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La felicita'/Definizione.
Felice e' chi non e' mai stato,o di essere ha cessato....(cit.)
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Re: La felicita'/Definizione.
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felicità è quando arbitro fischia (cit) |
Re: La felicita'/Definizione.
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Re: La felicita'/Definizione.
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Re: La felicita'/Definizione.
La felicità è un qualcosa che io non avrò mai :sad:
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Re: La felicita'/Definizione.
La felicità è una cosa difficile da definire
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Re: La felicita'/Definizione.
Pur non essendo un fanatico dei farmaci, certe volte penso che la felicità sia uno stato raggiungibile solo mediante la chimica :sad:
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Re: La felicita'/Definizione.
Volevo leggere questo libro a breve, qualcuno l'ha letto?
http://www.tealibri.it/copertine/Con...C3%A02009g.jpg |
Re: La felicita'/Definizione.
Se si fa una cosa con soddisfazione e senza paranoie si è felici....essere soddisfatti è essere felici....
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Re: La felicita'/Definizione.
Qualsiasi soddisfacimento, o ciò che in genere suol chiamarsi felicità, è propriamente e sostanzialmente sempre negativo, e mai positivo. Non è una sensazione di gioia spontanea, e di per sé entrata in noi, ma sempre bisogna che sia l’appagamento d’un desiderio. Imperocché desiderio, ossia mancanza, è la condizione preliminare d’ogni piacere. Ma con l’appagamento cessa il desiderio, e quindi anche il piacere. Quindi l’appagamento o la gioia non può essere altro se non la liberazione da un dolore, da un bisogno: e con ciò s’intende non solo ogni vero, aperto soffrire, ma anche ogni desiderio, la cui importunità disturbi la nostra calma, e perfino la mortale noia, che a noi rende un peso l’esistenza. Ora, è difficilissimo raggiungere e menare a compimento alcunché: a ogni nostro proposito contrastano difficoltà e fatiche senza fine, e a ogni passo si accumulano gli ostacoli. Quando poi finalmente tutto è superato e raggiunto, nient’altro ci si può guadagnare, se non d’essere liberati da una sofferenza o da un desiderio: quindi ci si trova come prima del loro inizio, e non meglio. Direttamente dato è a noi sempre il solo bisogno, ossia il dolore. Invece l’appagamento e il piacere non li possiamo conoscere che mediatamente, per ricordar la passata sofferenza e privazione, venuta meno all’apparire di quelli. Da ciò proviene, che dei beni e vantaggi, che possediamo in effetti, non siamo affatto ben persuasi, né li apprezziamo, bensì ci sembra naturale l’averli; che essi ci letiziano solo indirettamente, con l’impedir sofferenze. Bisogna averli perduti, per sentirne il pregio: perché il bisogno, la privazione, il soffrire è la sensazione positiva, che si manifesta direttamente. Perciò anche ci rallegra il ricordo di angustia, malattia, bisogni superati, ché tal ricordo è l’unico mezzo per godere dei beni presenti.
Il mondo come volontà e rappresentazione, libro IV, § 58. |
Re: La felicita'/Definizione.
La felicità? Un attimo che non dura in eterno.
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Re: La felicita'/Definizione.
La definizione è difficile da dare, ma comunque riusciamo a distinguere la felicità dall'infelicità, e questo potrebbe bastare. Un altro modo per dirlo è che non so spiegare ad un alieno cosa sia la felicità, ma comunque so quando sono felice. Un altro modo ancora è che noi siamo in grado di fornire l'estensione del termine "felicità" ma non - o più difficilmente - la sua intensione.
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Re: La felicita'/Definizione.
Quando il mio doc si placa sono molto felice...la salute è per me sinonimo di felicità
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Re: La felicita'/Definizione.
sapere cosa mi aspetta dopo la morte è felicità
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Re: La felicita'/Definizione.
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Sei felice ora? :tongue_smilie: |
Re: La felicita'/Definizione.
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