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xehanort 02-11-2006 22:55

La mia paura più grande
 
Volevo sfogarmi un pochettino (almeno qui nel forum) ovvero rivelarvi la mia puara + grande.
Ovvero arrivare tra 10 anni e non averancora superato quessto problema. C'è qualcuno nelforum che hagià 30 o +anni che soffre ancora di sto problema e mi sa dire come ci si sente a quell'eta e soffrire ancora di attacchi di panico in mezzo alle persone. Grazie in anticipo.

andrea870 03-11-2006 15:32

Perche' devi pensare gia' adesso a come sarai tra dieci anni?Vivi adesso,affronta le tue paure.Vivi il presente!

riku 03-11-2006 18:00

io ho 31 anni èd è la prima volta che ne soffro.....
credo che tra 10 anni sia io che te considereremo questa malattia solo un brutto ricordo.....mia madre, e la mia + cara amica si sono curate e ne sono uscite, piano piano ma ora sono anni che non stanno + male....
penso che la cosa + importante insieme ai farmaci e la terapia con uno specialista sia anche la ferrea volontà di guarire, di non lasciarsi prendere dallo sconforto o dall'abitudine, io non ho mai avuto disturbi prima d'ora....vivevo senza; ok va bene, adesso ce li ho ma ritornerò a vivere senza xchè questa non è la mia vita!!
CORAGGIO!!!

laBertuccia 03-11-2006 22:51

Ne ho sofferto che avevo 20 anni e mi ero ridotta a dormire con mia madre e a non uscire più di casa. Se lo facevo, camminavo rasente i muri perchè mi girava la testa e temevo di svenire. Ci ho messo un paio d'anni a superare tutto, gli episodi si sono fatti sempre più sporadici fino a sparire del tutto. Non ho preso medicine di alcun tipo. Mi iscrissi ad un corso di fotografia sotto casa (dovevo solo attraversare la strada) e da lì la mia vita cambiò: scoprii una grande passione che poi diventò un lavoro e trovai degli ottimi amici disposti a sopportare i miei scoppi di pianto immotivati e le ridicole scene di me abbracciata ad un palo della luce per un'attacco di agorafobia. :?
Come te, pensavo che non ne sarei mai uscita. Invece ora non è che un pallido ricordo. Quindi io non la farei così tragica, coraggio!
:-)

xehanort 04-11-2006 00:29

grazie x l'incoraggiamento, anche se io confesso (e me ne vergonio) avrei voluto sentire storie tristi e deprimenti per dimostrare a me stesso che non sono proprio il peggiore. I vostri pensieripositivi sinceramente mi hanno un po' infastidito ma cerchero di farne tesoro.
Spero riusciate perdonaree il mio carattere egoistico.

knulp 04-11-2006 08:52

Quote:

Originariamente inviata da xehanort
grazie x l'incoraggiamento, anche se io confesso (e me ne vergonio) avrei voluto sentire storie tristi e deprimenti per dimostrare a me stesso che non sono proprio il peggiore. I vostri pensieripositivi sinceramente mi hanno un po' infastidito ma cerchero di farne tesoro.
Spero riusciate perdonaree il mio carattere egoistico.

C’è uno strano meccanismo che ho potuto constatare con alcuni miei post…
Se si tratta di post un po’ disperati (il mio delirio autunnale era l’apoteosi) ci sono molte più risposte del tipo: ma sì dai che ce la fai…reagisci…
Facendo sembrare queste persone in maniera tale che ne siano uscite fuori anche loro dalla situazione di disagio…
Invece non è così xehanort e lo posso dimostrare con i miei post ( e sono la maggioranza) in cui parlò di cambiamento e di come effettuarlo ( non mi limito a dire:reagisci)
Là rispondono in pochi,e tranne pochi in cui capiscono cosa si tratta di fare,gli altri sono presi dalla incapacità di effettuare questi cambiamenti pensando in maniera diffidente che nulla cambierà…
O non rispondendo proprio perché non sanno cosa dire
Quindi disperati quando vuoi,è bello farlo,ci sono tanti messi peggio di te
Hai 18 anni puoi stare così a lungo
Perché la prima cosa da capire è questa(difficile ammetterlo): io voglio stare male
Auguri :)

xehanort 04-11-2006 15:35

No non è proprio vero quello che dici knulp io penso che nessuna delle persone presenti in sto forum voglia star male solo non sa come uscirne da sta situazione. Io la vedo così

Doc 04-11-2006 16:09

La mia paura più grande è morire da solo

dummeJunge 04-11-2006 16:29

Si knulp ha ragione, io voglio stare male, lo dice anche il mio psicologo. Come lo dice a molti altri perché molti disagi di carattere psicologico sono causati da una volontà più o meno nascosta della persona. Il fatto che uno voglia stare male, però è lo stesso un problema da curare. Non è che a uno che dice "io sto male" tu puoi rispondere solamente "tu vuoi stare male", anche se in alcuni casi è così (sia inconsciamente che parzialmente in modo conscio), ma gli devi chiedere "perché vuoi stare male?". Il problema è tutto lì, e tutto lì rimane. È quella da curare, la causa, non solo il sintomo.

dummeJunge 04-11-2006 16:40

Anche perché uno che "vuole stare male" (intendendo in questo che c'è una volontà/scelta per quanto obliqua e inconfessabile) non è detto che abbia la stessa forza di volontà da orientare in direzione della "salute" e se è così allora c'è una difficoltà oggettiva, una mancanza che va spiegata e curata. Quindi dire ad uno "stai male" oppure dirgli "vuoi stare male" a nulla serve e poco cambia.

knulp 04-11-2006 18:26

Dumme mi è piaciuta molto la tua analisi
Capire di voler stare male( sia che lo si voglia inconsciamente o meno) però è già un grosso passo in avanti...
Però non sono d’accordo sulla forza di volontà,non si tratta di averla o meno per poter cambiare
Io ne ho pochissima e senza sforzi sto facendo delle cose che ritenevo impensabili
Si tratta di agire a livello di convinzioni interne,di togliere tutte le incrostazioni presenti…
Bisogna avere pazienza,rispettare i propri tempi
(per dirla alla maniera della analisi transazionale c’è un copione di vita da riscrivere e dei giochi da distruggere)
Ma prima di questo,la domanda da farsi è:
TU cosa vuoi?
La risposta è sempre difficile
Si potrebbe anche scegliere di stare così comunque,o di farla finita col suicidio…
Il cambiamento implica per prima cosa la decisione di cambiare…

dummeJunge 04-11-2006 19:21

Sarò sincero, cosa voglio io non lo so. Non c'è una cosa che mi interessi veramente, non mi interessa nemmeno finire l'università. Riguardo ai rapporti umani a me gli altri non piacciono molto. Non mi piace molto la società in generale, in quasi tutti i suoi aspetti. Non ho hobby tranne un paio che sono ovviamente di carattere solitario (libri e cinema), non faccio sport né ne ho mai fatto. Non ho capacità particolari, sono un po' inetto. Non sono bravo nelle cose manuali né particolarmente brillante in quelle intellettuali. Sarà la mancanza di abitudine, il fatto che non ho mai avuto nessun amico e non amo molto il confronto, perché ho un complesso di inferiorità mostruoso.
Insomma io a 24 anni non mi conosco, non so bene nemmeno cosa voglio, in nessun campo della vita. Riguardo al "guarire" forse ci riuscirei se avessi un minimo di ottimismo in più nei confronti del futuro, ma non ce l'ho e in questo momento non c'è nulla che me lo faccia venire.


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