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Conosciamoci un po'
Di seguito la spiegazione dettagliata dei vari tipi della classificazione. Votate per quella in cui vi riconoscete.
Pubblicamente timidi o timidi introversi: queste persone sono visibilmente ansiose. Preferiscono astenersi dal parlare, prendendo parte in rovinosi dialoghi interni, rifiutando di impegnarsi in contatti con altri sguardi e usano la loro timidezza come “scusa” per ritirarsi dall’affrontare diverse situazioni. Queste persone possono essere subito esteriormente individuate. La timidezza sembra avere un impatto più devastante sui timidi introversi che, angosciati dai loro comportamenti maldestri, dalla preoccupazione di mostrarsi incapaci e di non reagire in modo adeguato alle varie situazioni, restano vittime di un circolo vizioso in cui le loro sensazioni influenzano il proprio comportamento. Quest’ultimo a sua volta, influenza il giudizio che gli altri hanno di loro che, alla fine, va a incidere sull’opinione negativa che i timidi hanno di se stessi, rafforzandola Privatamente timidi o timidi estroversi: possono assumere un atteggiamento vistoso quando non sono paralizzati dai loro pensieri. Nessuno intorno a loro potrebbe sospettare che sono persone timide, ma esse la sentono subito sotto la propria pelle. Queste persone hanno imparato a manifestarsi pubblicamente agli altri purché si trovino in un ambiente controllato. I timidi estroversi, al contrario dei timidi introversi, hanno la capacità di sapere come piacere agli altri, come essere accettati e farsi spazio, e possono riuscire, nonostante l’alto costo richiesto, ad avere anche dei successi Timidi cronici: sostengono di essere stati timidi a lungo. Esse mostrano la loro timidezza nella maggior parte delle loro interazioni sociali, e sono etichettate come timide da insegnanti, genitori, amici e partner (W l’ottimismo! :laugh:). Per loro risulta impossibile immaginare una vita libera dalla timidezza, poiché essa permea ogni cosa che fanno. Molto spesso conducono una vita all’impronta della sofferenza e pensano di non essere capaci di sconfiggere la loro timidezza e quindi di cambiare la loro condizione. Timidi situazionali o transitori: possono sentirsi timidi in determinate situazioni o durante certi periodi della loro vita, di solito quando intervengono dei cambiamenti nella loro esistenza. Questa è una normale e comune risposta a incerte, insicure e imprevedibili situazioni. In queste circostanze esse mostrano tutte le caratteristiche delle persone pubblicamente timide. Ma quando si sono abituate, e riescono a fronteggiare queste nuove sfide, esse diventano meno timide e più fiduciose nei propri confronti e delle proprie capacità. Timidi di “successo”: sono persone che esercitano una certa padronanza di controllo. Sono consapevoli della loro timidezza, ma non si lasciano trattenere dal condurre una vita piena. Incorporano la loro timidezza nelle proprie esperienze quotidiane, anticipando quando si sentiranno timidi, e risolvendo questi loro sentimenti usando strategie che li aiuteranno a superare i momenti difficili. Non hanno sentimenti riprovevoli riguardo al loro essere timidi e non si lasciano fermare dal perseguire i propri sogni. Timidi “cinici”: sono persone che sono state rifiutate dai loro pari perché mancano di adeguate abilità sociali. Non si sentono in contatto con gli altri, verso cui provano rabbia. Si sentono alienati e assumono una posizione di superiorità nei confronti di quelli che li hanno rifiutati, disumanizzandoli. |
Re: Conosciamoci un po'
Io mi sono un po' stufato di questa mania di suddividere le persone per categorie stagne, così si diventa schiavi dei test psicologici che vanno tanto di moda nelle riviste
qualunque psicologo o psichiatra sa bene che ognuno di noi rappresenta una caso unico, anche in ambito patologico |
Re: Conosciamoci un po'
Io invece sono pro-classificazioni purché fatte in modo coscienzioso (cioè prese appunto per quelle che sono, e non come delle etichette unilaterali da appiccicare al soggetto come su di un barattolo).
E poi qui si fa psicologia collettiva, quindi senza generalizzare non si può fare molto. :D |
Re: Conosciamoci un po'
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Re: Conosciamoci un po'
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Re: Conosciamoci un po'
cinico .-,
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Re: Conosciamoci un po'
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Io mi riconosco nei profili timida cronica e timida pubblica...forse un po' più nel primo... |
Re: Conosciamoci un po'
ed io ke nn rientro in nessuna delle categorie....ke faccio?
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Re: Conosciamoci un po'
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Re: Conosciamoci un po'
Un timido lo è sempre, a prescindere, quindi in teoria ciascuna delle opzioni va bene per chiunque... comunque se devo scegliere tra tutte forse "privatamente timido" fa più per me.
ma ripeto, dipende dalle situazioni, certe volte son cronico, altre pubblicamente timido, boh... |
Re: Conosciamoci un po'
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Re: Conosciamoci un po'
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Re: Conosciamoci un po'
Mah, a me sembrano abbastanza disgiunti, anche se naturalmente alcuni si possono accavallare, altri no, se vi sentite sia timidi pubblici che timidi situazionali me la dovete spiegare, per me in quel caso sì che siete ipocondriaci. :tongue_smilie:
Un'altra cosa che mi dovete spiegare è la differenza tra timidi pubblici e cronici e lì sì che mi sembrano (quasi) sovrapposti. :tongue_smilie: Ah, già, ma il topic l'ho aperto io, però ovviamente ho solo copiato da un libro. :D ps: l'avevo previsto chi avrebbe votato per timido di "successo"! :laugh: |
Re: Conosciamoci un po'
Io ho letto la definizione di timido pubblico e rende l'idea di come è il mio carattere. Una piccola differenza rispetto al profilo è che io ho imparato abbastanza a non farmi mettere i piedi in testa ed anche a sostenere posizioni che vanno controcorrente. Certo questo non mi riesce sempre, ma sto cercando di fare in modo che si verifichi quante più volte possibile.
Io credo che il rispetto si ottenga solo difendendo le proprie idee. |
Re: Conosciamoci un po'
io sono un pò sia "timido pubblico" che "situazionale"
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Re: Conosciamoci un po'
Qualche anno fa avrei detto di essere timido..ora è solo riservatezza che è tutt'altra cosa.
Perciò se dovessi essere come un tempo avrei scelto "timido cinico"..anche se non è proprio così comunque.. |
Re: Conosciamoci un po'
Io sono timido situazionale
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Re: Conosciamoci un po'
Io personalmente non mi ritrovo in particolare in nessuno di questi profili, quindi non participo al sondaggio... La mia situazione è che sono timido in alcune circostanze mentre in altre no, ma penso che il mio caso sia molto comune... In particolare a me la timidezza mi si manifesta in modo forte soprattutto:
1)Quando mi devo confrontare con un gruppo di persone (soprattutto se coetanei) numeroso con cui ho un rapporto superficiale o non ce l'ho affatto. In particolare la scuola in passato e l'università oggi... per me questo è l'ambiente peggiore... 2)Se mi devo confrontare con persone singole che "istintivamente" per la posizione sociale che hanno, per l'atteggiamento, tendo a considerare superiori e più abili di me nelle relazioni sociali. Per esempio mi mi trovo davanti a una persona timida come me o più di me mi sento molto più a mio agio... 3)Persone che ho conosciuto da poco (o che sto conoscendo) e che mi scrutano, mi analizzano, per volermi dare un giudizio su come sono (cioè quello che facciamo istintivamente tutti quando conosciamo per la prima volta una persona). Al contrario riesco a mostrare una certa sicurezza e ad essere sostanzialmente estroverso in queste situazioni: 1)Se ho a che fare con persone adulte in ambiti formali. (esempio banale: in un negozio). 2) In compagnia con gli amici sia da soli sia in gruppo. Davanti a loro non mostro praticamente nessun segno di timidezza particolare. 3)Ovviamente, con genitori e nonni raggiungo il grado di timidezza zero... |
Re: Conosciamoci un po'
Ognuno ha una sua timidezza e un suo modo diverso... E sbagliato!!!!
Etichettare... Quindi per me!!! E un sondaggio stupido!!!!! |
Re: Conosciamoci un po'
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