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Le mie brevi "Fiammate"
come scrivevo nella presentazione, vorrei sottoporre alla vostra attenzione, e magari analizzare alcuni miei comportamenti.
mai avuto una ragazza, non ho amici, ho molte difficoltà nel socializzare, per me è davvero un problema stare in contatto con le altre persone, ma la mia è una situazione abbastanza strana, perchè dall'adolescenza, fase in cui è iniziata la mia introversione (da bambino ero molto vivace), sono andato a periodi, nel senso che durante questi anni, non sempre ho avvertito i sintomi della forte timidezza o sociofobia, ma quasi sempre... di base isolato e senza amici ma in alcuni momenti di "slancio" mi sono addirittura comportato da vero estroverso, dal ballare in discoteca (una sola volta) a fare nuove conoscenze con ragazze, persino nel fare lo spiritoso con la commessa sotto casa, che per un fobico è davvero tanta roba, il tutto di mia iniziativa, non so cosa mi succedeva, come se qualcosa dentro di me si accendesse, ovviamente con le ragazze non si andava oltre la semplice conoscenza, perchè i problemi che avevo di base, non mi consentivano di avere l'esperienza giusta per andare oltre, questo è un altro aspetto che ci limita, purtroppo... mentre noi perdiamo tempo con le nostre fobie, gli altri vanno avanti ed accumulano esperienza, quindi bisogna correre il doppio per ridurre il gap che ci divide da loro, quando e se decidiamo di buttarci nella mischia, l'esperienza ti aiuta molto, soprattutto nei momenti difficili, infatti le mie erano solo "fiammate" (che duravano poco) da estroverso, poi tornavo nuovamente nella mia introversione, di nuovo nella mia tana. come mai, secondo voi, ho avuto queste "fiammate"? periodi nei quali ero diverso rispetto a come sono in genere, peccato non aver continuato, ma ero in un mondo dove gli altri avevano tanta esperienza in più, ed anche se in quei brevi periodi ho quasi raggiunto il livello dell'estroverso medio, l'esperienza, anche con le ragazze, mi fregava, o forse era altro... magari alla radice c'era sempre quel lato introverso di me che non andava via, non saprei. |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
Ma in queste tue fiammate in che senso ti mancava l'esperienza? uscivi con la ragazza e poi non riuscivi a baciarla, non trovavi il momento adatto?
Poi se posso chiederti: nella tua fase precedente all'introversione come andava con le ragazze? ci provavi oppure non eri ancora interessato a loro? |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
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anche nelle poche volte che sono stato in comitiva, parlo sempre dei brevi periodi di "fiammate" da semi-estroverso, si notava il gap che c'era tra me e gli altri, io ero sempre quello che aveva meno cose da dire, avevo già accumulato un certo ritardo, con le ragazze si notava abbastanza il mio non sapermi comportare. avessi avuto una maggiore esperienza, avrei potuto raccontare le mie avventure, le esperienze passate... sarei stato più "abile" in certe circostanze. credo che quelle "fiammate" siano state dei momenti di follia, senza alcuna base sotto, ero come un principiante (pur non avendo più un'età da principiante) che si affidava maggiormente all'istinto, ma poi tornavo nuovamente nella mia tana, e nella mia posizione base di introverso, nel quale il solo rapportarmi con altre persone è un problema, figuriamoci il chiedere ad una ragazza di uscire. Quote:
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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inoltre anche quando decidevo di buttarmi nella mischia non avevo molta scelta, le esperienze erano a 0, quindi seguire la ragione in base ad un curriculum nullo non mi sembrava una grande idea. oggi, cosi come nei periodi da introverso, che sono la regola... uso di più la ragione, anche perchè non ho molte emozioni in questi lunghi periodi. se avvertissi nuovamente l'istinto di ributtarmi nella mischia, credo che lo seguirei, ma al momento non c'è nulla... solo tanta voglia di "studiare", "apprendere" quanto più possibile su questo mio problema, e metterlo KO, possibilmente in modo definitivo, (ma quello sarà uno step successivo). |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
Forse, oltre alla FS, hai un lieve Disturbo Bipolare.
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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poi la mia introversione è stabile, con solo qualche breve fiammata da semi-estroverso, ormai appartenente al passato. inoltre il mio umore è abbastanza stabile, non alterno momenti di euforia a fasi depressive, il mio umore standard è apatico, sono asociale, ma non depresso, mentre i sintomi del disturbo bipolare dicono che a questi momenti di euforia si alternano fasi depressive, ovvero di opposta polarità (da cui il termine di "disturbo bipolare"). cioè non ho avuto alti e bassi, al limite ho alternato qualche alto nel mezzo del solito standard. |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
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Ragionare su un'emozione è molto utile, serve a comprenderla meglio, se è positiva imparare a gustarla e a ripeterla, se è negativa allontanarla dalla nostra quotidianità. È molto dannoso sostituire un'emozione con la ragione, perché non la vivi più, ti fa da muro con la realtà. Quello che dovresti fare è buttarti più spesso "nella mischia", istinto o no, in quanto è l'unico modo per colmare il vuoto emotivo, che col tempo rischia di aumentare. Lo so che è difficile, o impossibile, ma mi è sembrato comunque doveroso scriverlo. |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
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adesso sto cercando di avere un approccio più analitico, cercando informazioni e studiando il problema a fondo, come mai avevo fatto prima, spero di farcela. |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
da dove credi di poter iniziare concretamente?
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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quando sarà il momento della pratica non so.. forse inizierò dalle cose più semplici come chiedere solo un'informazione a persone sconosciute, facendo tante ripetizioni. si accettano consigli. è un'idea, ma al momento su questo sono un pò confuso. |
Re: Le mie brevi "Fiammate"
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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Re: Le mie brevi "Fiammate"
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