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"Quanto sei SACCENTE!"
A voi l'hanno mai detto?
A me sì, più di una volta; l'ultima si eleva sulle altre in virtù della proprietà lessicale, palesata da una ragazza, nell'apostrofe a me rivolta. Nei casi precedenti reputavo terribilmente oltraggiosi i 'saputello': tanto banale e volgare è questo termine! Almeno il saccente con cui una ragazza si è degnata di gratificarmi, rivela un certo impegno nella scelta della parola ingiuriosa. Ciò non basta però a rendere l'apostrofatrice degna della mia stima. Comprendo ma detesto questo bisogno, pressante nei mediocri, di aggredire coloro che con le loro parole, involontariamente, li fanno sentire inferiori i e accendono in loro, inevitabilmente, l'istinto della vendetta immediata, la quale non può far altro che esprimersi con epiteti e frasi impregnate di volgarità e per nulla nobilitate dal dono dell'ironia. La risoluzione migliore, in questi casi, è la sprezzante indifferenza con cui, in altri tempi, il prode cavaliere avrebbe trattato il villico desideroso di zuffa. E' capitato anche a voi, con questo o altri generi d'insulti? Come avete reagito? EDIT: Tutto iniziò così: "Sì amo i film porno perché adoro le storie a lieto fine!!!" sciorino un'altra serie di facezie e concludo con " e poi arriva la fine, il culmine dell'amplesso quel momento di ebbrezza dionisiaca che dischiude ai due incomparabili amanti, la conoscenza suprema, in un attimo tutti i misteri dell'universo si svelano, l'uno e il tutto, l'origine della vita etc..... |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
Mmmm beh si qualcosa del genere, mi dicono spesso che faccio perdere la poesia delle cose :eek:
cioè un esempio banale... la stella cadente, se ti spiego che in realtà non è una stella ma un frammento di meteorite che si incendia per l'elevato attrito causato dall'enorme velocità di rientro in atmosfera...capisci che uno ci potrebbe anche rimanere male :laugh: In genere cerco di tenermele per me queste cose, bisogna capire quando è il momento di essere leggeri e quando no. PS: Cmq il tuo registro in questo post è pesante anche per me stasera che sono stanco, a volte la gente preferisce essere easy. |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
Quoto altamekz, dipende dal contesto.
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Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Comunque non sono sempre così grave quando apro bocca :) |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
non credo ke la gente x lopiù si senta inferiore rispettoalla tua"ostentata saccenza"quantpiù può vagamente pensare"poveretto com'è ridicolo"!!
o questo e almeno quello che passerebbe nella mia testa...... w il popolino!lol |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Purtroppo oggi l'ignoranza è stata sdoganata nel senso che la gente ha trovato la scusa per mascherare la propria facendo diventare una colpa l'intelligenza o la cultura degli altri. Infatti, nella vita reale io ho sempre cercato di parcellizzare i vocaboli che usavo e le cognizioni che davo mostra di possedere, cercando di non dare troppo a vedere di essere, appunto, "saccente": un po' come i ragazzi che a scuola hanno paura di passare per secchioni. Ma ormai penso che a 31 anni devo anche fottermene di queste cose: non devo cercare più di far finta di non sapere una cosa per non passare da "sapientone". |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
volevo ricordare che la 1 regola della comunicazione efficace e conoscere il target del destinatario.......
poi se uno parla per il gusto della sonarità del significante...è un altro discorso.... |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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però, però.. e se si rispondesse per le rime? :) Io provo a raccogliere la "sfida" a chi riesce a essere più pedante.. pardon, pedantesco.. :D Illustrissimo Labocania, potrei chiedere, di grazia, in qual contesto Vi siete dunque trovato per scatenare una siffatta reazione nella "gentil" (nell'accezione biblica, beninteso, e pertanto accezione negativa) donzella? Nel rispondere al Vostro quesito, mi sarebbe certamente gradito elencarvi un ampio ventaglio di episodi in cui la non inclita corte degli invidiosi mi avrebbe potuto rendere bersaglio dei suoi venefici strali, ma, ahimé, non sono nelle condizioni di darVi un responso affermativo. La motivazione di tale ignobilità (ossia, la carenza di "nobilità" come qualità di chi è conosciuto e, dunque, preso in considerazione) da parte dell'incolto pubblico potrebbe trovare sede nella mia ritrosia, della quale il mio carattere, già ricolmo di schivo umore flemmatico, è impregnato. Nella speranza di aver ribattuto, seppur negativamente, alla Vostra questione, Vi porgo i miei saluti e Vi domando, quindi, di replicare con un consono registro stilistico. Vostro, Mock Turtle |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
Dipende dal contesto ma anche da te.
Perchè ti da fastidio? Ti secca non avere qualcuno con cui dialogare di certe cose o ti senti ferito nel tuo narcisismo? Oppure ti senti inadeguato a dialogare su altri argomenti e su altri piani linguistici? Sì personalmente mi è capitato durante tutta l'adolescenza e dopo, ero per lo più il secchione palloso, la coscienza di ciò mi ha fatto diventare il secchione silenzioso...intendiamoci "secchione rispetto a". Con fortune alterne ho provato a reagire a questa cosa con comportamenti imitativi che non potevano che mettermi in ridicolo (o in ogni caso mi facevano sentire ridicolo). Non saprei dire se questa cosa si sia attenuata, perchè la difficoltà di comunicazione tout court è complicata da altri fattori d'ansia e dall'isolamento materiale che inficiano a loro volta la comunicazione. |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Bene o male bisogna adattarci, o trovare compagnie che vedano di buon grado il nostro linguaggio. |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Quanto mi fanno incazzare quelli che reputano il parlare forbito un vano e antiquato barocchismo, invece di tentare di capire il perché di quello sfoggio, si danno la spiagazione più immediata e ragionano di conseguenza. Snaturarsi per no attirare le ire del popolo? Mai!. Ridurre l'eloquio alla piattezza del pensiero comune? NO grazie! Quote:
Certi demagoghi che mirano all'appiattimento generale dell'intelletto del popolo che governano, finirebbero in miseria di fronte ad un pubblico capace di dominare la parola....... |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Cmq no nn mi hanno mai dato del saccente, mi hanno solo detto che ho un'intuizione mostruosa, un genio, un mostro (nel senso positivo del termine) ma saccente no |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Considerate la vostra semenza: fatti non foste per vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. Non sto dicendo di parlare usando la rima siciliana, come in certe terzine di Dante: ogni linguaggio deve essere adeguato all'argomento e al contesto. Però se in un gruppo si fa una domanda su una data cosa, non si deve aver paura di rispondere, anche se è l'ottava volta che lo si fa solo noi su otto cose diverse, per paura di passare da "so tutto io". |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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Come dice mio papà (che pure ha la 3^ media, ma che a certi "professoroni" bagna il naso): bisogna saper parlare col principe e col contadino, e a ognuno nella sua lingua.. |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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cmq in genere per mio pensier comune spesso il saccente viene fuori dal modo in cui ponete un certo discorso no dal suo contenuto................... sono d'accordo sul non campiacere......ma tra compiacere e comunicare..c'è molta differenza........tranne che e vostro obbiettivo diventare paladini di una comunicazione didascalica immediata......kissà....boh |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
Labocania, se ti va, potresti dettagliare l'argomento e i termini usati nella conversazione in cui ti è stato dato del saccente?
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Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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E preciso ancora una volta che io non uso termini aulici e non parlo in rima, nella vita reale. |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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certe affermazione decontestualizzate nn hanno senso |
Re: "Quanto sei SACCENTE!"
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In ogni caso, mi erano state dette con simpatia.. |
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