L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
Interrogativo sorto a seguito di questo scambio di battute:
http://www.fobiasociale.com/galleria...-3/#post396962 Mi rifaccio ad una celebre battuta del film il terzo uomo: « Sai che diceva quel tale? In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto assassini, guerre, terrore e massacri e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e di democrazia e cosa hanno prodotto? Gli orologi a cucù. » L'assenza di grandi personalità artistiche di questa statura è riconducibile alle conquiste del progresso sociale, cioè alla democrazia, all'uguaglianza, alla fine del potere temporale della Chiesa, all'istruzione ed al benessere diffuso? Nelle epoche in cui la maggior parte della popolazione viveva in povertà, non aveva alcun diritto, le donne erano esseri umani di serie B, la Chiesa trafficava in beni materiali e potere, le guerre e le epidemie decimavano la popolazione, l'ignoranza e la superstizione regnavano incontrastate sulle menti della gente; le arti fiorivano in maniera prodigiosa, basti pensare all'Italia rinascimentale, terra di conquista delle potenze straniere punto di riferimento incontrastato dal punto di vista artistico e culturale per l'occidente. Insomma l'arte vera non esiste più? Essa è solo un qualcosa che appartiene al passato, un ricordo sempre più lontano? |
Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
oibò, l'arte esiste, ed esisterà per sempre ... dipende cosa intendiamo noi per arte ...... associ l'arte solo alla pittura di corpi nudi e sculture classiche? ... il fatto e che adesso l'arte si butta di più sui problemi sociali ed esistenziali più che su quelli umanisti e religiosi ... se andiamo indietro nel tempo a guardare l'antica roma vediamo, attraverso il linguaggio adottato dai greci, la celebrazione delle proprie conquiste belliche( vedi la colonna traiana ) ... dipende sempre il periodo, l'attività dell'artista in quel periodo e il luogo in cui si trova, oltre all'ambiente familiare che lo ha forgiato ...
le dinamiche sono così eterogenee e infinite che non possiamo soffermarci su qualche cosa che ci faccia da esempio dato che l'arte promuove solo cose nuove ... nell'arte vengono solo ricordati i pionieri, gli altri che rifanno stili tipo l'impressionismo o il cubismo oggi non sono citati poichè non è farina del loro sacco. L'arte esiste, quello che non esiste più sono le correnti ... ognuno è una corrente a sè |
Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
Non è una questione di povertà, guerra o sofferenza. Checchè ne dicano i grandi masochisti, l'arte non nasce dal dolore ma dal bisogno, anzi per meglio dire dalla domanda.
Non c'è domanda di arte perchè la veicolazione dei messaggi è fornita da altri canali che non richiedono di essere elaborati da tecnici dotati di qualità uniche. E blablabla...è l'era massmediale e via cantando, son discorsi triti in fin dei conti. L'arte rimane in quanto arte consolatoria per fronde controculturali (anzi direi subculturali) in rapida decadenza. La cosa positiva è che i fatti dichiarano la sconfitta definitiva di ogni idea di Spirito, di romanticismo o romanticume, se l'arte rinascerà rinascerà su nuove basi dettate dalle esigenze di nuovi contesti o al limite dal ripetersi di quelli vecchi. |
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Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
ah vabbè...volevo eliminare il post perchè come ho già detto per me non è quello il punto.
Cmq è chiaro che Labo si riferisce all'arte occidentale-mondiale, non credo che possiamo sentirci interessati alla decadenza del teatro giapponese tradizionale. |
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L'arte come l'intendiamo noi non credo sia un Universale, credo sia qualcosa di incardinato nella storia occidentale e definita dall'idea di individuo. E' l'artista che fa l'Arte, cioè un tecnico iperspecializzato di cui le società tradizionali e quella odierna possono fare a meno o cmq non pongono in primo piano. |
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Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
Ma la bellezza non è soggettiva? Scommetto che a qualcuno Les damoiselles d'Avignon piacciono :D
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Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
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Che l'arte sia bellezza è quantomeno riduttivo, l'arte è stata vista dagli artisti come strumento di propaganda...nel senso proprio del termine cioè propaganda fidei (basta entrare in una chiesa), strumento scientifico (Leonardo, Turner...), ricerca del vero, strumentro di protesta, controcultura, esplicazione dell'inconscio...ecc, ecc... |
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Comunque io una chiesa che sembra un garage la considererò sempre brutta, qualunque spiegazione dia l'architetto |
Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
la bellezza non deve passare per forza attraverso i soliti canoni prestabiliti ... la bellezza è anche quella sensazione buona che si produce a contatto con l'opera: può essere anche un quadro con figure brutte ma molte espressive e tristi che ci colpiscono, allori diventa bello ... la bellezza sta nel saper mettere in moto le emozioni, o il pensiero, nell'animo del fruitore ...
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Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
la bellezza non è tutto, esiste anche la schifezza
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Re: L'arte può convivere con democrazia e uguaglianza?
La musica è rimasta arte in periodi di guerra e pace.
Per quanto riguarda altre arti invece il discorso è un po' diverso. |
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