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-   -   È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne? (https://fobiasociale.com/e-proprio-vero-che-non-abbiamo-mai-provato-ad-uscirne-17279/)

Moonwatcher 21-03-2011 14:25

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Penso che abbiate ragione un po' tutti. Uscirne è difficile e checché se ne dica comporta sforzi (e questo ci può anche stare) e tanta sofferenza (un po' come i medicinali con un gusto cattivo, ma molto peggio). Se si vuole risolvere solo il disagio dovuto ai disturbi psichici derivanti dalla fobia sociale c'è un modo molto semplice: ritirarsi a vita appartata e rinunciare del tutto alla socialità. Disagio zero, ansia zero, sofferenza zero. In caso contrario bisogna esporsi per forza, mica si può imparare a nuotare senza bagnarsi, e questo comporta dei rischi. Ora, se uno arrivato alla fine, dopo tanti sforzi e tanta sofferenza, non ha combinato nulla e si ritrova solo e punto da capo, magari si chiede anche chi gliel'ha fatto fare, perché se se ne stava invece tranquillo a casa a grattarsi i ginocchi almeno non soffriva. Ha tentato e non s'è arreso voi direte. Mh, bella consolazione davvero.

Cristal 21-03-2011 15:47

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 501484)
Ora, se uno arrivato alla fine, dopo tanti sforzi e tanta sofferenza, non ha combinato nulla e si ritrova solo e punto da capo, magari si chiede anche chi gliel'ha fatto fare, perché se se ne stava invece tranquillo a casa a grattarsi i ginocchi almeno non soffriva.

Quello che ho fatto io. Mi sarei risparmiata una marea di sofferenze.

Moonwatcher 21-03-2011 15:53

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Mi ricorda la classica cosa del bivio: scegli la strada irta di ostacoli ma al cui termine sarai ripagato (se però superi tutti gli ostacoli neh :cool:), oppure quella piana e facile che non porta da nessuna parte?

Moonwatcher 21-03-2011 16:11

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Comunque stavo pensando che per uscirne (che poi sì, come diceva l'assassina dei Cereali si dovrebbe specificare da cosa, io parlo di ansia sociale, isolamento e soprattutto solitudine sentimentale), si dovrebbe sviluppare un certo grado di tolleranza alla sofferenza ma anche un fiuto per non cacciarsi in situazioni controproducenti ed eccessivamente ansiogene, e poi si dovrebbe anche accettare di vivere una parte considerevole della vita (magari anche tutta) come fosse una sfida per evadere da una prigione nella quale siamo stati cacciati senza alcuna colpa (quindi anche superare il senso di ingiustizia e di vittimismo che ne consegue).

Ma tutto questo naturalmente non basta, è condizione necessaria ma non sufficiente, l'unica soluzione davvero efficace è quella della mia firma. :cool:

Nick 21-03-2011 16:14

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 501484)
Ora, se uno arrivato alla fine, dopo tanti sforzi e tanta sofferenza, non ha combinato nulla e si ritrova solo e punto da capo, magari si chiede anche chi gliel'ha fatto fare, perché se se ne stava invece tranquillo a casa a grattarsi i ginocchi almeno non soffriva. Ha tentato e non s'è arreso voi direte. Mh, bella consolazione davvero.

Ma infatti io non contesto a Muttley il fatto che bisogna provarci, ma che provandoci e riprovandoci alla fine ci riesci. Questa è una cazzata, il resto è giusto.
La motivazione del provarci non può essere solo quella di riuscirci, perchè altrimenti dopo n tentativi, a seconda del carattere, arriva per tutti il momento della ricerca di una corda e di una trave.

Moonwatcher 21-03-2011 16:47

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nick (Messaggio 501527)
Ma infatti io non contesto a Muttley il fatto che bisogna provarci, ma che provandoci e riprovandoci alla fine ci riesci. Questa è una cazzata, il resto è giusto.
La motivazione del provarci non può essere solo quella di riuscirci, perchè altrimenti dopo n tentativi, a seconda del carattere, arriva per tutti il momento della ricerca di una corda e di una trave.

Lui fa il furbo non dicendo in cosa riesci, al limite ti dice che sei riuscito anche se hai raggiunto il bar sotto casa e hai fatto amicizia col barista mentre affogavi i dolori nell'alcool. :laugh:

sciren 21-03-2011 17:54

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 425814)
Una cosa che mi fa infuriare, a questo punto della mia vita, è il sentirmi ripetere l'accusa di non aver mai fatto qualcosa per risolvere i miei problemi: ho provato a farmi amicizie maschili (per combattere l'isolamento), ho provato con le amicizie femminili (per conoscere meglio le donne), ho chiesto d'uscire a diverse donne, ho provato a rassegnarmi alla solitudine, sono stato in palestra, ho fatto escursioni in montagna, ho accettato inviti a feste (che normalmente avrei rifiutato), sono stato iscritto a match.com, ho imparato a fare battute stupide e/o scurrili, ho ampliato i miei interessi, ho viaggiato, sono stato al mare, sono stato iscritto all'università, non mi rifiuto di bere (se capita), ho curato il mio aspetto, vado in terapia, prendo antidepressivi; insomma credo di aver provato praticamente tutto, ma, a 40 anni, sono solo esattamente come lo ero a 30, 20, 10… Ditemi voi che cazzo manca, oltre al suicidio.

P.S. - Per favore, evitate il solito consiglio d'andare a puttane… tanto la mia intera vita è già “andata a puttane”.

ho avuto una discussione furiosa con lo psicoterapeuta proprio su questo punto. Maledizione. Faccio tutto con enorme difficolta'. Non registro i successi perchè sono sempre una sofferenza. Mi sforzo. Ho fatto pure io tutto o quasi ma sono sempre li. CAZZO!

maury25 27-04-2011 20:11

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Se è vero quello che dici e cioè che da 20 a 40 anni non sei cambiato di una virgola mi chiedo a quanto ammonti la somma di denaro spesi inutilmente per farmaci,psicologi e psichiatri.... Dimostrazione lampante di come nemmeno i rimedi chimici servano a cambiare la vita di una persona. Di una persona, non un robot. Siamo destinati all'inferno, l'inferno della nostra anima.

Inosservato 27-04-2011 20:41

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcher (Messaggio 501523)
Mi ricorda la classica cosa del bivio: scegli la strada irta di ostacoli ma al cui termine sarai ripagato (se però superi tutti gli ostacoli neh :cool:), oppure quella piana e facile che non porta da nessuna parte?

piana? ma che scherziamo?.....minimo in discesa la voglio... :cool:

bunker 27-04-2011 20:51

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 518835)
piana? ma che scherziamo?.....minimo in discesa la voglio... :cool:

un burrone magari?:cool:

caostotale23 28-04-2011 02:45

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 425814)
Una cosa che mi fa infuriare, a questo punto della mia vita, è il sentirmi ripetere l'accusa di non aver mai fatto qualcosa per risolvere i miei problemi: ho provato a farmi amicizie maschili (per combattere l'isolamento), ho provato con le amicizie femminili (per conoscere meglio le donne), ho chiesto d'uscire a diverse donne, ho provato a rassegnarmi alla solitudine, sono stato in palestra, ho fatto escursioni in montagna, ho accettato inviti a feste (che normalmente avrei rifiutato), sono stato iscritto a match.com, ho imparato a fare battute stupide e/o scurrili, ho ampliato i miei interessi, ho viaggiato, sono stato al mare, sono stato iscritto all'università, non mi rifiuto di bere (se capita), ho curato il mio aspetto, vado in terapia, prendo antidepressivi; insomma credo di aver provato praticamente tutto, ma, a 40 anni, sono solo esattamente come lo ero a 30, 20, 10… Ditemi voi che cazzo manca, oltre al suicidio.

P.S. - Per favore, evitate il solito consiglio d'andare a puttane… tanto la mia intera vita è già “andata a puttane”.

hai fatto di tutto per essere come gli altri. prova a fare qualcosa per essere te stesso (cit.)

P.S. Non è la solita frase fatta se ci pensi bene...

BarbaZOO 28-04-2011 06:51

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 433332)
Ah, ecco perché ci sono tanti scalzacani che si credono artisti, in giro :cool:

Non si credono artisti, ma vogliono essere creduti artisti semplicemente per diventare importanti agli occhi altrui.

L'artista autentico crea per sé, esprime sé stesso perché è ispirato.

Essere al centro dell'attenzione è un bisogno umano, del bambino in particolare. Il bambino ha un intrinseco bisogno di attenzione per poter crescere sano.

A molti basta questo, avere l'attenzione su di sé, probabilmente perché a livello esistenziale sentono di esistere quando sono visti dagli altri.

Per quanto riguarda me, io cerco la comprensione della realtà e di conseguenza ho l'esigenza che se qualcuno si interessa a qualcosa, arrivi a comprenderla, non soltanto a vederla.

L'apparenza è ignoranza.
Anche un tacchino può vederla.

Winston_Smith 28-04-2011 08:44

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 518763)
Ovviamente no.

Che quando si è accusati di qualcosa che non è vero ci si arrabbia è una leggenda metropolitana nata da una società in cui appunto quasi tutti se la raccontano alla grande e quindi si sente come comune l'esperienza di arrabbiarsi per qualcosa di falso.

La risposta al tuo quesito ce l'hai già, guarda come ti arrabbi quando la gente ti dice che che non ci hai manco provato.

Ah sì, giusto: quindi uno che viene accusato e messo in galera per un reato che non ha commesso non avrebbe nulla di cui lamentarsi. Formidabile :laugh:
A me sembra normalissimo incazzarsi se la gente ti viene a fare la lezioncina su cosa avresti dovuto fare e non fare senza sapere proprio un cazzo di te e della tua vita.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 518763)
Il ché se ci pensi potrebbe restituirti la speranza: non hai mai provato, per questo hai fallito, prova e chissà che tu non riesca. :winkiss:

Ecco, proprio come in questo caso. Ma tu che cazzo ne sai se Stone ci ha provato o no? Boh.
Al massimo si può consigliargli di provare qualcosa di diverso, sempre che sia possibile, ma liquidare quello che ha fatto finora come insignificante mi pare solo indice di grandissima presunzione.

Winston_Smith 28-04-2011 08:47

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da caostotale23 (Messaggio 518882)
hai fatto di tutto per essere come gli altri. prova a fare qualcosa per essere te stesso (cit.)

P.S. Non è la solita frase fatta se ci pensi bene...

Invece lo è.
Se uno prova a cercare di socializzare con gli altri gli si dice che non è stato se stesso, se rimane se stesso gli si dice che non si è sforzato abbastanza per venire incontro agli altri....ma guardate che non vi obbliga il medico a dare consigli eh.

Winston_Smith 28-04-2011 08:48

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 518841)
Chissà che l'unica cosa che potrebbe cambiare stone sia proprio l'unica cosa che non vuole fare... :laugh:

E sarebbe? Dai, fai ridere un po' anche me e illumina Stone con la tua sapienza :cool:

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 518841)
Questo forum è bellissimo, il paradiso per ogni amante del dark humor... :laugh:

Ah, ecco perché ti trovi bene a sparare provocazioni senza senso.

barclay 28-04-2011 12:11

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
A quanto pare, ad alcuni utenti del forum, sono sfuggiti due passaggi importanti del mio post iniziale:
Quote:

vado in terapia […] Ditemi voi che cazzo manca, oltre al suicidio.
In altre parole:
  • ho già uno psicoterapeuta, non ne sto cercando un'altro e meno che mai accetto giudizi da parte di chi non mi conosce realmente;
  • la domanda era retorica, trattandosi di un post di sfogo.
Per il resto, quoto Winston.

Warlordmaniac 30-04-2011 00:31

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 501216)
C'è sempre un meccanismo di difesa inconscio che ci spinge a dire: ma non è che poi in due è peggio che da soli? Ammettiamolo, dai

Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 501219)
Chiaro che per noi (per me, almeno) la coppia è qualcosa di ignoto. O meglio, qualcosa che si vede sperimentare ad altri e di cui si invidiano alcuni aspetti (l'affetto, il sesso) ed altri meno (le litigate per le cazzate, il dover rendere conto di tutto, il decidere le cose in due).

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 501222)
Questo ragionamento lo fanno anche molti estroversi che non vogliono "impegnarsi", non credo sia una prerogativa dei timidi/fobici (e non di tutti loro senza dubbio). La differenza è che poi il timido/fobico può aver paura di instaurare una relazione di solo sesso, ad esempio, perché il bagaglio di esperienza e di savoir faire conta mediamente di più in un contesto del genere.

Per me Muttley ha ragione. L'introversione è per definizione una condizione in cui c'è un rapporto più intimo e profondo con se stessi. Secondo me è normale che l'introverso, anche se ha timore ad ammetterlo, sia geloso di questo rapporto; interrompere la sacralità della solitudine, può essere iperstressante e l'introverso lo capisce.
Vi ricordo che l'introverso necessita di chiudersi in se stesso quando è stanco e la socialità lo stanca molto facilmente.
Avere la fidanzata è come trovare un lavoro.

paccello 30-04-2011 10:44

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 519821)
Per me Muttley ha ragione. L'introversione è per definizione una condizione in cui c'è un rapporto più intimo e profondo con se stessi. Secondo me è normale che l'introverso, anche se ha timore ad ammetterlo, sia geloso di questo rapporto; interrompere la sacralità della solitudine, può essere iperstressante e l'introverso lo capisce.
Vi ricordo che l'introverso necessita di chiudersi in se stesso quando è stanco e la socialità lo stanca molto facilmente.
Avere la fidanzata è come trovare un lavoro.

Quanta verità in questo post. Eppure se dicessi queste cose ad un estro verrebbero prese per scuse a non agire. Mondi diversi e su molte cose, come questa, hanno certamente più vita facile loro. Per me non è praticamente un piacere nemmeno baccagliare una, tanto che ho il sospetto che il mio cervello mi blocchi già a quel punto lì ("massì, cosa vuoi andare avanti a fare, che palle...").

Rickyno 30-04-2011 11:14

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Concorso sull "avere una fidanzata è come un lavoro"....

se a ciò aggiungi il lavoro vero e proprio... il tutto diventa una fatica immane :D

Almeno per me....

Invidio chi riesce a conciliare tutto... ci sono anche quelli che vanno all università, lavorano, hanno la ragazza (magari + di una), molti amici ed escono quasi tutte le sere.....

Mi son sempre chiesto come diavolo facciano :eek: magari si aiutano con anfetamine boh U_U

Winston_Smith 30-04-2011 16:32

Re: È proprio vero che non abbiamo mai provato ad uscirne?
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 519821)
Per me Muttley ha ragione. L'introversione è per definizione una condizione in cui c'è un rapporto più intimo e profondo con se stessi. Secondo me è normale che l'introverso, anche se ha timore ad ammetterlo, sia geloso di questo rapporto; interrompere la sacralità della solitudine, può essere iperstressante e l'introverso lo capisce.
Vi ricordo che l'introverso necessita di chiudersi in se stesso quando è stanco e la socialità lo stanca molto facilmente.
Avere la fidanzata è come trovare un lavoro.

Tutto questo è vero in linea di principio, ma ciò non toglie che non si possa desiderare comunque un rapporto a due e soffrire per la sua mancanza. Se questa dipendesse semplicemente da un atto di libera volontà, il problema non si porrebbe.


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