno a condurci alla morte per una strada piacevole. [François de La Rochefoucauld, Massime, Rizzoli, Milano 1992, p. 65 (168)] Fa più vittime la speranza che l'astuzia. [Vauvenargues, Riflessioni e massime, TEA, Milano, 1989 p. 138] SUICIDIO Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi. [Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, Einaudi, Torino 1952, p. 102] I suicidi sono omicidi timidi. Masochismo invece che sadismo. [Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, Einaudi, Torino 1952, p. 405] William James pare dicesse ai candidati al suicidio: "Aspettate il giornale di domani". [Vladimir Jankélévitch, Pensare la morte?, Raffaello Cortina Editore, Milano 1995, p. 81] TRISTEZZA Spesso è necessario riflettere sul perché siamo allegri; ma sappiamo sempre perché siamo tristi. [Karl Kraus, Detti e contraddetti (Pro domo et mundo, Di notte), Adelphi, Milano 1992, p. 178] Il motivo della tristezza lo si scopre soltanto dopo. [Alessandro Morandotti, Le minime di Morandotti (3), Scheiwiller, Milano 1980, p. 47] |
Re: citazioni su timidezza e altro
frasi interessanti :)
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Re: citazioni su timidezza e altro
La timidezza, questa intima sofferenza che ci perseguita sin nell’età più avanzata, che ricaccia nel nostro cuore le più profonde impressioni, che raggela le nostre parole, che snatura sulla nostra bocca tutto ciò che cerchiamo di dire, e non ci consente di esprimerci se non con parole vaghe o con una ironia più o meno amara, come se volessimo vendicarci sui nostri stessi sentimenti del dolore che proviamo a non poterli manifestare
Adolphe, Benjamin Constant. |
Re: citazioni su timidezza e altro
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Re: citazioni su timidezza e altro
La sorte del timido non è felice. Gli uomini non lo possono soffrire, le donne lo disprezzano, e lui si disprezza e non si può soffrire.
:sad: |
Re: citazioni su timidezza e altro
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Re: citazioni su timidezza e altro
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Re: citazioni su timidezza e altro
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"Egli [il timido] spaventa le altre persone quanto esse spaventano lui. Agisce come uno spegnitoio sull'intera riunione, e le creature più gioviali, in sua presenza, si deprimono e diventano nervose. Gran parte di ciò ha origine dall'incomprensione. Molte prendono la sua timidezza per sfacciata arroganza, se ne meravigliano e si ritengono insultate. La sua mancanza di disinvoltura viene irosamente scambiata per un'insolente noncuranza, e, quando atterrito dalla prima parola che gli si rivolge, arrossisce come un peperone e gli viene completamente meno il dono della favella, viene considerato uno spaventevole esempio dei malvagi effetti delle passioni sfrenate. [...] Un timido vuole dire un solitario... un uomo tagliato completamente fuori dalla compagnia dei suoi simili, dalla vita sociale. Egli si muove tra la gente, ma non vi si mischia. Tra lui e i suoi fratelli in umanità corre una barriera insormontabile, un grosso muro invisibile, ch'egli cerca invano di scalare ma contro il quale riesce soltanto a graffiarsi, nello sforzo." |
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