Originariamente inviata da Mangetsu69 (Messaggio 421475)

Dopo molto tempo ho finalmente deciso di raccontare la mia storia, per me è qualcosa di nuovo perchè non ne ho mai parlato, nessuno sà come mi sento realmente, questa è la mia vita finora:
Il mio vero nome è simone, sono nato a pescara il 2 luglio 1989 di domenica alle 5 del pomeriggio, poco prima di nascere scoppiò un temporale e si mise a piovere, come ad avvisarmi della vita piena di lacrime che mi aspettava.
Io sono il primogenito della famiglia, che è composta da me, mia madre, mio padre e mio fratello di 2 anni più piccolo.
La mia è una famiglia medio-povera, arriviamo a fine mese a fatica, ma almeno abbiamo da mangiare, la condizione della mia famiglia non mi pesa per niente, io mi accontento di poco, peccato che gli altri non la pensino come me, me l'hanno sempre fatta pesare con i loro sguardi e risate.
Io sono timido dalla nascita, ho sempre sofferto d'ansia e ho un mal di stomaco cronico, sono così sensibile che piango anche per gli insetti, infatti sono vegetariano, amo gli animali e odio gli umani.
Mio fratello purtroppo è nato malato, è alto 1.50 a 19 anni e soffre di epilessia, mi ricordo che quando aveva le crisi da piccolo io mi spaventavo a morte perchè non sapevo quello che aveva, non sò se avete mai visto le crisi epilettiche, vi assicuro che è bruttissimo, per questo mio fratello prende una pensione di invalidità.
Mia madre è l'esatto mio opposto, la sua vita è stata solo un turbine di sofferenze che non vogliono fermarsi, non dirò nulla di lei perchè sarebbe troppo difficile e lungo da descrivere.
Mio padre è il tipico padre violento, ho tanti, troppi ricordi brutti di lui, quando ero piccolo ricordo che per qualsiasi cosa picchiava mia madre, una volta gli ha tirato un pugno in testa ed è svenuta, un'altra volta ha sfondato la porta del bagno e l'ha picchiata davanti a me e mio fratello, e non dimenticherò mai tutte le volte che l'ha minacciata col coltello.
Non riuscivo a capire il pechè di tutto quello, e così incominciai a sentirmi responsabile, credevo che fosse colpa mia.
Non ho mai avuto una vera infanzia, quando giocavo piangevo, sono cresciuto con la paura dei contatti umani, soprattutto con gli uomini, infatti adesso odio i maschi, non voglio averci a che fare per nessun motivo.
Non ho mai avuto un vero amico, dei conoscenti, ma non di più, credevo che le donne fossero diverse, ma mi sono ricreduto crescendo, sono uguali, non possono usare la forza fisica, ma le loro parole feriscono più di un pugno, soprattutto quando ti vai a innamorare, quindi cercherò di stargli il più lontano possibile.
Verso i miei 13 anni mia madre incominciò a deprimersi e ad avere attacchi di panico, non riusciva più a camminare e restò a letto per 1 anno prendendo medicine su medicine, visto che non guariva andò in ospedale a curarsi e fece casa-ospedale per 3 anni, riuscì a guarire ma ancora adesso prende 5 tipi di farmaci al giorno.
Dopo incominciai a soffrire anche io di depressione, abbandonai la scuola e smisi di uscire, persi interesse per qualsiasi cosa.
Mi mandarono da una psicologa, feci un anno di terapia ma furono soldi buttati, anzi peggiorai, ci fù un periodo in cui non parlai per niente, mia madre era preoccupata e allora mi sentii in colpa, mi chiusi in me stesso ancora di più.
Sono arrivato a 21 anni senza futuro, non voglio assolutamente entrare in un mondo che odio, come quello degli umani, ormai devo solo realizzare il mio obiettivo che non coincide con nessuna filosofia di vita umana.
Nella mia prima presentazione avevo scritto che sorridevo alla vita, niente di più falso, non sono mai stato felice, mai sorriso veramente, da adesso in poi non userò mai più quelle faccine orribili, non farò mai più lo spiritoso, questo è il mio vero io, sono stufo di fingere.
Ciao.

Originariamente inviata da Mangetsu69 (Messaggio 421519)

Dai 15 anni in su non l'ha più fatto, se ci avesse provato sarei intervenuto, per fortuna è passato, ormai sono grande.
Ma non capirò mai perchè sono così violenti molti uomini, sarà la natura umana, vigliacchi.

Originariamente inviata da Triplalien (Messaggio 421525)

Piacchiare una donna è un comportamento vigliacchesco ,ma picchiare chi fa del male no.

Originariamente inviata da nsssp (Messaggio 421612)

e se fosse una donna a fare del male?

Originariamente inviata da Mangetsu69 (Messaggio 421562)

Crepi.
Ti ringrazio, ma non ritengo di aver sofferto le pene dell'inferno, ci sono troppe persone che stanno peggio.